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Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Volanti, impegnati in un ordinario servizio di pattugliamento a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, indotti dal suo atteggiamento sospetto, hanno perquisito un giovane e lo hanno sorpreso in possesso di due dosi di cocaina presumibilmente appena acquistate da uno spacciatore nella zona. E’ stato segnalato alla Prefettura come consumatore abituale di sostanze stupefacenti.

Maggioranza dilaniata dai contrasti interni all’Assemblea Regionale. Il Movimento 5 Stelle conquista la vice presidenza di Sala d’Ercole. Gli altri eletti.

Esordio amaro per la maggioranza di centrodestra alla Regione. In occasione dell’elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Regionale sono emerse delle spaccature in Forza Italia e anche, seppur meno incisiva, in Fratelli d’Italia. E la coalizione ha 5 voti in meno dei suoi sulla carta. E di conseguenza fallisce il primo banco di prova: la vice presidenza dell’Assemblea è conquistata dal Movimento 5 Stelle con Nuccio Di Paola che ha ricevuto 35 voti su 68: ben 5 in più del totale dei deputati delle opposizioni, che sono 11 dei 5 Stelle, 11 del Partito Democratico, e 8 di De Luca. L’altro vice presidente è invece Luisa Lantieri, di Forza Italia, che ha ottenuto 32 voti. Poi, primo Deputato Segretario è stato eletto il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, e gli altri due sono Giuseppe Galluzzo, di Fratelli d’Italia, e Serafina Marchetta, della Democrazia Cristiana. Ancora nell’ambito dell’assetto istituzionale di Sala d’Ercole, è Giuseppe Lombardo Geremia del Movimento per le Autonomie il nuovo presidente del collegio dei questori all’Ars: ha ottenuto 36 voti. Gli altri due deputati-questori sono Vincenzo Figuccia (Lega) con 34 preferenze, e Nello Di Pasquale (Pd) con 25 voti. La frattura tra Renato Schifani e il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, ha provocato sconquasso. I due gruppi formati, uno con Miccichè e l’altro con Schifani, sono stati denominati temporaneamente Forza Italia 1 e Forza Italia 2, e non si esclude che si addivenga ad uno scontro legale per il simbolo in Tribunale. Del gruppo Fi1, con capogruppo Stefano Pellegrino, vi sono 9 deputati. In Fi2, con capogruppo Miccichè, vi sono 4 parlamentari. E Cateno De Luca commenta: “Questa giunta di governo è una grande delusione. Per 48 ore mi stavo innamorando di Schifani, un presidente che sembrava voler dire no alle impostazioni romane. Una illusione che è durata 48 ore”. E Schifani replica: “Ritengo che il mio governo vada giustamente messo alla prova senza pregiudizi. Personalmente svolgerò un attento e rigoroso ruolo di coordinamento e di stimolo nei confronti della mia squadra di governo che gode della mia fiducia. Con l’onorevole Cateno De Luca avremo modo di incontrarci e di confrontarci fattivamente sui problemi della Sicilia. Attendiamo prima di giudicare”.

Giuliana Miccichè

Continuano le giornate piovose in Sicilia. Per oggi, giovedì 17 novembre 2022, la Protezione Civile regionale ha diramato un’allerta meteo gialla che vede coinvolte le province occidentali di Trapani e Agrigento.

Precipitazioni che comunque coinvolgeranno tutta la Regione e si presenteranno sparse al mattino, anche a carattere di rovescio o temporale con quantitativi cumulati deboli.

I venti, localmente forti sul versante occidentale, alimenteranno i mari molto mossi di tutti i bacini delle zone coinvolte.

Oggi è stato il giorno di una maxi operazione antidroga dei Carabinieri tra Palermo e Africo Nuovo, in provincia di Reggio Calabria. I militari hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 5 ai domiciliari. I mandati di cattura spiccati dalla Procura di Palermo sono stati condivisi e firmati dal Tribunale. Si contestano i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, e di avere agevolato l’attività mafiosa. L’indagine ha sollevato il sipario sullo spaccio nei mandamenti mafiosi palermitani di Porta Nuova, Brancaccio, Tommaso Natale e San Lorenzo. La droga sarebbe stata proveniente in ingenti quantità dalla Calabria. L’inchiesta è stata avviata nel settembre del 2019. I soldi ricavati dal traffico di droga sarebbero serviti per il mantenimento delle famiglie dei detenuti per mafia. Nel corso delle indagini sono stati arrestati 8 corrieri e sequestrati complessivamente 185 chili tra cocaina, hashish e crack e 52 mila euro in contanti. E in un’abitazione nel Napoletano i Carabinieri hanno sequestrato 255 chili di hashish.

Ad Agrigento sabato 26 novembre, nella Valle dei Templi, innanzi al Tempio della Concordia, dalle ore 16 in poi è stato organizzato un incontro e poi una cena solidale tra bambini russi e bambini ucraini.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sul canale 178 di Tele Iblea sarà in onda un’intervista all’ambasciatore del Belize, Stato del Centro America, Nunzio Alfred D’Angieri.

Continua il braccio di ferro tra il sindaco di Agrigento, Francesco Micciche’da un parte e gli esercenti che operano nel campo della movida. I fatti sono ampiamente risaputi: con ordinanza sindacale è stata imposta la chiusura all’una che penalizza moltissimo le attività. Gli esercenti si sono riuniti nei locali dell’Oceano mare a San Leone ed hanno deciso di dare mandato al legale Girolamo Rubino al fine di impugnare l’ordinanza e rivolgersi al Tar.
“Purtroppo – dice il gestore Peppe Vita – non abbiamo alternative per difendere i nostri interessi. Avevamo chiesto un incontro al sindaco, ma ha ritenuto di non solo non riceverci ma addirittura non ci ha nemmeno risposto”.

