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da sinistra Giovanni Giacobbe, Totò Lentini e Giuseppe D’Orsi
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Il consigliere comunale di Palma di Montechiaro, Giuseppe D’Orsi, di Forza Italia, svolge alcune considerazioni nel merito del processo di rinnovamento di Forza Italia, e afferma: “Ho raccolto il pensiero del Presidente Gianfranco Miccichè , soprattutto nel passaggio in cui ha sottolineato che i Siciliani non hanno tutta questa voglia di Nord, ma hanno voglia di difendere la propria Sicilianità senza sciocchi campanilismi, ma con l’orgoglio di chi sa che nel nostro codice genetico c’è una trasversalità socio-culturale che fa sì che i temi che ci interessino non possano essere quelli dell’immigrazione, probabilmente per concetto, visto che siamo un popolo che ha tratto il proprio animo dalle influenze di tanti popoli, con tutto ciò che tale circostanza storica vuol dire nel bene e nel male. Ma mai, certamente, potremmo rinnegare l’approccio filologico alla nostra essenza. E questa voglia di orgoglio, mai superbo, credo possa riguardare tutto il Sud della nostra Italia. Dal quale dobbiamo certamente ripartire. Consapevoli che l’identità nella vita sia data dalle differenze, e non dall’omologazione. E con il massimo rispetto per l’identità del Nord che difendiamo l’identità del Sud. Certi di dover difendere tutti insieme il valore ancora più alto di una unica identità Italiana. E ancora raccolgo lo sprone del Presidente Miccichè verso noi giovani di Forza Italia perché si strutturi una nuova classe dirigente che poggi proprio su di noi. Ed io, da giovane politico di Forza Italia, raccolgo questo auspicio consegnando il mio impegno a questo obiettivo. E infine interpreto il senso di questo messaggio del Presidente Miccichè, che si concretizzerà alla convention di settembre a Catania, considerando questo segnale di sprone ai giovani di Forza Italia, come qualcosa che debba passare dalla guida dell’esperienza dei “vecchi”, inteso nel senso di onore al tempo cronologico che segna il percorso del loro impegno politico, come nel caso dell’Onorevole Totò Lentini, ed al supporto di quelle figure insostituibili, che lavorano alacremente dietro le quinte, senza mai alzare gli occhi dal loro obiettivo tecnico-politico come, ad esempio, il mio amico Giovanni Giacobbe”.

Ad Agrigento i ragazzi diversamente abili che frequentano Casa della Speranza non possono più usufruire del servizio di trasporto gratuito perchè il Comune non paga ormai da mesi l’impresa incaricata del servizio. Così denunciano i genitori e tutori dei ragazzi disabili in una lettera che hanno protocollato al Comune, invocando il ripristino del servizio. Nella lettera, tra l’altro, si legge: “L’Avidap onlus si trova in grosse difficoltà economiche, avendo dovuto anticipare per tutti questi mesi le spese di stipendi e contributi degli operatori, spese di carburante e altre spese varie di gestione. Non è assolutamente ammissibile che i ragazzi siano privati di un così importante servizio, quando invece dovrebbe essere tra le priorità di questa amministrazione”.

 

La Procura di Agrigento chiede al Tribunale di condannare il direttore dei lavori del viadotto “Petrulla” crollato nel 2014. E il rinvio a giudizio del progettista.

