A Cattolica Eraclea i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato una coppia di coniugi, V. A, sono le iniziali del nome, di 34 anni, ed S. G, 24 anni. Risponderanno di furto aggravato perché nella loro abitazione in via Trapani è stato scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.
Fise Assoambiente. L’imprenditore agrigentino Giancarlo Alongi confermato nel Consiglio direttivo nazionale
L’imprenditore agrigentino Giancarlo Alongi, è stato riconfermato, per il prossimo biennio, componente del Consiglio Direttivo nazionale, nel settore Servizi Rifiuti Urbani di FISE Assoambiente, l’Associazione Imprese Servizi Ambientali.
Alongi, attuale amministratore delegato di Iseda, azienda capofila del raggruppamento temporaneo di imprese del comparto rifiuti, è stato rieletto questo pomeriggio al termine dell’Assemblea nazionale di Fise Assoambiente in corso a Roma.
Nel corso della stessa assemblea, è stato eletto anche il nuovo presidente nazionale di Fise Assoambiente. Si tratta di Chicco Testa, tra i fondatori di Legambiente nazionale, deputato nazionale dal 1987 al 1994, dirigente industriale e giornalista.
Nei mesi scorsi, Fise Assoambiente, aveva scelto Agrigento e la Valle dei Templi, come scenario dell’iniziativa “Let’s clean Europe”, nell’ambito del progetto a favore della raccolta differenziata.“L’idea portante dell’Associazione in questo particolare momento di difficoltà del comparto rifiuti – spiega Alongi – è quella di riuscire a promuovere ogni iniziativa necessaria, non solo a dare soluzione alle diverse problematiche ambientali che riguardano il territorio, ma anche a garantire l’apertura del mercato dei servizi di gestione dei rifiuti urbani e del riciclo delle raccolte differenziate, con l’avvio al recupero energetico delle frazioni non riciclabili”.
Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, si è rivolto al segretario del Comune, Iacono, al sindaco Firetto, al presidente del consiglio comunale, agli assessori e dirigenti preposti, e ha chiesto provvedimenti urgenti per l’adozione del Regolamento per la raccolta differenziata in città. Gibilaro afferma: “Non è più tollerabile che ad Agrigento sia ancora praticata la raccolta differenziata in mancanza di un Regolamento aderente ai riferimenti normativi vigenti comunitari, nazionali, regionali e di settore. Le gravi criticità ambientali incombenti sulla città rischiano di compromettere la salubrità di intere zone, determinando nocumento alla salute dei cittadini, e provocando, per incapacità gestionale, un serio peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie”.
AnciSicilia: “Definito un quadro chiaro sulle risorse destinate agli enti locali”
“Dalla Conferenza Regione-Autonomie locali è emerso un quadro chiaro su tutti i trasferimenti destinati ai comuni per l’anno 2018 sia in termini di spesa corrente sia per investimenti”.
Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia a margine della Conferenza Regione-Autonomie locali, riunitasi stamattina, per trattare dei criteri di riparto dei 340 milioni dell’assegnazione regionale di parte corrente destinata ai comuni, per l’anno 2018, (art. 6, comma 1 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. e s.m.i.); dei 15 milioni residui relativi alla spesa corrente 2017; dei 115 milioni destinati a spese di investimento residuo 2018; dei fondi del Piano di Azione e Coesione (PAC 2014/2020) destinato ai comuni (ai sensi del comma 22, art. 7, legge regionale n. 3/2016 e comma 7, art. 21, legge regionale n. 8/2018).
