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La commissione Salute dell’Ars ha espresso oggi a maggioranza parere favorevole alla proposta di riordino della rete ospedaliera. “Un ottimo risultato quello raggiunto in sesta commissione, dove abbiamo lavorato con tenacia e determinazione e, soprattutto, ascoltando le istanze provenienti dai territori”, ha detto la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo.  

“Abbiamo espresso  parere favorevole alla rete – ha aggiunto – impegnando il governo a tenere conto dei suggerimenti che erano arrivati dalla commissione in seguito a numerose audizioni di associazioni di pazienti, medici, comunità scientifica e sindaci di vari territori. Un risultato importante perché adesso la rete potrà essere valutata a livello nazionale e perché questo darà stabilità al sistema sanitario siciliano e permetterà lo sblocco dei concorsi. Il lavoro fatto dalla commissione era già stato concertato con gli uffici del governo, con un atto di indirizzo non abbiamo fatto altro che rimarcare alcune lacune che andavano colmate. Provincia per provincia abbiamo fatto un lavoro meticoloso. Ritengo che il treno della sanità regionale possa adesso partire sotto i migliori auspici. L’augurio della commissione – ha proseguito La Rocca Ruvolo – è che questa rete venga percepita all’esterno come il massimo che si poteva fare in considerazione del decreto Balduzzi, delle norme e delle regole rigide a cui ci dobbiamo attenere.

Ringrazio, per la fattiva collaborazione, tutta la commissione. Ogni deputato – ha sottolineato la presidente della sesta commissione dell’Ars ­- ha portato il suo contributo fondamentale nella discussione mettendo in primo piano le esigenze dei territori e dei pazienti. Ringrazio l’assessore Razza e gli uffici dell’assessorato alla Salute perché sono stati attenti e minuziosi mostrando sensibilità verso gli appunti che la commissione ha mosso nel quadro di un lavoro svolto in piena sinergia. Ringrazio anche gli uffici della sesta commissione perché, lavorando oltre le audizioni, ci hanno permesso di fare un prezioso lavoro di cucitura delle varie esigenze e delle varie proposte. Un lavoro che condivido con tutto il gruppo parlamentare dell’Udc”.


Ad Agrigento, domani sera, mercoledì 1 agosto, al Circolo Empedocleo, in via Atenea, alle ore 20:30, il Rotary Club di Agrigento presenterà il progetto sociale cosiddetto “Madagascar”. Si tratta dell’allestimento ad Ambanja, nel Madagascar, di un ambulatorio di diagnosi e cura attraverso la fornitura di alcune apparecchiature elettromedicali per la prevenzione e diagnosi delle malattie. Il progetto prevede anche la formazione del personale locale e un sistema di trasmissione dati e immagini per la telemedicina e la refertazione a distanza con la collaborazione di medici del Rotary Club di Agrigento .  

La Procura regionale della Corte dei conti ha chiesto 1 milione e 950mila euro a quattro dipendenti del Comune di Palermo in servizio all’ufficio Tributi, sotto inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, truffa, istigazione alla corruzione e falso materiale. Nel dettaglio, la Procura contabile ha spedito un invito a dedurre a Cesare Pagano, Gaspare Tantillo, Antonino Borsellino e Ida Ardizzone, in servizio tra il 2010 e il 2014 presso l’ufficio Tributi, indagati di avere chiesto soldi a imprenditori in cambio di uno sconto della tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile. Insieme all’invito a dedurre, il pubblico ministero contabile Alessandro Sperandeo ha delegato alla Guardia di Finanza un sequestro conservativo nei confronti di Pagano e Ardizzone fino all’ammontare di 1 milione e 600mila euro. Sono stati interessati beni immobili a Palermo, Cinisi e Ventimiglia di Sicilia.

La sezione civile del Tribunale di Agrigento, presieduta da Luciana Razete, ha rigettato il ricorso presentato da alcuni commercianti della piazzetta San Calogero ad Agrigento verso la sentenza e la relativa ordinanza che ha imposto al locale degli stessi commercianti delle limitazioni d’orario e di emissioni sonore a tutela del diritto alla quiete pubblica e del riposo delle persone. Il reclamo dei titolari è stato pertanto respinto, ed è stata confermata l’ordinanza emessa lo scorso 18 febbraio.