Lo scorso 6 marzo è stato restituito al transito, dopo 1.338 giorni di chiusura, il viadotto “Petrulla”. E’ stata pertanto recuperata la viabilità integrale lungo la statale 626 che collega Licata, Ravanusa, Campobello di Licata, Canicattì e i comuni dell’entroterra Nisseno. Il “Petrulla” è crollato il 7 luglio del 2014. Secondo i primi sommari rilievi, poi confermati nel corso dell’istruttoria, non avrebbe più retto una trave in cemento armato che sostiene l’impalcato di una delle 12 campate del ponte di 492 metri. Adesso innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, la pubblico ministero, Elenia Manno, ha invocato il rinvio a giudizio dell’ingegnere Angelo Cammarata, 87 anni, di Caltanissetta, e la condanna, per disastro colposo, a 1 anno e 8 mesi a carico dell’ingegnere Stefano Orlando, giudicato in abbreviato e beneficiante dello sconto di un terzo della pena. La costruzione del viadotto “Petrulla”, ad opera dell’impresa “Fratelli Costanzo SpA” di Misterbianco in provincia di Catania, risale ai primi anni ‘80. In quel tempo, Cammarata è stato il progettista del viadotto “Petrulla”, e Orlando il direttore dei lavori. Angelo Cammarata è difeso dall’avvocato Gerlando Vella, e Stefano Orlando dall’avvocato Luigi Tramontano. Il magistrato primo titolare delle indagini, Carlo Cinque, poi trasferito a Monza, è stato spesso sul luogo di quanto accaduto insieme ai professori Rosario Colombrita ed Antonio Badalà, dell’Università degli Studi di Catania, consulenti della Procura, e ai tecnici e dirigenti dell’Anas. L’esito delle perizie ha confermato il fondamento della contestazione di reato, il disastro colposo, allorchè vi sarebbero stati degli errori nella esecuzione dei lavori. La frana del viadotto Petrulla provocò cinque feriti non gravemente. In ospedale a Canicattì, nel reparto di ginecologia perché incinta, fu ricoverata una ragazza di Mazzarino, passeggera di un’Audi Q3 guidata dal marito, illeso. Poi, solo contusioni per 3 donne di Delia, due sorelle all’epoca di 32 e 47 anni e una loro cugina di 33 anni, e un bambino di 10 anni, che hanno viaggiato su un’altra automobile, una Fiat Punto.

 

Angelo Ruoppolo Teleacras 

Venerdì 13 luglio, alle ore 16.30, presso la Sala dell’ex Collegio dei Padri Filippini di via Atenea ad Agrigento, l’Assessore comunale all’Ambiente, Nello Hamel incontrerà i cittadini sulle problematiche della raccolta differenziata. Si tratta di un incontro, cui tutti i cittadini possono partecipare, finalizzato all’informazione e destinato ai cittadini utenti che potranno formulare quesiti e fornire suggerimenti, alla luce di questi primi mesi di sperimentazione del servizio. 

La Commissione Sport al Comune di Agrigento, presieduta dal consigliere Pasquale Spataro, annuncia che il ministero degli Interni ha autorizzato la perizia di variante, richiesta nel gennaio scorso, relativa al cantiere del palasport in piazzale Ugo La Malfa.

Lo stesso Pasquale Spataro, che più volte insieme alla Commissione ha compiuto dei sopralluoghi al palasport, afferma: “I lavori risultano in stato avanzato. E’ stata necessaria una perizia di variante, al fine della consegna dei lavori. Adesso il ministero competente, grazie anche alle nostre sollecitazioni, ha autorizzato la variante e la perizia è in attesa del nulla osta del Genio civile, per poi essere approvata definitivamente dagli Uffici comunali. 
Invitiamo pertanto il Genio civile a pronunciarsi sulla perizia affinché i lavori siano conclusi entro il mese di settembre. Mancano solo gli allacci e ed alcune piccole opere che possono completarsi entro un mese, ma l’approvazione della variante blocca tutto. La Commissione continuerà a monitorare i lavori fino a quando la struttura non sarà consegnata alla città, e auspichiamo, appellandoci al senso di responsabilità delle parti coinvolte, quindi Genio civile e Comune, che ciò avvenga entro il mese di settembre, rendendo a disposizione della città il nuovo palasport” – conclude Pasquale Spataro. 

