Non sarebbe stato rispettato il Patto di Stabilità. E’ questa l’ipotesi di reato secondo i pubblici ministeri Simona Faga e Chiara Bisso coordinati dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.
In attesa della realizzazione del rigassifigatore a Porto Empedocle l’Enel aveva erogato dei soldi (tanti) per le cosiddette “opere compensative” che comunque secondo le indagini, sono risultati di gran lunga inferiori rispetto a quelli inseriti nell’apposito capitolo nella voce “entrate”.
L’avviso di garanzia riguarda l’ipotesi di reato di “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici”.
Questa è l’accusa contro l’ex sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto ed oggi primo cittadino di Agrigento.
Oltre a Firetto ci sono altri sette indagati. Si tratta del dirigente finanziario al Comune di Porto Empedocle Salvatore Alesci e poi i componenti del collegio dei revisori dei conti Carmelo Presti, Francesco Coppa, Ennio Saeva, Ezio Veneziano, Rosetta Prato e Enrico Fiannaca.