Si è concluso il percorso eco didattico di Marevivo “Delfini Guardiani delle Isole Eolie ed Egadi” che ha coinvolto in questo anno scolastico 450 studenti delle scuole primarie e pluriclassi dei due arcipelaghi, e che è stato realizzato con il sostegno di MSC Crociere e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di Federparchi, della Regione Siciliana-Assessorato Territorio ed Ambiente, dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, dei Comuni di Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, Favignana e dell’Area Marina Protetta Isole Egadi.
Obiettivo fondamentale del progetto la diffusione tra i più giovani di una maggiore conoscenza del territorio in cui vivono, la comprensione della sua valenza naturalistica e delle sue emergenze, unitamente alla promozione di un maggiore senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dell’ambiente ed in particolare di quello marino.
L’evento finale si è svolto a Lipari, all’Anfiteatro del Castello alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, dei dirigenti scolastici, dei docenti, delle famiglie e degli operatori di Marevivo. Gli alunni degli I.C. Lipari e Lipari1 delle isole di Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi hanno ricevuto l’attestato e il distintivo di “Guardiani dell’Isola” che conferisce ai giovani partecipanti il diritto-dovere di presentarsi, senza accompagnatori adulti, al proprio Comune o alla Capitaneria di Porto per segnalare eventuali comportamenti lesivi, problemi di carattere ambientale o danni all’ecosistema, ma anche situazioni di pregio ambientale che richiedono l’attenzione e la salvaguardia da parte delle istituzioni competenti. In occasione della cerimonia, allietata da momenti di esibizioni e intrattenimento musicale, sono state premiate anche le migliori fotografie scattate dagli studenti nel corso di una delle cinque attività del progetto, finalizzata all’apprendimento delle tecniche della fotografia naturalistica.
Quattro i temi del concorso, scelti per far emergere la fantasia, l’estro e la creatività di questi giovani fotografi; un modo nuovo e stimolante per catturare e promuovere gli aspetti più caratteristici e rappresentativi della loro Isola. La mostra è allestita presso la sede del Comune e potrà essere visitata fino al 26 maggio.
“Una grande soddisfazione per noi – dichiarano Rosalba Giugni, presidente Marevivo e i portavoce di MSC Crociere – aver potuto anche quest’anno sensibilizzare i giovani sulle problematiche ambientali. Partendo dalle grandi emergenze del Pianeta Mare, legate all’inquinamento della plastica e all’aumento del clima, temi fondamentali delle ultime campagne di Marevivo, quest’anno attraverso attività dinamiche e coinvolgenti il percorso ha puntato ad accrescere tra i giovani la capacità di riconoscere gli effetti del degrado e a riflettere sul ruolo determinante che possono avere l’impegno personale e uno stile di vita responsabile”.
Il 29 maggio l’appuntamento finale si sposta a Favignana e Marettimo dove gli alunni dell’I.C. Rallo, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi” e del direttore Stefano Donati, hanno potuto conoscere ed approfondire il ruolo e le attività di una delle riserve più grandi del Mediterraneo.
Per concludere il percorso didattico i giovani alunni di Favignana e Marettimo saranno invitati ad assistere alla proiezione del film “Le Meraviglie del Mare” di Jean-Michel Cousteau, documentarista figlio del noto esploratore Jacques Cousteau.
Il film che vede la partecipazione straordinaria dell’attore e produttore Arnold Schwarzenegger in veste di narratore, è appena uscito in Italia dove viene sostenuto da Marevivo, dalla Marina Militare Italiana e da Sky con la campagna “Un mare da salvare”. L’evento finale sarà l’occasione ufficiale per la consegna agli studenti delle Egadi dei diplomi di “Delfini Guardiani” e per immergersi virtualmente, insieme ai docenti e ai rappresentanti delle istituzioni, nelle profondità degli oceani e scoprire la vita meravigliosa delle creature che li popolano e conoscere i pericoli che li minacciano. L’iniziativa viene promossa per un maggiore coinvolgimento dei giovani studenti che hanno partecipato al progetto “Delfini Guardiani”, per farli assistere a questa “dichiarazione d’amore e di magnificenza del mare” manifestata dal regista, che invita tutti a fare la propria parte in un cammino che deve condurre giovani ed adulti ad atteggiamenti più responsabili e rispettosi nei confronti dell’ambiente e del mare.
