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Bene ha fatto l’amministrazione regionale ad avviare tempestivamente le dovute verifiche sul rispetto delle norme e dell’accordo parasociale, che stabiliscono una corsia preferenziale per i lavoratori storici della formazione professionale appartenenti all’albo unico”. Lo dicono Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc Cgil Sicilia, Francesca Bellia, segretaria della Cisl Scuola Sicilia e Ninni Panzica della Uil Scuola Sicilia, a margine del vertice che si è tenuto stamani presso l’Assessorato regionale.
“È evidente che ci sono delle anomalie – aggiungono – se si considera che su 1.352 formatori selezionati solo 507 appartengono all’albo, mentre ben 845 sono stati selezionati al di fuori di questo elenco. Lo stesso bisogna fare per la selezione degli altri profili professionali attualmente in corso”.
“Bisogna quindi accendere i riflettori sui bandi pubblicati dagli enti – continuano – sui criteri adoperati e sui vari passaggi delle procedure di selezione”.
“L’emendamento approvato nell’ultima finanziaria regionale e l’accordo parasociale siglato dalle organizzazioni sindacali e da quelle datoriali – concludono Pistorino, Bellia e Panzica – parlano chiaro. Non ci sono vuoti normativi o chiavi interpretative che possano eludere il sacrosanto diritto dei lavoratori storici di ritornare a lavorare in questo settore”.

I carabinieri di Agrigento hanno scoperto una maxi piantagione di marijuana a Canicattì (Ag). Il blitz è scattato nella tarda serata di ieri, quando una trentina di militari hanno fatto irruzione in un garage dove hanno sorpreso un imprenditore agricolo 44enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, mentre era intento a maneggiare un grosso quantitativo di marijuana già essiccata.

In un terreno adiacente, poi, l’incredibile scoperta di una maxi piantagione. Duecento piante di marijuana, alte ben oltre due metri. Centinaia di migliaia di euro il potenziale valore al dettaglio dello stupefacente sequestrato. 

L’uomo, che non è stato in grado di fornire alcun tipo di autorizzazione, è stato condotto agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni, verranno svolti i relativi esami di laboratorio per stabilire il livello di principio attivo della sostanza sequestrata

L’associazione Mareamico rilancia l’allarme per i barconi di migranti abbandonati nelle spiagge agrigentino come quello arrivato lo scorso 13 agosto dentro la riserva naturale di Torre salsa. Mareamico ha chiesto agli organi preposti trainarla al porto per evitare un sicuro inquinamento. L’imbarcazione invece è stata sequestrata, e nonostante per una settimana fosse rimasta ancorata e galleggiante, è stata lasciata a marcire e ora risulta arenata.
    Questo – dice Mareamico – sta comportando un inquinamento dei luoghi (fuoriuscita di carburante, presenza di olio, batterie esauste, legname, plastiche e ferro) e per esperienza sappiamo che rimarrà li per mesi e successivamente verrà rottamata, con le spese a carico dello Stato. Mareamico ha presentato alla presidenza del Consiglio dei Ministri una proposta di modifica della circolare del 13 febbraio 2003, che allo stato attuale impedisce l’affidamento a terzi di queste imbarcazioni.

Energia

   Denaro in contanti, conti correnti, 4 fabbricati e sei terreni per un valore complessivo di oltre 350 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza su ordine del Gip del tribunale di Gela a un imprenditore gelese, Giuseppe Cremona, accusato di frode fiscale nell’ambito di un’operazione della Procura denominata “Pala eolica”. Il provvedimento giunge al termine di una verifica fiscale scattata nei confronti di una delle due società, operante nel settore edilizio e di ingegneria civile, che fanno capo all’indagato insieme con una terza ditta individuale. Secondo l’accusa, dal 2013 al 2015, il rapporto tra le società controllate “era stato fittizio e meramente cartolare, finalizzato a creare un meccanismo di frode basato su un sistema di società-filtro utilizzate al fine di ridurre i flussi dei ricavi di talune società, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”. L’ammontare dell’evasione fiscale sarebbe di 350 mila euro, pari al valore del patrimonio sequestrato all’imprenditore.
   