La legge di stabilità 2018, approvata dall’Ars lo scorso 30 aprile, ha previsto una oggettiva semplificazione dei criteri di riparto fissando come parametri di riferimento quello della popolazione e quello della spesa storica: oltre ai 340 milioni per la spesa corrente, ai 115 milioni destinati a spese di investimento, risultano anche 23 milioni riservati ai comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti (norma inserita a seguito di una richiesta di AnciSicilia come misura compensativa della penalizzazione subita, in sede di riparto delle risorse per il 2017) e 115 milioni di euro di risorse per investimenti per 2016 a valere sui Fondi PAC (comma 22, art. 7, L. r. 3/2016);
“Si definisce così- aggiungono Orlando e Alvano – un prospetto esaustivo che, nonostante le mille difficoltà e nonostante la permanenza di insufficienze finanziarie comunali, darà qualche certezza in più a tutti quei comuni che non hanno ultimato il bilancio di previsione 2018. Successivamente, in sede di approvazione della Legge di Stabilità 2018, saranno definiti i criteri di riparto di oltre 40 milioni di euro di riserve per il 2018”.
“Abbiamo, infine, rappresentato – ha concluso il presidente Orlando – la situazione di criticità degli enti di area vasta per i quali si rende necessario uno specifico tavolo anche per concordare il necessario coinvolgimento del governo nazionale”.
All’incontro erano presenti, tra gli altri: Luca Cannata, vice presidente vicario dell’AnciSicilia e sindaco di Avola, Salvo Pogliese, sindaco di Catania, Cateno De Luca, sindaco di Messina e Filippo Dolce, sindaco di Aliminusa.
Altra affermazione a livello nazionale del Gruppo dirigente di Confcommercio Agrigento. Alfonso Valenza, presidente provinciale di Federabbigliamento Agrigento, è stato eletto Componente Permanente del Collegio dei Probiviri delle Federazione Moda Italia. Un riconoscimento per l’impegno e la professionalità dimostrata nel suo modo di proporsi e mettersi al servizio delle categorie associate.
Un’assemblea molto partecipata in cui si sono discussi anche alcuni temi del settore Abbigliamento e Tessili.
Tra le altre cose, si è ribadita la contrarietà alla liberalizzazione dei saldi, l’esigenza di controlli mirati, l’esigenza di rafforzare il contrasto alla “contraffazione”, anche quella on-line e l’obbligo di chiusura per 12 festività annuali (di cui 6 con deroga).
La Funzione Pubblica Cgil esprime rammarico e disagio per la mancata approvazione del consuntivo del 2016 del Comune di Agrigento.
Non si vuole entrare nel merito delle scelte politiche maturate in seno all’organo assembleare, la cui autonomia delle forze politiche presenti non si vuole disconoscere, ma è a tutti evidente la ricaduta negativa sul futuro economico finanziario dell’Ente.
Spesso, nelle discussioni politiche, è evocato il dissesto finanziario per le difficoltà che il comune ha di onorare i propri impegni con i terzi ma, la mancata approvazione del bilancio consuntivo di due anni addietro, lo certifica come dato burocratico.
La non approvazione determina l’aggravarsi della carenza di liquidità per il protrarsi dei mancati trasferimenti dovuti dallo stato, non certo come deficit strutturale di disavanzo finanziario.
C’è da porsi la classica domanda: a chi giova?
I cittadini rischiano di non avere erogati i servizi ordinari di cui hanno diritto, i fornitori a non riscuotere quanto ad essi dovuto e al personale a non percepire lo stipendio a fine mese e il possibile ritorno indietro di qualche anno quando i netturbini si fermavano perché non ricevevano lo stipendio.
Come Organizzazione Sindacale guarderemo con attenzione i prossimi sviluppi e chiediamo:
• all’Amministrazione Comunale, con il Sindaco e la Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo Consiliari, di scongiurare con qualsiasi mezzo il rischio di una disastrosa deriva istituzionale e politica che rischia di lasciare sul campo solo macerie e rovina;
• a S. E. il Prefetto di alzare la soglia di attenzione su quanto accade nel Comune capoluogo per l’inevitabile valore simbolico che vicende di questo tipo hanno su tutti i Comuni della provincia.
Vincenzo Iacono