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Come si ricorderà alcuni dipendenti del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, con in primis l’ex Direttore generale ing. Pieralberto Guarino, avevano proposto un ricorso giurisdizionale davanti ai giudici amministrativi per l’asserita declaratoria di nullità di alcuni provvedimenti afferenti l’approvazione dello schema tipo di Statuto dei Consorzi di Bonifica della Sicilia, l’approvazione delle schema tipo di regolamento di organizzazione, la nomina dei vice direttori generali del consorzio di bonifica Sicilia Occidentale, ed altri atti connessi e conseguenziali. Si era costituito in giudizio davanti al TAR , tra gli altri, il Consorzio di bonifica della sicilia occidentale, rappresentato e difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare avanzata dai ricorrenti; ed il TAR Sicilia,Palermo, sezione Prima, condividendo l’eccezione formulata dall’avvocato Rubino circa l’assenza di danno grave ed irreparabile incombente sui ricorrenti, aveva respinto la richiesta cautelare dagli stessi avanzata. Ma questi ultimi, patrocinati dall’avvocato Leonardo Palagonia del foro di Sciacca, hanno proposto appello cautelare davanti al Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, per chiedere la riforma dell’ordinanza di rigetto della sospensiva emessa dal TAR. Anche in grado di appello si è costituito in giudizio il Consorzio di bonifica della sicilia occidentale, rappresentato e difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto dell’appello cautelare,reiterando l’eccezione inerente l’assenza di “periculum in mora”, atteso che l’accorpamento dei vari consorzi di bonifica insistenti nel territorio siciliano non ha comportato alcuna modifica in merito alle posizioni giuridiche ed economiche di tutto il personale dipendente dei menzionati consorzi di bonifica. Il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana in sede giurisdizionale, condividendo le tesi dell’avvocato Rubino, secondo cui l’impostazione dell’ordinanza cautelare appellata si manifesta condivisibile, ha respinto l’appello cautelare proposto dai dipendenti del Consorzio di bonifica Agrigento 3; pertanto, nelle more del giudizio di merito, resteranno invariati gli assetti amministrativi e burocratici del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale, ed in primis la nomina a direttore generale del dr. Giovanni Tomasino .

E’ sempre ancorata a tre miglia dal porto di Pozzallo la nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, con più di 100 migranti a bordo, in attesa di essere autorizzata ad attraccare. In Prefettura e Capitaneria di porto di Pozzallo sono in attesa di un via libera dal ministero dell’Interno e dal ministero delle Infrastrutture che finora non è arrivato. Ieri vi è stata un’evacuazione medica per due migranti: una donna incinta all’ottavo mese di gravidanza e una bambina di 8 anni disidratata e con gastroenterite. Insieme a loro due sono stati portati a terra la figlia minorenne della donna e la madre e il fratello della bambina. Per il medico marittimo Vincenzo Morello che ha proceduto all’evacuazione e che ha avuto modo di controllare lo stato medico di altri migranti a bordo “la situazione è sotto controllo e non ci sono particolari casi d’allarme”.

Giuseppe Valenti, 56 anni, meccanico di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è morto in un incidente stradale autonomo che si e’ verificato in contrada Vituso, a pochi chilometri dal centro abitato del nisseno. L’uomo, che era a guida di una Saab, si è schiantato contro il muretto di una villetta, morendo sul colpo. Non è chiara la dinamica del sinistro. Non è da escludere un malore o una manovra azzardata. A Niscemi Giuseppe Valenti era molto conosciuto e stimato per la sua professione di esperto meccanico.

 

 E’ stato consegnato venerdì mattina 22 giugno 2018 ad Avola presso il Teatro Garibaldi il Premio Speciale “Penna Maestra” al sociologo e giornalista, Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina. Il riconoscimento è stato deciso dall’AGIRT (Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici” Edizione 2018, in memoria di Gregorio Valvo, Molto toccante e significativa la motivazione: “per il grande lavoro svolto nella piattaforma Sigef dando un forte contributo alla formazione continua dei giornalisti e per l’instancabile attività scientifica di ricerca, da docente universitario, nel campo della comunicazione on line”.

Il Premio “Penna Maestra” alla carriera è stato consegnato al segretario regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Santo Gallo“per i lunghi anni trascorsi al servizio della categoria”.

Il Premio “Tina Amato” è stato consegnato al Vice Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, ideatore ed animatore del “Giardino della Memoria” in ricordo delle vittime della mafia, “per l’impegno dei cronisti nella battaglia per la legalità, perché la lotta alla mafia è il primo baluardo della società civile nella difesa della buona qualità della vita”. Zingales è stato premiato da Giovanna Raiti, sorella del carabiniere siracusano, Salvatore Raiti, vittima della mafia, ucciso nella strage della circonvallazione di Palermo, il 16 giugno 1982, mentre era impegnato nel trasferimento del boss detenuto Alfio Ferlito.