A questa edizione del progetto “Delfini Guardiani delle Isole Eolie ed Egadi” hanno offerto il loro supporto tecnico anche le compagnie di navigazione Liberty Lines e Siremar.
IL PROGETTO ECODIDATTICO
Delfini Guardiani, nato nel 2009, è un progetto di educazione ambientale che si propone di avviare all’interno delle classi delle scuole primarie e secondarie delle Isole Minori Italiane, percorsi didattici finalizzati alla costituzione di un gruppo di alunni che acquisiranno una maggiore consapevolezza e responsabilità nel tutelare le risorse ambientali del proprio territorio. Il percorso che alla data odierna ha formato oltre 13.000 studenti, si propone di sensibilizzare i giovani nei confronti delle problematiche ambientali sviluppando nel corso di ogni anno scolastico differenti contenuti teorici, supportati da metodologie attive e coinvolgenti che prediligono la ricerca e la sperimentazione e che consentono loro di conoscere ed apprezzare gli aspetti scientifici, naturalistici, culturali e sociali della loro isola, avvicinandoli nel contempo alla natura e stimolando il loro senso di appartenenza nei confronti dell’ambiente.
Addio allo scrittore Philip Roth, gigante della letteratura contemporanea americana. Aveva 85 anni. Uno degli scrittori più importanti ed influenti del ventesimo secolo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia della letteratura americana. Aveva 85 anni, è morto in un ospedale di New York in seguito ad una insufficienza cardiaca, ha confermato il suo agente Andrew Wylie.
Autore tra gli altri di ‘Pastorale Americana’, per cui ha vinto il Premio Pulitzer nel 1998, e di ‘Lamento di Portnoy’, è stato uno scrittore prolifico; il suo lavoro è considerato un’esplorazione profonda e critica dell’identità americana. Sesso, religione e morale i suoi temi ricorrenti, in una produzione vasta e punteggiata da figure letterarie iconiche, da David Kepesh ad Alexander Portnoy.
Nella foto, del 24 marzo 1960, Robert Lowell, Richard Ellmann e Philip Roth
Nato in New Jersey nel 1933 in una famiglia della piccola borghesia ebraica, Philip Roth ha esplorato a fondo proprio quella sua storia familiare, la dimensione ebraica incastonata nell’America contemporanea. Ne ha sviscerato vezzi e miti in un viaggio profondo reso possibile da un realismo senza compromessi insieme con un registro comico che nella produzione di Roth diventa anche chiave letteraria. Fino ai temi ‘difficili’ e a tratti crudi: il desiderio, le ipocrisie, veicolati da una originalità che rende il suo racconto unico.
Esordì nel 1959 con ‘Addio Columbus’, poi il primo grande successo dieci anno dopo con ‘Il lamento di Portnoy ‘, che oltre al successo e alla notorietà gli attribuì anche l’etichetta di scrittore ‘scandaloso’ per come osò sfidare il pudore affrontando il tema del piacere con un registro tragicomico che consegna la figura di Alexander Portnoy all’Olimpo della creazione letteraria. Con ‘Pastorale Americana’, del 1997, aprì un capitolo molto più esplicito nella sua osservazione politico-sociale, un lavoro che proseguì sulla stessa linea con ‘Ho sposato un comunista’ e ‘La macchia umana’. Nel 2009 annunciò la fine della sua carriera da romanziere: fino ad allora aveva pubblicato oltre 30 libri, tradotti in molte lingue.
Claudia Giocondo
Le immagini di Vienna che cammina attraversando la campagna siciliana https://we.tl/N7kzPpWPIZ verso Agrigento
DOPO QUASI 300 CHILOMETRI A PIEDI, VIENNA CAMMAROTA il 24 MAGGIO, ALLE ORE 15:30 ARRIVERA’ AD AGRIGENTO.
SALIRA’ I GRADINI DI PALAZZO CELAURO DOVE SOGGIORNO’ GOETHE E DAVANTI A TUTTI DUE DONNE IN COSTUME DEL ‘700 SICILIANO LAVORERANNO I “CAVATELLI” AGRIGENTINI TANTO AMATI DA GOETHE.
