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“L’incontro svoltosi ieri pomeriggio alle 16 presso la biblioteca comunale “Franco La Rocca” sulla Revisione del Piano Regolatore Generale del Comune di Agrigento merita una riflessione approfondita.
Cominciamo col dire che abbiamo condiviso il metodo ed il merito poiché riteniamo che la strada di “assicurare una maggiore efficienza dello Strumento di Governo del Territorio e dare massima importanza alla partecipazione e concertazione con i portatori di interesse coinvolti” sia la strada corretta.
Ma anche il merito delle macroidee espresse dalla Vice Sindaco Elisa Virone su Waterfront, Centro Storico, Periferie e necessità di ricucitura col centro urbano, Parco Urbano, raccordo col Parco Archeologico sono tutti da Noi pienamente condivisi e vanno nella logica di cui ormai vi è piena consapevolezza nel Paese ed anche nelle professioni tecniche che ormai non vi sia alternativa alla rigenerazione urbana da considerare come alternativa virtuosa alle espansioni incontrollata delle città ed al consumo di suolo.
Una revisione del PRG passa da un’analisi impietosa degli errori delle previsioni in esso contenute soprattutto nella parte in cui s’immaginava una crescita demografica che non si è realizzata.
Anche la strumentazione accennata è convincente.
Nei successivi appuntamenti già programmati avremo modo di portare il nostro contributo specifico, ma registriamo con favore una sintonia perfetta con quanto già emerso nella riunione di ieri dai vari interventi”

 

“La Prima commissione consiliare, presieduta da Salvatore Borsellino e composta da Teresa Nobile, Marcella Carlisi e Giuseppe Picone ha formalizzato un atto di indirizzo per l’amministrazione attiva al fine di velocizzare il sistema di rilascio delle carte di identità elettroniche.
L’amministrazione dovrebbe provvedere con appositi ordini di servizio a potenziare il personale dedicato, magari implementando sedi distaccate a Fontanelle e Villaseta.
Inoltre è importantissimo che venga istituito il servizio di prenotazione in modo che tutti i controlli che creano lungaggini vengano effettuati prima dell’arrivo negli uffici di chi ha effettuato la prenotazione, diminuendo i tempi di attesa.
Altra indicazione contenuta nell’atto di indirizzo è quella di migliorare l’informazione alla cittadinanza sul servizio, promuovendo il servizio a domicilio per disabili e anziani prenotabile al numero 0922 59.85.85, indicando gli orari e la disponibilità degli uffici e le modalità e i costi del rilascio delle carte di identità”

 

 

A seguito dell’ultimo episodio di intenso fetore proveniente dalla stazione di sollevamento “Due Rocche” e dal canalone di raccolta delle acque meteoriche immediatamente a valle della stessa, fenomeno registrato nella tarda serata di lunedì, il Sindaco Giuseppe Galanti, in considerazione del fatto che non è la prima volta che il problema si registra, con una nota indirizzata ai responsabili di Girgenti Acque, ha chiesto di sapere quali interventi, oltre a quelli di ordinaria manutenzione già in corso, intenda adottare per la soluzione di questa rogna.
<<Ho ritenuto necessario sollecitare GirgentiAcque ad intervenire per trovare una soluzione definitiva – sono le parole del Sindaco – in considerazione del fatto che quanto accaduto lunedì sera non né la prima che succede, ma è un fenomeno che si ripete da parecchio tempo. Un problema che oltre a deteriorare l’ambiente, soprattutto nuoce alla salute delle persone, ed in questo periodo particolare di caldo, arreca disagi ai cittadini e notevole fastidio a quanti hanno scelto Licata per trascorrere le loro vacanze e che, mi risulta, hanno già minacciato di interrompere le ferie anticipando la partenza.
Tutto ciò, oltre a procurare notevoli danni economici, purtroppo, lede anche l’immagine della nostra città, rischiando di vanificare, sin dal nascere, ogni tentativo di rilancio dal punto di vista turistico e, conseguentemente, economico e sociale.
L’intervento presso GirgentiAcque è stato già effettuato, ed adesso siamo in attesa di un loro sollecito riscontro, e se dovesse tardare ad arrivare – conclude il primo cittadino – torneremo all’attacco, secondo quella nostra filosofia del lavoro in base alla quale nessuno problema sarà accantonato fino a quando non lo risolveremo>>.

