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Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”, che ha provocato, tra l’altro, l’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, sarebbe impegnato a rendere dichiarazioni un testimone che avrebbe svelato numerosi casi di finanziamenti pilotati all’assessorato regionale alle Attività produttive, tra favori, complicità e ingenti finanziamenti di campagne elettorali. Il nome del supertestimone è coperto dal segreto istruttorio da parte della Procura della Repubblica di Caltanissetta, titolare delle indagini. Il testimone eccellente, probabilmente un funzionario della Regione di elevato grado che ben sarebbe a conoscenza di tanti retroscena, è ascoltato dal procuratore aggiunto Gabriele Paci e dai sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso.

“Io non c’ero, se c’ero dormivo, e se dormivo sognavo di non esserci”: omertà e reticenza. La Procura della Repubblica di Agrigento, capitanata da Luigi Patronaggio, è determinata nello scardinare le barricate di omertà che spesso si ergono intorno ad episodi delittuosi. Nel registro degli indagati sono state appena iscritte quattro persone nell’ambito dell’inchiesta sul duplice tentato omicidio accaduto lo scorso 12 giugno a Palma di Montechiaro, e che, al momento, ha provocato l’arresto di Giuseppe Incardona, 62 anni, e di Francesco Gueli, 42 anni, entrambi di Palma di Montechiaro, indagati per tentato omicidio e porto illegale di armi. Incardona, inseguendolo in automobile, avrebbe sparato 8 colpi di pistola contro l’auto condotta da Gueli. E poi Gueli avrebbe sparato, ferendolo all’addome, contro Leandro Onolfo, 25 anni. Il tutto sarebbe scaturito da una lite insorta in un bar del paese. I quattro sono indagati, a vario titolo, per falsa testimonianza e per favoreggiamento, verosimilmente perché, pur essendo nelle condizioni di fornire elementi utili alle indagini, avrebbero assunto un atteggiamento ostile all’accertamento della verità.

L’omicidio di Marco Vinci a Canicattì: il Tribunale di Agrigento, a conclusione del giudizio abbreviato, condanna a 30 anni di reclusione Daniele Lodato.

Lo scorso 13 maggio ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere a carico di Daniele Lodato, 34 anni, di Canicattì, imputato dell’omicidio, ritenuto volontario e premeditato, di Marco Vinci, 22 anni, di Canicattì, ucciso a coltellate il 17 giugno del 2017 a Canicattì innanzi ad un pub in piazza San Domenico. Lodato è giudicato in abbreviato dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alfonso Malato che adesso, condividendo la proposta della pubblico ministero, ha condannato l’omicida a 30 anni di reclusione escludendo l’aggravante della premeditazione e addebitando l’aggravante dei futili motivi. L’imputato è stato condannato inoltre al risarcimento dei danni ai genitori di Marco Vinci, costituiti parte civile tramite l’avvocato Santo Lucia, con una provvisionale, da versare subito, di 100mila euro ciascuno. A Canicattì in piazza Dante Marco Vinci è stato seduto al tavolo fuori al pub “Doppio Malto” con una donna di 38 anni, insegnante, e altre quattro persone. Lei, la 38enne, spesso rientra dentro il locale e poi fuoriesce con una consumazione. E all’ingresso del pub, Daniele Lodato, più volte le avrebbe ripetuto ammiccante: “Prego signorina”, fin quando lei, irretita, ha risposto a lui: “Non sono una signorina”. E lui, Lodato, ha replicato: “Non ti ho offeso, non ti ho detto nulla di che”. Lei, l’insegnante, che adesso è la testimone chiave del delitto, racconta ancora: “Questa discussione tra me e quell’uomo ha attirato l’attenzione dei miei amici. Ed è intervenuto Marco. ‘Cosa sta succedendo?’ – ha chiesto Marco Vinci a Daniele Lodato. Poi c’è stato uno scambio di frasi più accese, fino a quella pronunciata da Lodato contro Vinci dopo uno spintone fra i due: ‘Mi hai mancato di rispetto’. E se ne è andato via, stizzito. Sembrava che tutto fosse finito lì. Infatti, lui è andato via e noi siamo ritornati al tavolo. Mezzora dopo siamo andati via dal pub. Siamo nel posteggio della piazza. Stavamo salendo in macchina per andare via quando dall’altra parte della piazza da un’automobile è sceso quell’uomo. C’è stato un altro scontro con Marco poco distante da noi. Ho visto Marco a terra e l’altra persona andare via. E’ scappato via in macchina e ha lasciato il coltello accanto a Marco” – ha concluso la donna. Poi Daniele Lodato è stato rintracciato in pochi minuti con i vestiti ancora imbrattati di sangue. Lui ha ammesso l’omicidio e si è difeso così: “Sono stato aggredito per primo solo per una frase banale e per avere urtato quella donna. E mi hanno hanno pestato in tre, tra i quali c’era Marco Vinci. Quando sono tornato in piazza con la macchina volevo intimorirlo col coltello ma sono stato nuovamente aggredito. Non c’ho visto più, ma non volevo ucciderlo. Sono pentito”.

