Tra oggi e lunedì attivati nuovi servizi a potenziamento della raccolta differenziata. I dettagli sulle novità in itinere.
Il Comune di Agrigento e le imprese dell’associazione temporanea che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città sono a lavoro per potenziare e recuperare alcuni ambiti del servizio. In particolare, da oggi sono attivi i nuovi servizi di raccolta per le zone non servite. E si tratta di Petrusa, Offamilio, Bivio Joppolo, Fondacazzo e Gibisa, dove si procederà con lo stesso calendario per le utenze domestiche, quindi umido lunedì, mercoledì e sabato, carta lunedì, plastica e metalli martedì e venerdì, giovedì secco non riciclabile e sabato vetro. Ancora più nel dettaglio, un mezzo opera per raccolta porta a porta a Petrusa e Offamilio dalle ore 6. Poi si trasferisce, a posto fisso, al bivio di Joppolo, dalle 10 alle 11:30. Poi un altro mezzo a posto fisso è presente da oggi a Fondacazzo dalle 6 alle 10 e poi si sposta a Gibisi, nei pressi della casa cantoniera, dalle 10 fino alle 11:30. Inoltre da lunedì prossimo 18 giugno saranno attivi dei nuovi servizi. Si tratta del
servizio raccolta porta a porta di pannolini e pannoloni, tutti i giorni dal lunedì al sabato escluso il giovedì, tra le 14 e le 18. Il servizio però è su richiesta, ed è da concordare con l’ufficio sanità ed ecologia del Comune, al telefono 0922 590821. Poi, altro nuovo servizio da lunedì è la raccolta porta a porta dell’umido per gli esercizi di ristorazione altre tre volte alla settimana, rispetto ai turni giorni previsti. E le tre raccolte in più saranno compiute tra 14 e le 18. Anche tale servizio però è su richiesta, e bisogna procedere allo stesso modo concordandolo con il Comune. Ed inoltre ancora, da lunedì sarà a motore acceso un mezzo nel centro abitato per il recupero dei sacchetti sparsi.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)
Il Sig. A.U. di 49 anni aveva chiesto il rinnovo del porto di fucile per uso caccia essendone prossima la scadenza; ma l’stanza veniva rigettata sulla base della circostanza che il richiedente è nipote di soggetti condannati per reati vari, tra i quali l’associazione mafiosa, e pertanto il contesto familiare dell’istante non assicura sufficienti garanzie e non esclude la possibilità di abuso del titolo di polizia in questione. Il Sig. A.U., assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, ha proposto un ricorso davanti al TAR Sicilia contro il Ministero dell’Interno, per l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di rigetto dell’istanza di rinnovo della licenza di porto di fucile, lamentando una grave forma di eccesso di potere per contraddittorietà manifesta tra atti successivi della P.A., atteso che il Ministero, a fronte degli stessi presupposti, ha ritenuto in precedenza di potere rinnovare al ricorrente il porto di fucile, e citando anche giurisprudenza del Consiglio di Stato secondo cui la semplice constatazione di una parentela con un noto pregiudicato non può da sola bastare a sorreggere un diniego opposto alla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione al porto d’armi. Si è costituito in giudizio il Ministero dell’Interno, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, richiamando la natura dei reati commessi dai parenti del ricorrente e osservando che il vincolo associativo che lega i familiari a cosa nostra è indissolubile e caratterizzato dal totale asservimento agli scopi illeciti dell’organizzazione criminale. Già in sede cautelare il CGA aveva accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato avanzata dall’Avvocato Rubino, sottolineando che il provvedimento di diniego non muove alcun rilievo riferibile al ricorrente. Da ultimo, esaminando il merito della controversia, il Tar Sicilia,Palermo,Sezione Seconda, ritenendo fondate le censure formulate dagli Avvocati Rubino e Piazza, ha accolto il ricorso, annullando il provvedimento di rigetto impugnato, supportato da ragioni che non riguardano la condotta del ricorrente, ritenuto non affidabile per via del rapporto di parentela con taluni soggetti condannati per gravi reati, due dei quali deceduti diversi anni fa; e confermando l’orientamento giurisprudenziale secondo cui la mera sussistenza di un rapporto di parentela con un soggetto pregiudicato non è, di per sè e in assenza di ulteriori elementi, indice di una capacità di abuso delle armi. Pertanto, per effetto delle pronunzie rese dai Giudici amministrativi, il ricorrente avrà rilasciato il porto di fucile, mentre il Ministero dell’Interno pagherà le spese giudiziali.
La presentazione della SAGRA DEL MARE 2018 – FESTA DI SAN PIETRO.