Piano opere pubbliche del Libero consorzio di Agrigento, l’Ordine degli Ingegneri: “Una importante boccata d’ossigeno per il territorio e per i liberi professionisti”.


L’Ordine degli Ingegneri di Agrigento è intervenuto con il consigliere provinciale Achille Furioso, alla conferenza stampa di presentazione del Piano triennale delle opere pubbliche, viabilità provinciale ed edilizia scolastica 2018/2022 presentato nei giorni scorsi dal Libero consorzio. Dopo avere portato i saluti di tutto il Consiglio e del presidente, Alberto Avenia, dato il benvenuto all’avv. Caterina Maria Moricca, nuovo segretario e direttore Generale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Furioso ha dichiarato che essere invitati alla presentazione di opere finanziate per circa 100 milioni in una provincia come quella di Agrigento è come essere invitati ad una “festa”. Il consigliere, nel suo intervento, ha tenuto inoltre a ringraziare i tanti ingegneri dipendenti pubblici dell’Ente (Mimmo Di Carlo, Filippo Napoli, Ernesto Sferlazza) che con il loro lavoro danno lustro all’Ordine e reso possibile la stesura di progetti finanziati che potranno dare lavoro a tanti giovani professionisti.
“Oggi, finalmente, dopo anni di latitanza dovuta alle arcinote vicende politiche e amministrative – commenta Furioso – apprezziamo l’elenco di progetti cantierabili, per la maggior parte già finanziati, per una viabilità provinciale che versa in condizioni disastrose. I liberi professionisti accolgono con grande attesa la nuova stagione di collaborazione del Libero Consorzio con lo Stato centrale e la Regione. Ciò ha consentito di dare impulso a tanti lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità e sulle scuole, proprio grazie all’intervento dei fondi statali: Patto per il Sud, ex fondi Ponte sullo Stretto e fondi Cipe, oltre i fondi regionali”. Il consigliere Furioso ha manifestato inoltre la disponibilità dell’Ordine a fornire la propria collaborazione nella stesura dei disciplinari tipo dei futuri incarichi per incarichi esterni. In tal senso vi è stata piena condivisione con il segretario generale Moricca sul nuovo corso avviato nelle opere pubbliche dal decreto legislativo 50/2016 con particolare riferimento all’apertura agli incarichi ai liberi professionisti. Infatti il legislatore ha escluso per i dipendenti pubblici che svolgono la progettazione l’incentivo per le competenze tecniche.
L’ingegnere Achille Furioso ha inoltre sottolineato come il nuovo Codice degli Appalti imponga che il Responsabile unico del procedimento debba essere un dipendente interno iscritto negli Albi professionali per appalti oltre un certo importo. L’ingegnere ha ribadito che ciò sarà garanzia di professionalità e ha invitato la governance del Libero Consorzio non solo prevedere l’adeguato aggiornamento professionale per i propri dipendenti che svolgeranno il ruolo di Rup, ma anche a selezionarli con attenzione, alla luce della maggior rilevanza che questa figura assume con le nuove normative. Quel che l’ingegnere auspica è la creazione di un clima di collaborazione tra libero professionista esterno e il tecnico dell’ente pubblico, in modo tale che il primo possa fornire quel know how specialistico indispensabile per la realizzazione di alcune tipologie di lavori, a cominciare dalla messa in sicurezza di tutte le scuole di competenza provinciale
Il consigliere Furioso ha concluso il proprio intervento facendo rifermento all’impegno che ha assunto la Consulta regionale degli Ingegneri, riunitasi la scorsa settimana ad Agrigento, di portare all’attenzione degli interlocutori politici il rilancio del fondo di rotazione della progettazione che può essere un utilissimo strumento non solo per dare lavoro ai professionisti ma anche per non fare perdere ulteriori finanziamenti nazionali ed europei, rimandando al convegno che l’Ordine di Agrigento ha già programmato a tal proposito per il prossimo 28 settembre.

