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L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato il bollettino sulla sorveglianza morbillo e rosolia, ed ha sottolineato una particolare incidenza del morbillo soprattutto in Sicilia, compresa la provincia di Agrigento. Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 si sono registrati due morti di adulti, uno di 29 anni in provincia di Agrigento e l’altro di 51 anni in provincia di Caltanissetta. E ciò tra i mesi di aprile e maggio. Nella relazione, tra l’altro, si legge: “Entrambi i soggetti, la cui morte è avvenuta per arresto cardiocircolatorio non erano vaccinati e presentavano, al momento dell’infezione, alcune patologie di base che ne compromettevano il sistema immunitario. I casi sono stati resi noti adesso poiché, nonostante la sorveglianza preveda l’aggiornamento degli esiti a distanza di 30 giorni dalla segnalazione, a volte l’accertamento della causa di morte può richiedere tempi più lunghi”. La Sicilia risulta essere la prima tra le Regioni in cui la presenza del morbillo è in aumento. Se i casi accertati in tutto il territorio nazionale, dall’1 gennaio al 31 agosto 2018, sono in totale 2.248, la Sicilia con i suoi 1.116 casi ha l’incidenza più elevata (333 casi per milione di abitanti).

Ha passato 28 anni dietro una griglia, ininterrottamente senza mai fermarsi un attimo.

Ha reso famoso il Comune di Joppolo Giancaxio ed ha contribuito notevolmente a dare uno slancio all’economia locale.

Nella trattoria “da Carmelo” sono venuti tutti, non solo dalla provincia agrigentina ma da ogni parte dell’Isola. Ormai Joppolo viene identificata come quel luogo dove c’è la trattoria di Carmelo, dove si mangia il “macco” meraviglioso, dove le “stigliole” fanno sentire il proprio profumo fino a Raffadali, dove la carne (di ogni tipo) cotta a misura del cliente ti fa sentire per un attimo di essere in Trentino.

E poi, la trippa, siciliana e spagnola, la cotenna ripiena, i ceci, i giri, le lumache, il coniglio. Ogni alimento uno più buono dell’altro, preparato e cucinato alla perfezione e gradito anche da palati molto esigenti.

A conduzione familiare (l’anima principale è stata anche la moglie, micidiale quando prepara ogni cibo) la trattoria ha aperto i battenti circa 30 anni addietro. Instancabili anche i figli, con quell’andirivieni hanno fatto migliaia e migliaia di chilometri per essere sempre pronti, presenti e soprattutto gentili dinnanzi ai clienti.

Da dieci anni c’è Janette, una giovane donna che nel corso degli anni è stata istruita alla perfezione da Carmelo e moglie; Janette non ha perso tempo ad imparare le “lezioni” ed oggi rappresenta l’unico punto di prosecuzione verso il traghettamento da un gestore ad un altro.

Dal primo ottobre siamo certi che anche il nuovo proprietario della trattoria (che non cambierà nome) continuerà la strada intrapresa da Carmelo e famiglia per continuare una tradizione ormai riconosciuta in ogni parte della Sicilia.

Ieri sera i ragazzi del Parco Natura hanno voluto festeggiare Carmelo (visibilmente emozionato) con quella che è stata definita “l’ultima cena” (della gestione Carmelo, ovviamente. Fate pure gli scongiuri, siete autorizzati…).

Tutti presenti per omaggiare un grande personaggio che certamente per propri meriti è riuscito ad entrare nella storia del piccolo Comune Agrigentino.