Migliaia di segnalazioni di presunte irregolarità ci sono arrivate nelle ore successive alle prove di accesso al corso di Medicina di più facoltà. Tra queste, c’è anche quella riguardante i fogli da utilizzare come brutte copie”. Lo rende noto lo studio legale Leon Fell di Palermo sostenendo che “in alcune sedi è stato vietato ai candidati di utilizzare più fogli per fare i calcoli”. Lo studio legale segnala anche un caso particolare avvenuto a Catania: “i candidati superano tutti i controlli in maniera regolare, ma quando vengono trasferiti in un padiglione differente, per un guasto al sistema di climatizzazione, uscendo dall’edificio, ripassano dai metaldetector che suonano incessantemente, ma nessuno effettua i dovuti controlli né verifica nuovamente l’identità dei candidati”.
   

 

 

 

L’amministrazione comunale informa che i prossimi 7 e 13 settembre, tramite il comando della polizia locale, è stato predisposto un servizio di controllo con “street car” mirato ad arginare la sosta selvaggia e accertare le auto prive di copertura assicurativa e non revisionate. Ecco l’elenco delle vie interessate:

 

CENTRO CITTA’
vie: panoramica dei Templi, passeggiata archeologica, Crispi, Demetra, Gramsci, viale della Vittoria, Papa Luciani, Cicerone, Imera, XXV Aprile, Garibaldi, Empedocle, piazza Ravanusella, Matteotti, Bac Bac, Amendola, Acrone, Esseneto, Sturzo, Callicratide, Dante, Manzoni, Caruso Lanza, Monti, Rapisardi, degli Svevi, Solferino, Graceffo, ponte Morandi, Mazzini e tutte le strade che intersecano le predette vie.

 

QUARTIERI PERIFERICI VILLAGGIO MOSE’ – SAN LEONE
vie: Bonfiglio, Efebo, La Loggia, Leonardo Sciascia, viale Cannatello, Magellano, viale delle dune, dei pini, lungomare Falcone – Borsellino, viale dei giardini e tutte le strade che intersecano le predette vie.

MONSERRATO – VILLASETA
vie: caduti di Marzabotto, della Concordia, Zunica, Lipari, viale Monserrato e tutte le strade che intersecano le predette vie.

FONTANELLE
viale Sicilia, A. Di Giovanni e tutte le strade che intersecano le predette vie.

MONTAPERTO
vie: Rosario, Gorizia, san Giuseppe, Roma e tutte le vie che intersecano le predette vie.

GIARDINA GALLOTTI
vie: Belvedere, Napoli, Messina e tutte le vie che intersecano le predette vie.

 

In seguito a notizie di stampa riguardanti le precarie condizioni di alcune strade provinciali e delle esternazioni di alcuni amministratori di comuni della zona montana sul presunto disinteresse del Libero Consorzio, il Settore Infrastrutture Stradali precisa che proprio il grande impegno dell’Ente ha permesso di accedere a cospicui finanziamenti riguardanti la rete viaria interna. Alcune gare d’appalto sono state già ultimate, con lavori già consegnati o contratti in corso di stipula, e questo ha riguardato esclusivamente strade chiuse o con forti limitazioni al transito, requisiti esclusivi per l’ammissione dei progetti esecutivi ai relativi bandi. Al momento, peraltro, l’UREGA ha completato l’iter di gara per l’appalto dei lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità interna (comprensorio dei Comuni di Cammarata, S. Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca e Cianciana), finanziato con 3.000.000,00 di euro dal Dipartimento Regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, e, che prevede la manutenzione straordinaria di alcune strade del comparto centro-nord, come le Strade Provinciali n. 24, 25, 26, 29, 58 e 19, le Strade ex consortili SPC n. 32, 34, 35, 39 e altre ancora, mentre dopo l’approvazione del bilancio si potrà provvedere alle altre gare che prevedono la manutenzione straordinaria di altri comparti stradali, e che saranno gestite dall’Urega.
Per quanto riguarda la manutenzione di altre strade interne, in particolare la SP 19 che da Raffadali conduce a San Biagio Platani, e per la quale più volte sono stati segnalati avvallamenti e dissesti del manto stradale, a breve partiranno gli interventi di manutenzione ordinaria previsti dal contratto aperto. Si tratta ovviamente di interventi tampone, finalizzati a migliorare la sicurezza e la transitabilità di questa importante via di comunicazione con le opportune limitazioni, in attesa che siano disponibili nuovi finanziamenti regionali e nazionali. Il Libero Consorzio ha dimostrato di essere il più attivo tra le ex Province in Sicilia grazie ai progetti redatti ed ammessi a finanziamento, pur dovendo agire con una operatività ridotta a causa dell’impossibilità di approvare il bilancio in equilibrio. Ciò non consente di poter fissare le gare d’appalto relative ai progetti di manutenzione straordinaria finanziati nel 2018, con rallentamenti che potrebbero comportare anche la perdita dei finanziamenti. L’Ente, peraltro, non gode di alcuna discrezionalità sulla destinazione delle risorse, usufruendo soltanto di risorse finanziate da bandi con criteri rigidi.