Nella zona di Maddalusa, dove il fiume raggiunge il mare, si è registrata una grave morìa di anatre. Nel giro di poche ore quasi tutti gli esemplari che popolavano le acque della zona sono morte, dopo una straziante agonia. Prima di morire, come loro consuetudine, hanno raggiunto la sponda, dove tuttora si trovano le carcasse.
I cittadini residenti in zona chiedono, intanto, l’immediata rimozione delle carogne, sicura fonte di contagio per altri animali e veicolo di possibili infezioni anche per l’uomo, ma ritengono opportuno anche conoscere le motivazioni di quanto avvenuto.
Gli stessi cittadini hanno allertato il servizio veterinario e l’Asp. La notizia è rimbalzata su Facebook, con una infinità di visualizzazioni e commenti, anche infuocati. La segnalazione è stata inoltrata anche ad alcune associazioni animaliste ed ambientaliste.
Non solo lo sgomento, infatti, e la tristezza per la morte delle anatre che popolavano la foce e che attiravano quotidianamente bambini e famiglie che trascorrevano ore ad ammirarle e dar loro pane da beccare, ma anche la paura di chi risiede a Maddalusa, di chi in quella zona porta a passeggio i propri animali domestici, di chi pesca in quelle acque, di fa il bagno qualche metro più in là.
Diventa, infatti, importante sapere se il tragico fenomeno sia stato causato dall’uomo o è imputabile ad altro. Se in un primo momento si è pensato ad un avvelenamento messo in atto da qualche mano scellerata, non si esclude possa trattarsi di una epidemia “naturale”, come il clostridium botulini. Questa ultima ipotesi potrebbe spiegare come siano salvi solo pochissimi esemplari che si sono spostati più a monte, lungo il fiume.
In foto: alcune anatre morte lungo la foce del fiume e la stessa zona prima della morìa
E’ possibile avere anche qualche video, sia del prima sia delle ore in cui si è registrato il fenomeno. 
Le immagini sono state realizzate da Antonino Moribondo che le mette liberamente a vostra disposizione.

Legambiente su strage uccelli foce Akragas
Chiediamo agli organi preposti di fare tutto quanto in loro potere affinché vengano appurate, nei tempi più rapidi, le cause della strage di uccelli acquatici verificatasi sulle sponde della foce del fiume Akragas.

Le dimensioni della vicenda sono tali da richiedere urgenti attività di indagine che vadano innanzitutto a sgombrare il campo dall’ipotesi di un’attività dolosamente posta in essere allo scopo di provocare la morte delle decine e decine di esemplari rinvenuti nell’intorno di questa foce che ormai da tempo, nonostante tracce evidenti di incuria e degrado, si era rivelata sito ideale per la stanzialità e la riproduzione di tante specie acquatiche di volatili. Non crediamo possibile che la crudeltà umana possa spingersi a tanto, stante la presenza non solo del tutto innocua ma addirittura qualificante di questi animali sul piano prettamente naturalistico.
Ma proprio perché vogliamo scartare questa orrenda ipotesi riteniamo vadano raccolte le preoccupazioni di chi quei luoghi, peraltro così contigui all’abitato di San Leone, li vive quotidianamente ed ha diritto di essere informata e rassicurata in merito all’elemento che ha prodotto la moria dei volatili, e ciò al fine di prevenire ogni possibile rischio per la salute umana oltre che per provare a preservare gli esemplari dell’avifauna acquatica sopravvissuti.
Per parte nostra continuiamo a sostenere che la foce del fiume Akragas meriterebbe ben altra attenzione e cura e quindi una sorte ben diversa da quella che fino ad ora le è stata riservata sminuendone le evidenti potenzialità, sia per ciò che riguarda la salvaguardia della biodiversità che come sito in grado di svolgere pienamente una funzione ricreativa, educativa e quindi sociale.

