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Non sono passati inosservati i dati relativi alla differenziazione dei rifiuti che vede Agrigento, con il suo 69.37 per cento, il capoluogo di provincia più virtuoso della Sicilia. “Speciale Tg1” della Rai, infatti, si sta occupando in queste ore del brillante risultato ottenuto dalla città di Agrigento in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. La troupe della Rai, in queste ore in città, ha registrato diverse testimonianze tra gli abitanti e l’inviato del Tg1 ha intervistato il sindaco Lillo Firetto sui meccanismi che nel giro di pochi mesi dall’avvio della differenziata, hanno portato la città dei templi ad essere la prima città capoluogo in Sicilia. Lo “Speciale” andrà in onda sulla Rete ammiraglia della Rai nelle prossime settimane   

La Lega si organizza anche a Ribera

Il Segretario provinciale della Lega Salvini Premier di Agrigento, Anna Sciangula, esprime soddisfazione per la richiesta di adesione strutturata al partito di alcuni amici, professionisti ed esponenti politici locali di Ribera. Si tratta di Alessandro Dinghile, Gaetano Montalbano, Barbara Randisi, Claudio Rizzo, Giovanni Sola, Giuseppe Urso e Paolo Vacante.
“Il messaggio politico della Lega e soprattutto del nostro leader Matteo Salvini ispira sempre più fiducia in provincia di Agrigento dove la Lega cresce sempre più e con soddisfazione infoltisce la propria classe dirigente con donne ed uomini che con grande passione politica vogliono impegnarsi per il bene della propria città e della propria provincia.
Impegno politico è presenza sul territorio per interpretarne le esigenze e nel nostro caso la voglia di cambiamento. Questo il nostro principio ispiratore di cui molti si stanno facendo interpreti e sostenitori” così Anna Sciangula.
“Ho dato mandato alle suddette persone di organizzare una manifestazione ufficiale del partito su Ribera, alla quale presenzierà anche il deputato Alessandro Pagano, nel corso della quale sarà ufficializzato il ruolo di Commissario cittadino di Ribera all’ing. Claudio Rizzo e saranno individuate le ulteriori figure a supporto dello stesso.”
“Auguro proficuo lavoro agli amici di Ribera, grata della fiducia accordata a me, al partito ed al nostro leader, consapevole che sapranno sicuramente farsi interpreti dell’impostazione politica della Lega vocata al territorio e che lavoreranno nell’interesse esclusivo della città e dei propri concittadini,”

Acquisto e Danile: “Sulla nuova rete ospedaliera troppi punti oscuri.
Il governo regionale deve coinvolgere le parti sociali. A oggi le ricadute non appaiono positive.”

Jpeg

La Uil di Agrigento interviene, con Gero Acquisto e Fabrizio Danile, per sollecitare un confronto sulla nuova rete ospedaliera con l’Assessore alla Salute Razza e il Governo Musumeci.

“Sulla sanità in Sicilia non si può agire in perfetta solitudine, in quanto materia che incide in maniera pregnante sui territori, per i cittadini e per l’assistenza primaria.
La rete ospedaliera è un momento di confronto decisivo che ha bisogno degli approfondimenti e che deve passare da un confronto con le parti sociali, che è necessario e indispensabile.
Vogliamo capire bene i numeri finali dei posti letti su tutto il territorio provinciale e la dislocazione delle unità operative semplici e complesse; capire, altresì, come vengono ricollocate le dirigenze sanitarie e le relative strutture, perché non vogliamo trovarci in un autentico pot-pourri che poi avrebbe conseguenze disastrose per il cittadino e l’utenza.
Siamo certi che ci sarà un momento di ragionevolezza da parte del governo, anche perché finora si sono riscontrati cortocircuiti sulle province e in particolar modo tra medicina ospedaliera e del territorio, che devono essere simbiotiche ed efficientare il sistema.
La Uil rivendica la convocazione di tavoli di confronto per affrontare nell’interezza la materia che non può essere portata a termine senza un dialogo che parta dal basso e dalle reali esigenze dei cittadini.”

