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Secondo l’ultimo bollettino valido fino alle ore 18 di oggi, sono 444 i nuovi positivi al covid in Sicilia a fronte di 5.729 tamponi analizzati. Il tasso di positività è al 7,7%. Un solo morto, per un totale dei decessi a 12.126. La regione è al sesto posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 68.550 con un aumento di 259 casi. I guariti sono 184. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 379, 24 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 25, 1 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 96 casi, Catania 146, Messina 73, Siracusa 21, Trapani 32, Ragusa 22, Caltanissetta 21, Agrigento 27, Enna 6.

Ad Agrigento, nella suggestiva cornice del teatro del Tempio di Giunone, nella Valle dei Templi, è stata presentata al pubblico la Fortitudo Moncada basket Agrigento targata 2022-2023, neo promossa in serie A2. Sono intervenuti l’allenatore Devis Cagnardi, tutta la società, lo staff e i giocatori del nuovo roster. La Fortitudo è reduce da un triste avvenimento, quale è stato la morte del patron Salvatore Moncada, e nel contempo da una stagione ricca di successi culminati nella promozione in serie A2. L’auspicio espresso al teatro del Tempio di Giunone è stato rivolto all’impegno dello staff atletico per competere a testa alta nel prossimo campionato. E un messaggio è stato inoltre lanciato al pubblico, ai tifosi, agli appassionati, affinchè affluiscano numerosi al PalaMoncada per assistere alle partite interne della Fortitudo e incitare i propri beniamini.

I vescovi siciliani hanno diffuso un appello in occasione delle elezioni Regionali del 25 settembre. E tra l’altro nel messaggio si legge: “Il prossimo Governo della Regione dovrà occuparsi di molte questioni ma dovrà farlo dando voce a chi non ha voce e senza lasciare indietro i più fragili. I fondi del Pnrr sono un’opportunità eccezionale, probabilmente irripetibile. Sentiamo di dover condividere con voi la preoccupazione perché queste risorse non siano sprecate ma siano impiegate per la rinascita e lo sviluppo della nostra terra, a cominciare dalle infrastrutture viarie e dai trasporti, dell’agricoltura e delle energie rinnovabili. Servano per una sanità giusta, per un’istruzione dignitosa e diffusa. Servano concretamente per andare incontro alle famiglie che hanno un solo reddito, alla disperazione di chi è rimasto senza casa, all’angoscia dei lavoratori precari, alle incertezze degli artigiani e dei professionisti, alla solitudine degli anziani e dei disabili, al disorientamento dei bambini e degli adolescenti, alla stanchezza e alla disillusione dei giovani. Questa è per tutti noi una chiamata storica, e lo è anzitutto per voi, per la nostra politica: diamo ai nostri giovani opportunità e motivi per restare qui, scommettendo sulle loro energie, sulle loro capacità, sul loro modo coraggioso di impegnarsi nel mondo per la cura delle nostre città e dei nostri territori”.

A Sampieri, frazione marinara di Scicli, in provincia di Ragusa, i Carabinieri, forti del fiuto dei cani antidroga Ivan e King, hanno arrestato un 58enne originario di Palagonia, pescatore. Lui, sottoposto a perquisizione domiciliare, è stato colto in possesso di oltre 2 chili di marijuana. La sostanza, rinvenuta all’interno di un fusto, parzialmente sotterrato nel giardino della villa dell’uomo, è stata trovata già divisa in 34 buste termosaldate per la vendita. L’arresto è stato convalidato. Al pescatore è stato imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Il fratello, di 53 anni, anche lui pescatore, è stato invece denunciato perché a casa sua i Carabinieri hanno rinvenuto una pianta di marijuana alta circa 3 metri, ricca di infiorescenze e pronta ad essere raccolta.

