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Domani, martedì 10 luglio alle ore 11.00 nella sala convegni “Silvia Pellegrino” (Via Acrone, 27, Agrigento) il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dr. Girolamo Alberto Di Pisa terrà una conferenza stampa sul piano delle Opere Pubbliche su viabilità provinciale ed edifici scolastici. Un incontro che chiarirà la situazione attuale, dopo anni di enormi difficoltà legate ai mancati trasferimento da Stato e Regione all’ex Provincia Regionale, e adesso caratterizzata dall’inversione di un trend negativo che ha consentito l’accesso ad oltre 100 milioni di euro di finanziamento per il recupero e il miglioramento delle condizioni della viabilità interna e la sicurezza degli edifici scolastici.
Un programma sviluppato grazie alla professionalità e all’impegno di funzionari e tecnici del Libero Consorzio, i cui progetti esecutivi sono stati finanziati da UE, Stato e Regione. Il programma, compreso lo stato dei contratti con le imprese che si sono aggiudicate le prime gare d’appalto, sarà illustrato alla presenza del Prefetto di Agrigento, dei Sindaci dei Comuni della provincia, dei vertici di Genio Civile e Servizio Sicilia sudoccidentale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, del Commissario della Camera di Commercio, dei rappresentanti degli Ordini Professionali, delle Associazioni di Categoria e degli Organi di Stampa.

 

 

Alle Scriventi pervengono continue segnalazioni da parte di Cittadini/Utenti per i lunghi tempi di attesa necessari per ricevere alcune delle prestazioni sanitarie erogate dalla U.O.C. di PsicoGeriatria di Agrigento e per la chiusura dell’ambulatorio di Licata.
Tale situazione scaturisce da un’estrema e cronica carenza di personale, infatti, malgrado tale UOC eroga più di 4800 prestazioni annue, il personale sanitario è ridotto a 3 Unità mediche (tra cui il Direttore) per 4 Ambulatori Territoriali e 2 centri diurni (strutture di semiresidenzialità) a fronte di un’utenza in continuo aumento e con svariati bisogno socio sanitari.
A fronte di questa situazione, già precaria e sicuramente inadeguata, dal mese di maggio c.a., a seguito di disposizione della Direzione Aziendale, è stata sottratta, senza preavviso, una unità specialistica (Neurologo) figura professionale indispensabile per tale servizio e che, tra l’altro, copriva anche l’ambulatorio di Licata: tutto ciò ha finito con il provocare ulteriore disagio e l’interruzione di un servizio territorialmente fondamentale.
L’ambulatorio di Licata, si ricordi, era stato inaugurato la scorsa estate a seguito anche delle continue richiesta fatte dalle Amministrazioni Locali, proprio per sollevare i bisogni sanitari di un utenza numerosa, particolarmente fragile e non facilmente trasportabile.
Si ricorda che le fragilità e in particolare l’assistenza all’Alzheimer sono considerate a livello nazionale e regionale delle priorità.
La CGIL, malgrado abbia più volte e tempestivamente segnalato tale problematica agli organi provinciali preposti, insieme ad altre Associazioni che si occupano dei diritti del Malato, ad oggi ha ricevuto solamente delle rassicurazioni verbali ma nessun provvedimento efficace è stato adottato.
Le continue richieste e i solleciti da parte dei familiari degli Utenti che sottolineano le difficoltà ed il disagio provocato dai lunghi tempi di attesa (ad oggi si registrano, infatti, oltre 3 mesi per la prima visita) evidenziano quanto sia diventata inaccettabile questa situazione perché non garantisce l’esigibilità di un diritto fondamentale alla salute e l’equità nell’accesso ai servizi essenziali di assistenza per tutti.
Il continuo pressing e le mancate risposte da parte degli Organi provinciali competenti, spingono le scriventi ad investire, anche attraverso gli organi di stampa, le Autorità Sanitarie Regionali competenti, fortemente preoccupati che il depauperamento di figure professionali necessarie finiscono con il mettere a rischio la continuità del percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale dei pazienti affetti da patologie dementigene.
Si possono interrompere prestazioni di assoluto rilievo socio sanitario?
Le Scriventi, pertanto, chiedono alla Direzione Generale Strategica dell’ASP un incontro urgente al fine di ricercare soluzioni idonee a superare tali criticità.

