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Ha puntato un coltello contro un ventiquattrenne agrigentino, di ritorno dai luoghi della movida del centro di Agrigento, e si è fatto consegnare tutti i soldi, che il giovane aveva in tasca: circa 60 euro. Arraffato il denaro, non ha avuto nemmeno il tempo di scappare, è stato bloccato dai carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile, impegnati in un mirato servizio antirapina.

Un sedicenne agrigentino è stato arrestato, in flagranza di reato, per il reato di rapina. E’ accaduto nella notte fra venerdì e sabato, dalle parti di Porta di Ponte. Il ragazzino, che ha nominato quale suo difensore di fiducia l’avvocato Salvatore Butera, dopo le formalità di rito, è stato trasferito al carcere minorile Malaspina di Caltanissetta, a disposizione del magistrato titolare del fascicolo della Procura per i minorenni di Palermo.

La stalla, di proprietà di una ventenne si trova in un appezzamento di terra vicino alla statale 115 nei pressi di Palma di Montechiaro. La stessa, non è dotata di impianto elettrico pertanto gli inquirenti sospettano si tratti di un incendio doloso quello scoppiato nella baracca, che ha causato la morte di due cavalli e un pony.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto tempestivamente a domare le fiamme, senza però riuscire a salvare gli animali, uccisi dal fuoco e dal fumo e il carabinieri di Licata che hanno nei prossimi giorni faranno chiarezza su quanto accaduto.

Intanto è stata aperta una inchiesta.

Sono originari del Mali, del Camerun, della Costa D’Avorio, della Guinea i 38 migranti soccorsi in mare al largo di Lampedusa e che viaggiavano su un barchino. I migranti una volta sbarcati al molo Favarolo, sono stati sottoposti ad un esame sanitario e poi trasferiti all’hotspot di Contrada Imbriacola, dove sono presenti già più di mille ospiti.

Il barchino di circa 7 metri è partito dalla Tunisia, poi intercettato dalla Capitaneria di Porto.
I migranti sono stati fatti sbarcare e il natante è stato abbandonato alla deriva.

Martedì potrebbe essere finalmente il giorno buono per la nascita del nuovo governo regionale.

Il presidente della Regione Renato Schifani sta dedicando l’ultimo weekend “da uomo solo al comando” a limare gli ultimi dettagli prima di consegnare all’ufficialità la squadra di governo.

Regge la pregiudiziale posta da Schifani sugli assessori parlamentari, con l’eccezione tecnica di Giovanna Volo alla Sanità, decisione questa che non ha, al momento, disinnescato i malumori romani del partito di Giorgia Meloni.
Per il resto le ultime ore hanno alimentato i dubbi di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia meno convinti di altri sullo scambio Turismo-Attività produttive, delega quest’ultima che dovrebbe finire adesso a Edy Tamajo. Inoltre dentro il gruppo parlamentare di FdI si va alla ricerca di un equilibrio nel gruppo. Il rischio di strascichi al veleno dopo il tira e molla sugli esterni in giunta rischia di indebolire i meloniani. Il quadro appare comunque definito. Ore di vigilia finali dunque prima della nascita del governo Schifani, una partenza attesa per rimettere in pista la macchina della Regione ferma da quasi due mesi.

“Su sollecitazione dell’onorevole Carmelo Pace ho deciso di aderire in modo convinto alla Nuova Dc costituita in Sicilia dall’ex Presidente della Regione Totò Cuffaro, sicuro che il neo deputato regionale sarà in grado di rappresentare al meglio, con il mio supporto, le esigenze del territorio”. Con questa dichiarazione, il consigliere comunale Filippo Bellanca rinforza ancora di più il gruppo consiliare della D.C.

“La personale amicizia- continua Bellanca- che da anni mi lega a Carmelo Pace e l’esigenza di dare seguito al mio personale percorso politico e amministrativo che da anni mi mette al servizio delle istanze dei miei concittadini mi hanno portato a fare delle scelte sul futuro della mia esperienza politica”.

“Insieme a Carmelo Pace, ognuno per la sua parte, abbiamo fatto diverse battaglie e adesso abbiamo deciso di convergere le nostre strade in un’unica direzione. Insieme agli amici Irene Pumilia, Manuela Allegro, Dalila Barbiera, Elide Cassarà, Gabriella Indelicato, Gaia Visita con i quali nel corso dell’ultima campagna elettorale amministrativa ci siamo candidati dando forza al progetto civico “Sciacca Venti Ventidue”, che continuerà il suo percorso locale, siamo ora pronti a fornire all’amico Carmelo e alla Dc la nostra collaborazione e a mettere al servizio del territorio le competenze da noi acquisite in questi anni”.