Il periodo estivo che volge al termine, ha visto il territorio della provincia aretusea meta di un notevole flusso turistico. I Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, oltre a mantenere elevato l’impegno sul controllo del territorio e sull’attività di polizia giudiziaria, al fine di prevenire ogni forma di criminalità, hanno eseguito servizi ben visibili in zone nevralgiche per innalzare, nel possibile, le capacità di deterrenza.
La predetta finalità è stata perseguita anche con l’apertura, nei mesi estivi, dei due presidi stagionali di Marzamemi ed Agnone Bagni.
Sono stati messi in campo anche i reparti specializzati che hanno conseguito significativi risultati nella prevenzione della salute pubblica, con il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e nella tutela del lavoro con il Nucleo Ispettorato del Lavoro.
In particolare, l’attività di controllo e contrasto alle attività illecite nell’ambito della sicurezza alimentare e sanitaria, avviata dal Nas di Ragusa in provincia di Siracusa, ha consentito di riscontrare numerose carenze e violazioni di carattere amministrativo e penale.
In totale, nei predetti ambiti, sono state effettuate 48 verifiche e rilevate 32 non conformità che hanno portato alla contestazione di 9 illeciti di natura penale, con 5 persone segnalate all’A.G. e 56 sanzioni amministrative, con 25 soggetti segnalati all’Autorità Amministrativa e Sanitaria e 48.628,00 euro di sanzioni. Nel corso dell’attività, è stata disposta la chiusura di 7 strutture (4 sanitarie e 3 di ristorazione) per un valore commerciale complessivo di oltre 10 milioni di euro.
In tale ottica, assume rilevanza l’ispezione eseguita a Siracusa, unitamente a personale del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’Azienda Sanitaria Provinciale, presso un ristorante etnico, dove sono state accertate gravi carenze igienico sanitarie sia nella cucina che nei depositi e magazzini. Il responsabile del SIAN dell’ASP di Siracusa, sulla scorta di quanto emerso, ha disposto la chiusura immediata del locale fino alla risoluzione delle carenze riscontrate.
Analoghe criticità sono state accertate presso una pizzeria di Siracusa, che, oltre alle difformità igieniche delle strutture adibite alla preparazione e manipolazione di alimenti e alle disattese procedure di autocontrollo Haccp, operava senza le necessarie autorizzazioni comunali.
Sempre nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare, il NAS Carabinieri e l’ASP di Siracusa hanno disposto la “chiusura sul posto” di un ristorante storico sito nel comune di Noto, per carenze igieniche, depositi alimentari non autorizzati e procedure di autocontrollo disattese. Anche in tale caso la chiusura è stata disposta fino alla risoluzione delle carenze riscontrate.
Le verifiche nel settore della ristorazione sono state estese ai territori di Ortigia, Noto, Avola e Marzamemi, particolarmente interessati dall’arrivo di turisti.
Oggetto di controllo è stato anche il settore sanitario e socio-assistenziale, nel cui ambito le verifiche condotte dal NAS unitamente alle Stazioni Carabinieri competenti per territorio, hanno portato alla luce significative criticità.
Nella città di Siracusa una struttura ricettiva per anziani era stata attivata in assenza dell’iscrizione all’albo comunale, con standard organizzativi e funzionali insufficienti, senza l’applicazione delle procedure Haccp nella preparazione dei pasti per gli ospiti. Dall’intervento dei Carabinieri è conseguito il provvedimento di sospensione dell’attività emesso dal Comune di Siracusa.
Analogo provvedimento è stato adottato nei confronti di altra struttura ricettiva della terza età, dove è stato accertato anche l’arbitrario incremento della capacità ricettiva con conseguente nocumento al sereno soggiorno degli ospiti.
Una Casa di Riposo è stata chiusa ad Avola ed un dipendente è stato denunciato all’A.G. per esercizio abusivo di professione medica poiché sorpreso mentre somministrava, sprovvisto dei titoli necessari, specialità medicinali agli anziani ospiti.
Il Comandante del NAS di Ragusa in merito ai controlli si è così espresso: “Nel settore della ristorazione il dato allarmante è il frequente avvio di attività ristorative sprovviste di atti autorizzativi e la mancanza di requisiti minimi in termini igienici e strutturali. Proficue si sono rivelate anche le verifiche cui si è dato corso nel settore dell’accoglienza dei soggetti più fragili, poiché si è avuto modo di accertare che le maggiori criticità, risultano le attivazioni in assenza di iscrizione all’albo comunale e pertanto senza la sottoposizione, da parte delle competenti Autorità, alle verifiche sugli standard strutturali, funzionali e organizzativi previsti dalle norme regionali. Numerose anche le carenze sotto il profilo delle figure professionali specializzate come infermieri, assistenti sociali o animatori”.
Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, d’intesa con il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, ha eseguito 38 accessi ispettivi in altrettante aziende operanti nel settore edilizia, con particolare attenzione agli appalti pubblici; nei settori della ristorazione, bar, lidi balneari, per il contrasto del lavoro nero, del caporalato e delle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel corso dei predetti controlli sono stati individuati 20 lavoratori in nero, adottando nei confronti di 9 aziende il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere impiegato “in nero” più del 10% della forza lavoro o per gravi violazioni in materi di sicurezza.
Per 19 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per aver, a vario titolo, installato un sistema di videosorveglianza senza la preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per non aver adottato nei lavori in quota idonee impalcature e ponteggi esponendo i lavoratori al pericolo di caduta dall’alto, per non aver sottoposto i lavoratori a visita medica per l’idoneità alla mansione, per mancata formazione dei lavoratori, per mancato utilizzo di cinture di sicurezza,  per mancata messa a terra del ponteggio e mancata installazione di servizi igienici dedicati.
Nr. 1 datore di lavoro è stato denunciato all’A.G. in quanto minacciava e usava violenza fisica nei confronti di un proprio dipendente, corrispondendogli una paga inferiore al minimo contrattuale di 400,00 euro a fronte di un orario di lavoro superiore alle 10 ore giornaliere.
E’ stato, inoltre, denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa un soggetto che, nonostante giudicato totalmente inabile al lavoro, era impiegato in nero presso un’azienda.
Nr. 1 coppia è stata deferita all’A.G. poiché, al fine di percepire reddito di cittadinanza, dichiarava falsamente di aver residenze diverse. Uno dei due, inoltre, richiedeva il beneficio nonostante fosse sottoposto a misura cautelare personale.
Complessivamente le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 96.440,00 euro e le ammende contestate a oltre 63.383 euro.
Il Comandante del NIL di Siracusa, in merito, ha riferito: “I controlli dei Militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, con il supporto dell’Arma Territoriale e di concerto con il Direttore dell’ITL di Siracusa, proseguiranno senza sosta al fine di prevenire il ricorso a manodopera occupata in violazione di legge, contrastare infortuni sul lavoro e per verificare l’applicazione della normativa giuslavoristica.”