Il blocco dei fondi per il bando periferie rappresenta un vero e proprio scippo, perché se è vero che questi fondi sono stati spostati verso un’altra voce di bilancio, con cui il governo intende finanziare un intervento che consentirà ai comuni di utilizzare gli avanzi di bilancio bloccati dal “patto di stabilità, riteniamo non ammissibile che alcune voci siano finanziate, sottraendo fondi ad altri interventi importanti quali quelle delle aree periferiche.
E’ un atto che oltre ad avere il sapore dell’incostituzionalità, fa sì che le periferie non possano più fare affidamento su risorse per le quali i sindaci dei comuni hanno già sottoscritto anni fa convenzioni con il governo.
Non è possibile che su questo a difendere la Città sia solo il Sindaco e che la Deputazione “Governativa” piuttosto che protestare contro il Governo scelga sterilmente di polemizzare col Sindaco: su temi come questi la Città deve restare unita e difendere con le unghia e coi denti i finanziamenti promessi!
Ricordiamo che a beneficiare del bando periferie erano 96 tra comuni e città metropolitane , per 1625 interventi da realizzare sul territori di 326 comuni, nei quali risiedono quasi venti milioni di italiani.
Agrigento col suo progetto «Girgenti» – il programma di riqualificazione del centro storico della città dei Templi – era pronto a partire. L’obiettivo generale è la riqualificazione di parti di un centro storico degradato. All’interno del progetto trovano posto gli interventi di riqualificazione del tessuto urbano nelle zone di via Duomo e aree comprese tra la via De Castro e la via Sant’Alfonso, nella zona delle vie Saponara, Santa Maria dei Greci, salita Sant’Antonio, vie Serroy e Santa Sofia e nel percorso tra la piazzetta antistante il palazzo Tommasi e la via Atenea.
La CGIL su questo punto è disposta a sostenere ogni iniziativa utile a ripristinare il maltolto e si augura che analoga iniziativa venga promossa dall’insieme delle forze politiche e sociali di Agrigento.

 

 

“Negli ultimi due anni – dichiara il vice sindaco di Agrigento, Elisa Virone – con impegno e tanti sacrifici, si è  lavorato affinchè Agrigento potesse accedere ai finanziamenti per il rilancio delle periferie. Conosco il lavoro messo in campo dalla nostra Amministrazione, teso in questo programma a conquistare spazi migliori in cui far crescere i propri figli.

Siamo risultati tra i destinatari dei finanziamenti e con grande orgoglio abbiamo immaginato di poter vedere finalmente rinascere Agrigento, finché non é intervenuta una vera e propria mannaia politica noncurante del danno che arrecava ai cittadini.

Constatare oggi che un giovane deputato agrigentino si schieri apertamente contro la propria Città – continua Elisa Virone – mi ha fatto pensare a tutti i miei concittadini che con il loro voto, hanno coltivato e coltivano il desiderio e la speranza di sapere che i loro rappresentanti lavorino nel loro esclusivo interesse.

Chi invoca ripetutamente la novità politica che ritiene di rappresentare – conclude il vice sindaco – non dovrebbe accondiscendere ad una mera e inaccettabile difesa d’ ufficio”.

Il blocco dei fondi per il bando periferie rappresenta un vero e proprio scippo,  perché se è vero che questi fondi sono stati spostati verso un’altra voce di bilancio, con cui il governo intende finanziare un intervento che consentirà ai comuni di utilizzare gli avanzi di bilancio bloccati dal “patto di stabilità, riteniamo non ammissibile  che alcune voci siano finanziate, sottraendo fondi ad altri interventi importanti quali quelle delle aree periferiche.

E’ un atto che oltre ad avere il sapore dell’incostituzionalità, fa  sì che le periferie non possano più fare affidamento  su risorse per le quali i sindaci dei comuni hanno già sottoscritto anni fa convenzioni con il governo.

Non è possibile che  su questo a difendere la Città sia solo il Sindaco e che la Deputazione “Governativa” piuttosto che protestare contro il Governo scelga sterilmente di polemizzare col Sindaco: su temi come questi la Città deve restare unita e difendere con le unghia e coi denti i finanziamenti promessi!

Ricordiamo che a beneficiare del bando periferie erano 96 tra comuni e città metropolitane , per 1625 interventi  da realizzare sul territori di 326 comuni, nei quali risiedono quasi venti milioni di italiani.

Agrigento col suo progetto  «Girgenti» – il programma di riqualificazione del centro storico della città dei Templi – era pronto a partire. L’obiettivo generale è la riqualificazione di parti di un centro storico degradato. All’interno del progetto trovano posto gli interventi di riqualificazione del tessuto urbano nelle zone di via Duomo e aree comprese tra la via De Castro e la via Sant’Alfonso, nella zona delle vie Saponara, Santa Maria dei Greci, salita Sant’Antonio, vie Serroy e Santa Sofia e nel percorso tra la piazzetta antistante il palazzo Tommasi e la via Atenea.

La CGIL su questo punto è disposta a sostenere ogni iniziativa utile a ripristinare il maltolto e si augura che analoga iniziativa venga promossa dall’insieme delle forze politiche e sociali di Agrigento.