Carlozzo : “Accoglieremo domani Vienna Cammarota a Palazzo Celauro, al suo arrivo ad Agrigento. Ci sarà la città. Due donne in costume del ‘700 siciliano, tireranno a mano la pasta fresca tipica di Agrigento, i “cavatelli”; tanto apprezzati e dettagliatamente raccontati da Goethe nelle sue pagine di diario … Poi le prepareremo lo stesso menù consumato dallo scrittore tedesco al suo arrivo a “Girgenti”. Attendiamo questo momento da tempo. Appena vista in tv, ho contattato Vienna e finalmente domani sarà Agrigento. Potrò abbracciarla!”.
I siciliani sono commossi, colpiti, accoglienti. Domani, 24 Maggio, per la prima volta riproporranno la cena di Goethe nel Palazzo settecentesco di Agrigento.
“ Domani accoglieremo Vienna Cammarota a Palazzo Celauro. Ci sarà la città a salutarla nella casa dove Goethe soggiornò al suo arrivo a “Girgenti”, in Via Atenea ad angolo con Via Celauro. Oggi il Palazzo è uno dei beni di interesse del Fondo Ambiente Italiano. Due donne in costume del ‘700 siciliano tireranno a mano la pasta fresca tipica di Agrigento, i “cavatelli” tanto apprezzati e dettagliatamente raccontati da Goethe nelle sue pagine di diario. Poi sveleremo il menù che Goethe consumò la sera del 24 Aprile del 1787 quando arrivò”. Lo ha annunciato Patrizia Carlozzo, imprenditrice agrigentina di origini tedesche
Vienna arriverà a piedi, salirà i gradini dello storico Palazzo di Agrigento, con i suoi famosi bastoncini da trekking e scarponcini.
“Sono a 25 chilometri da Agrigento. Ieri c’era la pioggia a Sant’Angelo Muxaro mentre camminavo. Oggi mi sto avvicinando ad Agrigento dove arriverò domani pomeriggio. Oramai manca poco. Trovo una Sicilia accogliente – ha affermato Vienna Cammarota – meravigliosa con tanta gente che si unisce al mio cammino. Ringrazio Agrigento tanto amata da Goethe. Lo scrittore tedesco si concentrò molto anche sull’esperienza spirituale. Io sto vivendo l’esperienza dei piccoli paesi, le produzioni locali, con la gente che vuole offrire qualsiasi prodotto e la tranquillità, lo scorrere del tempo lento e riflessivo”.
Vienna Cammarota è Guida Ambientale Escursionistica AIGAE, la prima donna al mondo di anni 68 che ben 231 anni dopo sta viaggiando a piedi sulle orme dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe. Vienna è partita il 28 Agosto del 2017, dalla cittadina termale Karlovy Vary, in Repubblica Ceca e domani dopo più di 2000 chilometri percorsi a piedi, arriverà ad Agrigento.
Il cammino della Guida Ambientale Escursionistica AIGAE sta avvicinando i giovani alla lettura, anche attraverso di tecnologie innovative. E solo Vienna riesce, ora ad unire personaggi diversi : Wolfgang Goethe e Guglielmo Marconi, ma anche Dante ed Omero, mettendo insieme il Viaggio in Italia e la Divina Commedia.
L’impresa di Vienna è stata trasformata in prodotto digitale dai ragazzi dell’Istituto “Guglielmo Marconi”, perché il Viaggio è comunicazione.
Sabato la platea scolastica accoglierà Vienna Cammarota all’Auditorium del “Guglielmo Marconi” di Licata, alle ore 11.
“Il Viaggio è comunicazione. L’invito a Vienna Cammarota ( guida Aigae) nella scuola in cui insegno, è nato da un’ intuizione: l’Istituto comprensivo è intitolato a Guglielmo Marconi, inventore delle onde radio e del più noto sistema della comunicazione della telegrafia senza fili. Da quella scoperta alla comunicazione odierna – ha affermato la professoressa Annamaria Milano – abbiamo compiuto un viaggio ed il Viaggio è cultura della conoscenza.
Vienna, Guida Ambientale Escursionistica sta riportando all’attenzione proprio la cultura della conoscenza.
La nostra scuola da ben tre anni ha iniziato un progetto dedicato al Viaggio, anche come percorso di vita, con l’intento di rendere gli studenti consapevoli della scelta del loro futuro scolastico.