 

Angelo Ruoppolo Teleacras 

 

 

La Legge di Bilancio 2018 ha stabilito che dal 1 luglio il pagamento degli stipendi dovrà essere effettuato esclusivamente attraverso strumenti tracciabili e quindi sarà vietato il pagamento in contanti. 

Il datore di lavoro potrà dunque retribuire i propri dipendenti attraverso bonifico sul conto corrente del lavoratore; strumenti di versamento elettronici (assegni elettronici, carte ricaricabili), Aasegni  circolari o bancari consegnati direttamente al dipendente o ad un delegato purché coniuge, convivente o familiare in linea diretta di età superiore ai sedici anni; pagamento in contanti attraverso lo sportello bancario o postale presso il quale il datore ha un conto corrente, disposto mediante un mandato di pagamento. 

Il divieto di pagamento in contanti della retribuzione non si applica ai rapporti di lavoro domestico. Inoltre il divieto in esame non si applica ai compensi derivanti da borse di studio, tirocini e rapporti autonomi di natura occasionale. 

I datori di lavoro che violano l`obbligo in esame e che, pertanto, effettuano il pagamento delle retribuzioni o dei compensi utilizzando denaro contante saranno soggetti ad una sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro

 

 

Il prossimo 10 luglio incontreremo presso i locali della Biblioteca Comunale gli Ordini Professionali ed i soggetti e le categorie che vorranno assicurare il loro contributo in seno al procedimento di approvazione delle Direttive al piano regolatore generale. Abbiamo ricevuto dagli uffici la Relazione alle direttive per la revisione del piano regolatore generale ed intendiamo adesso avviare, dentro tempi ragionevoli, il processo che ci accompagnerà in consiglio comunale per l’approvazione definitiva di questo importante documento. Cercheremo di non trascurare gli aspetti principali di questa fase programmatica cercando di chiarire sin dall’inizio quale è la direzione che l’amministrazione intende tracciare.

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha provveduto, rapidamente, a delimitare l’area interessata da un cedimento del manto stradale al km 0,500 della SP NC n. 22 Aragona – Joppolo Giancaxio in contrada Carbonaro, per evitare situazioni di pericolo agli automobilisti e ai pedoni.
Inoltre il personale dell’Ente in servizio nella zona interessata ha collocato la segnaletica adeguata per garantire le condizioni di sicurezza. Inoltre sarà effettuata una ricognizione da parte dei tecnici del Libero Consorzio per stabilire gli interventi idonei per migliorare la transitabilità del tratto interessato, nei limiti delle risorse di bilancio disponibili.
L’Ente ricorda che nella SP NC n. 22 Aragona – Joppolo è presente una specifica limitazione della velocità fissata a 30 km/h per gli autoveicoli ed il divieto di transito per i ciclisti.

Si dà comunicazione che il SIB AGRIGENTO – Sindacato Italiano Balneari, con sede in Via Imera n. 223/c  Agrigento , ha istituito lo

SPORTELLO DEMANIO MARITTIMO 

per venire incontro alle esigenze di tutte le imprese che hanno un’attività ricadente sul suolo demaniale marittimo, titolari di concessione o che la intendano avviare.

Lo sportello si avvale di professionisti in grado di fornire consulenza sia di carattere tecnico-amministrativo, sia di natura legale.

Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria Provinciale SIB per fissare un appuntamento, telefonando al Tel. 0922.22791 o tramite e-mailagrigento@confcommercio.it

Agrigento
Isola ecologica
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La festa di san Calogero si avvicina.