“L’incontro svoltosi ieri pomeriggio alle 16 presso la biblioteca comunale “Franco La Rocca” sulla Revisione del Piano Regolatore Generale del Comune di Agrigento merita una riflessione approfondita.
Cominciamo col dire che abbiamo condiviso il metodo ed il merito poiché riteniamo che la strada di “assicurare una maggiore efficienza dello Strumento di Governo del Territorio e dare massima importanza alla partecipazione e concertazione con i portatori di interesse coinvolti” sia la strada corretta.
Ma anche il merito delle macroidee espresse dalla Vice Sindaco Elisa Virone su Waterfront, Centro Storico, Periferie e necessità di ricucitura col centro urbano, Parco Urbano, raccordo col Parco Archeologico sono tutti da Noi pienamente condivisi e vanno nella logica di cui ormai vi è piena consapevolezza nel Paese ed anche nelle professioni tecniche che ormai non vi sia alternativa alla rigenerazione urbana da considerare come alternativa virtuosa alle espansioni incontrollata delle città ed al consumo di suolo.
Una revisione del PRG passa da un’analisi impietosa degli errori delle previsioni in esso contenute soprattutto nella parte in cui s’immaginava una crescita demografica che non si è realizzata.
Anche la strumentazione accennata è convincente.
Nei successivi appuntamenti già programmati avremo modo di portare il nostro contributo specifico, ma registriamo con favore una sintonia perfetta con quanto già emerso nella riunione di ieri dai vari interventi”

 

“La Prima commissione consiliare, presieduta da Salvatore Borsellino e composta da Teresa Nobile, Marcella Carlisi e Giuseppe Picone ha formalizzato un atto di indirizzo per l’amministrazione attiva al fine di velocizzare il sistema di rilascio delle carte di identità elettroniche.
L’amministrazione dovrebbe provvedere con appositi ordini di servizio a potenziare il personale dedicato, magari implementando sedi distaccate a Fontanelle e Villaseta.
Inoltre è importantissimo che venga istituito il servizio di prenotazione in modo che tutti i controlli che creano lungaggini vengano effettuati prima dell’arrivo negli uffici di chi ha effettuato la prenotazione, diminuendo i tempi di attesa.
Altra indicazione contenuta nell’atto di indirizzo è quella di migliorare l’informazione alla cittadinanza sul servizio, promuovendo il servizio a domicilio per disabili e anziani prenotabile al numero 0922 59.85.85, indicando gli orari e la disponibilità degli uffici e le modalità e i costi del rilascio delle carte di identità”

 

 

A seguito dell’ultimo episodio di intenso fetore proveniente dalla stazione di sollevamento “Due Rocche” e dal canalone di raccolta delle acque meteoriche immediatamente a valle della stessa, fenomeno registrato nella tarda serata di lunedì, il Sindaco Giuseppe Galanti, in considerazione del fatto che non è la prima volta che il problema si registra, con una nota indirizzata ai responsabili di Girgenti Acque, ha chiesto di sapere quali interventi, oltre a quelli di ordinaria manutenzione già in corso, intenda adottare per la soluzione di questa rogna.
<<Ho ritenuto necessario sollecitare GirgentiAcque ad intervenire per trovare una soluzione definitiva – sono le parole del Sindaco – in considerazione del fatto che quanto accaduto lunedì sera non né la prima che succede, ma è un fenomeno che si ripete da parecchio tempo. Un problema che oltre a deteriorare l’ambiente, soprattutto nuoce alla salute delle persone, ed in questo periodo particolare di caldo, arreca disagi ai cittadini e notevole fastidio a quanti hanno scelto Licata per trascorrere le loro vacanze e che, mi risulta, hanno già minacciato di interrompere le ferie anticipando la partenza.
Tutto ciò, oltre a procurare notevoli danni economici, purtroppo, lede anche l’immagine della nostra città, rischiando di vanificare, sin dal nascere, ogni tentativo di rilancio dal punto di vista turistico e, conseguentemente, economico e sociale.
L’intervento presso GirgentiAcque è stato già effettuato, ed adesso siamo in attesa di un loro sollecito riscontro, e se dovesse tardare ad arrivare – conclude il primo cittadino – torneremo all’attacco, secondo quella nostra filosofia del lavoro in base alla quale nessuno problema sarà accantonato fino a quando non lo risolveremo>>.

Piano opere pubbliche del Libero consorzio di Agrigento, l’Ordine degli Ingegneri: “Una importante boccata d’ossigeno per il territorio e per i liberi professionisti”.


