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“I pilastri che reggono le campate sono oramai privi di copri di ferro, presentano armature metalliche scoperte e fortemente ossidate. Le sezioni reagenti di tali elementi presentano una vistosa riduzione di dimensioni.” Questo è quello che ci dicono i nostri tecnici. Ma per essere più chiari vi mostriamo l’ammaloramento dei pilastri del ponte in località Caos, in Agrigento, nel tratto stradale della SS 640. Ad occhio nudo si vedono delle tavole di legno, del ferro arrugginito, del cemento decisamente sfaldato e della schiuma di poliuretano piazzata li per bloccare tutto. Il compito di Mareamico, da sempre con un occhio vigile sul territorio, è segnalare, e lo facciamo mettendo a corredo delle immagini. Ma questa volta non solo denunciamo agli organi di stampa quanto abbiamo documentato, ma per evitare ogni allarmismo e comprendere, com’è opportuno che sia, lo stato di salute del viadotto abbiamo inviato quanto in nostro possesso al Prefetto di Agrigento, persona vigile, arbitro imparziale che sicuramente impegnerà l’Anas a valutare eventuali pericoli e disporre se necessario degli interventi.

Ecco il video: https://youtu.be/MoIulk_98g0

(per informazioni 335/5959740)

E’sceso in campo lui, in prima persona. E’ il capo della Procura della Repubblica di Agrigento, dott. Luigi Patronaggio, il quale ha avanzato la richiesta di revoca dell’affidamento dei servizi sociali (in prova) e conseguente cattura dell’ex ambientalista e avvocato Giuseppe Arnone, attualmente affidato ai servizi sociali (non da detenuto) per scontare tre anni e mezzo di carcere in quanto condannato con più sentenze definitive per due episodi di violenza privata ed uno per calunnia.

Secondo il Procuratore Capo Patronaggio, Arnone si sarebbe reso responsabile di violazioni agli obblighi imposti dal Tribunale di Sorveglianza che nel marzo scorso e poi a giugno aveva consentito ad Arnone le tre condanne senza detenzione.

Per Patronaggio “Arnone ha ripreso la sua attività diffamatoria celandosi dietro nuovi profili e usando lo schermo della collega di studio (nonché suo difensore di fiducia) Daniela Principato. Tale condotta, caratterizzata dalla callidità è segno di mancato ravvedimento e palese violazione del trattamento rieducativo impostogli”.

In favore ed in soccorso di Giuseppe Arnone  e contro Patronaggio è intervenuto il critico Vittorio Sgarbi.

Nulla di nuovo sotto il sole. Ci saremmo meravigliati se fosse accaduto il contrario…


 

La Uil di Agrigento interviene dopo le ultime polemiche che hanno interessato il Comune di Agrigento e il Governo nazionale sul bando periferie . Riteniamo altamente offensive le ulteriori polemiche su recensioni relative al modo di operare di imprenditori  turistici agrigentine soprattutto per chi opera nel territorio con considerazioni che non rispecchiano la realtà.

“Non possiamo non sottolineare che c’è delusione sul fatto che il bando periferie si sia bloccato. Si trattava di un’occasione di sviluppo concreta per rimettere in moto l’economia locale e far ripartire gli investimenti con opere di riqualificazione urbana dal centro storico alle periferie dopo 40 anni di immobilismo. Il tutto sembra per una serie di incongruenze da parte del governo che sta penalizzando la città di Agrigento, che ha bisogno di investimenti come il pane, e per questo la Uil rimane ferma che la soluzione politica ai finanziamenti deve essere trovata dal governo. Infatti il congelamento con il milleproroghe non può essere accettato, anche perché le convenzioni con i 330 comuni e il visto della corte dei conti erano i passaggi decisivi per sbloccare i 33 milioni di investimenti che per Agrigento significano sviluppo, occupazione, economia miglioria generale di una città che stenta a crescere. Non si può tergiversare o eventualmente spostare i fondi per altre operazioni che non hanno nulla a che vedere con il bando in essere, ed anche eventualmente i vizi di costituzionalità possono essere superati se si innesta quel meccanismo di mutuo soccorso tra Governo ed enti locali che negli ultimi anni è mancato.

