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Non sarebbe stato rispettato il Patto di Stabilità. E’ questa l’ipotesi di reato secondo i pubblici ministeri Simona Faga e Chiara Bisso coordinati dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.

In attesa della realizzazione del rigassifigatore a Porto Empedocle l’Enel aveva erogato dei soldi (tanti) per le cosiddette “opere compensative” che comunque secondo le indagini, sono risultati di gran lunga inferiori rispetto a quelli inseriti nell’apposito capitolo nella voce “entrate”.

L’avviso di garanzia riguarda l’ipotesi di reato di “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici”.

Questa è l’accusa contro l’ex sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto ed oggi primo cittadino di Agrigento.

Oltre a Firetto ci sono altri sette indagati. Si tratta del dirigente finanziario al Comune di Porto Empedocle Salvatore Alesci e poi i componenti del collegio dei revisori dei conti Carmelo Presti, Francesco Coppa, Ennio Saeva, Ezio Veneziano, Rosetta Prato e Enrico Fiannaca.

I giornalisti del sindacato Sagi hanno ricordato Leonardo Guida, addetto stampa dell’Asp 1 scomparso dopo una lunga malattia nel 2015, nel corso di una manifestazione svoltasi al Circolo Empedocleo. Nell’ambito dell’incontro è stato assegnato un premio, intitolato proprio al dirigente sindacale, al giovane cronista pugliese Pio Maggio, per un servizio sui valori dello sport. “ Abbiamo ricevuto oltre 30 articoli– spiega il Segretario Nazionale del Sagi Nino Randisi, presente alla manifestazione– e abbiamo ritenuto meritevole quello di Maggio. Menzione particolare anche per altri due giovani colleghi, Magda Di Piero e Angelo Cassetti, sempre per pezzi concernenti lo stesso argomento, lo sport.“Guida, infatti–  ricorda Randisi–  era un vero appassionato di motori ed in particolare del rally, essendo stato anche un pilota con il nome d’arte di Willer”. Nell’ambito del giornalismo Guida ha collaborato con diverse testate locali e regionali. I colleghi intervenuti hanno voluto sottolineare la correttezza e lo spirito battagliero di Guida a difesa dell’intera categoria, distinguendosi per le iniziative a favore della stabilizzazione e la creazione di nuove opportunità di lavoro negli uffici stampa degli enti locali siciliani. “Per anni insieme a lui–  continua Randisi, abbiamo lottato coni vertici dell’azienda sanitaria di Agrigento per il riconoscimento del suo status e a difesa della sua mansione. Certamente tutto ciò lo ha anche minato nel fisico anche per la pesante malattia che lo affliggeva ma che affrontava con serenità”. “ Il premio intitolato a Guida- conclude Nino Randisi- si terrà nelle sua seconda edizione il 20maggio del prossimo anno. Per l’organizzazione dell’evento, oltre alla giuria di colleghi che selezioneranno gli elaborati giornalistici, affiancheremo nella scelta degli articoli da premiare, anche alcune persone che sono state particolarmente vicine a Leonardo da un punto di vista umano ed affettivo”.

 


L’Hotel Costazzurra Museum & Spa è stato premiato ieri a Milano col Good Energy Award.

Il premio viene annualmente assegnato dalla Bernoni Grant Thornton a quelle aziende che nel proprio settore riescono meglio ad incarnare lo spirito di innovazione.

Bernoni Grant Thornton è infatti la member firm italiana di Grant Thornton International Ltd specializzata nei servizi di consulenza tributaria, societaria, advisory, IT e di outsourcing che si è posta quale obiettivo la partnership strategica con le eccellenze dell’imprenditoria italiana.

Tema della premio: l’energia. Non a caso l’edizione di quest’anno è stata supportata anche dal colosso industriale Bosh.

Ed è stato proprio Gerhard Dambach, amministratore delegato della Robert Bosh spa, ieri sera nel corso della cerimonia di premiazione all’auditorium Bosh, a complimentarsi con i vincitori nel corso del suo intervento.

La giuria del Premio Good Energy Award – edizione 2018, era presieduta dal Prof. Maurizio Fauri dell’Università di Trento ed ha ritenuto di qualificare l’Hotel Costazzurra nella categoria Travel & Leisure.

“Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento che sprona la nostra azienda sempre più a perseguire l’eccellenza e l’innovazione“.