L’agrigentino Antonio Damaso è stato nominato responsabile regionale del dipartimento Energia, Rifiuti e Acqua della Democrazia Cristiana. La nomina gli è stata conferita dal commissario regionale della DC, Totò Cuffaro. Antonio Damaso afferma: “Ringrazio il commissario regionale della Democrazia Cristiana in Sicilia, Totò Cuffaro, per avermi dato l’opportunità di contribuire alla crescita del nuovo progetto politico con il conferimento della nomina di responsabile del dipartimento regionale Energia, Rifiuti ed Acqua. Damaso afferma: “Porterò la mia esperienza, maturata negli anni di sindacato e di militanza in alcuni movimenti autonomisti siciliani, all’interno del partito con la consapevolezza che sarò chiamato a svolgere un compito importante, nel quale metterò passione e serietà. Sappiamo quanto sia indispensabile garantire i servizi essenziali ai cittadini e sappiamo quanto sia difficile operare nel nostro territorio, ma sono anche sicuro che all’interno di questo gruppo politico e con la guida di Totò Cuffaro riuscirò ad esprimere al meglio ciò che ho sempre avuto a cuore: tutelare gli interessi della mia terra che amo profondamente” – conclude Damaso.

I Carabinieri hanno denunciato alla Procura di Agrigento due donne di Palermo, di 42 e 49 anni. Sono indagate di circonvenzione di persone incapaci e appropriazione indebita, in concorso e in modo continuato. Le due si sarebbero manifestate sentimentalmente interessate ad un impiegato di 60 anni di Alessandria della Rocca, e sono riuscite a togliergli oltre 20mila euro con vari acquisti e prelievi di denaro. Lui, celibe, ha sporto querela.

E’ ancora ricoverato a Palermo, al “Civico”, in prognosi riservata, per gravi ferite nella zona labbro-mascellare, l’uomo di 29 anni di Agrigento, residente al Quadrivio Spinasanta, che domenica scorsa al Lido Marinella a Porto Empedocle è stato azzannato da uno dei suoi due cani, un chow chow, allorchè, come avrebbero raccontato alcuni testimoni alla Polizia, avrebbe picchiato l’altro cane con sé, un barboncino, utilizzando il bastone dell’ombrellone. Nel frattempo lo stesso uomo è stato denunciato alla Procura di Agrigento per maltrattamento di animali, ai sensi dell’articolo 544 del codice penale, dall’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) L’Aidaa scrive: “Comunque siano andate le cose, pur dispiacendoci umanamente per le condizioni di salute di questo uomo, abbiamo ritenuto nostro dovere denunciarlo alla Procura per maltrattamento di animali, e abbiamo chiesto alla Procura di verificare come siano andate veramente le cose sulla spiaggia di Porto Empedocle”.

A Canicattì i poliziotti della Squadra Volanti del locale Commissariato hanno sorpreso due ladri intenti a rubare attrezzature utilizzate per le opere edilizie all’interno di un cantiere per la costruzione di due fabbricati bi-familiari in via San Pio di Pietralcina. Parecchi oggetti già rubati sono stati rinvenuti su un’Alfa Romeo 159 station wagon. Loro, due fratelli di 33 e 36 anni, di Canicattì, dopo la perquisizione personale e veicolare, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento per furto in concorso. La refurtiva, tra puntelli metallici e altra attrezzatura, è stata recuperata e restituita al titolare dell’impresa edile. L’automobile è stata sequestrata perché senza assicurazione.

Come di recente nel Canicattinese, prosegue l’onda lunga degli attentati a danno di vigneti. Adesso è stata la volta di Naro dove, in contrada Grazia, ignoti hanno tagliato i tiranti in ferro abbattendo 5mila piante di vite in un appezzamento di terreno. Il danno è stato stimato in almeno 20mila euro. Il proprietario ha sporto denuncia ai Carabinieri della locale stazione. E’ un uomo di 46 anni, agricoltore, di Campobello di Licata. Inchiesta avviata dalla Procura di Agrigento.