Deciso il rinvio della fine del mercato tutelato del gas. Main questo quarto trimestre 2022 nulla è previsto per ridurre le bollette di luce e gas.

Purtroppoè così afferma Manlio Cardella,  come comunicatoci  dal settore Energia  dell’ UNC nazionale, le risorse economiche  del decreto “aiuti quater”approvato  dal Governo,  previste per fronteggiare l’aumento del costo delle bollette, saranno destinate  a dare un’immediata risposta “ solamente”  alle  imprese”.Pertanto, dopo gli annunci delle settimane scorse di voler stanziare subito contro il caro energia oltre 9 miliardi su questo quarto trimestre 2022, niente soldi alle famiglie contro il caro bollette. Imprese e famiglie inoltre, si attendevano già per questo fine anno  una riduzione delle bollette della luce e del gas che stanno pagando adesso, non nel 2023.

Nulla, invece, è stato previsto, salvo l’ampliamento dei “ fringe benefit” *, che si ricorda, rimane  solo una facoltà delle imprese  concedere ai lavoratori. E’ stato confermato altresì il provvedimento di contenimento dei prezzi sui carburanti sino a fine anno. A ben osservare, niente di nuovo all’orizzonte, ma solo la mera ripetizione di quanto già fatto dal  Governo Draghi e limitatamente a benzina e gasolio”.Costituisce invece un’ ottima notizia, la proroga al 10 gennaio 2024, del regime di tutela del prezzi del gas per le utenze domestiche.Ci batteremo affinchè il provvedimento sia esteso anche all’energia elettrica per quanto riguarda i condomini e le microimprese”.

fringe benefit: cosa sono
rientrano nel welfare aziendale e vengono inseriti nel contratto di lavoro – dipendono, dunque, dagli accordi tra l’azienda che decide se inserirli o meno e in quale misura e il singolo dipendente – e comprendono, normalmente, beni come auto aziendale, telefono, buoni pasto, copertura sanitaria, sport e palestre: già con il decreto Aiuti-bis approvato dal governo Draghi si era deciso di inserire nel paniere dei beni anche le bollette.

 Manlio Cardella

La scuola è cominciata da un mese ed è già caos nelle classi. Manca la continuità didattica.  Molti studenti diversamente abili si sono ritrovati con insegnanti di sostegno non specializzati, mentre quelli specializzati sono ancora senza incarico. Molti studenti hanno visto “sparire” l’insegnante con cui hanno iniziato l’anno scolastico, a cui si erano ormai legati. Colpa di un “tizio” chiamato algoritmo, che ha gestito la procedura delle nomine delle supplenti dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS)  Un cambio, improvviso, di insegnante, dovuto agli errori commessi da questo “tizio”. Un “tizio” che non si può sanzionare o licenziare. Il software, (termine creato durante la seconda guerra mondiale) – rimasto tale? – ha gettato nel caos anche migliaia di docenti, perché scavalcati da colleghi con punteggi inferiori, o considerati rinunciatari. Pensare che l’algoritmo non ha neanche considerato l’applicazione delle precedenze relative ai titoli di invalidità dei docenti inseriti nelle graduatorie è davvero folle. Qui si ledono i diritti di graduatoria – ribadisce Aldo Mucci del direttivo nazionale scuola – Una cosa è certa, il software da i numeri. L’esempio di Maria Luisa insegnante di inglese la quale, pur essendo abilitata per le superiori non è stata convocata dalle GPS – Il trita docenti ancora una volta ha colpito. Il ministero potrebbe adottare il sistema del “Gratta e Vinci” dice “incazzato nero” Francesco, insegnante cosiddetto riservista (categoria protetta) sparito dalle posizioni. Un gioco semplice e divertente che permette, grattando i simboli,di vincere premi immediati. Un gratta e vinci che potrebbe momentaneamente fare ordine in una procedura che fa acqua da tutte le parti – conclude Francesco – il “riservista”. All’incontro con il Ministro, porteremo le testimonianze oggettive di un sistema che non può continuare a mietere “vittime” conclude Aldo Mucci

A Palermo, al palazzo di giustizia, i pubblici ministeri, Giacomo Brandini e Andrea Zoppi, a conclusione della requisitoria, hanno chiesto al Tribunale di condannare a 7 anni di reclusione Matteo Tutino, chirurgo plastico e medico personale dell’ex presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, imputato di peculato e falso, e ad 1 anno e 6 mesi l’ex dirigente del dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Villa Sofia, Damiano Mazzarese. Tra il 2013 e il 2014 Tutino avrebbe utilizzato il reparto di Villa Sofia, di cui è stato dirigente dopo un concorso contestato da altri concorrenti al posto di primario, per eseguire interventi di chirurgia estetica contrabbandandoli per operazioni di chirurgia plastica da svolgere a carico del Servizio sanitario nazionale. Il medico è stato coinvolto nel noto caso legato a un falso scoop dell’Espresso, che pubblicò il testo di una intercettazione, poi risultata inesistente, fra lo stesso Tutino e Crocetta, al quale avrebbe rivolto la frase: “La Borsellino (Lucia, figlia del giudice Paolo, in quel tempo assessore regionale alla Sanità) va fatta fuori come il padre”. Il gruppo editoriale e i giornalisti autori dell’articolo sono stati condannati rispettivamente in sede civile e penale.