 

Il personale di Legambiente interviene per la protezione del nido.
Grazie a Carabinieri e Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa.

Grazie alla segnalazione del Comando Stazione dei Carabinieri di Lampedusa, nella sera di sabato scorso, il personale della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa” gestita da Legambiente Sicilia ha accertato la prima deposizione di Caretta caretta sulla spiaggia della Guitgia di Lampedusa.
Terminata la deposizione, la femmina di tartaruga ha fatto ritorno in mare ed il personale della Riserva ha provveduto immediatamente a recintare e segnalare il nido, al fine di proteggerlo sino alla schiusa, che avverrà tra circa 2 mesi.
E’ stato inoltre accertato che la femmina che ha deposto è la stessa che aveva nidificato nel 2016 a Cala Croce ed era stata marcata dal personale della Riserva.
Tali azioni rientrano nel programma di monitoraggio della riproduzione della tartaruga a Lampedusa svolto dalla Riserva Naturale gestita da Legambiente Sicilia, a tal fine autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
I dati sono stati prontamente trasmessi all’ Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Lampedusa per l’emanazione, come ogni anno, dell’ordinanza di tutela del sito dai possibili impatti provocati dalla fruizione balneare (calpestio, ombrelloni, scavi, ecc.).
La nidificazione nella spiaggia della Guitgia, in un’area antropizzata e affollata, rimarca l’importanza delle Pelagie come sito di riproduzione di questa specie in via di estinzione e la necessità di ben gestire e proteggere tutte le spiagge dell’Arcipelago perché potenzialmente idonee alla riproduzione delle tartarughe marine.

Martedì 10 luglio 2018 alle ore 10,00 presso il Museo Diocesano la conferenza  nel corso della quale verranno presentate le iniziative di valorizzazione e gli orari estivi per la fruizione dei siti monumentali dell’Arcidiocesi di Agrigento la cui gestione è affidata all’Associazione Ecclesia Viva.

La stagione estiva ha portato diverse novità sia negli orari di fruizione sia nei servizi, tra cui il MUDIbus e un punto di ristoro in Via Duomo.
L’itinerario arte e fede (Cattedrale parte visitabile, Museo Diocesano, S. Maria dei Greci e San Lorenzo), è stato implementato con l’inserimento della monumentale Biblioteca Lucchesiana che sarà aperta negli orari degli altri siti del colle.

Il Museo Diocesano di Agrigento, realtà culturale consolidata e riconosciuta nel panorama
dell’offerta culturale e turistica anche a livello nazionale e internazionale, ha raggiunto ormai numeri di visitatori al pari delle grandi istituzioni museali regionali, implementato anche dalla nascita della rete museale MUDIA presente in diversi comuni della Diocesi.

Durante la conferenza stampa i giornalisti accederanno dal nuovo ingresso alla Biblioteca Lucchesiana, che accoglie al suo interno tre opere dell’artista Jan Fabre che espone in contemporanea al Parco Archeologico di Agrigento e nei siti monumentali di Monreale.

Alla fine della conferenza stampa sarà offerto un aperitivo presso il nuovo punto di ristoro in via Duomo 119.

Ad Agrigento, nei locali del “Baglio della luna”, si è svolta l’annuale cerimonia del “Passaggio della Campana” del Rotary Club di Agrigento. Si è insediato il nuovo Presidente, Maurizio Russo, ed il nuovo Direttivo composto da: Vice Presidente: Carmen Campo, Past President: Francesco Vitellaro, Presidente incoming: Tommaso Scribani, Segretario: Salvatore Alaimo, Prefetto: Antonio Fallea, Tesoriere: Giuseppe La Mendola. Consiglieri: Maurizio Alletto, Giuseppe Avanzato, Settimio Iacono, Cinzia Gambino, Leonardo Grado, Alfonso Lo Zito, Paolo Minacori, Adriana Pancamo, e Antonio Siracusa. Il neo Presidente Maurizio Russo, nel corso del suo intervento, ha ringraziato il Presidente uscente, Francesco Vitellaro, ed i componenti dell’ex Direttivo, per l’ottimo lavoro svolto. E poi ha presentato in linea di massima le attività di servizio che si intendono svolgere nell’immediato futuro.