Ad Agrigento i lavori di ultimazione del parcheggio pluripiano in piazzale Rosselli non sono mai iniziati, e la relativa convenzione con il Comune di Agrigento risalente al 2011 è ormai rescissa. Dunque, la Soredil, l’impresa di costruzioni che ottenne 7 anni addietro il project financing per la costruzione e la gestione del parcheggio pluripiano, ha chiesto al Tribunale di Agrigento di dichiarare risolto l’accordo che, tra l’altro, avrebbe compreso anche alcuni lavori di sistemazione superficiale di piazza Vittorio Emanuele. Il tutto condito con una richiesta di risarcimento del danno per oltre 1 milione e 300mila euro. Il Comune di Agrigento si è costituito in giudizio per resistere alla pretesa.

Il commissario della Provincia di Agrigento, Alberto Di Pisa, su proposta del settore Edilizia e Gestione Patrimoniale, ha approvato il piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni dell’Ente Provincia. Il piano adottato prevede la dismissione, ed anche l’utilizzo mediante rinnovo del comodato d’uso, di dieci unità immobiliari di proprietà della Provincia, ubicate a Castrofilippo, Comitini, Ribera, Bivona, Cattolica Eraclea, Siculiana, e poi la sede del Comando provinciale dei Vigili del fuoco a Villaseta Agrigento, del valore netto di inventario di 2.295.000 euro e con previsione di vendita nel 2019. E poi, ancora ad Agrigento, la sede della Casa della Speranza in via Gramsci da rinnovare in comodato d’uso nel 2018.

A seguito della chiusura al transito da parte dell’Anas della Galleria Spinasanta tra Agrigento e Raffadali fino al prossimo 30 novembre per opere di manutenzione, l’imprenditore di Raffadali, Giuseppe Pane, in rappresentanza di un cospicuo gruppo di commercianti ed artigiani, e in accordo con la Confesercenti provinciale, lancia un appello e afferma: “Già il nostro territorio è martoriato da una viabilità da terzo mondo. Adesso questa scellerata decisione porterà al collasso tutti gli operatori economici dell’entroterra. Certamente la messa in sicurezza della galleria è priorità assoluta ma la regolare manutenzione dell’infrastruttura nel corso degli anni avrebbe evitato tale disagio. In ogni modo si poteva valutare il doppio senso di marcia in una unica galleria. Ovviamente l’Anas, ente gestore, non si sogna di riunire in un tavolo tecnico i vari sindaci e le associazioni per cercare di trovare soluzioni che riducano al minimo il disagio. Non è assolutamente una condizione accettabile. Alla luce di ciò chiedo per nome e per conto dell’imprenditoria locale, che una delegazione dell’Anas, incontri i sindaci dei paesi dell’entroterra coinvolti e le associazioni con in testa Confesercenti, per trovare immediate soluzioni e date certe, dato che, per come recita il comunicato, la data del 30 novembre si deve considerare solo per procedere ai rilievi, mentre eventuali interventi di manutenzione saranno successivi, dunque non traspare una reale data di riapertura della galleria”.