Si è creato una frattura a prescindere dai governi in carica con i Sindaci che non ha guardato allo sviluppo delle comunità ma solo ai tagli dei trasferimenti e ha aggravato la situazione finanziaria dei comuni oggi in gran parte a rischio default e con pochissimi investimenti sul territorio e facendo leva sull’innalzamento dei tributi locali per tamponare la spesa corrente.

Da questo schema si può uscire se realmente si guarda ai territori e alle loro esigenze spingendo  a progetti di sviluppo sano, tant’è vero che questo progetto ha impiegato un iter lunghissimo per arrivare a conclusione e adesso si congelano i fondi al 2020. Questo modo di operare va cambiato,non possiamo più tirare alle lunghe e Agrigento e tutte le città del sud che sono in ginocchio non possono rimanere la periferia dello stivale. Si deve cambiare atteggiamento e l’azione di governo deve essere d’ausilio ai territori non di contrapposizione, così si esasperano i toni e si crea insicurezza e scarso senso verso le Istituzioni .

“Abbiamo mantenuto una promessa con il presidente della Regione Musumeci e questo protocollo che firmiamo questa mattina mette in moto una serie di azioni utili per combattere la dispersione scolastica, vogliamo aiutare la scuola siciliana e vogliamo rilanciarla”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ieri mattina, arrivato nell’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone” di Palermo per siglare l’accordo di programma per il potenziamento e il miglioramento del sistema educativo siciliano. Il protocollo è stato sottoscritto con il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’assessore dell’Istruzione Roberto Lagalla. “La firma di questo protocollo – ha detto Bussetti – permetterà la diffusione del tempo pieno e prolungato il potenziamento dell’offerta formativa”.

Bussetti a Palermo

Arriva ad Agrigento il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Nella cornice del Palacongressi di Agrigento, dirigenti scolastici e vertici del mondo della scuola agrigentina hanno accolto il ministro che, dopo la tappa di Palermo, ha voluto visitare la città dei Templi per lanciare un monito contro la dispersione scolastica.

Vogliamo offrire nuove opportunità -ha affermato Marco Bussetti -. L’obiettivo è quello di far diventare la scuola la seconda casa di ogni studente. La scuola siciliana ha bisogno di ripartire dall’interesse nei confronti dei ragazzi“.

Il ministro ha poi parlato delle nuove azioni del MIUR non tralasciando uno dei punti fondamentali che riguarda l’edilizia scolastica. “Le condizioni degli Istituti – ha sottolineato Bussetti – ci impongono una precisa attenzione. Raccogliamo una eredità pesante, ma non vogliamo perdere tempo“.

Presente all’incontro anche l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla: “Vogliamo superare la povertà educativa, tutto questo passa dal potenziamento del tempo scuola“.

Lagalla Bussetti Agrigento

A Racalmuto, all’Autodromo Valle dei Templi, domani, sabato 29 settembre, la Scuderia Ferrari Club di Riga e la Scuderia Ferrari Club Roma Centro, hanno organizzato un evento Ferrari. I partecipanti effettueranno alcuni giri di pista come passeggeri sulle mitiche Rosse di Maranello. Durante la manifestazione è prevista la realizzazione di un prodotto audiovisivo e fotografico professionale. Nel corso della giornata, inoltre, saranno sorteggiate 10 iscrizioni alla Scuderia Ferrari Club. Sono ammessi a partecipare ed a salire a bordo delle vetture girando in pista anche i minori di anni 18, purché con altezza minima di 1 metro e 50, ed autorizzati dai genitori.