 

Cambio al vertice amministrativo del Corpo della Polizia Provinciale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il dott. Ignazio Gennaro è infatti il nuovo Dirigente del Corpo della Polizia provinciale guidato dal colonnello Enzo Giglio.
Lo ha disposto il Commissario straordinario Alberto Di Pisa con propria determinazione con la quale ha provveduto anche ad un riassestamento degli incarichi dirigenziali.
Al dott. Ignazio Gennaro è stato attribuito anche il Settore “Attività negoziale” che comprende anche l’Ufficio Contratti e gare, espropriazioni e concessioni.
Resta confermato al dott. Achille Contino il Settore “Territorio e ambiente”.
I nuovi incarichi attribuiti dal Commissario Di Pisa, seguono di pochi giorni un altro provvedimento con il quale lo stesso aveva rimodulato l’organizzazione dell’Ente attribuendo al dott. Gennaro, anche l’incarico di vice Segretario generale dell’ex Provincia regionale in aggiunta al settore Stampa, Urp, Valorizzazione dei beni culturali ed ambientali.
Il Corpo della Polizia provinciale, oltre che dei compiti ordinari di Polizia giudiziaria, si occupa anche di indagini su reati ambientali, ordine pubblico, di attività di vigilanza e polizia stradale sulle SSPP ed in materia di polizia venatoria.
Il Corpo, è composto complessivamente da una trentina fra Agenti e personale amministrativo di supporto e tra i propri compiti istituzionali ha anche l’effettuazione di indagini delegate da parte dell’Autorità giudiziaria.

 

Levanzo, Favignana, Marettimo, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Salina, Lipari, Stromboli, Panarea, Vulcano, Alicudi, Filicudi, e Ustica sono fra le isole che Legambiente, con il secondo Rapporto del suo Osservatorio sulle isole minori, mette sotto la lente d’ingrandimento per capire come stiano affrontando la gestione dell’energia, dell’economia circolare, dell’acqua e della mobilità. Quattro temi che rappresentano le sfide ambientali più urgenti per l’intero pianeta e rispetto ai quali queste isole, abitate e non interconnesse con la rete elettrica, rappresentano un laboratorio ideale. Nonostante le apparenze, proprio questi territori – come raccontano anche le esperienze di diverse isole nel mondo – possono diventare, infatti, un modello nell’adozione di sistemi sostenibili per l’approvvigionamento di energia pulita e acqua, per la gestione dei rifiuti e per una mobilità a emissioni zero.

“Crediamo fortemente nel fatto – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – che le isole minori possano, e debbano, diventare un modello per tutti gli altri territori. Le condizioni ci sono tutte per valorizzare da un punto di vista ambientale, economico e turistico queste isole, dove convivono grandi potenzialità e problemi rilevanti; per esempio, un patrimonio ambientale straordinario vincolato e, nei mesi estivi, un grande afflusso turistico con picchi dei consumi e degli impatti, quando le presenze triplicano o quadruplicano rispetto al numero dei residenti. Ma sono ancora tante le cose da fare. Alcuni dati contenuti nel dossier sono incoraggianti, altri meno. È certo che queste comunità abbiano necessità di sentirsi coinvolte per migliorare lo standard qualitativo ambientale e, quindi, di vita. Lo stato e la Regione devono fare la loro parte. Anche Legambiente Sicilia fa la sua. Su nostra sollecitazione alcuni sindaci, Pantelleria, Malfa e Lampedusa, hanno firmato l’ordinanza per mettere al bando la plastica non biodegradabile. Siamo certi che a breve tutti gli altri seguiranno a ruota”.

