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In vista del ballottaggio del prossimo 24 Giugno, che designerà il nuovo Sindaco della città di Siracusa, si è fatto acceso lo scontro tra il Presidente della Regione Nello Musumeci, fondatore e segretario del movimento #Diventerà Bellissima e Fabio Granata, candidato Sindaco proprio della lista di #Diventerà Bellissima.
Lo scontro è nato dalla decisione di Fabio Granata di appoggiare Francesco Italia, candidato del centrosinistra, in vista di un assessorato qualora vincesse la coalizione del centro – sinistra.
Nel comunicato stampa, il Presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato: “Apprendiamo dalla stampa che Fabio Granata avrebbe deciso di non sostenere al ballottaggio di Siracusa il candidato della coalizione di centrodestra. Si tratta di una decisione non concordata con il vertice regionale che #DiventeràBellissima non può assolutamente condividere. La coalizione, a prescindere dalle scelte personali di ognuno, è sempre un valore o, in subordine, il mezzo necessario per garantire la governabilità dei territori. Per questa ragione, invitiamo gli elettori di #DB a sostenere al ballottaggio il candidato a sindaco del centrodestra, Paolo Reale”.
Non si è fatta attendere la replica di Fabio Granata: “Nessuno ha mai coinvolto Diventerà Bellissima nella nostra scelta per il ballottaggio di aderire a un patto di fondazione, patto civico senza simbolo di partito che rigenererà la città. Lo schieramento di centrodestra è pesantemente attraversato dalla questione morale per alcune presenze in alcune liste e che per tutta la campagna elettorale ha avuto me come obiettivo di attacchi vergognosi e volgari. Diventerà Bellissima di Siracusa ha sostenuto la mia candidatura senza se e senza ma al primo turno, senza alcun minimo apporto del movimento a livello regionale. Per il resto prendo atto che Nello Musumeci si sia accorto finalmente che si vota anche nella mia città ma lo invito a informarsi meglio sugli sponsor di Reale che poco veramente hanno a che fare con la sua idea di centrodestra”.
Nell’accesa diatriba tra il Governatore Musumeci e Granata è intervenuto Paolo Cavallaro, sostenitore di Musumeci alle elezioni regionali con #Db, che appoggia a Siracusa Ezechia Paolo Reale con Fratelli d’Italia. Così Cavallaro: la decisione del Presidente della Regione Nello Musumeci, esaminata la situazione determinatasi a Siracusa, ha confermato la validità del progetto politico del centrodestra, invitando gli elettori di Diventerà Bellissima a sostenere il candidato sindaco Ezechia Paolo Reale, che già alle regionali era schierato col centrodestra e con Musumeci. Non avevo dubbi sulla coerenza e la saggezza di Musumeci, col quale ho condiviso splendidi momenti di passione politica. Sono onorato di aver contribuito alla sua elezione, ottenendo un lusinghiero risultato, nonostante il disinteresse, confermato alle successive politiche, di tanti, ora venuti allo scoperto. Diventerà Bellissima, per la quale ho speso 3 lunghi anni della mia vita, usata, maltrattata, abbandonata cinicamente per bramosia di potere. Io, che ritengo la politica impegno e passione civile, e non strumento per ottenere poltrone, non potevo avallare scelte personalistiche che, di fatto, miravano a spaccare la coalizione di centro destra, unica che, pur nella articolata differenziazione di opinioni, può garantire una corretta gestione del territorio. Ero nel giusto. Ora avanti tutta, con Fratelli d’Italia, con Ezechia Paolo Reale Sindaco, senza se e senza ma, perché la lealtà e la coerenza per la destra e per me sono valori imprescindibili della vita”.