L’Ordine degli Ingegneri di Agrigento è intervenuto con il consigliere provinciale Achille Furioso, alla conferenza stampa di presentazione del Piano triennale delle opere pubbliche, viabilità provinciale ed edilizia scolastica 2018/2022 presentato nei giorni scorsi dal Libero consorzio. Dopo avere portato i saluti di tutto il Consiglio e del presidente, Alberto Avenia, dato il benvenuto all’avv. Caterina Maria Moricca, nuovo segretario e direttore Generale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Furioso ha dichiarato che essere invitati alla presentazione di opere finanziate per circa 100 milioni in una provincia come quella di Agrigento è come essere invitati ad una “festa”. Il consigliere, nel suo intervento, ha tenuto inoltre a ringraziare i tanti ingegneri dipendenti pubblici dell’Ente (Mimmo Di Carlo, Filippo Napoli, Ernesto Sferlazza) che con il loro lavoro danno lustro all’Ordine e reso possibile la stesura di progetti finanziati che potranno dare lavoro a tanti giovani professionisti.
“Oggi, finalmente, dopo anni di latitanza dovuta alle arcinote vicende politiche e amministrative – commenta Furioso – apprezziamo l’elenco di progetti cantierabili, per la maggior parte già finanziati, per una viabilità provinciale che versa in condizioni disastrose. I liberi professionisti accolgono con grande attesa la nuova stagione di collaborazione del Libero Consorzio con lo Stato centrale e la Regione. Ciò ha consentito di dare impulso a tanti lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità e sulle scuole, proprio grazie all’intervento dei fondi statali: Patto per il Sud, ex fondi Ponte sullo Stretto e fondi Cipe, oltre i fondi regionali”. Il consigliere Furioso ha manifestato inoltre la disponibilità dell’Ordine a fornire la propria collaborazione nella stesura dei disciplinari tipo dei futuri incarichi per incarichi esterni. In tal senso vi è stata piena condivisione con il segretario generale Moricca sul nuovo corso avviato nelle opere pubbliche dal decreto legislativo 50/2016 con particolare riferimento all’apertura agli incarichi ai liberi professionisti. Infatti il legislatore ha escluso per i dipendenti pubblici che svolgono la progettazione l’incentivo per le competenze tecniche.
L’ingegnere Achille Furioso ha inoltre sottolineato come il nuovo Codice degli Appalti imponga che il Responsabile unico del procedimento debba essere un dipendente interno iscritto negli Albi professionali per appalti oltre un certo importo. L’ingegnere ha ribadito che ciò sarà garanzia di professionalità e ha invitato la governance del Libero Consorzio non solo prevedere l’adeguato aggiornamento professionale per i propri dipendenti che svolgeranno il ruolo di Rup, ma anche a selezionarli con attenzione, alla luce della maggior rilevanza che questa figura assume con le nuove normative. Quel che l’ingegnere auspica è la creazione di un clima di collaborazione tra libero professionista esterno e il tecnico dell’ente pubblico, in modo tale che il primo possa fornire quel know how specialistico indispensabile per la realizzazione di alcune tipologie di lavori, a cominciare dalla messa in sicurezza di tutte le scuole di competenza provinciale
Il consigliere Furioso ha concluso il proprio intervento facendo rifermento all’impegno che ha assunto la Consulta regionale degli Ingegneri, riunitasi la scorsa settimana ad Agrigento, di portare all’attenzione degli interlocutori politici il rilancio del fondo di rotazione della progettazione che può essere un utilissimo strumento non solo per dare lavoro ai professionisti ma anche per non fare perdere ulteriori finanziamenti nazionali ed europei, rimandando al convegno che l’Ordine di Agrigento ha già programmato a tal proposito per il prossimo 28 settembre.

