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Prende il via, domani pomeriggio, 22 maggio, la Rassegna “Equilibri”, cinque presentazioni di libri promosse dall’Amministrazione Comunale di Agrigento. Ad aprire il ciclo di incontri, Michele Torpedine producer e manager de “Il Volo” che, alle ore 18, presso la chiesa di San Lorenzo, in piazza Purgatorio, presenterà il volume “Ricomincio dai tre” (Pendragon editore). All’incontro, oltre al sindaco Lillo Firetto, sarà presente anche Piero Barone de Il Volo. L’ingresso è libero.

Un teatro Pirandello gremito in ogni ordine di posto ha fatto da splendida cornice alla consegna del “Premio Mimosa d’oro 2018”. A consegnare il prestigioso riconoscimento a Flavia Petrin, presidente nazionale AIDO, è stata la presidente del Centro Culturale “Renato Guttuso” di Favara Lina Urso Gucciardino che organizza la manifestazione, insieme al prefetto di Agrigento Dario Caputo e la sindaca di Favara Anna Alba.
Questa la motivazione: “Flavia Petrin, Presidente nazionale dell’AIDO, Associazione Italiana Donatori Organi, Tessuti e Cellule, è riuscita a diffondere e promuovere la cultura della donazione nella società civile italiana. Sotto la sua direzione l’AIDO ha compiuto importanti passi in avanti soprattutto nella comunicazione, dando corso ad una serie di incontri nelle scuole in tutte le Regioni italiane per diffondere il valore della donazione come un dovere morale e sociale di ogni cittadino. Grazie alla campagna “Una scelta in comune”, è riuscita a coinvolge tantissime Amministrazioni comunali nell’azione di sensibilizzazione dei cittadini per manifestare la propria volontà di donazione, da inserire al momento del rilascio della Carta di Identità Elettronica”
Flavia Petrin ha voluto condividere il prestigioso riconoscimento con tutti i volontari AIDO d’Italia che quotidianamente si spendono per promuovere la cultura della donazione.
Di centrale importanza il momento dedicato alla solidarietà, Grazie all’impegno dei soci del Centro Guttuso e del grande cuore degli studenti di tante scuole agrigentine ogni anno vengono raccolti dei soldi che sono devoluti in beneficenza. Quest’anno le somme raccolte sono state donate proprio all’A.I.D.O.
Nel corso della serata, condotta dai giornalisti Gabriella Omodei e Giuseppe Moscato, che ha curato anche la direzione artistica, sono stati consegnati anche i Riconoscimenti speciali, che fanno da corollario al Premio Mimosa d’oro 2018. Bruna Piazza, coordinatrice regionale del CRT Sicilia, Centro Regionale Trapianti; Mari Albanese, scrittrice impegnata nella promozione della cultura della legalità e dell’antimafia; Agata Fabiola Brignone, delegato tecnico regionale Croce Rossa Italiana; Antonella Zambuto, coordinatrice provinciale del Parlamento della Legalità Internazionale; Maria Carrubba, mamma di un donatore per il grande impegno nella sensibilizzazione alla donazione degli organi.
La colonna sonora della manifestazione è stata affidata ad alcuni artisti locali che hanno riscosso l’apprezzamento del pubbico. I cantanti dell’Accademia “Palladium” diretta da Lia Minio: Marco Mulone Failla, Ilenia Cervello, Elisa Donisi e Kleide Fabrizio; i giovanissimi violinisti Valerio e Mirko Lucia, gemelli di appena 10 anni di età; il cantautore Lillo Puccio; il corpo di Ballo della A.S.D. Fit-Ballet-Performance di Giovanna Di Maria e dell’insegnate di ballo Paola Vaianella. Ospite d’onore l’attrice-imitatrice Manuela Aureli.

Si fa sempre più avvincente il campionato di Terza Categoria che ieri ha vissuto una giornata davvero emozionante.

L’Alessandria della Rocca, squadra guidata da Vincenzo Greco, dopo il recupero di ieri giocato a Fontanelle è balzata in testa della classifica a sole due giornate dal termine del campionato.

Adesso la situazione si fa avvincente; è una lotta a tre. Oltre l’Alessandria, capolista con 55 punti, ad un solo punto di distacca c’è l’Atletico Favara, mentre l’Eraclea Minoa si trova a 52 punti.

A guardare il calendario, il più abbordabile sembra quello dell’Atletico Favara, mentre l’Alessandria  ha due incontri con squadre difficili come Burgio (fuori casa) e il Cattolica in casa.

Insomma il campionato di Terza Categoria si infiamma e nel girone agrigentino si prevedono 180 minuti di fuoco.