Traffico di armi e droga, operazione carabinieri in Calabria, ad aria compressa ma illegali, perquisizioni in tutta Italia

La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione contro un traffico di armi online, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Enna. Gli investigatori di 48 Squadre Mobili, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, hanno effettuato decine di perquisizioni in diverse località della penisola indagando 78 persone con l’accusa di acquisto di armi per corrispondenza e detenzione illegale di armi comuni da sparo e armi clandestine. Gli indagati, tra il 2016 e 2017, avevano acquistato online, da un sito polacco, armi ad aria compressa con potenza superiore ai limiti consentiti dalla legge italiana e considerate, quindi, armi da fuoco.
    L’autorità giudiziaria polacca ha fornito alla magistratura italiana 81 fatture di acquisto di armi, che hanno permesso agli investigatori di identificare gli acquirenti attraverso un complesso lavoro di incrocio con le banche dati della Polizia.
    Complessivamente sono state eseguite 78 perquisizioni, identificati oltre 90 soggetti, 78 dei quali denunciati, e sequestrate 92 armi, di svariati modelli, di fabbricazione straniera. 

Sciacca, estorsioni alla ditta Fauci: Valenti condannato a 9 anni

Rigettata la richiesta di risarcimento danno delle associazioni antiracket “Libere Terre” e “Antonino Caponnetto”. A fare luce sulle pressioni mafiose i pentiti Angelo Siino, Giovanni Brusca e Maurizio Di Gati. 

Il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Emanuele Ravaglioli, aveva chiesto la condanna a 14 anni. I collegio di giudici, presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, ha condannato – ed è la sentenza d’appello – Stefano Valenti, 49 anni, di Favara a 9 anni di reclusione. Valenti era accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Rigettata la richiesta di risarcimento del danno delle associazioni antiracket “Libere Terre” e “Antonino Caponnetto”.

 

Un incendio è divampato nella notte in un appartamento e un pensionato di 82 anni è rimasto gravemente ustionato ed ora è in prognosi riservata

 

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È accaduto nella tarda serata di ieri all’interno di un appartamento al primo piano di una palazzina in via Vitaliano Brancati, nel popoloso quartiere di Villaggio Mosè, ad Agrigento.

Secondo la prima ricostruzione, P. U. V., un pensionato di 82 anni si trovava nell’abitazione intento a cucinare, poi qualcosa deve essere successo e le fiamme, partite accidentalemnte, si sarebbero propagate rapidamente tra le suppellettili della casa. Scattato l’allarme, i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento, arrivati intorno all’1,30, hanno lavorato per ben quattro ore prima di riuscire ad avere la meglio sulle fiamme ed estrarre l’anziano che poi è stato consegnato agli uomini del 118. L’ambulanza  ha dapprima trasportato l’ottanduenne al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dove i medici, a causa delle gravissime ustioni riportate, hanno disposto il suo trasferimento ad una struttura meglio attrezzata di Palermo.

Sul posto per accetarte i fatti, sono arrivati anche i carabinieri e i tecnici dell’Enel.

Sviluppi nell’ambito delle indagini sull’automobile crivellata di colpi di pistola e sul giovane ferito all’addome a Palma di Montechiaro. Due persone in stato di fermo.

A Palma di Montechiaro la sera di martedì 12 giugno, poco dopo le ore 21, tra le vie Quasimodo e Pizarro, si è scatenato un inseguimento tra due automobili, e i passeggeri dell’automobile inseguitrice hanno sparato 8 colpi d’arma da fuoco contro l’automobile inseguita, una Fiat Panda. Poi, dopo circa mezz’ora, ancora a Palma, in via Sottotenente Palma, un colpo di pistola ha ferito all’addome Leandro Onolfo, 25 anni, ricoverato a Licata e operato con urgenza. Le indagini sono state subito intraprese dai poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro, e della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento. E nell’arco di appena tre giorni, gli investigatori hanno disegnato il quadro probatorio nonostante la mancanza di qualsivoglia testimonianza utile alle indagini.