Dati siciliani
– Il solare fotovoltaico è di gran lunga la tecnologia non programmabile elettrica più diffusa sulle isole, mentre l’eolico, nonostante le condizioni favorevoli, è presente soltanto a Pantelleria con 2 microgeneratori. In termini assoluti Pantelleria è l’isola campionessa per capacità installata, con 20,8 mq di solare termico, 449 kW di solare fotovoltaico (distribuiti tra l’ospedale, una scuola, strutture ricettive ed altri edifici privati tra cui l’aeroporto dove è installato un impianto a concentrazione da 85kW) e 32 kW di eolico. A Monte Sant’Angelo, sull’Isola di Lipari, dal 2012 è in funzione la centrale fotovoltaica più grande delle isole minori (1120 kW), la cui produzione va ad integrare (al 20%) la richiesta energetica del nuovo dissalatore ad osmosi inversa. Da quando è operativo il campo fotovoltaico ogni anno si importa il 60% in meno di olio combustibile. Tuttavia, poiché la sua produzione è interamente a supporto del dissalatore, non è stato incluso nel calcolo di copertura del fabbisogno energetico dell’isola. Segnali di cambiamento anche da Stromboli. L’impianto fotovoltaico del borgo di Ginostra, da 100 kW, è collegato ad una mini-rete di trasmissione in bassa tensione interamente interrata, lunga 5 km. Grazie a questo sistema decentralizzato, che serve 140 utenze, il generatore diesel viene acceso soltanto a seguito di prolungati periodi di assenza di soleggiamento (e nei periodi di maggiore affluenza turistica). L’isola di Vulcano è l’unica ad aver superato la metà dell’obiettivo quantitativo per installazioni (grazie al fotovoltaico), mentre tutte le altre sono al di sotto del 50%. Desta sconcerto il fatto che ben il 70% non sia neanche al 10% dell’obiettivo. Dai dati in nostro possesso, le isole di Salina, Panarea, Filicudi e Alicudi non hanno alcun impianto elettrico da fonte rinnovabile funzionante. Legambiente chiede che in ogni isola venga presto approvato un piano per arrivare al 100% di energia da fonti rinnovabili, attraverso le direttrici dell’efficienza, dell’ammodernamento delle reti di distribuzione e dello sviluppo degli impianti puliti. In questa direzione è fondamentale un ruolo Isole Sostenibili 2018 di supporto da parte del Ministero dell’Ambiente nei confronti degli Enti Locali, ed un coordinamento con le Soprintendenze in modo da arrivare a soluzioni condivise in progettazione.

– Per le isole avere una gestione integrata del ciclo dei rifiuti che non esca dal loro perimetro naturale è una sfida rilevante, soprattutto nella stagione estiva, quando vedono mediamente quintuplicare il numero di presenze sul territorio. Nell’insieme, la capacità di differenziare i rifiuti è cresciuta, tra il 2010 e il 2016, su tutte le isole, (tranne che a Favignana e Lipari, dove il dato è in calo, ma potrebbe essere sporcato da informazioni incomplete rispetto agli anni scelti). Pantelleria supera la media nazionale del 52,54% (2016). Una delle voci che rimane certamente più elevata nel bilancio delle amministrazioni è il trasporto dei rifiuti indifferenziati verso gli impianti della terraferma, via nave, che si aggiunge ai costi di smaltimento. Un’efficiente gestione dei rifiuti sulle isole, con conseguente salvaguardia ambientale e risparmio economico per le amministrazioni locali e per i cittadini, deve avere come obiettivi: la spinta alla raccolta differenziata, implementando ovunque possibile il servizio di raccolta porta a porta, che contribuisce alla creazione di occupazione locale e, al contempo, la promozione del compostaggio domestico e di comunità.