La conferenza stampa si svolgerà lunedì, 18 giugno 2018, alle ore 11.00, all’interno del locale “Antiche Grotte del Caricatore”, sito a Sciacca in Piazza Dogana 12, all’interno del quartiere Marina.
Durante l’incontro con i giornalisti, verrà svelato il cartellone completo degli eventi previsti all’interno della sagra. Verranno inoltre presentate dettagliatamente tutte le novità che caratterizzeranno questa rinnovata edizione della Festa di San Pietro.
Nuovi dirigenti nell’Asd Città di Canicattì che milita nel campionato di serie C2 calcio a 5. Nell’ultima riunione sono state rinnovate le cariche.
Questo il nuovo consiglio direttivo:
Gioachino Parla – Presidente
Giuseppe Milano – vice Presidente
Luigi Adamo, Ezio Callari, Gianfranco Avarello – Dirigenti
“Ringrazio i soci per la fiducia accordatami – dichiara il neo presidente Gioachino Parla – Mi spenderò per questa società da canicattinese quale sono, perché amo la mia città, dove sono nato e vivo, con l’obiettivo di sostenere il vero valore del calcio e creare entusiasmo in città. Ci tengo a ringraziare anche la Polisportiva Campobello, che porterò sempre nel cuore, per l’esperienza triennale che ho vissuto e che mi ha permesso di approfondire la mia passione per il calcio inteso come strumento d’aggregazione e sano divertimento”.
La nuova compagine ha confermato la fiducia al mister Alessandro Di Natale.
“Ripartiremo da zero con una nuova società e una nuova squadra – sottolinea l’allenatore – molto probabilmente con un mix di giovani e gente esperta. Abbiamo in mente di ampliare tutte le categorie giovanili per potere partecipare ai campionati Figc. Nuovi stimoli, nuovi idee e pertanto ricordiamo che la società è aperta a valutare nuovi giocatori per creare una formazione forte e unita”.
Il Sig. A.U. di 49 anni aveva chiesto il rinnovo del porto di fucile per uso caccia essendone prossima la scadenza; ma l’stanza veniva rigettata sulla base della circostanza che il richiedente è nipote di soggetti condannati per reati vari, tra i quali l’associazione mafiosa, e pertanto il contesto familiare dell’istante non assicura sufficienti garanzie e non esclude la possibilità di abuso del titolo di polizia in questione. Il Sig. A.U., assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, ha proposto un ricorso davanti al TAR Sicilia contro il Ministero dell’Interno, per l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di rigetto dell’istanza di rinnovo della licenza di porto di fucile, lamentando una grave forma di eccesso di potere per contraddittorietà manifesta tra atti successivi della P.A., atteso che il Ministero, a fronte degli stessi presupposti, ha ritenuto in precedenza di potere rinnovare al ricorrente il porto di fucile, e citando anche giurisprudenza del Consiglio di Stato secondo cui la semplice constatazione di una parentela con un noto pregiudicato non può da sola bastare a sorreggere un diniego opposto alla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione al porto d’armi.
Si è costituito in giudizio il Ministero dell’Interno, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, richiamando la natura dei reati commessi dai parenti del ricorrente e osservando che il vincolo associativo che lega i familiari a cosa nostra è indissolubile e caratterizzato dal totale asservimento agli scopi illeciti dell’organizzazione criminale. Già in sede cautelare il CGA aveva accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato avanzata dall’Avvocato Rubino, sottolineando che il provvedimento di diniego non muove alcun rilievo riferibile al ricorrente.
Da ultimo, esaminando il merito della controversia, il Tar Sicilia,Palermo,Sezione Seconda, ritenendo fondate le censure formulate dagli Avvocati Rubino e Piazza, ha accolto il ricorso, annullando il provvedimento di rigetto impugnato, supportato da ragioni che non riguardano la condotta del ricorrente, ritenuto non affidabile per via del rapporto di parentela con taluni soggetti condannati per gravi reati, due dei quali deceduti diversi anni fa; e confermando l’orientamento giurisprudenziale secondo cui la mera sussistenza di un rapporto di parentela con un soggetto pregiudicato non è, di per sè e in assenza di ulteriori elementi, indice di una capacità di abuso delle armi. Pertanto, per effetto delle pronunzie rese dai Giudici amministrativi, il ricorrente avrà rilasciato il porto di fucile, mentre il Ministero dell’Interno pagherà le spese giudiziali.
Da domani sono attivi i nuovi servizi di raccolta per le zone non servite, in particolare presso le zone di Petrusa, Offamilio, Bivio Joppolo, Fondacazzo e Gibisa, in uniformità con il vigente calendario dei conferimenti previsto per le utenze domestiche.