 

 

 

SEDUTA DI INSEDIAMENTO DEL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE e GIURAMENTO DEL SINDACO

La seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale è stata fissata per il giorno 6 luglio 2018, alle ore 17,30, presso la sala consiliare del Palazzo di Città.
A seguito del deposito del verbale di proclamazione degli eletti a cura dell’Ufficio Elettorale Centrale, il Commissario straordinario Maria Elena Volpes, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, ha già firmato l’avviso di convocazione per i 24 consiglieri neo eletti.
Nove i punti posti all’ordine del giorno della prima seduta consiliare di questa nuova legislatura:
1. Giuramento dei Consiglieri comunali – Nomina degli scrutatori – Presa d’atto avvenuto giuramento e insediamento dei Consiglieri Comunali;
2. Esame di esistenza o meno di ipotesi di ineleggibilità e di incandidabilità – Convalida dei Consiglieri comunali ed eventuale surroga;
3. Esame della sussistenza o meno delle ipotesi di incompatibilità ed eventuale avvio di procedure consequenziali;
4. Giuramento del Sindaco;
5. Elezione del Presidente del Consiglio comunale;
6. Elezione del Vice Presidente del Consiglio Comunale;
7. Elezione del rappresentante del Consiglio comunale nell’Ufficio di Presidenza;
8. Elezione Commissione Elettorale Comunale;
9. Nomina Giunta Municipale. Comunicazioni.

 

Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”, che ha provocato, tra l’altro, l’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, sarebbe impegnato a rendere dichiarazioni un testimone che avrebbe svelato numerosi casi di finanziamenti pilotati all’assessorato regionale alle Attività produttive, tra favori, complicità e ingenti finanziamenti di campagne elettorali. Il nome del supertestimone è coperto dal segreto istruttorio da parte della Procura della Repubblica di Caltanissetta, titolare delle indagini. Il testimone eccellente, probabilmente un funzionario della Regione di elevato grado che ben sarebbe a conoscenza di tanti retroscena, è ascoltato dal procuratore aggiunto Gabriele Paci e dai sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso.

“Io non c’ero, se c’ero dormivo, e se dormivo sognavo di non esserci”: omertà e reticenza. La Procura della Repubblica di Agrigento, capitanata da Luigi Patronaggio, è determinata nello scardinare le barricate di omertà che spesso si ergono intorno ad episodi delittuosi. Nel registro degli indagati sono state appena iscritte quattro persone nell’ambito dell’inchiesta sul duplice tentato omicidio accaduto lo scorso 12 giugno a Palma di Montechiaro, e che, al momento, ha provocato l’arresto di Giuseppe Incardona, 62 anni, e di Francesco Gueli, 42 anni, entrambi di Palma di Montechiaro, indagati per tentato omicidio e porto illegale di armi. Incardona, inseguendolo in automobile, avrebbe sparato 8 colpi di pistola contro l’auto condotta da Gueli. E poi Gueli avrebbe sparato, ferendolo all’addome, contro Leandro Onolfo, 25 anni. Il tutto sarebbe scaturito da una lite insorta in un bar del paese. I quattro sono indagati, a vario titolo, per falsa testimonianza e per favoreggiamento, verosimilmente perché, pur essendo nelle condizioni di fornire elementi utili alle indagini, avrebbero assunto un atteggiamento ostile all’accertamento della verità.

L’omicidio di Marco Vinci a Canicattì: il Tribunale di Agrigento, a conclusione del giudizio abbreviato, condanna a 30 anni di reclusione Daniele Lodato.