Il gruppo consiliare della DC è composto da Carmela Santangelo, Pasquale Bentivegna, Filippo Bellanca e Nino Venezia.

La SRR Area Metropolitana di Messina ha indetto una procedura di gara per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti urbani del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
Alla procedura prendevano parte diversi operatori del settore rifiuti che formulavano le proprie offerte per l’aggiudicazione del servizio.
All’esito delle operazioni di gara e valutate le offerte delle partecipanti con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la società Dusty s.r.l. risultava aggiudicataria.
La società C. s.r.l. (classificatasi al terzo posto della procedura), ritenendo illegittima la valutazione operata dalla commissione di gara, proponeva un ricorso giurisdizionale innanzi il T.A.R. Sicilia sede di Catania.
Con il suddetto ricorso, la C. S.r.l lamentava presunte difformità tra quanto previsto dal bando di gara e l’offerta proposta dall’aggiudicataria, oltre all’omesso rispetto dei requisiti di partecipazione in capo alla seconda classificata.
Nel giudizio si costituiva l’aggiudicataria Dusty s.r.l., con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Lucia Alfieri e Calogero Marino, deducendo l’infondatezza delle doglianze formulate dalla C. s.r.l..
In particolare, gli avv.ti Rubino, Alfieri e Marino comprovavano che l’offerta della Dusty s.r.l. garantiva ampiamente i parametri e le condizioni previste dal bando di gara oltre ad essere in linea con le previsioni del capitolato speciale di appalto.
Sottolineata la corrispondenza dell’offerta della Dusty s.r.l. con le previsioni di gara, gli avvocati Rubino, Alfieri e Marino rilevavano ulteriormente che la propria assistita aveva presentato addirittura una relazione migliorativa dell’offerta, tale da rendere la medesima più competitiva rispetto ai parametri minimi previsti dal bando di gara.
Il TAR Catania, accogliendo le argomentazioni degli avvocati Rubino, Alfieri e Marino, ha respinto il ricorso proposto dalla C. s.r.l. perché infondato.
Pertanto, la S.R.R. potrà procedere alla contrattualizzazione della Dusty s.r.l. ed i cittadini del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto potranno iniziare a fruire dell’innovativo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Come già pubblicato, Fernando Asaro, attualmente procuratore di Gela, è stato nominato dal Csm procuratore di Marsala. Asaro è stato tra i candidati a dirigere anche la Procura di Agrigento, retta dal reggente Salvatore Vella, aggiunto di Patronaggio adesso a Cagliari. E dunque per la successione a Patronaggio sono due e non più tre i candidati. Si tratta del procuratore di Sciacca Roberta Buzzolani e del magistrato della procura generale presso la Corte di Cassazione, Giovanni Di Leo, che ha iniziato la sua carriera in magistratura nel 1989 come giudice proprio ad Agrigento. Buzzolani ha presentato domanda anche per un posto di procuratore aggiunto di Palermo.

Dopo la convalida da parte del Tribunale di Agrigento, i poliziotti del Commissariato di Licata hanno notificato a L G, sono le iniziali del nome, 38 anni, licatese, il provvedimento Daspo, ovvero il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, emesso dal Questore di Agrigento, Maria Rosa Iraci. Durante la partita Licata – Giarre, lo scorso 22 maggio, lui si è reso protagonista di una condotta ritenuta pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, allorchè prima si è arrampicato sulla recinzione metallica che circonda il campo da gioco, e poi è entrato dentro il rettangolo. Siccome è recidivo per atti dello stesso genere, il divieto Daspo gli è stato imposto per 8 anni.

Un nuovo caso al Grande Fratello Vip sta facendo discutere sui social network. Micol Incorvaia, una delle concorrenti, è stata sorpresa a canticchiare “Faccetta nera”, il brano della propaganda fascista, poco prima della diretta di ieri sera del programma in onda su Canale 5, mentre era in bagno a prepararsi. Ora diversi utenti chiedono la sua sospensione ricordando che l’apologia del fascismo è reato. “Chiediamo la squalifica per Micol Incorvaia che canta Faccetta Nera – scrive un utente -, un Inno al Fascismo, la più brutta pagina della storia italiana. Un bruttissimo messaggio per milioni di telespettatori”.

(ANSA)