– Una delle criticità più rilevanti nelle piccole isole è la carenza di acqua potabile per la popolazione residente, soprattutto nei periodi estivi, periodo in cui aumentano i consumi sia dovuti alle condizioni climatiche siccitose, sia al cospicuo numero di turisti che le affollano. Nelle isole a latitudini inferiori la scarsa o nulla risorsa idrica sconta ulteriormente il problema della desertificazione e siccità che interessa tutto il meridione. La Regione Siciliana ha presentato più volte richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale allo Stato, l’ultima volta nel corso della grave crisi idrica dell’estate 2017. Da decenni si è scelto di far fronte a tali necessità tramite bettoline che ogni settimana in bassa stagione e anche più volte al giorno in alta stagione fanno la spola con la terraferma. Le Regioni procurano questo servizio firmando contratti da salasso con i trasportatori. Nel tempo, in alternativa, si è implementato in diverse isole l’utilizzo di impianti di dissalazione, che però molto spesso non riescono comunque a soddisfare la domanda specie d’estate. Nonostante le tecnologie di dissalazione abbiano raggiunto importanti livelli di sviluppo tecnologico e di efficienza nelle isole della Sicilia il 50% della fornitura di acqua avviene ancora con navi cisterna e tale sistema presenta da sempre costi elevati. Cresce inoltre la diffidenza della popolazione locale verso l’acqua trasportata e dissalata, anche a causa di una gestione del servizio non sempre trasparente e attenta: questo ha l’effetto di aumentare il consumo di acqua minerale in bottiglia (di plastica). Obiettivo degli interventi che riguardano le risorse idriche è ridurre i consumi, recuperando gli sprechi e le perdite (in media del 40%) nella rete di distribuzione della risorsa. Le ultime proiezioni scientifiche ritengono che, entro il 2025, 2 miliardi di individui vivranno in condizione di scarsità idrica assoluta, cioè con meno di 500 metri cubi l’anno a testa, soprattutto nelle fasce tropicali del mondo.

– Nelle isole minori sono rilevantissimi i ritardi che riguardano la depurazione: anche qui occorre una precisa programmazione per rimediare a inadempienze che impattano sulla stessa appetibilità turistica dell’isola. E occorre farlo con approcci attenti a spingere il completamento dei sistemi di depurazione degli scarichi esistenti, adottando anche tipologie di trattamento innovative per il riutilizzo delle acque reflue (come impianti di affinamento e fitodepurazione), anche per le utenze isolate. Dall’ultima indagine dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (2015) risulta che 15 isole minori su 20 (il 75%) non hanno alcun sistema di trattamento delle acque reflue urbane. Delle isole che ce l’hanno, 2 superano i limiti di legge sulla qualità degli effluenti (Pantelleria Nord e Ustica) e una (Lipari), non ha dati in merito.

 

Il dossier Isole sostenibili è scaricabile da https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_isole_sostenibili_2018.pdf

 

 

La Uil di Agrigento interviene ancora una volta sulla rimodulazione della rete ospedaliera e del potenziamento dei servizi sul territorio e lo sblocco delle assunzioni nelle aziende sanitarie.

“Sulla sanità dobbiamo registrare passi in avanti che ci lasciano ben sperare, è un settore che questa organizzazione sindacale ha sempre individuato come strategico ed essenziale per il cittadino. La notizia, se confermata, per la quale la rete ospedaliera siciliana e agrigentina non subirà alcun taglio, ma anzi un potenziamento, non può che trovarci d’accordo. E’ indicativo che i parametri del Decreto Balduzzi sui posti letto sono stati aumentati, questo significa maggiore attenzione per la sanità e l’utenza. Un aumento significativo dei posti letto negli ospedali di Agrigento, Sciacca, Licata, Canicattì e Ribera, sono un bel segnale per il potenziamento dei servizi pubblici per il cittadino. Come l’implementazione dei servizi e dei reparti con le specialità aggiuntive, con in testa la chirurgia plastica, la pneumologia e le malattie infettive al San Giovanni di Dio, sono un ulteriore passo in avanti; e lo sono anche i servizi nuovi attivati negli altri presidi ospedalieri provinciali per una popolazione di quasi 500 mila abitanti.
Pensiamo che gli ultimi passaggi in Commissione Sanità all’Ars e i pareri dei Ministeri della Salute e dell’Economia possano dare l’assenso definitivo al piano che, ci auguriamo, sia l’inizio di un rilancio dell’intera sanità siciliana. Un Sistema Sanitario siciliano che negli ultimi anni ha subìto disagi e problematiche di tutti i tipi, per il quale ci attendiamo nel primo semestre 2019 sia resa operativa la riforma della rete e dei servizi sanitari nella nostra isola. Non possiamo che accogliere positivamente, altresì, le 80 stabilizzazioni del personale medico e le oltre 100 del personale sanitario all’interno dell’Asp agrigentina, sperando che le criticità in alcuni reparti come il pronto soccorso si possano definitivamente superare per garantire un organico con più personale medico. Siamo certi che la sanità siciliana, riorganizzata, possa riprendere un cammino di efficienza e di servizi che vadano nell’esclusivo interesse dei cittadini, in una dimensione di capillarità e di efficienza indispensabili per parlare e tracciare un solco di buona sanità e di livelli essenziali di assistenza. Avremmo comunque preferito da parte di questo governo regionale un atteggiamento di maggiore apertura e confronto con le parti sociali, che nei fatti non c’è stato per scelte non ascrivibili alle organizzazioni sindacali”