Una conoscenza per tappe: educazione ambientale, valorizzazione del territorio. Dalle avventure di Ulisse ai racconti di Vienna Cammarota, passando per il viaggio ultraterreno della Divina Commedia di Dante Alighieri”.
L’entusiasmo degli studenti pronti ad accoglierla Sabato 26 Maggio, alle ore 11 a Licata.
“I ragazzi non stanno nella pelle. La scuola tutta è entusiasta di accogliere Vienna Cammarota. L’educazione ambientale e la valorizzazione del nostro territorio, il cui patrimonio naturalistico è ricco di suggestive varietà, diviene attraverso l’esperienza di ognuno, una delle tappe di crescita intellettuale e culturale. La consapevole centralità dell’alunno/a, forza della Natura, è il motore della crescita di tutte le nuove sensibilità: il rispetto della persona, quale individuo unico e irripetibile, in evoluzione, si sublima in rispetto per l’ambiente circostante e per tutta la collettività. Gli studenti elaborano ciò che conoscono, ecco perché l’interiorizzazione dell’esperienza è gratificazione, crescita ed autostima.
IL Viaggio iniziale, quale mezzo/strumento – ha dichiarato Maurilio Lombardo, Dirigente Scolastico del “Guglielmo Marconi” di Licata – diviene strategia alla motivazione che nasce dall’interesse personale e che espande i campi del Sapere, nella sua totalità circolare.
La parola chiave VIAGGIO è la metafora della conoscenza analizzata tramite la figura di Ulisse ( eroe multiforme delineato da Omero), di Dante con il suo viaggio ultraterreno della Divina Commedia ed ancora, in relazione al Viaggio in Italia di Goethe, con particolare attenzione alle “soste” in Sicilia,” terra dove fioriscono i limoni. L’esperienza della lontananza e dell’esilio di Foscolo, nel sonetto “A Zacinto” o del Leopardi dell’idillio, “L’Infinito”, sono esempi del nesso tra Natura e realtà.
Alle nuove generazioni, i nativi digitali noi adulti, genitori, docenti e agenzie educative, dobbiamo promuovere con l’ascolto e la scoperta (quale viaggio interiore), la comprensione emozionale per elevare la realtà del vissuto di ogni singolo studente e, accrescere i Saperi e la conoscenza attraverso l’anima, educazione sentimentale e la mente, coscienza consapevole.”
Ad Agrigento, su iniziativa del Comune, una marcia per la legalità contro la mafia in occasione dell’anniversario della strage di Capaci.
Video di Teleacras
Sottoponeva a maltrattamenti fisici e psicologici i suoi alunni, che offendeva chiamandoli “teste di scecco” (teste di asino), colpiva alla nuca, al viso e sulle mani e strattonava con forza e rabbia per le braccia. E’ quanto i carabinieri contestano ad una insegnante di scuola elementare 59enne di Aci Catena (Catania), O.L.R., che il Gip di Catania ha sospeso dall’esercizio del pubblico impiego per 12 mesi. La donna è indagata per maltrattamenti e lesioni volontarie aggravate. La misura interdittiva è stata richiesta dalla Procura della Repubblica etnea a seguito di indagini scattate dopo la denuncia dei genitori di un alunno che avevano notato un improvviso e preoccupante cambiamento di umore del figlio, che mal sopportava l’idea di dover andare a scuola e che aveva rivelato loro di aver ricevuto uno schiaffo dalla maestra.
I militari, con intercettazioni ambientali e di videoriprese, hanno accertato sin da subito lo stato di soggezione e di timore nel quale i bambini quotidianamente vivevano in classe.
Adottato dal Commissario Straordinario Girolamo Alberto Di Pisa il progetto del programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2018/2020, su proposta del Direttore dell’Area Tecnica del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Programma delle Opere Pubbliche è composto da un elenco di opere e di interventi sull’intero territorio provinciale, di cui i primi cinque si riferiscono al 2018. Questi interventi riguardano sia l’edilizia scolastica che la viabilità provinciale.
Il Piano triennale prevede interventi per un ammontare di € 4.214.500 per il 2018, di 42.814.891 di euro per il 2019 e di 48.390.953 di euro per il 2020 per un totale complessivo nel triennio di € 95.420.345.