Il consigliere Marcella Carlisi su moria foce fiume Akragas

“Si guarda con preoccupazione per quanto accaduto alla foce del fiume Akragas, soprattutto fino a quando non saranno trovate le cause della moria.
Viste le voci che correvano sono prontamente andata a verificare che nella zona non fosse stata oggetto di derattizzazioni comunali. Al servizio al momento è dedicato un solo operaio comunale che non si è avvicinato alla zona in questione e quindi le cause devono essere cercate altrove.
La macchina comunale non è comunque pronta a queste emergenze e registro un’approssimazione sicuramente dovuta ad una situazione nuova e mai gestita prima ma questa non è comunque una valida scusa perché non venga trattata immediatamente come dovuto”

 

 


Entra ufficialmente nel vivo l’edizione 2018 dell’estate joppolese, “Sotto un cielo di ombrelli”. Si partirà giorno 13 luglio e si concluderà domenica 19 agosto 2018. All’interno della manifestazione, è prevista la consueta e famosa “Sagra del melone giallo” nei giorni 4-5 Agosto e l’ormai consolidato premio nazionale “Sipario d’Oro” dove ogni anno attraggono nel paese di Joppolo Giancaxio migliaia di persone

“Il percorso di stabilizzazione avviato non può che trovare piena condivisione, ma emergono gravi anomalie nei metodi e nella forma, i cui effetti vanno a penalizzare alcuni profili professionali”. La Funzione Pubblica Cgil di Agrigento contesta l’applicazione delle procedure utilizzate dalla gestione commissariale dell’Asp 1 rispetto alla vertenza che riguarda il destino occupazionale dei precari. Il commissario Venuti, che nella fase finale dell’iter si è sottratto incomprensibilmente al confronto – spiegano Alfonso Buscemi, della segreteria regionale, e il segretario provinciale, Enzo Iacono – ha operato scelte che certamente non ci trovano d’accordo. A partire dalla decisione di declassare ad un profilo inferiore ben 60 posti, il cui ruolo di provenienza è quello amministrativo, cioè appartenente alla categoria C. In particolare sono stati previsti 28 posti di Operatore Tecnico e 32 di Coaudiatori. Un meccanismo che finisce in modo evidente per danneggiare quanti, nel corso degli anni, hanno svolto una mansione superiore. E questo anche in chiara violazione allo spirito della legge Madia che espressamente recita: “Superamento del precariato e valorizzazione delle esperienze lavorative”. In secondo luogo – sottolineano Buscemi e Iacono – non comprendiamo la volontà del commissario di procedere allo scorrimento di graduatorie esistenti per la categoria B prima di esperire le procedure di stabilizzazione per la categoria C negando, quindi, l’opportunità ad ogni singolo dipendente di poter scegliere quanto a lui più congeniale rispetto alla propria collocazione. Tutto questo non fa altro che produrre confusione, preoccupazione e smarrimento. Manifestiamo dunque tutta la nostra delusione per la conduzione di questa vertenza da parte di Venuti, segnata da inadempienze e mancanza di trasparenza, annunciando sin d’ora, in caso di ulteriore chiusura al confronto, legittime e democratiche forme di protesta. Invitiamo il commissario a revocare la delibera di assunzione per mobilità del comparto ,che priva di un diritto i lavoratori precari e tutto il personale di ruolo che, dopo dieci anni, di blocco delle progressioni di carriera legittimamente aspetta di poter concorrere alle stabilizzazioni ed alle verticalizzazioni, mentre alla Prefettura di Agrigento – concludono Buscemi e Iacono – comunichiamo che, alla luce dei rilievi mossi, la conciliazione si chiude con esito negativo”.

