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La Protezione Civile Regionale ha diramato un allerta meteo gialla per condizioni avverse a partire da stasera e per le prossime 24/36 ore.

Si prevedono forti venti, anche di burrasca, dai quadranti orientali e mareggiate lungo le coste. Da domani previste precipitazioni da sparse a diffuse a carattere di rovescio o temporalesco. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità con frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.


Un bambino di un anno e mezzo è morto strangolato, mentre giocava, con la cinghia della borsa della madre, che era appesa a una sedia. Il primo ad accorgersi di quanto stava accadendo sarebbe stato il padre, che ha visto il piccolo privo di sensi e cianotico nel tardo pomeriggio. Il bambino è stato, quindi, subito trasportato dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala, ma non c’è stato nulla da fare. I familiari erano disperati. I carabinieri hanno avviato indagini.
   

 
Come avevamo anticipato torniamo ad occuparci della delibera adottata dalla signora Brandara con i poteri del Consiglio Comunale, la n. 26 del 29/03/2018, avente per oggetto “affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali, tributarie e patrimoniali, all’agente della riscossione per le province siciliane Riscossione Sicilia S.p.A. e all’Ente Nazionale della riscossione Agenzia delle Entrate Riscossioni per i rispettivi ambiti territoriali di competenza”. 
Come abbiamo detto in precedenza, facciamo rilevare che tutto ciò è avvenuto perché la signora Brandara ha adottato la delibera di Consiglio Comunale n. 114 del 28/12/2017, avente per oggetto “Riscossione Tributi – Gestione diretta”, solo alla fine dell’anno 2017, senza aver prima messo in atto ciò che era propedeutico per mettere il personale del Comune nelle condizioni ideali a svolgere il servizio di riscossione dei tributi locali ( stagrs, trasferimento files, acquisto programmi ecc.). 
Oggi assistiamo a situazioni che hanno dell’incredibile. Vi è il caos totale. I contribuenti non possono usufruire di un servizio soddisfacente e non sanno a chi rivolgersi per chiedere spiegazioni sulla riscossione.dei tributi locali. 
Anziché adottare atti finalizzati a far funzionare al meglio l’ufficio tributi ( stage formativi, acquisizione di software gestionale dedicato ecc.) la signora Brandara ha adottato una delibera con cui è stato affidato  il servizio alla Riscossione Sicilia S.p.A., un ente dal quale i comuni siciliani negli ultimi tempi preferiscono stare alla larga per diversi motivi. 
In proposito è appena il caso di sottolineare che ad oggi, a quanto pare, la Municipia S.p.a. non ha ancora consegnato la banca dati al Comune di Licata. Vorremmo che la signora Brandara ci spiegasse quali dati o quali ruoli dovranno essere consegnati alla Riscossione Sicilia S.p.A. per espletare il servizio ( un servizio i cui  costi  saranno direttamente o indirettamente a carico dei contribuenti licatesi). 
Abbiamo anche assistito all’adozione, da parte della signora Brandara, della delibera di C.C. n. 25 del 29 marzo 2018, avente ad oggetto “Approvazione Piano Finanziario del Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e determinazione tariffe TARI anno 2018”. 
Su questa delibera abbiamo già detto che il piano finanziario nom sta ne in cielo ne in terra ( talmente è fatto male) e l’aumento delle tariffe TARI per l’anno 2018 non e altro che un’ulteriore vessazione nei confronti dei cittadini licatesi, dato che il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ha lasciato sempre a desiderare, che per lunghi periodi non è stato erogato alla cittadinanza e che Licata ad oggi sembra essere diventata una discarica a cileo aperto ( si vedano le foto allegate). 
Per quanto sopra, torniamo a chiedere a tutte le forze politiche e sociali presenti sul terrritorio, di unirisi all’ADIC nel chiedere alla signora Brandara la revoca della delibera di C.C. n. 25 del 29/03/2018.
Su questo argomento torneremo ad  occuparci nuovamente per insistere nel  chiedere alla signora Brandara ( o a chi verrà dopo di lei dato che le elezioni sono alle porte ) la revoca della suindicata delibera.

Presentato alla Saletta Teatro del Circolo Empedocleo di Agrigento il settimo spettacolo della stagione teatrale Teatro da Camera 2017-2018, dedicato al grande Bertolt Brecht ,massima espressione del teatro sociale e didascalico del ‘900.

In scena “PEACHUM & C.”,un collage scenico a cura di Rosaria Leto e Antonio Garufo.