I nuovi interventi previsti per il 2018 riguardano i lavori di manutenzione straordinaria e di eliminazione delle frane insistenti su 3 strade provinciali che convergono nel Comune di Favara, precisamente la S P n. 3B Favara-Crocca, Agrigento-Baiata Favara e S.P. n.c. n. 07 Esa – Chimento. Seguono i lavori per l’eliminazione delle condizioni di pericolo della rete viaria secondaria e messa in sicurezza della viabilità orientale SP. n. 12 Palma di Montechiaro – Campobello di Licata, i lavori per la maggiore accessibilità delle aree interne e messa in sicurezza del comparto Cammarata – S. Stetano di Quisqina – Bivona – Alessandria della Rocca – Cianciana – Cattolica Eraclea, quelli per la dorsale San Biagio Platani – Casteltermini – Acquaviva Platani ed infine quelli sulla S.P. 80 Agrigento Baita Favara e S.P. n. 3° Bivio Caldara – Favara. Di questi interventi, quattro sono stati finanziati dalla Regione Siciliana ed uno dal Ministero per le Infrastrutture. Le gare saranno esperite nei prossimi mesi.
Alcune delle opere, inserite nel Piano e già progettate, diventeranno cantierabili con l’arrivo dei finanziamenti regionali e statali, peraltro già richiesti o da richiedere in base a nuovi bandi di finanziamento fatti dallo Stato o dalla Regione. Queste somme sono essenziali per la realizzazione delle opere del piano triennale a causa della perdurante insufficienza di trasferimenti di risorse economiche in favore del Libero Consorzio. Il bilancio dell’Ente, senza questi finanziamenti, non consentirebbe di realizzare quasi tutte le opere individuate come prioritarie per il territorio e la collettività provinciale.
Il Piano triennale delle Opere Pubbliche dovrà essere pubblicato per almeno 60 giorni e poi approvato, prima dell’adozione del bilancio di previsione 2018. Il Piano, inoltre, fa parte integrante del bilancio di previsione 2018 e del bilancio pluriennale 2018/2020, insieme al piano delle Alienazioni.
Si rinnova l’appuntamento per la campagna 2018/2019 dei fondi OCM destinati alle aziende agricole impegnate nella ristrutturazione e riconversione dei vigneti , puntando sulla modernizzazione, l’innesto di varietà viticole di maggior pregio, al miglioramento delle tecniche colturali a tutto vantaggio della competitività del vino siciliano.
Ne dà comunicazione l’Ufficio Europa del Comune, precisando, altresì che il piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, promosso dal Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e finanziato con le risorse comunitarie OCM Vino e con una dotazione finanziari di 30 milioni di euro, prevede l’erogazione di contributi per diversi interventi.
Un particolare, i suddetti interventi concernono:
a) la riconversione varietale che consiste nel reimpianto sullo stesso appezzamento o su un altro appezzamento, con o senza la modifica del sistema di allevamento, di una diversa varietà di vite, ritenuta di maggior pregio enologico o commerciale; nel sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto e in buono stato vegetativo;
b) la ristrutturazione, che consiste nella diversa collocazione del vigneto attraverso il reimpianto del vigneto stesso in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche ed economiche; nel reimpianto del vigneto attraverso l’impianto nella stessa particella ma con modifiche al sistema di coltivazione della vite;
c) il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti attraverso operazioni di razionalizzazione degli interventi sul terreno, delle forme di allevamento, esclusa l’ordinaria manutenzione. Le operazioni ammesse sono la trasformazione tesa a rendere meccanizzabile un vigneto allevato a spalliera già esistente con la sostituzione della struttura di sostegno, con eventuale sovrainnesto;
Possono accedere alla misura le aziende agricole costituite in forma individuale, cooperativa o societaria che conducano vigneti e/o dispongano di diritti di reimpianto sull’intero territorio regionale.
Le domande dovranno risultare compilate e rilasciate dai CAA o dai tecnici abilitati, improrogabilmente, al 30 giugno 2018 e dovranno essere successivamente trasmesse in formato cartaceo, entro il 07 Luglio 2018 , ai competenti uffici del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana.
L’album “Gira, Vota e Firria” è il primo lavoro discografico realizzato dai Quartet Folk, contente oltre a delle cover, anche dei brani inediti scritti dai quattro musicisti agrigentini.
Tale lavoro si basa su dei punti fondamentali che il gruppo ha tracciato e seguito nel percorso creativo e realizzato dallo stesso, ovvero: tradizione, innovazione e prospettiva.
