Mario Grillo, 52 anni, di Piazza Armerina, operaio, indagato di avere ucciso ieri pomeriggio, con una coltellata, il fabbro Enrico Coco, 44 anni, è stato trasferito nel carcere di Enna. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Enrico Coco e Mario Grillo si sono incontrati nei pressi della Chiesa di San Martino per discutere di problemi su alcuni lavori affidati a Coco il quale avrebbe dovuto sistemare gli infissi dell’abitazione del figlio di Grillo ormai da alcuni mesi. Mario Grillo, per il ritardo dell’artigiano nell’esecuzione delle opere, si è inferocito e ha sferrato una coltellata a Coco, colpendolo nella parte alta della coscia, recidendo l’aorta femorale della vittima che si è accasciata in una pozza di sangue davanti al fratello, che lo aiutava nei lavori, e di altri passanti.
La maestra 59enne di una scuola elementare di Aci Catena è stata raggiunta stamane da una raffica di colpi di arma da fuoco proprio davanti il portone della sua abitazione.
L’insegnante era stata sospesa dal lavoro per ordine del giudice per le indagini preliminari con l’accusa di maltrattamenti e lesioni volontarie ai danni di uno dei suoi piccoli alunni.
Questa mattina è stata la stessa donna a notare i fori nel vetro del portone. I carabinieri subito arrivati hanno rinvenuto alcuni proiettili calibro 7,65 esplosi da una pistola. La maestra ha raccontato ai militari intervenuti di aver sì sentito dei colpi ma di non avere minimamente sospettato che potesse trattarsi di colpi d’arma da fuoco.
Una vicina di casa ha reso la propria testimonianza ai carabinieri: ho sentito tre colpi ma mi sembrava che fossero stati gli stranieri che abitano qui vicino. La mia stanza da letto è proprio di fronte alla porta dove hanno sparato. Ero nel letto e stavo guardando la tv ma non mi sono alzata. E’ accaduto tutto in un attimo, non mi sono resa conto di quello che era successo. Poi stamattina una vicina di casa mi ha detto: ‘Hanno sparato alla porta di casa della maestra’ e solo allora ho capito”.
Gli uomini dell’Arma appartenenti alla compagnia di Acireale hanno acquisito le registrazioni delle telecamere puntate verso la porta dell’abitazione dell’insegnante 59enne per tentare di individuare i responsabili del gesto intimidatorio.
Alle soglie dello scoccare del terzo anno di mandato dell’era agrigentina del Sindaco Firetto diventa obbligatorio fare un bilancio dell’ormai, più che tracciato, avviato percorso. A ripercorrere i lunghi tre anni di mandato amministrativo del Capoluogo di Provincia, ovvero della Città di Agrigento, è in una lunga nota il Consigliere Indipendente Nuccia Palermo.
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Si va verso la riapertura del tratto B della Strada Provinciale n. 24 Cammarata-Cammarata Scalo (Ponte Giuri), chiuso dal 2013 con ordinanza del Settore Infrastrutture Stradali a causa di diverse frane e dissesti. L’Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha infatti aggiudicato l’appalto dell’importo complessivo di 846.834,43 euro per l’eliminazione di tutte le condizioni di pericolo che impedivano la riapertura al transito di questo importante collegamento tra i comuni dell’area montana e la stazione ferroviaria di Cammarata.
La Commissione di gara presieduta dal dr. Fabrizio Caruana ha aggiudicato provvisoriamente l’appalto all’impresa EDILTECNICA COSTRUZIONI SRL con sede a San Cataldo (CL) che ha effettuato il ribasso non anomalo del 34,3109% sull’importo soggetto a ribasso di 821.429,40 euro, per un importo netto di 539.589,58 euro, ai quali vanno aggiunti 25.405,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale netto di 564.994,61 euro più Iva). Seconda in graduatoria l’impresa ALAK SRL di Brolo (ME), che ha offerto il ribasso del 34,2888%.
Il progetto elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali prevede la sistemazione delle frane con paratie, drenaggi, gabbionate, realizzazione di cunette per lo smaltimento delle acque meteoriche e installazione di nuova segnaletica e barriere di protezione.
Il contratto con l’impresa aggiudicataria verrà stipulato a conclusione dell’iter amministrativo.
Prosegue dunque l’impegno del Libero Consorzio di Agrigento per il miglioramento della rete viaria interna. Ricordiamo che nei giorni scorsi sono state aggiudicate altre due gare, relative ai lavori per la sistemazione dei tratti dissestati della SP n. 26 B tratto SS 189-San Giovanni Gemini (appalto dell’importo di 239.359,00 euro) e ai lavori per il ripristino del transito sulla S.P. n. 20 Stazione Acquaviva-Casteltermini-San Biagio Platani (importo complessivo di 770.000,00 euro).
Con ordinanza n. 5 del 30 maggio 2018 il Settore Infrastrutture Stradali ha disposto la chiusura al km 0+980 dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo nelle date del 5,6 e 7 giugno prossimi della Strada Provinciale n. 1-tratto A Quadrivio Spinasanta-Villaseta. La chiusura si rende necessaria in seguito all’esecuzione di lavori urgenti e indifferibili da parte della RFI alla sede ferroviaria in prossimità del passaggio a livello km 136+144, tratta Agrigento Bassa-Tempio di Vulcano.
I lavori verranno eseguiti nelle ore notturne per evitare gravi disagi alla popolazione, in considerazione del prolungarsi della chiusura del viadotto Morandi. Questi, in dettaglio, gli orari di chiusura:
– dalle ore 22 del 5 giugno alle ore 6.00 del 6 giugno
– dalle ore 22 del 6 giugno alle ore 6.00 del 7 giugno
– dalle ore 22 del 7 giugno alle ore 6.00 del 8 giugno.
La RFI, responsabile dei lavori, collocherà in anticipo la segnaletica stradale e di cantiere, diurna e notturna, indicante l’interruzione al transito, all’inizio e alla fine della strada provinciale ed in prossimità del sito di intervento, presidiando con proprio personale la zona.
Durante l’esecuzione dei lavori i mezzi pesanti dovranno obbligatoriamente seguire il seguente percorso alternativo: dalla SS 115, direzione Trapani-Gela, passare per la rotatoria Giunone e proseguire sulla SS 640, anche per raggiungere Agrigento città e il territorio provinciale. Tutti gli altri autoveicoli dovranno utilizzare le Strade Provinciali presenti sul territorio.
Anche il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aderito all’Action Day 2018, operazione a livello nazionale contro i reati di tipo ambientale. Il corpo di Polizia di Provinciale e i tecnici del Settore Ambiente hanno costituito un nucleo operativo unitamente a Polizia di Stato, Guardia di Finanza e alla Squadra Speciale della Polizia di Stato di Palermo che si occupa di questa tipologia di reati. Obiettivi della vasta operazione di controllo sul territorio sono state diverse attività, in particolare impianti di autodemolizione e di recupero dei rifiuti, nei quali sono stati eseguiti accurati sopralluoghi tra Agrigento, Licata e Sciacca.
L’iniziativa si inquadra nel più vasto programma Action Day promosso da Europol e pianificato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, e che si è svolto ieri coinvolgendo le Forze dell’Ordine in contemporanea in 16 Stati membri dell’Unione Europea al fine di controllare le aree in cui è più diffuso il fenomeno dei furti di metalli riciclabili (rame in particolare).