A Realmonte alcuni operatori turistici hanno costituito l’associazione turistica “Scala dei Turchi – Punta Grande”. Presidente è Laura Lo Zito, vice presidenti Francesco Sedino e Francesco Iacono Quarantino. Poi, l’ex assessore comunale al Turismo di Agrigento, Davide Lo Presti, è tesoriere. E poi ancora Carmelo Bartolomeo, Massimiliano Lombardo. Francesco Siracusa, Salvatore Lo Presti, Calogero Sciangula, Alfonso Sciangula e Salvatore Mannarà. L’Associazione spiega: “Intendiamo promuovere l’ospitalità turistica della Scala dei Turchi, ad oggi purtroppo secondo il nostro punto di vista poco tutelata e valorizzata, nonché porre in essere tutte quelle azioni necessarie per contribuire con tutti gli organi preposti a tutelare l’intero territorio Agrigentino affinchè si possa veramente parlare di sviluppo turistico ed eno-gastronomico. Tra i primi punti all’ordine del giorno è già stato deliberato di incontrare il Sindaco di Realmonte e le imprese che si occupano della pulizia delle spiagge al fine di discutere delle problematiche attinenti alla fruibilità della Scala dei Turchi e della pulizia dell’intero litorale ritenuta poco efficace e realizzata con metodi inadeguati”.

 

L’ottava edizione del Congresso, a dieci anni dall’ultimo Congresso tenutosi a Palermo, offre un significativo contributo al dibattito sul futuro dell’abitare, delle città e dei territori, proponendo un nuovo paradigma della qualità della vita urbana, ripensandone il modello. Una città, quella cui pensano gli architetti, che diventi sempre più un luogo desiderabile dove vivere, lavorare, formarsi, conoscere e divertirsi: un luogo attrattivo, dunque, da tutti i punti di vista”.

“Se non sapremo risvegliare le nostre coscienze, saremo condannati a una asfissia intellettuale che porterà il Paese al definitivo degrado – afferma Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli Architetti – Il governo realizzi subito un Piano d’azione nazionale per le città sostenibili: trasformare le periferie degradate in pezzi di città policentrica; superare l’inadeguatezza della strumentazione urbanistica vigente; il Paese si doti finalmente di una legge individuando linee politiche di indirizzo, valorizzazione, promozione, diffusione e miglioramento dell’architettura e dell’educazione alla cultura architettonica; per le opere pubbliche si utilizzino i concorsi di progettazione aperti in due gradi; ridurre attraverso l’architettura che entra nella scuola, l’assuefazione a una edilizia mediocre”.

 I concorsi di progettazione: in autunno il corso ad Agrigento

 Il 4 luglio, giorno precedente all’inizio del Congresso, all’Acquario Romano sede della cerimonia di inaugurazione del Congresso e della presentazione dei documenti congressuali, si è svolto il primo corso per coordinatori dei concorsi di progettazione, volto a trasformare la figura professionale che organizza, svolge e coordina un concorso. “Uno dei temi principali del Congresso – spiega Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti – è di restituire centralità al progetto nei processi di trasformazione del territorio. Il Consiglio nazionale degli Architetti punta, quale strumento per rilanciare la centralità del progetto, sul concorso di progettazione”.

Il corso si inserisce tra le attività collaterali proposte dal Congresso.

Il Consiglio straordinario di Agrigento a Roma

Giovedì pomeriggio, nella splendida sede in piazza Navona, del Consiglio nazionale degli Architetti, l’Ordine degli Architetti di Agrigento, presieduto da Alfonso Cimino, si è riunito per individuare i punti cardine sui quali fare leva, per rilanciare la nostra città e la nostra provincia e discutere sull’impegno a vantaggio della comunità, passando per le pubbliche amministrazioni. Seduti intorno al tavolo, oltre a Rino La Mendola e Alfonso Cimino, Pietro Fiaccabrino, presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo; Giuseppe Grimaldi e Giuseppe La Greca, vicepresidenti dell’Ordine di Agrigento; Giuseppe Lalicata, segretario; Salvatore Porretta, tesoriere; i consiglieri: Roberto Campagna, Angela Giglia, Lorenzo Violante, Calogero Giglia, Isabella Puzzanghero, Franco Romano, Michele Ferrara, Giacomo Cascio.