I consiglieri comunali di Agrigento, Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone, invitano l’amministrazione comunale ad utilizzare i risparmi conseguiti a seguito dell’effettuazione della raccolta differenziata nelle opere di pulizia delle strade e di scerbatura. Iacolino e Falzone affermano: “L’avere avviato il processo di selezione dei rifiuti, differenziando il conferimento per tipologia anche nelle strutture complesse come gli ospedali, è un fatto sicuramente degno di nota. L’amministrazione comunale di Agrigento deve adesso investire i risparmi conseguiti con la differenziata in servizi di pulizia e scerbatura delle aree a verde della città. L’approssimarsi della stagione estiva ed i flussi turistici presenti in città esigono che, accanto ad una progressiva riduzione degli accumuli di immondizia che permangono a causa della inciviltà di alcuni cittadini, il Comune intervenga con maggiore incisività per eliminare i rifiuti sparsi in molti angoli nella città. Pur avendo registrato passi avanti nella gestione della raccolta differenziata, serve un ulteriore sforzo del Comune per assicurare un’immagine sana e dignitosa ad una città che deve puntare sulla collaborazione e sul senso civico della sua comunità, nonché su investimenti comunali che migliorino il decoro di aree a verde e delle vie di Agrigento a beneficio di cittadini e turisti”.

La Uil di Agrigento interviene con Gero Acquisto e Gaetano Provenzani, coordinatore Uila settore ESA, sulla vicenda della soppressione dell’Esa (Ente di Sviluppo Agricolo) della nostra regione siciliana che al suo interno ha un bacino di 250 lavoratori a tempo indeterminato e di circa 400 stagionali che si occupano di terreni e di agricoltura da quasi 60 anni nella nostra isola.
“Troviamo aberrante che il governo regionale continui dopo che il Parlamento regionale ha rispedito al mittente il ddl governativo già nella scorsa finanziaria.
Una riforma che adesso viene riproposta sempre dal governo nel collegato alla finanziaria senza alcun confronto con le parti sociali, che segue un percorso che non porterebbe alcuna miglioria e non dà le dovute garanzie al personale stagionale che forse dovrebbe transitare alla Resais, mentre il personale a tempo indeterminato dovrebbe essere assorbito nella dotazione organica dell’Assessorato regionale all’Agricoltura.
Un progetto che non trova il consenso politico e sociale di nessuno. Come si è visto il personale dell’Esa può essere utilizzato in progetti sociali e finalizzanti come la gestione di aree archeologiche vedi il Parco della Valle dei templi e altri siti turistico-culturali. L’Esa ha partecipato positivamente ai bandi del Psr, si possono seguire queste strade per far funzionare meglio l’ente che è ricco di risorse umane e di esperienza al proprio interno. Si possono utilizzare i lavoratori anche per altre scopi dalla salvaguardia dei nostri terreni, allo sviluppo degli imprenditori agricoli, questo è fattibile solo attraverso la concertazione e le sinergie tra la politica, i vertici dell’Esa e le organizzazioni sindacali per ottimizzare al meglio i servizi e il know-how in maniera intelligente e costruttiva. Contestiamo decisamente la strada dello smantellamento che non porta a un percorso definito e di miglioria generale del sistema, per questo invitiamo il governo a non insistere su una strada che non ha sbocchi positivi né al sistema né alla riutilizzazione del personale, siamo certi che il Parlamento in maniera chiara e obiettiva sventi questa linea governativa che non solo non ci convince , ma che anzi potrebbe solo apportare danni e conseguenza nefaste”.

 

 

 

 

Il consigliere comunale Gibilaro, tramite l’ufficio di presidenza, ha chiesto al sindaco e all’assessore comunale con delega al bilancio, la predisposizione degli strumenti finanziari in modo da potere avviare la trattazione in consiglio comunale.
“Con rammarico bisogna prendere atto che da mesi il consiglio comunale attende il “parto” di importanti strumenti finanziari – scrive il consigliere Gibilaro.
La mancata predisposizione del bilancio consuntivo 2016, del bilancio consuntivo 2017, del bilancio consolidato 2017 e del bilancio di previsione 2018 certifica la circostanza che si stanno arrecando gravi danni e disagi all’Ente e alla comunità agrigentina.
In primo luogo – continua il consigliere, perché la mancata predisposizione degli strumenti finanziari da parte dell’amministrazione comunale ed il contestuale invio degli stessi in consiglio comunale per i provvedimenti di competenza, precludono il trasferimento delle risorse da parte dello Stato al Comune.
Vi è di più: non solo, gli strumenti finanziari non vengono predisposti nei tempi utili, ma si fa
ricorso costante ad anticipazioni di cassa, pagando interessi.
Pertanto, fatta questa doverosa premessa, invito l’amministrazione ha predisporre con urgenza gli strumenti finanziari già citati, per scaturire un dibattito idoneo a stabilire un confronto di carattere generale sulle prospettive e scelte politiche della città, consentendo ai consiglieri comunali di esercitare in primo luogo, la funzione di controllo politico, considerato che l’approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale costituisce un’autorizzazione data dai rappresentanti dei cittadini al governo Firetto e in secondo luogo, di poter esercitare la funzione di controllo finanziario per gli anni 2016 e 2017 (bilancio consolidato), considerato che mediante tale documento si controlla che il denaro pubblico sia effettivamente speso per le attività previste e nell’ambito degli stanziamenti autorizzati dal bilancio”.

In Sicilia il contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega sottoposto al voto nei gazebo e su internet. Il paradosso Tav e il Sud.