 

Tecnologia interattiva per contrastare il tabagismo. In arrivo nelle piazze di Agrigento e Sciacca due totem multimediali per dialogare con i cittadini.

 

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento decide di avvalersi anche della moderna tecnologia e dell’interattività multimediale per prevenire e contrastare al massimo il fenomeno del tabagismo. Sono infatti in arrivo nelle piazze centrali di Agrigento e Sciacca due innovativi totem digitali, dotati di sensori ottici, sonori e di rilevatori di fumo, in grado di dialogare ed interagire con i passanti fornendo anche informazioni sui danni provocati dal tabagismo e sulle strategie per uscire dalla dipendenza. La tecnologia dei dispositivi permette non solo di “intercettare” coloro che fumano in prossimità della zona di collocazione dei totem ma anche di scansionare le sagome dei passanti riconoscendo anche la presenza di sigarette non accese tenute tra le dita. Il messaggio sarà dunque mirato e prevederà anche la proiezione di un video di forte impatto emotivo. Con un investimento di circa 23.000 euro, aggiudicato alla ditta Techlab Works di Mascalucia, che andrà a gravare sul cosiddetto PAP, ossia il piano aziendale di prevenzione redatto in linea con quanto disposto dall’Assessorato Regionale alla Salute, l’Asp può fregiarsi di essere la prima azienda sanitaria in Italia a utilizzare la tecnologia interattiva dei totem per informare ed educare la popolazione al fine di prevenire i danni derivanti dalla piaga della dipendenza dal tabacco. L’intento della direzione strategica è anche quello di consolidare un primato virtuoso grazie al quale ad Agrigento si fuma meno che in tutte le altre provincie siciliane. In provincia di Agrigento si registra infatti una percentuale di fumatori decisamente inferiore rispetto alla media siciliana. Il dato secondo cui “solo” a 21 agrigentini su cento piacciono “le bionde” si discosta nettamente dal valore medio isolano del 28% e ancor di più dal valore massimo del 34% registrato in provincia di Caltanissetta. La statistica emerge dall’ultimo piano regionale della prevenzione elaborato dall’Assessorato Regionale alla Salute. Il risultato, estremamente positivo per il nostro territorio, è certamente da mettere anche in correlazione alla vasta gamma di azioni di prevenzione e sensibilizzazione promosse nel tempo dall’Asp ed in particolare dall’Unità operativa di promozione ed educazione alla salute, ma anche alla sensibilità e maturità dimostrata dai cittadini della provincia e induce a voler raggiungere ulteriori importanti traguardi. Già dal 2001 è attivo, gratuitamente, il Centro di prevenzione del tabagismo e svariate sono le campagne antifumo realizzate sia negli istituti scolastici (“scuola libera dal fumo”, “smoke free class competition”, “liberi di scegliere” e “club dei vincenti” sono alcuni dei titoli dei progetti) che presso vari enti pubblici e spazi collettivi.
Il tabacco uccide su scala planetaria oltre sei milioni di persone ogni anno. In Italia si stima che le morti collegate al fumo arrivino ad ottantatremila in un solo anno (circa 30 mila a livello polmonare). Inoltre la dipendenza dal fumo è causa certa di circa trenta malattie tra cui le broncopneumopatie croniche, diverse forme tumorali, cardiopatie e vasculopatie. Per questo le azioni dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento sono mirate a contrastare il tabagismo con ogni forza nell’intento di diminuire ancor di più la percentuale di fumatori nel territorio a beneficio dei singoli cittadini e della società.

programma opi agrigento settembre 2018Si terrà oggi e domani, 28 e 29 settembre, il convegno organizzato dall’Opi di Agrigento sul tema “Legge n° 3/2018: Nuovi scenari e Nuove aspettative per la professione infermieristica”.

Ciascuna sessione di lavoro dell’evento, ospitato nei locali dell’hotel “Dioscuri” sul lungomare “Falcone-Borsellino” a San Leone, vedrà come relatori figure di spicco della professione infermieristica operanti a livello nazionale.