La Procura della Repubblica di Agrigento è stata impegnata nella requisitoria al processo di primo grado nell’ambito dell’inchiesta su una presunta truffa al Servizio sanitario nazionale, e che ha provocato, nel 2013, il sequestro, ad opera dei Carabinieri del Nas, di una farmacia e di una parafarmacia a Porto Empedocle, e di un’altra parafarmacia ad Agrigento. Secondo i capi d’imputazione, le parafarmacie sarebbe state trasformate in farmacie, vendendo farmaci senza fustelle e ricette in bianco firmate da medici compiacenti. La pubblico ministero Simona Faga ha chiesto 4 anni di reclusione per il farmacista Mario Terrana, 65 anni, di Porto Empedocle, ed 1 anno e 10 mesi di reclusione per Ninì Mirella Pace, 64 anni, moglie di Terrana. Poi 2 anni e 4 mesi per Cinzia Venturella, 35 anni, di Ribera, ed 1 anno e 4 mesi per Carmelinda Strazzeri, 37 anni, di Mazzarino, e sono entrambe farmaciste collaboratrici della farmacia di Terrana. Poi 2 anni e 6 mesi per Gino Montante, 71 anni, di Agrigento, 2 anni e 2 mesi per Andrea Savatteri, 66 anni, di Porto Empedocle, 1 anno e 6 mesi per Raffaele Sanzo, 57 anni, di Agrigento, e 2 anni e 2 mesi per Carmelo Amato, 67 anni, di Agrigento, tutti medici. E poi 1 anno e 6 mesi per Michele Alletto, 49 anni, di Agrigento, dipendente della farmacia di Terrana. E poi 8 mesi per Salvatore Cani, 53 anni, di Canicattì, addetto a un deposito di medicinali. A vario titolo rispondono di truffa, falso, ricettazione ed esercizio abusivo della professione. La pubblico ministero ha escluso l’associazione a delinquere.

Carabinieri della Compagnia di Licata hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre uomini di 40 anni, tutti di Licata, sorpresi in possesso di un ingente carico di uva da tavola, di provenienza illecita, ad un posto di blocco in contrada “Conca Ginisi”. I militari dell’Arma, durante un servizio di prevenzione nelle aree rurali, hanno infatti notato due auto provenienti da una strada interpoderale, e considerata l’ora tarda ed il luogo poco trafficato, hanno deciso di procedere al controllo. Alla vista della pattuglia, il conducente di una delle due vetture, una Fiat Multipla, ha abbandonato il mezzo, cercando di fuggire a piedi, ma è stato inseguito e acciuffato. Gli altri due soggetti, a bordo di una seconda auto, si sono invece fermati. Dall’ispezione dei due automezzi è saltato fuori il carico di uva da tavola, del valore di alcune centinaia di euro e di ottima qualità, del peso complessivo di oltre sette quintali. I tre non hanno saputo fornire alcuna documentazione o giustificazione. Nel corso della perquisizione sono saltate fuori anche alcune cesoie, forse utilizzate per asportare l’uva.
Auto e uva sono state sequestrate.

La Corte d’Appello di Palermo, Sezione Terza Penale, accogliendo le conclusioni del collegio difensivo composto dagli Avvocati Alberto Polizzi, Marco Giglio, Luigi Troja e Gero Noto Millefiori ha assolto gli imprenditori empedoclini Biagio Abate, Salvatore abate, Marcello Sguali e Salvatore Butera.

In particolare, gli empedoclini erano stati accusati dalla DDA di Palermo di aver reso falsa testimonianza al fine di favorire alcuni pregiudicati empedoclini sotto processo per estorsione.

Gli imprenditori hanno sempre proclamato ad alta voce la loro innocenza.

In primo grado a seguito di giudizio abbreviato dinanzi il GUP di Palermo Dott.ssa Ettorina Contino i quattro erano stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione.

La Corte d’Appello di Palermo invece, accogliendo le istanze degli avvocati Giglio, Troja, Polizzi e Noto Millefiori ha assolto tutti gli imputati con ampia formula liberatoria perché il fatto non sussiste.

Gli Appellanti hanno sempre sostenuto di aver detto tutta la verità e che condanna di primo grado era un macroscopico errore giudiziario.

Con la pronuncia della Corte d’Appello con la più ampia formula liberatoria “perché il fatto non sussiste” si mette la parola fine ad un vicenda ove gli imprenditori non meritavano affatto alcuna condanna, ma anzi meritavano considerazione e rispetto per il ruolo sociale e per aver sempre difeso i principi di diritto e legalità.