Nella zona di Maddalusa, dove il fiume raggiunge il mare, si è registrata una grave morìa di anatre. Nel giro di poche ore quasi tutti gli esemplari che popolavano le acque della zona sono morte, dopo una straziante agonia. Prima di morire, come loro consuetudine, hanno raggiunto la sponda, dove tuttora si trovano le carcasse.
I cittadini residenti in zona chiedono, intanto, l’immediata rimozione delle carogne, sicura fonte di contagio per altri animali e veicolo di possibili infezioni anche per l’uomo, ma ritengono opportuno anche conoscere le motivazioni di quanto avvenuto.
Gli stessi cittadini hanno allertato il servizio veterinario e l’Asp. La notizia è rimbalzata su Facebook, con una infinità di visualizzazioni e commenti, anche infuocati. La segnalazione è stata inoltrata anche ad alcune associazioni animaliste ed ambientaliste.
Non solo lo sgomento, infatti, e la tristezza per la morte delle anatre che popolavano la foce e che attiravano quotidianamente bambini e famiglie che trascorrevano ore ad ammirarle e dar loro pane da beccare, ma anche la paura di chi risiede a Maddalusa, di chi in quella zona porta a passeggio i propri animali domestici, di chi pesca in quelle acque, di fa il bagno qualche metro più in là.
Diventa, infatti, importante sapere se il tragico fenomeno sia stato causato dall’uomo o è imputabile ad altro. Se in un primo momento si è pensato ad un avvelenamento messo in atto da qualche mano scellerata, non si esclude possa trattarsi di una epidemia “naturale”, come il clostridium botulini. Questa ultima ipotesi potrebbe spiegare come siano salvi solo pochissimi esemplari che si sono spostati più a monte, lungo il fiume.
In foto: alcune anatre morte lungo la foce del fiume e la stessa zona prima della morìa
E’ possibile avere anche qualche video, sia del prima sia delle ore in cui si è registrato il fenomeno. 
Le immagini sono state realizzate da Antonino Moribondo che le mette liberamente a vostra disposizione.

Legambiente su strage uccelli foce Akragas
Chiediamo agli organi preposti di fare tutto quanto in loro potere affinché vengano appurate, nei tempi più rapidi, le cause della strage di uccelli acquatici verificatasi sulle sponde della foce del fiume Akragas.

Le dimensioni della vicenda sono tali da richiedere urgenti attività di indagine che vadano innanzitutto a sgombrare il campo dall’ipotesi di un’attività dolosamente posta in essere allo scopo di provocare la morte delle decine e decine di esemplari rinvenuti nell’intorno di questa foce che ormai da tempo, nonostante tracce evidenti di incuria e degrado, si era rivelata sito ideale per la stanzialità e la riproduzione di tante specie acquatiche di volatili. Non crediamo possibile che la crudeltà umana possa spingersi a tanto, stante la presenza non solo del tutto innocua ma addirittura qualificante di questi animali sul piano prettamente naturalistico.
Ma proprio perché vogliamo scartare questa orrenda ipotesi riteniamo vadano raccolte le preoccupazioni di chi quei luoghi, peraltro così contigui all’abitato di San Leone, li vive quotidianamente ed ha diritto di essere informata e rassicurata in merito all’elemento che ha prodotto la moria dei volatili, e ciò al fine di prevenire ogni possibile rischio per la salute umana oltre che per provare a preservare gli esemplari dell’avifauna acquatica sopravvissuti.
Per parte nostra continuiamo a sostenere che la foce del fiume Akragas meriterebbe ben altra attenzione e cura e quindi una sorte ben diversa da quella che fino ad ora le è stata riservata sminuendone le evidenti potenzialità, sia per ciò che riguarda la salvaguardia della biodiversità che come sito in grado di svolgere pienamente una funzione ricreativa, educativa e quindi sociale.

Il consigliere Marcella Carlisi su moria foce fiume Akragas

“Si guarda con preoccupazione per quanto accaduto alla foce del fiume Akragas, soprattutto fino a quando non saranno trovate le cause della moria.
Viste le voci che correvano sono prontamente andata a verificare che nella zona non fosse stata oggetto di derattizzazioni comunali. Al servizio al momento è dedicato un solo operaio comunale che non si è avvicinato alla zona in questione e quindi le cause devono essere cercate altrove.
La macchina comunale non è comunque pronta a queste emergenze e registro un’approssimazione sicuramente dovuta ad una situazione nuova e mai gestita prima ma questa non è comunque una valida scusa perché non venga trattata immediatamente come dovuto”