Dopo i saluti di rito del presidente OPI Agrigento, Salvatore Occhipinti, molteplici saranno gli interventi previsti nel corso delle due giornate. Tra i relatori, l’avvocato Francesca Nappi del foro di Roma, i presidenti OPI Regione Sicilia ed i Revisori dei Conti FNOPI, Sandro Arnofi e Cristina Magnocavallo oltre a Geraldo Alongi, componente tavolo tecnico C.P. assessorato Salute.

Tra gli interventi calendarizzati, anche quelli della vicepresidente e di vari esponenti dell’organismo nazionale, rispettivamente Lia Pulimeno e Cosimo Cicia, Giancarlo Cicolini, Barbara Mangiacavalli, Beatrice Mazzoleni, Nicola Draoli e Pierpaolo Pateri.

Tra gli invitati attesi, anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza, il presidente della VI Commissione Salute Servizi sociali e Sanitari Ars Margherita La Rocca Ruvolo, il vice presidente della VI Commissione Salute Servizi sociali e Sanitari Ars Carmelo Pullara, il commissario Asp 1 Gervasio Venuti ed il direttore sanitario Asp 1 Silvio Lo Bosco.

Agrigento: a teatro Pirandello con “La Casa del Tempo”.

E’ per l’amore sconfinato per questa terra con tutte le sue difficoltà e con tutte le sue meraviglie, le sue potenzialità e le sue realtà, che oggi si ritrova alla direzione artistica del teatro di Agrigento, Sebastiano Lo Monaco, oggi direttore artistico del Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, ed artista conosciuto per le sue magistrali interpretazioni teatrali dell’opera pirandelliana.
Costantemente alla ricerca di nuovi talenti, di nuovi artisti, per Lo Monaco, il teatro rimane la sua dimora eletta, dove accogliere gli stimoli artistici circostanti qualsiasi forma essi abbiano.

Così, il 28 Settembre alle ore 19.00 sarà presentato, al teatro Pirandello di Agrigento, il video del libro “La casa del tempo” dell’artista Elisa Carlisi, in occasione dell’apertura ufficiale della stagione teatrale agrigentina 2018/2019.

Un’anteprima esclusiva in cui, attraverso immagini fotografiche, la giovane artista, nota fotografa, dà voce ed anima alle ottanta poesie scritte dal padre Tommaso.

Un viaggio emozionante nel tempo, reale ed appassionante, alla riscoperta di emozioni, ricordi e sentimenti passati e presenti. Un viaggio affettivo in cui trapela, da ogni singola immagine e parola, un forte legame con la propria terra, le proprie origini, gli affetti e l’infanzia. Fatti realmente accaduti a persone ed amori primordiali.

Così l’artista Elisa Carlisi spiega il suo secondo libro: “La casa del tempo” è la nostra esistenza, vissuta e raccontata, con le sue mille sfaccettature, da uomini e donne. Il nostro essere profondamente legati al passato quanto al presente che viviamo trova, attraverso ogni forma d’arte, sia essa fotografia o poesia, un’esternazione di sentimenti che non sono solo ondate irrazionali di emozioni e sensazioni, ma anche forze positive con le quali possiamo dare forza alla nostra vita. Sia nel video che nel libro c’è la memoria di un “vissuto” che ci ha donato la conoscenza delle cose; quindi, è una dedica alle persone che ci sono state accanto e che, con pazienza e con amore, hanno guidato i nostri primi passi per condurci a ciò che siamo nel presente. Ecco perché è un lavoro a “quattro mani” con mio Padre”.

Elisa Carlisi ha ottenuto vari riconoscimenti negli ultimi anni e, nel 2013, è stata premiata all’Ars per i suoi reportage fotografici e gastronomici, nel corso della XII edizione del Premio Donnattiva, un riconoscimento all’eccellenza femminile attribuito alle donne più attive in Sicilia.

In apertura della serata, al teatro Pirandello di Agrigento:
Direttore artistico Sebastiano Lo Monaco e l’attore Gaetano Aronica
Ospiti le autorità, il sindaco Calogero Firetto e la cittadinanza, Elisa e Tommaso Carlisi (autori del libro), Francesco Montefusco (regista del video), Giuseppe Cacocciola che per il video ha creato 2 sculture in cartapesta, Giuseppe Spoto che ha fotografato il backstage, Paola Merlino stilista con il suo abito color nudo (presente in alcune scene in movimento), tenute Cuffaro (con i suoi vini e le sue vigne) e D’Angelo gioielli (con i suoi gioielli pezzi unici e di valore indossati nel video), entrambi sponsor del cortometraggio del libro insieme alla associazione di cure palliative di Milano dell’ospedale Garbagnate “PresenzaAmica” ed alla testata giornalistica online Sicilia24h.