La consegna dei Premi è avvenuta nel corso del seminario sul tema “Immigrazione e mass media, il ruolo della comunicazione nei processi d’integrazione dei richiedenti asilo. Linguaggio, metodologie e tecniche di chi deve lavorare in rete al servizio della società civile“, organizzato dall’associazione “Santo Stefano onlus”, che si è svolto ieri al teatro Garibaldi di Avola. Nel corso dei lavori è emerso che sarà firmato un protocollo d’intesa tra l’Ordine degli assistenti sociali e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Un  impegno assunto da Santo Gallo, segretario regionale dell’Odg Sicilia.”

Il seminario è stato aperto con una relazione sul tema: “Globalizzazione e migrazione: i media, la spettacolarizzazione e la controinformazione dei social network” svolta dal professor Francesco Pira: “L’elemento che emerge con tutta evidenza è la contraddizione forte che esiste tra come giudichiamo i comportamenti degli altri e ciò che accettiamo possa entrare a far parte del nostro quotidiano”.

Seconda relazione quella del dottor Pippo Cascio, sul tema “giornalismi di frontiera e comunicazione responsabile, dalla carta stampata alla tv, all’on-line, la mobilitazione della categoria”. I lavori sono stati coordinati dal giornalista Damiano Chiaramonte.

“La legge sui minori non accompagnati ha trasformato le sue aspirazioni personali. Il minore adesso segue un percorso che lo mette di fronte a delle potenzialità che egli stesso disconosceva. Il compito dell’assistente sociale in questa nuova visione è quello di costruire esattamente il progetto sociale di vita del minore insieme ad altri professionisti e del tutore volontario”, ha spiegato Maria Concetta Storaci, segretaria dell’Ordine nazionale degli assistenti sociali.

Durante la stessa giornata, è stato consegnato il premio Tina Amato è stato consegnato anche al sindaco di Avola, Luca Cannata, che insieme a Tina Amato, ha intrapreso la grande avventura dello Sprar, per il suo “impegno, durato lunghi anni, nella comunità locale al servizio dell’integrazione e dell’aiuto agli ultimi”; all’assessore alle Politiche dell’istruzione ed Edilizia scolastica – Cultura – Politiche sociali e Pari Opportunità del Comune di Avola, Simona Caldararo, “per l’impegno, la disponibilità e la collaborazione nel progetto Sprar: una donna, un’avvocata, sempre in prima linea al servizio dei più deboli” e all’equipe dei servizi sociali del Comune di Avola: Gaetano RamettaVincenzo CarusoFabio Portuese e Lina Giallongo “per il grande lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere per garantire il buon funzionamento del progetto Sprar”. Ed infine all’equipe dello Sprar di Avola: Sofia LabidPatrizia ForteSimona ZammittiGiuseppina PiazzaGianpiero ChiricoMarinella SpinaAntonio LucchesiFulvio FortunaMariagrazia Insolia e Donatella Alota “per il grande impegno quotidiano che ogni giorno profonde per garantire servizi ed integrazione ai rifugiati richiedenti asili”.

 

La Palermo – Agrigento è attraversata, e interrotta, da cantieri spesso in stop, con gravi disagi agli utenti. Adesso, a fronte di ciò che ormai ha assunto i contorni di una vera e propria “incompiuta”, la Regione Sicilia ha lanciato l’ultimatum : “O ripartono subito i lavori o la ditta può dire addio al contratto”. L’impresa ravennate, che ha l’appalto della Palermo – Agrigento, ha già previsto la ripresa dell’intervento entro metà della prossima settimana. Le ragioni del blocco sarebbero legate alle frizioni fra Anas e la Cmc di Ravenna su una delle più importanti perizie di variante del maxi cantiere del raddoppio fra Palermo e Lercara Friddi. Infatti, un mese addietro l’impresa ravennate ha presentato varianti per quasi 80 milioni di euro, e tra le due parti vi sono ancora contese su circa 5-6 milioni di euro.

Lia Sava si è insediata come nuovo procuratore generale di Caltanissetta.

La cerimonia si è svolta nell’aula magna “Saetta e Livatino” del palazzo di giustizia di via Libertà. Lia Sava assume il posto di Sergio Lari, in pensione dallo scorso 4 marzo. Negli ultimi 5 anni ha lavorato sempre a Caltanissetta come procuratore aggiunto. In occasione dell’insediamento, Lia Sava, tra l’altro, ha affermato: “Il mio impegno sarà quello di organizzare al meglio gli uffici requirenti del distretto. Si tratta di un territorio ad alto tasso criminale che comprende zone, oltre a quella di Caltanissetta, come Gela ed Enna. E le Procure devono sempre far fronte a carenze di organico che riguardano sia i magistrati che il personale amministrativo. Non è nemmeno possibile pensare, ad esempio, che la Procura minorile nissena, che ha competenza sull’intero distretto, possa reggersi solo sull’impegno del procuratore e dell’unico sostituto in organico”.

L’associazione ambientalista “MareAmico” di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, ha diffuso un video che testimonia la condizione di degrado in cui versa il boschetto del Viale delle Dune a San Leone. Recentemente si sono sollevate delle dispute sul soggetto istituzionalmente titolare del boschetto, e quindi competente ad intervenire. Anche lo stesso Lombardo spiega di avere rivolto tale quesito al Comune, e di essere ancora in attesa di una risposta.

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