Francesco Gueli e Giuseppe Incardona

Dunque, secondo la Polizia Giudiziaria, Giuseppe Incardona, 62 anni, è il responsabile del primo episodio delittuoso, perché, a seguito di una lite, avrebbe inseguito con la sua automobile Francesco Gueli, 42 anni, sparando verso di lui e colpendo la sua Fiat Panda. Francesco Gueli, dopo avere nascosto la Fiat Panda danneggiata nel garage di un parente, si sarebbe armato, e, giunto in via Sottotenente Palma, avrebbe esploso il colpo di pistola che ha ferito Leandro Onolfo. Il movente di ciò è ancora ignoto, non svelato. La Polizia ha compiuto varie perquisizioni, ha sequestrato abiti e automobili, e ha sottoposto alcuni sospettati agli esami per rilevare la presenza di tracce di polvere da sparo. E quindi, le risultanze investigative della Squadra Mobile hanno determinato la sostituto procuratore di Agrigento, Simona Faga, ad emettere un fermo di indiziato di delitto a carico di Incardona e di Gueli. Tale misura è stata ritenuta necessaria anche al fine di bloccare ogni ulteriore e possibile accadimento delittuoso ed eventuali fughe dei soggetti, entrambi pregiudicati, e adesso ospiti dalla Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento.

Angelo Ruoppolo (Teleacras) 

Al porto la nave Dattilo della Guardia Costiera. Sbarcano in 274. Salvini: ‘Grazie ma prendetene altri 66mila’

La nave Aquarius delle ong Sos Mediterranèe e Medici senza frontiere è entrata nel porto di Valencia. A bordo ci sono 106 dei 629 migranti che erano stati soccorsi sabato scorso al largo della Libia. 

Video della conferenza stampa : https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10157189696454796&id=174725429795

Dopo nove giorni in mare hanno toccato finalmente terra i 629 migranti che da sabato scorso erano a bordo della nave Aquarius. Il primo gruppo di loro, 274 persone, è entrato nel porto di Valencia a bordo di nave Dattilo della Guardia Costiera italiana. Una volta sbarcati i migranti, è entrata nel porto nave Aquarius con a bordo 106 persone, mentre per ultima entrerà Nave Orione della Marina militare italiana con 249 migranti.

Al molo 1 del porto di Valencia sono stati allestiti due grandi tendoni della Croce Rossa dove verrà effettuato il primo screening sanitario per i migranti: chi è in condizioni precarie di salute, le donne incinte e i bambini, verranno portati in ospedale mentre tutti gli altri saranno indirizzati nei diversi centri di accoglienza disposti dalla Generalitat valenciana in tutta la regione.

L’ingresso delle navi è stato scaglionato di tre ore: una scelta fatta per permettere la migliore assistenza possibile a tutti i migranti dopo giorni in mare. Sulla banchina del molo sono presenti circa 700 giornalisti da ogni parte d’Europa e sono tenuti ad una distanza di circa 200 metri dal punto in cui attraccano le navi.

https://mobile.twitter.com/SOSMedFrance/status/1008245454423904256?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fsito%2Fnotizie%2Fcronaca%2F2018%2F06%2F17%2Fmigranti-nave-aquarius-arrivati-a-valencia_8cb3a435-6440-4dd8-bdac-961492e9221b.html

Fino a che i governi europei non si prenderanno le proprie responsabilità #Aquarius sarà obbligata a continuare a condurre operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, scrive in un tweet Medici senza frontiere.

“Ringrazio il governo spagnolo ma mi auguro che ne accolga altri 66.000. E spero arrivino anche i portoghesi, i maltesi e gli altri…”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Chiederemo alle nostre navi – ha detto poi Salvini in serata a L’Arena su La7 – alla Guarda costiera di stare più vicini alle coste italiane, perchè in Mediterraneo ci sono tanti Paesi che possono intervenire, il Nordafrica, Francia, Spagna, Francia, Portogallo: non possiamo permetterci di portare mezza Africa sul territorio italiano”.

“Agrigento è una città unica: per esempio può capitare che un elicottero atterri tranquillamente in un posteggio per auto”.

A denunciare quanto accaduto stamani a San Leone è l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento.

“Un elicottero affittato da turisti inglesi sia atterrato tra le case e i bagnanti, per poter visitare la valle dei templi.
Alcuni pensano, che avendo del denaro, possano fare tutto ciò che gli viene in mente. Chissà cosa ne pensa la Polizia, intervenuta in forze nel posteggio!”, conclude Mareamico.