Una messa in scena colta ed elegante che ha trovato in Antonio Garufo e Rosaria Leto due straordinari interpreti di quel teatro didascalico a cui Brecht affidò la funzione di FORMAZIONE delle classi sociali borghesi e proletarie,Con grande capacità interpretativa i due protagonisti hanno attraversato ironia,satira sociale ed intensità drammaturgica :i codici brechtiani.Così la coppia Garufo-Leto ha rappresentato con attenta sagacia recitativa brani da L’opera da tre soldi, e da Sweik alla seconda guerra mondiale, e da Madre Courage e i sui figli.Applauditissimi da un pubblico sempre numeroso colto e coinvolto.Lo spettacolo si è aperto con un saluto del sindaco Firetto che ha voluto sottolineare come le stagioni teatrali da Camera al’Empedocleo rappresentino una porzione fondamentale dello spessore culturale di Agrigento.Il numerosissimo pubblico è stato coinvolto anche felicemente dalla voce calda e potente del soprano Caterina Pistone che,accompagnata al piano dalla bravissima Isabella Di Salvo, ha proposto i canti brechtiani con le musiche espressionistiche di Kurt Wail: da La ballata di Makie Messer,a Surabaya Jonny e alle Ballate dell’agiatezza e di Maria Sanders,cogliendo un prestigioso successo sottolineato da lunghi applausi.Si è trattato del settimo appuntamento della seconda stagione di Teatro da Camera :un eccellente progetto di Mario Gaziano e Peppe Adamo che si concluderà con lo spettacolo comico e malinconico “IL CILINDRO” di Edoardo De Filippo,Una nuova importante occasione per completare l’itinerario drammaturgico 2017-2018,con la collaborazione artistica attenta di Alfonso Marchica Giuseppe Portannese Maria Grazia Castellana Andrea Cassaro Alfonso Mossuto Diego Romeo per la regia Tv.Pubblico sempre numeroso e coinvolto.

La Frazione Secca

L’Arte della grafica e dell’incisione in mostra negli spazi dell’OpenSpaceTheater di Agrigento


Venerdi’ 4 Maggio alle ore 19.00 in OpenSpace Theater verrà presentata la mostra “LA FRAZIONE SECCA” .

Mostra di grafica-stampa, ago secco, tecnica grafica mista del gruppo dei giovani artisti polacchi della città di Lublino – a cura del prof. Andrzej Mosio dell’ Universita’ di Maria Sklodowska Curie di Lublino (Polonia). Si potra’ visionare un video di presentazione dei giovani artisti ed le opere di Liudmila Sakharchuk, Olga Ugrynyuk, Renata Gogol, Kinga Lewicka, Katarzyna Wołczyńska, Klaudia Surmacz, Magdalena Zieniewicz, Sylwia Watracz, Marlena Pawluczuk, Iryna Lavrushko, curatore della mostra: Andrzej Mosio. Durante il vernissage si potra’ degustare del buon vino siciliano e della vodka polacca. La mostra e’ stata monitorata e supervisionata da Ilaria Bordenca, Danylo Tkanko, Renato Volpe, Pietro Baiamonte. Ingresso Gratuito

Tra gli ultimi emendamenti passati ieri sera, che hanno 
preceduto l’approvazione definitiva all’Ars della prima Finanziaria del Governo Musumeci, c’è anche una delle misure sostenute con forza dall’assessore regionale Mariella Ippolito per supportare le donne vittime di violenza. “Sono sicura – ha commentato Ippolito – che questa Finanziaria non verrà ricordata solo per le polemiche, la sessione domenicale o il gran numero di emendamenti. 
Abbiamo centrato uno degli obiettivi che ho voluto perseguire, sin dal mio insediamento, assieme a tante, troppe siciliane che hanno subito violenza e cercano riscatto. Mi riferisco alle rette di ricovero per donne sole o con figli minori o diversabili, ospiti delle case di accoglienza. Una convenzione legherà l’Assessorato Regionale delle Politiche Sociali a Comuni e Province per donare speranza a chi ha avuto la sventura di incontrare l’uomo sbagliato per la propria strada”.

 

Per consentire alla cittadinanza di donare con generosità il proprio sangue e permettere ai donatori lavoratori di donare in autoemoteca in giornate lavorative, l’A.D.A.S., effettuerà una raccolta straordinaria giovedì 3 maggio ad Agrigento in Via Platone Piazzale antistante la sede dell’associazione dalle ore 8.15 alle ore 12.30. A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.
I donatori potranno richiedere l’attestazione di avvenuta donazione per il datore di lavoro.
Si invita, come sempre, la S.V. a voler diffondere la notizia con il maggior risalto possibile considerato il continuo bisogno di sangue.

Brillante operazione della Polizia di Agrigento che ha scardinato, probabilmente, quello che era diventato un vero e proprio incubo per la sicurezza dei residenti a San Leone e al Villaggio Mosè; una raffica di rapine in villa a cadenza quasi giornaliera che aveva fatto scattare l’allarme sicurezza pubblica in modo assai pesante.

E la Polizia, a seguito degli incessanti furti, ha intensificato i controlli al fine di consegnare alla giustizia gli autori dei colpi.

Le Forze dell’Ordine, stavolta, hanno giocato di anticipo; hanno atteso dentro la villa i ladri per portare a termine l’ennesimo furto e per questi ultimi non è stata sicuramente una bella sorpresa. Presi immediatamente e arrestati. Si tratta di Fabrizio Rizzo, di 26 anni di Agrigento e di Roberto Jovine di 53 anni, napoletano.