Presenti all’ottava edizione del Congresso nazionale degli Architetti, i delegati agrigentini: Calogero Abbate, Giuseppe Antona, Luisella Barberis, Giuseppe Cacciatore, Roberto Cafà, Rosa Maria Corbo, Luca Cosentino, Salvatore D’Antoni, Salvatore Danile, Umberto Fazio, Domenico Fontana, Daniele Gucciardo, Riccardo Lombardo, Emanuele Maratta, Giuseppe Mazzotta, Giorgina Perricone, Alfredo Pinelli, Dario Riccobono, Maria Teresa Russo, Giuseppe Sferrazza Papa.

Tanti gli argomenti discussi, uno su tutti il rilancio della nostra città e dell’intera provincia.

“Gli Architetti agrigentini – dichiara Alfonso Cimino – hanno redatto un documento, parte integrante del documento condiviso dalla Consulta regionale degli Architetti, che sabato (oggi ndr) sarà discusso a Roma”.

L’obiettivo è di non demordere innanzi all’immobilismo ma, anzi, scendere in campo e lavorare di concerto con gli enti preposti, ai Piani regolatori, ai Pudm, sui centri storici e sulle periferie, sulle infrastrutture che devono portare Agrigento, la Sicilia, al centro del Mediterraneo: chiave essenziale per l’economia, per il commercio, per la crescita del territorio.

 

 

E’ passato quasi un anno dalla controversa decisione dell’Amministrazione di tagliare un centinaio di antichi alberi che provocò infuocate polemiche da parte di cittadini ed associazioni riberesi. Soltanto i chiarimenti forniti allora dagli amministratori riuscirono a ridimensionare le proteste; a loro dire, infatti, il taglio era il primo step di un progetto più ampio volto a sostituire gli arbusti che nel tempo avevano arrecato danni a marciapiedi e reti fognarie riqualificando successivamente le intere zone con appositi interventi.

Io stesso riposi fiducia nella maggioranza non intervenendo, ma a distanza di un anno è calato un preoccupante silenzio sulla vicenda. Oltre ad avere perso un centinaio di bellissimi arbusti, infatti, oggi i riberesi si ritrovano due tra le più importanti arterie cittadine nel degrado più assoluto.

Se le priorità dell’amministrazione sono cambiate, vuol dire che ho riposto male la mia fiducia.

In questi giorni in cui non si fa altro che parlare di Pizza Fest, sarebbe utile destinare parte dei fondi per l’organizzazione dell’Estate Riberese per rendere decorsi questi luoghi. Un’amministrazione saggia, infatti, deve essere in grado di coniugare le esigenze legate alle attrazioni turistiche di Seccagrande con le minimali condizioni di decoro e sicurezza del centro urbano di Ribera.

Se gli special guest del Pizza Fest, il Maestro Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, si trovassero per puro caso a transitare per queste vie gli organizzatori ci farebbero davvero una magra figura.

 

Al fine di meglio comprendere la vicenda, di potere fare chiarezza e dare una celere soluzione al problema il sottoscritto Consigliere Comunale Dott. Benedetto Vassallo

INTERROGA

il Sindaco per conoscere le modalità attraverso cui affrontare il degrado in cui versano via imbornone e via canova in seguito alla rimozione degli alberi avvenuta nell’autunno 2017.