Ecco il video (realizzato da Mareamico in collaborazione con Grandangolo):

https://www.facebook.com/835808973122116/videos/1692546414115030/

 

Il Console dell’Ecuador Dr.ssa Maria Grazia Alvarez Rodriguez ed il funzionario del Consolato Dr.ssa Emma Tello, domenica 17 Giugno 2018 alle ore 10,00 incontrano la Comunità Ecuadoriana Siciliana nella sede del Sindacato Lavoratori SINALP SICILIA di Via Giacomo Serpotta 53 Palermo.
Il Segretario Regionale del Sinalp Sicilia, Dr. Andrea Monteleone, ringrazia il Console per continuare a scegliere, ormai da oltre sei anni, il Sinalp come organizzazione sindacale di riferimento per tutta la comunità dei lavoratori ecuadoriana a dimostrazione del ottimo lavoro svolto in difesa dei lavoratori, degli immigrati e delle politiche di integrazione condotte dalla Direzione Regionale del Sinalp Sicilia e dal Segretario del Sindacato Lavoratori Immigrati, SLI Sinalp Sicilia, Dr.ssa Analiza Garcia che a dimostrazione dell’importante interesse dimostrato verso i lavoratori immigrati, ricorda che già il 2 giugno il Sinalp aveva incontrato anche la Comunità dei lavoratori delle Filippine per conoscere meglio tutte le sfumature presenti nel comparto lavoratori immigrati.
Durante la Giornata di lavoro, oltre a dirimere tutte le incombenze amministrative dei cittadini ecuadoriani, si è discusso sulle strategie più idonee da applicare per un continuo miglioramento dell’integrazione con i cittadini Siciliani.
In un momento storico come questo, dove i cittadini italiani vivono negativamente l’arrivo dei migranti, dove si afferma l’idea di una Europa che abbandona l’Italia ed i suoi cittadini al loro destino nella gestione dei flussi migratori, con un Governo Nazionale che sta cavalcando le paure e l’ignoto dello straniero che arriva nel nostro territorio, si rischia veramente di scatenare una guerra con esito sconosciuto ma sicuramente distruttivo tra i lavoratori italiani ed i nuovi arrivati.
Avere come esempio l’integrazione positiva sviluppata dagli ecuadoriani, che sono riusciti nel tempo ad inserirsi nel tessuto economico e sociale dell’Isola e dell’Italia può essere d’aiuto per mettere su una vera strategia di integrazione che ad oggi manca.
Abbiamo assistito in maniera totalmente passiva l’arrivo di questi disperati senza essere in grado di andare oltre il semplice e deleterio ammasso di esseri umani nei Centri d’Accoglienza.
Certa sinistra adesso si scandalizza per il successo elettorale e per le azioni condotte dalla Lega, senza però avere l’onestà mentale di interrogarsi sul perché si è arrivato a questo dato di fatto.
Il Dr. Gaetano Giordano della Direzione di Sinalp Sicilia nell’incontro di oggi ha espresso l’idea essenziale e fondamentale del dare vita ad un programma di integrazione che permetta a tutta questa gente di potersi integrare o trasferirsi nelle nazioni di loro interesse, evitando l’offesa morale e civile dell’ammasso di esseri umani nei Centri d’Accoglienza.
Il Segr. Dr. Andrea Monteleone ha voluto ribadire che l’agire o per meglio dire il non agire dei Governi che si sono susseguiti fino ad oggi non hanno fatto altro che avvelenare i rapporti tra italiani e stranieri e creare un sistema economico drogato a vantaggio solo per pochi intimi, fagocitando e distruggendo il nostro sistema economico, esistente e consolidato nei secoli con la crescita economica e sociale lineare, giusta e morale che ha sempre espresso l’Italia tutta.
Per correggere questa evidentissima stortura il Sinalp Sicilia dà la sua disponibilità a partecipare, dando il suo apporto, ad incontri con tutte le Istituzioni e tutte le Associazioni che sono interessate ad una seria analisi ed a un progetto reale per una crescita positiva dell’integrazione tra i popoli presenti sul territorio italiano.