 

   Nuove opportunità per i pescatori sono in arrivo dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2014-2020 riservato agli operatori professionali della pesca. La Misura 1.38 “Limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie” (Art. 38 del Regolamento UE n. 508/2014) ha lo scopo di ridurre l’impatto della pesca sull’ambiente marino, favorire l’eliminazione graduale dei rigetti in mare e facilitare la transizione verso uno sfruttamento sostenibile delle risorse biologiche marine, in modo da ricostituire e mantenere i livelli delle popolazioni delle specie pescate e produrre il massimo rendimento sostenibile. La Misura 1.42 “Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate” (Art. 42 del Regolamento UE n. 508/2014) ha invece la finalità di migliorare il valore aggiunto o la qualità del pesce catturato. Conformemente al divieto di effettuare rigetti introdotto dalla Politica Comune per la Pesca (PCP), sostiene gli interventi a bordo delle navi per realizzare il miglior uso possibile delle catture indesiderate e di valorizzare al meglio la parte meno sfruttata del pesce catturato, promuovendo e incentivando la competitività della filiera di settore.
I bandi di attuazione sono pubblicati ai seguenti link:
 
    Le istanze devono pervenire, per la partecipazione ad entrambe le misure, entro e non oltre le ore 14,00 del 01 ottobre 2018 all’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento della Pesca Mediterranea Via degli Emiri, 45 – (90135) Palermo, o agli uffici territoriali indicati nei bandi. Beficiari di queste misure sono armatori e proprietari di imbarcazioni da pesca, pescatori professionisti e organizzazioni di pescatori riconosciute dallo Stato membro. Si tratta di importanti canali di finanziamento già utilizzati dagli operatori delle tre marinerie agrigentine (Licata, Porto Empedocle e Sciacca) grazie ai quali sono stati erogati fondi FEAMP per 336.000,00 euro, con il supporto tecnico dei desk informativi del Libero Consorzio di Agrigento, la cui attività si è conclusa stamani. 
 

Prendono il via oggi le “Sere d’Estate” del ristorante Il Grecale di San Leone.
 
Si comincia con una serata speciale targata CVA – Viticultori Associati di Canicattì all’insegna dell’enogastronomia, dell’artigianato e dello spettacolo.
Durante la cena verranno presentati e potranno essere degustati in anteprima i nuovissimi vini “Alico” che per l’occasione verranno spiegati dall’enologo della pluripremiata cantina, Angelo Molito.
In abbinamento, il Maestro Pizzaiolo Piero Licata, già campione del mondo, presenterà due nuove esclusive pizze gourmet dedicate ai nuovi vini.
In alternativa, si potranno abbinare con le specialità cucinate alla brace viva.
La serata verrà arricchita dalla presenza del laboratorio itinerante del Maestro ceramista e presepista Bennardo Mario Raimondi, l’unico in Sicilia a far vedere dal vivo come si fanno a mano le statuette con l’argilla ed i pastori da presepe.
“Ho avuto sempre il desiderio di divulgare la nostra arte e la nostra cultura -spiega Raimondi – in una società dove ormai tutto è fatto a stampo e tutto è made in china è importante tenere vivo la tradizione”.
Ad allietare la serata l’eccezionale musica live del chitarrista Massimo Gucciardo.
Una serata all’insegna delle eccellenze dell’Isola.
Le altre serate in programma sono:
 
9 agosto – Serata Argentina: Empanadas, Carne alla Parrilla, Vini e Musiche
14 agosto – Festa di Ferragosto
 
30 agosto – Orgoglio siciliano: Birre, Formaggi ed Oli d’eccellenza