 

Silvio Alessi

La società Akragas Città dei Templi e il Presidente Silvio Alessi, con riferimento alle note vicende internazionali che hanno stoppato la trattativa in corso con la Holding Iraniana con a capo il Dr. Karimonee e a seguito della notizia di pochi giorni fa in merito all’accordo raggiunto dall’UE con l’Iran sul nucleare, fatto senz’altro positivo per la politica internazionale, che senza ombra di dubbio servirà a riportare un clima di distensione nei rapporti economici bilaterali tra i vari Stati, si auspicano che, a questo punto si possano superare i problemi ostativi che hanno drasticamente interrotto la trattativa in corso con la Holding Iraniana al fine del subentro e dell’acquisizione delle quote societarie.

Poiché i tempi sono ristretti (il 13 luglio scade il termine per iscrivere la squadra al prossino campionato di serie D) questa Società e il Presidente Alessi si rendono pubblicamente disponibili, solo ed esclusivamente in presenza di un segno tangibile della reale volontà di addivenire ad una conclusione positiva della trattativa, a rispettare la prossima scadenza ed iscrivere la squadra, nelle more che si concretizzi il passaggio di proprietà nei giusti modi e con i dovuti tempi. Qualora si realizzi questa possibilità, il Presidente Alessi si è reso anche disponibile a supportare la nuova proprietà, per la prossima stagione sportiva, tramite la sottoscrizione di un cospicuo contratto di sponsorizzazione.

Di tutto quanto sopra esposto, è stato informato il mediatore della trattativa il Sig. Hamid Rasouli, dal quale attendiamo una celere e, speriamo, positiva risposta.    

Ci auguriamo, quindi, che il grande interesse (più volte manifestato e comunicato non solo alla società ma anche ai tifosi) da parte dei nuovi investitori sia ancora vivo, ed essendoci di nuovo i presupposti e le condizioni per potere concludere la lunga e travagliata trattativa, si possa finalmente addivenire ad una positiva conclusione dell’operazione.

In caso contrario, ed in assenza di giuste e convincenti motivazioni, ci dispiacerebbe pensare che anche questa trattativa  debba alla fine risultare un grande Bluff da parte dei nostri interlocutori, vanificando così mesi di intenso e duro lavoro, fatto con amore e passione, da parte di Enzo Caponnetto e Gerlando D’Aleo che hanno trascurato i propri affetti e il proprio lavoro per cercare di dare un futuro a questa società ma soprattutto al calcio agrigentino, ed ai quali va il nostro sincero e affettuoso ringraziamento per tutto l’impegno profuso, a prescindere dal risultato della trattativa.

 

“Il messaggio che passa è che i migranti fanno terrore e gli italiani hanno paura, rischiamo di andare verso una deriva culturale. Qua a Lampedusa non sappiamo cosa fare se dovessero improvvisamente sbarcare 500 migranti, al vecchio governo chiedevo di essere ricevuto e mi dicevano di aspettare il nuovo governo”. Lo ha detto il sindaco dell’isola delle Pelagie, Totò Martello, al convegno “Lampedusa, giornalismo e cultura in un’isola aperta al mondo”, nell’ambito di ‘Lampedus’amore – Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano’, la manifestazione dedicata alla giornalista scomparsa tre anni fa che si conclude stasera. “Ho chiesto al ministero per l’Interno più volte di capire cosa si deve fare con l’hotspot di Lampedusa – ha aggiunto il sindaco – che è stato chiuso, e non ho mai ricevuto risposta. Sulle intenzioni del nuovo governo non ho notizie, il ministro Salvini non mi ha risposto forse perché io non ho twitter e quindi non posso avere risposte”.