 

 Il Consorzio Universitario di Agrigento presenterà il prossimo 27 settembre il libro del sociologo Francesco Pira  e Andrea Altinier “Giornalismi, la difficile convivenza con fake news e misinformation

L’evento si svolgerà nell’Aula Magna “Luca Crescente alle ore 17.

Prima degli interventi Il Consigliere d’Amministrazione Prof. Antonio Moscato, promotore dell’iniziativa che ha fortemente voluto, rivolgerà un saluto agli intervenuti soffermandosi brevemente sui contenuti del libro.

Interverranno :

la D.ssa Anna Maria Sermenghi

Dirigente scolastico

Avv. Vincenzo Avanzato

Presidente Ordine Avvocati Agrigento

Dott. Giovanni Di Maida

Vice Pres. Consorzio Universitario di Agrigento

RELATORE

Prof. Francesco Pira , Sociologo , Giornalista, Docente di comunicazione all’Università di Messina.

Introduce e modera

D.ssa Carola Depaoli

Presidente ANDE Agrigento

Subito dopo la presentazione si aprirà un dibattito a tema tra l’autore e i giornalisti invitati a presenziare e chiunque faccia preventiva richiesta di intervenire, al personale interno, all’inizio della discussione.

L’evento si è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Agrigento con la concessione di tre crediti formativi.

L’ingresso è aperto a chiunque voglia partecipare.


Sulle voci relativamente al possibile ingresso di Forza Italia nella Giunta Firetto interviene il Capogruppo della LEGA ad Agrigento, Nuccia Palermo, da sempre in opposizione al Sindaco Firetto, che ne auspica l’infondatezza .
“Già da qualche giorno circolano voci, non ancora smentite, sul possibile ingresso di Forza Italia nella Giunta Firetto in appoggio, ovvero, ad un Sindaco eletto con liste civiche ma palesemente collocato nel centro sinistra. Siamo sicuri che tali voci sono e resteranno della Fake news perchè creerebbero, qualora fossero fondate, una discrasia  rispetto alla linea nazionale. Tale discrasia – conclude il Capogruppo della LEGA – rappresenterebbe, ad Agrigento, una possibile rottura nei rapporti futuri con la LEGA”.


 

L’annuncio dell’assessore Ruggero Razza in buona parte conferma i commissari uscenti delle Asp. «Ai nuovi manager chiederemo di lavorare in squadra per attuare la strategia di rilancio che in questi mesi abbiamo iniziato a realizzare»

 

Il valzer delle nomine non finisce mai. Mentre la maggioranza completa il puzzle dei posti di sottogoverno nelle società partecipate dalla Regione Siciliana, ecco che l’assessore alla Salute Ruggero Razza torna a firmare le nomine dei commissari che, almeno per i prossimi 45 giorni, guideranno le aziende sanitarie provinciali in attesa che vengano rinnovati i vertici dirigenziali. Confermati Giovanni Bavettaall’Asp di Trapani e Antonio Candela nell’azienda provinciale di Palermo. Ad Agrigento resta Gervasio Venuti, a Ragusa Salvatore Ficarra, al Policlinico universitario di Palermo Fabrizio De Nicola, mentre Giuseppe La Ganga guiderà l’ospedale universitario di Messina. E ancora: Giovanna Volo è stata nominata all’Arnas Civico di Palermo (l’ex direttore Giovanni Migliore è stato chiamato a guidare il Policlinico di Bari), mentre Roberto Colletti sarà a capo degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, sempre nel capoluogo. Giorgio Giulio Santonocito al Garibaldi di Catania.

Secondo Razza si tratta soltanto di un provvedimento «in esecuzione delle delibere votate dalla giunta e dopo la formalizzazione del decreto del presidente della Regione Siciliana». Ma il primo inquilino dell’assessorato di piazza Ottavio Ziino annuncia anche che «la selezione dei nuovi direttori generali è di imminente conclusione» dunque «la nomina dei commissari è stata formalizzata per 45 giorni e ho avuto modo di chiarire a tutti che, nel rispetto del lavoro della commissione, si è ritenuto di adottare il criterio di non confermare alcuno dei commissari nominati nella medesima azienda, nell’eventuale scelta discrezionale che presiede alla nomina dei direttori generali».

La Sicilia, sottolinea ancora Razza, è «la seconda Regione in Italia a procedere alla selezione dei vertici in costanza del nuovo modello nazionale. Ai nuovi direttori, che rimarranno in carica tre anni, chiederemo di lavorare in squadra per attuare la strategia di rilancio che in questi mesi – conclude – abbiamo solo iniziato a realizzare».