 

Nessuna paura per l’ordinanza sul conferimento dei rifiuti. Opereremo cum grano salis rispettando i cittadini che sin dal primo giorno si sono adoperati per fare la differenziata secondo le regole e nel rispetto degli interessi generali. Le prescrizioni sono le stesse del passato ( tranne gli orari sui quali si può discutere anche in relazione alle varie zone della città), il problema è soprattutto quello di richiamare gli utenti al rispetto delle regole ( ad esempio si era detto che chi non aveva i mastelli poteva conferire con sacchetti adeguati, ma molti opportunisticamente hanno interpretato come se tutti potessero conferire con i sacchetti ed hanno lasciato i mastelli a casa perchè trovavano più comodo usare i sacchetti che eliminavano il disagio del ritiro del mastello vuoto, tutto ciò non considerando i problemi che crea la proliferazione dei sacchetti e la quasi impossibilità di controllare il rifiuto..
Abbiamo poi notato che la qualità dell’indifferenziato (secco residuo) si è molto deteriorata perché qalcuni utenti aspettano il giovedì per liberarsi di qualsiasi tipo di rifiuto creando un considerevole aumento dei costi di discarica.
Abbiamo notato che diversi utenti lasciano i mastelli vuoti anche per diversi giorni sulla strada pubblica, abbiamo notato che tanti utenti non conferiscono l’umido nel mastello con sacchetti biodegradabili e molti conferiscono il cartone nei sacchetti di plastica ( questo provoca danni gravissimi nel riciclaggio e costi aggiuntivi per centinaia di migliaia di euro). TUTTO QUESTO NON VA BENE, quindi era indispensabile dare una stretta che riportasse i trasgressori (e non la maggioranza virtuosa) a stare più attenti e collaborare meglio. Tutto sarà fatto con la saggezza del buon padre di famiglia, con i preventivi avvisi, diffide ed informazioni, siamo certi che alla fine tutti comprenderanno che stare più attenti è utile a se stessi ed alla comunità in generale.

AVVISO DIFFERENZIATA: Per tre giorni dovrò assentarmi da Agrigento , fornisco alcune informazioni operative che ho già disposto di concerto con il Sindaco: Da lunedì riapre l’isola ecologica di piazzale la Malfa si potrà conferire la frazione secca ( plastica, Cartone, Vetro, Lattine, carta) sfalci di potatura, pannolini, piccoli elettrodomestici (raee) non umido nè indifferenziato, nè ingombranti. In settimana inizierà la sistemazione del marciapiede, pista ciclabile) delle Dune con potatura rami pendenti, scerbamento e pulizia. Per tutta la settimana continua lo scerbamento a fontanelle e zona a valle di via Manzoni, inoltre si completerà lo scerbamento dell’anello Via Acrone, Via Dinoloco, via Esseneto, via Concerie (prosecuzione vie Acrone). Continuerà alche lo scerbamento e pulizia al Villaggio Mosè. Entro Martedì sarà spostata l’area di trasferimento del campetto di Fontanelle ( ringraziamo gli abitanti vicini per la pazienza), riprende, privilegiando Monserrato il servizio di raccolta delle mini discariche con due furgoni pomeridiani con equipaggio, verrà fatto l’intervento straordinario di bonifica di Via degli Imperatori, con molta probabilità verrà rimosso l’amianto di via dei fiumi per poi poter effettuare la bonifica dei rifiuti. Seguirò i lavori via telefono, spero tutto proceda secondo calendario.

 

 


I cittadini di Agrigento sono alle prese nuovamente con turni d’acqua che saltano e si allungano.
Oltre che l’acqua manca anche la voce del sindaco che, come responsabile della salute pubblica, non può non interessarsi della situazione idrica.
Le temperature si fanno bollenti e anche i telefoni del gestore, probabilmente, per i tanti cittadini che sollecitano l’invio delle preziose autobotti. Si lamentano anche trafile, verifiche e lungaggini varie prima dell’arrivo del prezioso liquido.
Il sindaco non può disinteressarsi dell’argomento con la scusa che non è il Comune a gestire il servizio.
Bisogna che approfondisca e valuti la situazione verificando i turni di attesa, le risposte ottenute dai cittadini e gli interventi effettuati e da attuare da parte del gestore.
E’importante trovare il modo di interagire con gli agrigentini in difficoltà, anche tutelando la morosità incolpevole (magari verificando che non siano intervenute lungaggini da difficoltà per l’erogazione dei bonus idrici), per evitare situazioni critiche per la salute pubblica.
Nonostante la mancanza dell’acqua non può lavarsene le mani.