 

 

 

 

 

 

 

La prima Commissione consiliare composta dal presidente Borsellino e dai Consiglieri Nobile, Carlisi e Picone si è preoccupata per tempo di scongiurare il verificarsi di quelle spiacevoli situazioni che hanno turbato la fiera che si è tenuta in occasione del Mandorlo in fiore, quali la gestione dei rifiuti dei mercatisti, la chiusura dell’isola ecologica di piazzale ex Saiseb l’abusivismo commerciale.
L’isola ecologica ad oggi è ancora chiusa; è impossibile depositare, ad esempio, gli sfalci di potatura e i cittadini non sanno dove portarli. Davanti all’isola si ricominciano a depositare i sacchetti di spazzatura e l’asfalto è ancora sporco.
La Prima Commissione sollecita assessori e dirigenti, ognuno per le proprie funzioni, a mettere in atto quanto illustrato durante le riunioni di commissione quindi a creare le postazioni di bagni pubblici, a progettare e implementare una gestione efficiente della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento presso i mercatisti senza interdire ai cittadini la possibilità di utilizzare l’isola ecologica.
Inoltre la Prima Commissione raccomanda di agevolare l’insediamento dei mercatisti attraverso apposita delimitazione del piazzale e a prevenire l’abusivismo commerciale nelle giornate della Fiera.

 


La Realmarina chiede più controlli verso i cittadini incivili

La situazione igienico – sanitaria a Porto Empedocle sta tornando alla normalità dopo giorni di grande difficoltà. Uomini e mezzi della Realmarina, infatti, hanno ultimato le maxi operazioni di bonifica delle decine di tonnellate di rifiuti che si sono accumulate in ogni angolo della città a seguito della vertenza degli operatori ecologici che per diversi giorni non hanno raccolto i rifiuti e successivamente, a causa del problema legato all’individuazione di una discarica dove conferire.
Gli interventi straordinari e supplementari, che hanno visto mettere in campo mezzi speciali e pale meccaniche, sono durati diversi giorni ed hanno interessato le zone di Piano Lanterna, dei Grandi Lavori, di Ciuccafa e Vincenzella, delle strade di accesso a Porto Empedocle e delle periferie della cittadina marinara.
Tonnellate di spazzatura accumulatasi nei giorni dell’agitazione dei lavoratori e che ha riguardato anche la zona dei Lidi e le località di vacanza. Interi compattatori sono stati riempiti con i rifiuti di via Aldo Moro, via dello Sport, via dei Fiori e piazzale Rimini dove sono stati rimossi anche cumuli di spazzatura dati alle fiamme da ignoti. Ripuliti anche marciapiedi e traverse delle strade più piccole anche queste trasformate in discariche abusive.
Ora che la situazione si sta avviando verso la normalità, è l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi, che torna a chiedere a gran voce all’amministrazione comunale, di intensificare la già buona task-force creata nei mesi addietro per avere un controllo mirato anche attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, in modo da evitare il ripetersi di queste situazioni.
“Questi ulteriori controlli – ribadisce Alongi – si prefiggono lo scopo di individuare e sanzionare chi, in barba alle precise disposizioni di legge, continua a lasciare i rifiuti di ogni tipo ai bordi di strade e marciapiedi, in periferia come nel centro cittadino impedendo dunque alla raccolta differenziata di crescere in termini percentuali per come dovrebbe. A Porto Empedocle, è stato accertato che ci sono zone più interessate di altre da questo triste fenomeno di inciviltà che per quanto minimo, riesce a sporcare la città fornendo un’immagine falsata di quella che è la partecipazione degli empedoclini alla raccolta differenziata. Per questo – conclude Alongi – chiediamo che l’amministrazione comunale intervenga ulteriormente e in maniera decisa, contro queste forme di inciviltà”.

Il direttore dell’Ente Parco dei Templi, Giuseppe Parello, annuncia che il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, anche per l’anno in corso, ha attivato le visite serali e notturne dal 7 luglio al 16 settembre. In tale periodo l’apertura avverrà tutti i giorni feriali dalle ore 19 alle ore 22, con uscita dall’area archeologica alle ore 23. Nei giorni prefestivi e festivi l’apertura serale delle ore 19 consente la visita fino alle ore 23, con uscita dall’area archeologica alle ore 24. Per l’accesso alle aree archeologiche è possibile utilizzare il parcheggio e la biglietteria posta in prossimità del Tempio di Giunone o la biglietteria posta presso Porta Quinta, in contrada Sant’Anna. Le biglietterie sono entrambe servite da parcheggio. Domenica 5 agosto e domenica 3 settembre, prime domeniche del mese, il previsto ingresso gratuito è consentito fino alle ore 19 con uscita alle ore 20.