“Gira, Vota e Firria” contiene al suo interno 4 brani “simbolo” dellatradizione musico-popolare siciliana come : “CiuriCiuri” e “Vitti Na Crozza”, “Paci Facemu” (meglio cosciuta come “Cu Ti Lu Dissi”) e “ A Luna Nmezzu ‘O Mari ”.
Questi, rappresentano quel punto di partenza dal quale ogni giovane musicista parte nell’approccio alla musica popolare e, allo stesso tempo, sono alcuni di quei brani che un turista o ancora di più un emigrato apprezza e desidera trovare all’interno di un album di musica tradizionale.
A questi si aggiunge un altro brano, anch’esso tradizionale, divenuto nel corso degli anni quello più rappresentativo dei Quartet Folk, che hanno saputo rivisitarne la struttura dinamica, trasformandolo nel “tormentone” di ogni loro esibizione: stiamo parlando de “ChiantaLa Fava”versione , quella dei Quartet, ripresa anche da altri complessi musicali che ne hanno apprezzato bontà ed espressione.
L’arrangiamento musicale delle cover, nonché degli inediti, è stato interessato da lavorazioni, ora minime ma anche considerevoli, di intensa innovazione musicale.
Difatti, agli strumenti chiave della musica popolare siciliana come tamburo, chitarra, fisarmonica, friscalettu e mandolino, nell’arrangiamento sono stati inseriti strumenti entrati ormai di ruolo nella categoria della world music, come zampogna, bouzouki, flauti irlandesi, chitarra battente, cajon e tamburi a cornice .
Gli inediti, invece, si suddividono in musiche e canzoni.
Musiche
Kaleidos: è un brano scritto per i Quartet Folk dal maestro Graziano Mossuto, dove i colori dei suoni di Sicilia si fondono con il pianoforte dell’autore ;
“ ‘U Cavaleri” : sonata di chitarra e mandolino eseguita “all’antica”; un brano d’altri tempi che il gruppo ha voluto dedicare ad una figura significativa del folklore agrigentino, ovvero quella del Cavaliere Calogero Cummo, famoso per le sue grandi doti al banjo, chitarra e mandolino.
Canzoni
“Gira, Vota e Firria”: è il brano da cui prende nome l’album è racconta la storia di un giovane nella fase dell’innamoramento, in cui “ gira, vota e firrìa”, non fa altro che pensare alla donna amata;
“ Dormiri Cu Tia” : è una ninna nanna vista dall’ottica di un marito, felice di vedere la moglie cullare la loro figlia; una figura quella del neonato che ha fatto perdere il sonno i genitori ma che in cambio ha dato loro infinito amore ;
“Milli Culura” : è un brano che invita l’ascoltatore a “respirare i colori della propria terra”, che racconta di uomini che preferiscono farne emergere spesso i difetti a netto sfavore dei pregi ;
“E PiDaveru” : analizza un problema che ai nostri giorni colpisce tantissimi giovani ovvero quello della disoccupazione e di come i giovani siano costretti ad emigrare non avendo possibilità di crescita nella propria terra.
In prospettival’intento e l’augurio è quello che “Gira, Vota e Firria” possa essere tra i giovani e non solo, manifesto di quell’identità siciliana che non deve essere dimenticata, ma valorizzata e tramandata alle future generazioni.
Da qui la scelta della copertina, realizzata dal maestro artigiano Roberto Caputo, che raffigura i quattro componenti del gruppo come dei “Pupi Siciliani”, combattenti al servizio della tradizione e della cultura popolare siciliana.
Anche l’Opi – Ordine professioni infermieristiche di Agrigento era presente alla ”Marcia per la Legalità” organizzata dall’Amministrazione comunale del capoluogo. A rappresentare il Consiglio dell’Ordine sono stati i revisori Luigi Galiano, Salvatore Terrana e Calogero Vella. “Legalità e onestà sono valori irrinunciabili in qualunque ambito – ha detto il presidente dell’Opi Agrigento, Salvatore Occhipinti, impossibilitato a partecipare per impegni lavorativi -. E sono di certo un ‘vessillo’ di cui la nostra categoria intende fregiarsi operando in un settore tanto delicato e importante quanto quello della salute pubblica”.