Il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini hanno concluso il contratto di governo. E, per la prima volta nella storia della Repubblica, un elenco dettagliato di traguardi da raggiungere, e non un’alleanza politica del tipo “partiamo e poi ne parliamo”, è stato sottoposto alle valutazioni e al voto dei cittadini elettori. In Sicilia circa 7.500 persone hanno votato sabato e domani nei gazebo allestiti dalla Lega. Il 95 per cento dei votanti ha votato sì. Peraltro, a differenza del Movimento 5 Stelle che in maggior parte ha consultato su internet solo i tesserati 5 Stelle, alle urne della Lega l’accesso è stato consentito a tutti, a prescindere dalla militanza o meno.

Come affluenza al voto sul contratto di governo, Palermo è prima, poi Catania e Messina. Nel contratto, offerto in lettura su manifesti e depliant, gli obiettivi che più degli altri attraggono sono il reddito di cittadinanza, la flat tax, la cancellazione della legge Fornero, e poi l’immigrazione, con la stipula di trattati internazionali per i rimpatri e valutazioni rapide sul diritto dei richiedenti asilo. Poi, un paradosso: Lega e Movimento 5 Stelle intendono “ridiscutere” il proseguimento della costruzione della Tav, la linea ad alta velocità Torino – Lione, e nulla hanno prospettato invece per l’alta velocità nel Sud e in Sicilia, dove i treni si scontrano provocando decine di morti perché il binario è uno solo e il traffico è concordato a telefono tra i due capistazione, o dove tra Agrigento e Palermo, soprattutto durante il viaggio dei pendolari, è un inferno che si protrae oltre due ore.

Sarebbe stato più ragionevole scrivere: no alla Tav tra Torino e Lione, perchè l’alta velocità da Roma in su è già abbastanza, e trasferiamo un po’ di alta velocità al Sud, dove tuttora si viaggia come all’epoca dei Borboni e del Regno delle Due Sicilie. Gli scrittori del contratto di governo hanno previsto tale paradosso, e hanno preventivamente replicato scrivendo così: “Con riferimento alle Regioni del Sud si è deciso, contrariamente al passato, di non individuare specifiche misure con il marchio ‘Mezzogiorno’, nella consapevolezza che tutte le scelte politiche previste dal presente contratto (con particolare riferimento a sostegno al reddito, pensioni, investimenti, ambiente e tutela dei livelli occupazionali) sono orientate dalla convinzione verso uno sviluppo economico omogeneo per il Paese, pur tenendo conto delle differenti esigenze territoriali con l’obiettivo di colmare il gap tra Nord e Sud”.

A.R. (Teleacras)

 Guai in vista per un Empedoclino che scorso lo sabato scorso è andato in escandescenza al pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento lasciandosi andare a un episodio di vandalismo perché non soddisfatto dell’esito della vista della visita cui era sottoposto. L’uomo di 38 anni di Porto Empedocle ai domiciliari, ha avvisato le forze dell’ordine nel fatto che stesse male e che si stava recando all’ospedale per un controllo, giunto presso la struttura è stato visitato dei medici che non hanno riscontrato nulla di particolare e lo hanno invitato a tornare a casa a quel punto il paziente hai iniziato a inveire contro tutti ha danneggiato lettiga, sedie e quant’altro fosse a attiro.  Sono sopraggiunti immediatamente ai Carabinieri di Agrigento e gli agenti del commissariato Frontiera di Porto Empedocle  che hanno fatto fatica a riportare la calma, l’uomo per la spropositata reazione rischia ora una denuncia o altri provvedimenti

Negli ultimi giorni ad Agrigento si sono verificati una serie di furti d’auto con una cadenza impressionante.

Almeno 5 le auto (quasi tutte utilitarie) sono state portate via dai ladri anche in pieno centro della città.

Intanto è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario un motorino, rubato qualche giorno fa. Del fatto si stanno occupando le Forze dell’Ordine, Carabinieri e Polizia, che operano nel massimo riserbo.

Sospetta frattura arti inferiori, ricoverato in ospedale

I militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi hanno salvato un escursionista precipitato all’interno della grotta lavica dei ‘Tre Livelli’, quota 1.600 metri, nel comune di Zafferana Etnea (CT). L’uomo di San Pietro Clarenza (Ct) è scivolato all’interno del pozzo mentre stava esplorando la cavità. Il gruppo di escursionisti con i quali si trovava ha allertato i finanzieri della stazione Sagf di Nicolosi. I soccorritori, in stretta collaborazione col personale del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico-Etna Sud, con cui si sono riuniti vicino al sito, dopo aver allestito i necessari ancoraggi tecnici, si sono calati nella cavità assieme al medico del 118, il quale ha provveduto a stabilizzare il ferito che presentava una sospetta frattura degli arti inferiori. Successivamente, con complesse manovre di soccorso e con l’ausilio di una speciale barella “Kong”, dopo circa 2 ore, gli operatori sono riusciti a estrarre l’escursionista e ad affidarlo ai sanitari del 118.