Lo scorso 13 maggio ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere a carico di Daniele Lodato, 34 anni, di Canicattì, imputato dell’omicidio, ritenuto volontario e premeditato, di Marco Vinci, 22 anni, di Canicattì, ucciso a coltellate il 17 giugno del 2017 a Canicattì innanzi ad un pub in piazza San Domenico. Lodato è giudicato in abbreviato dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alfonso Malato che adesso, condividendo la proposta della pubblico ministero, ha condannato l’omicida a 30 anni di reclusione escludendo l’aggravante della premeditazione e addebitando l’aggravante dei futili motivi. L’imputato è stato condannato inoltre al risarcimento dei danni ai genitori di Marco Vinci, costituiti parte civile tramite l’avvocato Santo Lucia, con una provvisionale, da versare subito, di 100mila euro ciascuno. A Canicattì in piazza Dante Marco Vinci è stato seduto al tavolo fuori al pub “Doppio Malto” con una donna di 38 anni, insegnante, e altre quattro persone. Lei, la 38enne, spesso rientra dentro il locale e poi fuoriesce con una consumazione. E all’ingresso del pub, Daniele Lodato, più volte le avrebbe ripetuto ammiccante: “Prego signorina”, fin quando lei, irretita, ha risposto a lui: “Non sono una signorina”. E lui, Lodato, ha replicato: “Non ti ho offeso, non ti ho detto nulla di che”. Lei, l’insegnante, che adesso è la testimone chiave del delitto, racconta ancora: “Questa discussione tra me e quell’uomo ha attirato l’attenzione dei miei amici. Ed è intervenuto Marco. ‘Cosa sta succedendo?’ – ha chiesto Marco Vinci a Daniele Lodato. Poi c’è stato uno scambio di frasi più accese, fino a quella pronunciata da Lodato contro Vinci dopo uno spintone fra i due: ‘Mi hai mancato di rispetto’. E se ne è andato via, stizzito. Sembrava che tutto fosse finito lì. Infatti, lui è andato via e noi siamo ritornati al tavolo. Mezzora dopo siamo andati via dal pub. Siamo nel posteggio della piazza. Stavamo salendo in macchina per andare via quando dall’altra parte della piazza da un’automobile è sceso quell’uomo. C’è stato un altro scontro con Marco poco distante da noi. Ho visto Marco a terra e l’altra persona andare via. E’ scappato via in macchina e ha lasciato il coltello accanto a Marco” – ha concluso la donna. Poi Daniele Lodato è stato rintracciato in pochi minuti con i vestiti ancora imbrattati di sangue. Lui ha ammesso l’omicidio e si è difeso così: “Sono stato aggredito per primo solo per una frase banale e per avere urtato quella donna. E mi hanno hanno pestato in tre, tra i quali c’era Marco Vinci. Quando sono tornato in piazza con la macchina volevo intimorirlo col coltello ma sono stato nuovamente aggredito. Non c’ho visto più, ma non volevo ucciderlo. Sono pentito”.

 

Angelo Ruoppolo Teleacras 

 

 

La Legge di Bilancio 2018 ha stabilito che dal 1 luglio il pagamento degli stipendi dovrà essere effettuato esclusivamente attraverso strumenti tracciabili e quindi sarà vietato il pagamento in contanti. 

Il datore di lavoro potrà dunque retribuire i propri dipendenti attraverso bonifico sul conto corrente del lavoratore; strumenti di versamento elettronici (assegni elettronici, carte ricaricabili), Aasegni  circolari o bancari consegnati direttamente al dipendente o ad un delegato purché coniuge, convivente o familiare in linea diretta di età superiore ai sedici anni; pagamento in contanti attraverso lo sportello bancario o postale presso il quale il datore ha un conto corrente, disposto mediante un mandato di pagamento. 

Il divieto di pagamento in contanti della retribuzione non si applica ai rapporti di lavoro domestico. Inoltre il divieto in esame non si applica ai compensi derivanti da borse di studio, tirocini e rapporti autonomi di natura occasionale. 

I datori di lavoro che violano l`obbligo in esame e che, pertanto, effettuano il pagamento delle retribuzioni o dei compensi utilizzando denaro contante saranno soggetti ad una sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro

 

 

Il prossimo 10 luglio incontreremo presso i locali della Biblioteca Comunale gli Ordini Professionali ed i soggetti e le categorie che vorranno assicurare il loro contributo in seno al procedimento di approvazione delle Direttive al piano regolatore generale. Abbiamo ricevuto dagli uffici la Relazione alle direttive per la revisione del piano regolatore generale ed intendiamo adesso avviare, dentro tempi ragionevoli, il processo che ci accompagnerà in consiglio comunale per l’approvazione definitiva di questo importante documento. Cercheremo di non trascurare gli aspetti principali di questa fase programmatica cercando di chiarire sin dall’inizio quale è la direzione che l’amministrazione intende tracciare.

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha provveduto, rapidamente, a delimitare l’area interessata da un cedimento del manto stradale al km 0,500 della SP NC n. 22 Aragona – Joppolo Giancaxio in contrada Carbonaro, per evitare situazioni di pericolo agli automobilisti e ai pedoni.
Inoltre il personale dell’Ente in servizio nella zona interessata ha collocato la segnaletica adeguata per garantire le condizioni di sicurezza. Inoltre sarà effettuata una ricognizione da parte dei tecnici del Libero Consorzio per stabilire gli interventi idonei per migliorare la transitabilità del tratto interessato, nei limiti delle risorse di bilancio disponibili.
L’Ente ricorda che nella SP NC n. 22 Aragona – Joppolo è presente una specifica limitazione della velocità fissata a 30 km/h per gli autoveicoli ed il divieto di transito per i ciclisti.