I due, su disposizione del Pubblico Ministero Chiara Bisso sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di convalida.

Adesso si spera di far luce per confermare che i due ladri siano stati gli autori dei recenti colpi in villa, durati diversi mesi, al fine di poter ridare una certa serenità ai residenti delle due zone agrigentine.

A nome degli agrigentini un vero plauso al lavoro delle Forze dell’Ordine.

Un vero e proprio mistero circa le cause che nella notte hanno scatenato un incendio che ha distrutto una autoambulanza della Confraternita “Misericordia” in pieno centro a Favara, in via De Gasperi.

Subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere l’incendio ma che non hanno potuto evitare che rimanesse danneggiato una parte del prospetto del seminario vescovile. I danni ammontano a circa 20 mila euro.

Da chiarire ancora le cause dell’incendio.


I sindaci della provincia di Agrigento, che presiedono l’assemblea dell’Ambito idrico, non hanno più nessun dubbio e, compatti, vanno verso la direzione della risoluzione del contratto con Girgenti Acque.
Inizia un percorso obbligatorio che si prevede duro e irto di difficoltà e che non escluderà schermaglie all’interno dei tribunali civili.
Proprio nell’ambito di questa strada impervia si inserisce nel dibattito la proposta dell’Onorevole Carmelo Pullara che sgombrerebbe buona parte degli ostacoli, prevedendo una rapida soluzione del problema.
Per meglio spiegare quanto proposto dall’onorevole, è opportuno fare un breve cenno su quanto accaduto nel passato partendo dal mese di Novembre del 2007, periodo in cui venne firmato il contratto tra l’Ambito Idrico e Girgenti Acque, con il quale veniva regolata l’attuale gestione del servizio idrico. In quell’accordo i comuni della provincia si impegnarono nel consegnare le reti e le risorse idriche a Girgenti Acque e quest’ultima avrebbe definito, di concerto, una tariffa unica per tutti i comuni serviti.
Solo 27 comuni adempirono al contratto mentre i restanti 16 si rifiutarono di consegnare le reti idriche. Durante le convocazioni delle assemblee presso l’Ambito, che si susseguirono nei successivi 5 anni, non si riuscì a trovare l’intesa per approvare e determinare la famigerata tariffa unica. Quando, nel 2012, con la nomina del Commissario regionale, venne approvata la tariffa, la Girgenti Acque chiese il risarcimento dei danni finanziari generati dal ritardo dell’approvazione della stessa e dalla non consegna delle reti dei 16 comuni non ottemperanti. L’importo del risarcimento richiesto venne calcolato con una somma di 80 milioni di euro.
Nel parere giuridico dell’avv. Mazzarella espresso nel dicembre del 2017, si legge che l’Ati non puo’ accusare Girgenti Acque di inadempienza essendo essa stessa l’attore inadempiente.
Da qui si è innescato un aspro braccio di ferro con accuse incrociate che ha visto anche protagonisti le associazioni che difendono l’acqua pubblica, quest’ultime si sono appellate alla Commissione regionale Sanità per rimarcare i danni ambientali causati dal mal funzionamento dei depuratori gestiti da Girgenti Acque.
La soluzione avanzata dall’Onorevole Pullara si pone su un piano innovativo che prescinde da ciò che fino adora è stato fatto e proposto.
Pullara fa notare che il presidente di Girgenti Acque, Campione, ha espresso l’intenzione di vendere le quote societarie, che rappresentano il 51% del capitale sociale, ad un gruppo estero.
Le restanti quote dell’assetto societarie sono suddivise in un 36% di proprietà di varie società, mentre il13% possedute da Voltano che è una società a capitale interamente pubblico di cui fanno parte i del Voltano.
Esercitando il diritto di prelazione, Voltano, potrebbe acquistare le quote di Campione raggiungendo il 64% delle quote; quale migliore occasione per trasformare il servizio idrico in servizio pubblico ed uscire rapidamente dall’empasse.
Il valore complessivo stimato di Girgenti Acque ammonta a 4,6 milioni di euro e le quote di Campione corrisponderebbero a circa 2,4 milioni di euro anche se, con molta probabilità, il prezzo di mercato potrebbe lievitare notevolmente per raggiere una somma pari al doppio di quella appena citata. In ogni caso, con lo sforzo di tutti i 43 Comuni e con la partecipazione della Regione, che potrebbe contribuire al finanziamento di una parte, si potrebbe arrivare, con la pace di tutti, ad una soluzione che soddisferebbe i cittadini che in tutta questa brutta pagina di storia agrigentina, hanno pagato caramente in termini economici, attraverso l’esborso di bollette molto pesanti e in termini di servizio, subendo danni ingenti su tutta la rete idrica con casi di emergenza sanitaria.
Pullara conclude spiegando che questo cammino sarebbe immediato, libero da ostacoli e che rappresenterebbe una risposta importante ai cittadini che sono stanchi delle tante parole spese inutilmente, ma che troppo delusi, ora vogliono vedere i fatti concreti.