Il Presidente della Corte d’Appello di Palermo ha rinviato all’udienza del 25 gennaio 2019 l’udienza di trattazione dell’appello elettorale proposto da un folto gruppo di elettori del comune di Casteltermini per la declaratoria di ineleggibilità del sig. Gioacchino Nicastro alla carica di Sindaco del Comune di Casteltermini. Come si ricorderà il Tribunale di Agrigento, condividendo le tesi degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, difensori del sindaco neo eletto Gioacchino Nicastro, aveva respinto il ricorso elettorale proposto dal candidato non eletto Pellitteri Filippo e da altri settantaquattro elettori del Comune di Casteltermini per sentire dichiarare ineleggibile il Sig. Gioacchino Nicastro alla carica di Sindaco di Casteltermini; ma avverso la pronunzia resa dal Tribunale di Agrigento 35 elettori del comune di Casteltermini hanno proposto appello davanti la Corte d’Appello di Palermo, ed  il 25 gennaio 2019 la causa verrà introitata dal Collegio per la decisione. In data 20 novembre 2018 verranno trattati davanti al Tar Sicilia,Sezione Seconda, due ricorsi elettorali.Il primo proposto dall’Avvocato Giuseppe Di Maggio, candidato non eletto alla carica di Sindaco del Comune di Campofelice di Roccella (PA),  per l’annullamento degli esiti della consultazione elettorale svoltasi in data 10 giugno 2018 per l’elezione del sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale di Campofelice di Roccella, assumendo che il mancato invio ai cittadini residenti all’estero delle cartoline avviso entro i venti giorni successivi all’affissione dei manifesti di convocazione dei comizi elettorali avrebbe impedito a taluni elettori di esercitare il diritto di voto. Anche in tale giudizio il Sindaco neo eletto Michela Taravella è rappresentata e difesa dagli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, che con articolata memoria difensiva hanno chiesto il rigetto del ricorso.

Ed infine sempre in data venti novembre 2018 verrà trattato davanti al TAR Sicilia, Sezione Seconda, il ricorso elettorale proposto dal dott. Giuseppe Morfino, candidato non eletto alla carica di Sindaco di Custonaci(TP)  per la correzione del risultato elettorale relativo alla consultazione elettorale in questione; Anche in questo giudizio il Sindaco neo eletto ing. Giuseppe Bica è difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe impiduglia , i quali hanno eccepito l’inammissibilità del ricorso introduttivo per la finalità chiaramente esplorativa dello stesso. 

La presidente della Fipe Federazione Pubblici esercizi Confcommercio Agrigento, Gabriella Cucchiara, interviene a seguito di quanto pubblicato dalla guida turistica Easy Rough Guide su Agrigento, e afferma: “Il fatto che la città di Agrigento venga indicata come una delle città più povere d’Italia non autorizza nessuno a scrivere che qui da noi gli atteggiamenti mafiosi sono ben radicati e soprattutto a far passare il messaggio a dir poco fuorviante che i ristoratori agrigentini tendono a truffare i turisti. Gli operatori del settore sono rimasti indignati dalle accuse a loro rivolte. E’ grave etichettare in malo modo un’intera classe di ristoratori la cui stragrande maggioranza, facendo di tutto per soddisfare turisti e visitatori, eccelle nel proprio lavoro raccogliendo migliaia di commenti positivi. Le accuse di truffa risultano quindi ingannevoli e, oltre a recare danno per l’immagine di tutta la città, offrono al lettore un servizio pessimo. Semmai, la guida dovrebbe indicare, citando anche la fonte, quali e quando i ristoranti hanno ingannato i turisti. Certi di una grave svista, in rappresentanza di tutti i ristoratori agrigentini, chiediamo ai responsabili della guida in questione una formale smentita e le dovute scuse alla città intera”.

L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato il bollettino sulla sorveglianza morbillo e rosolia, ed ha sottolineato una particolare incidenza del morbillo soprattutto in Sicilia, compresa la provincia di Agrigento. Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 si sono registrati due morti di adulti, uno di 29 anni in provincia di Agrigento e l’altro di 51 anni in provincia di Caltanissetta. E ciò tra i mesi di aprile e maggio. Nella relazione, tra l’altro, si legge: “Entrambi i soggetti, la cui morte è avvenuta per arresto cardiocircolatorio non erano vaccinati e presentavano, al momento dell’infezione, alcune patologie di base che ne compromettevano il sistema immunitario. I casi sono stati resi noti adesso poiché, nonostante la sorveglianza preveda l’aggiornamento degli esiti a distanza di 30 giorni dalla segnalazione, a volte l’accertamento della causa di morte può richiedere tempi più lunghi”. La Sicilia risulta essere la prima tra le Regioni in cui la presenza del morbillo è in aumento. Se i casi accertati in tutto il territorio nazionale, dall’1 gennaio al 31 agosto 2018, sono in totale 2.248, la Sicilia con i suoi 1.116 casi ha l’incidenza più elevata (333 casi per milione di abitanti).