Il libro, edito da Edizioni Lussografica con prefazione di Riccardo Manzotti, è il risultato della collaborazione tra padre e figlia, per la prima volta insieme nella pubblicazione di un testo.

Ancora rabbia arriva dai sindaci dopo il blocco del piano periferie che vede coinvolti 96 comuni italiani. Nonostante le promesse del premier Conte, di risolvere la questione con il primo decreto utile, i soldi non sono stati stanziati e ora alcuni sindaci protestano, (altri al nord) promettono battaglia legale e politica. 

Il governo è venuto meno ad una promessa fatta ai sindaci, adesso costretti ad opporsi per una ingiusta interruzione di un contratto tra parti dello Stato. Una mossa palesemente anti economica, dato che vengono bloccati diversi miliardi di euro di investimenti che significano posti di lavoro e cantieri, per altro, in molti casi, già appaltati! 

Nei giorni scorsi si preannunciava persino una procedura per costituire al più presto una cabina di regia giuridico-amministrativa che metta le 96 amministrazioni comunali nelle condizioni di avviare un’azione legale coordinata, finalizzata all’ottenimento della sentenza di incostituzionalità del Decreto Milleproroghe. 

Gli 800 milioni di euro, del miliardo e 600 milioni di euro complessivi che sono stati congelati dal Decreto Milleproroghe, derivano da finanziamenti europei per lo Sviluppo e la Coesione, che a questo punto rischiano di essere irrimediabilmente persi per mancato rispetto dei tempi di utilizzo negoziati a suo tempo con Bruxelles, che potrebbe decidere di dirottare questi fondi verso altri lidi e non sarebbe la prima volta; oltre il danno vi e’ pure la beffa, perche’ i Comuni che rientravano nei finanziamenti del Piano Periferie, ormai un lontano miraggio, non hanno potuto partecipare ad un altro bando, che scadeva proprio in questi giorni, finalizzato alla messa in sicurezza degli edifici e alla realizzazione di opere mirate alla prevenzione del dissesto idrogeologico, per 850 milioni di euro su tutta la nazione. Quindi fregati due volte. 
 
 
Il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, l’agrigentino Michele Sodano, di contro difende l’attuale situazione promettendo una celere risoluzione. 
Rivolgendosi al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, nel merito dello scontro in atto sui fondi del “Bando Periferie” afferma : “l’amministrazione locale deve capire che i finanziamenti vanno resi esecutivi in fretta, altrimenti non possono essere utilizzati. A causa della lentezza e inefficienza abbiamo già perso troppi finanziamenti statali ed europei, perdite che hanno rallentato il sud e lo hanno fatto sprofondare nell’arretratezza. Confermo ai cittadini che tutti i progetti esecutivi saranno finanziati. . “

Sindaco Firetto

Sindaco Firetto replica a dichiarazioni Sodano, 
Onorevole, notoriamente i sacchi vuoti non stanno in piedi”. Così il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, replica alle dichiarazioni del deputato Michele Sodano (M5s)  e rimanda al mittente le critiche espresse in relazione all’esecutività dei progetti relativi al Bando Periferie. “Lei, nella migliore delle ipotesi, non ha informazioni corrette! – continua Firetto. –  Ignora, tra l’altro, che il Bando periferie finanziava anche la redazione degli esecutivi. Trascura che il Governo ha bloccato le relative procedure. Bloccato! Agrigento già dispone di taluni progetti esecutivi. Chiedo  al capo del Governo, Conte, se e quando potrò appaltare le opere e i servizi di riqualificazione urbana. La stessa domanda rivolgono altri 330 sindaci, tra cui alcuni della Lega e del M5s, tutti sul piede di guerra per difendere le periferie e le aree degradate delle loro città”. 
 
 Il bando periferie tocca un po’ tutti, diversi i consiglieri comunali che ad Agrigento si sono schierati dalla parte del sindaco, nonostante le diverse appartenenze politiche perché , come è giusto che sia, occorre soprattutto in questi casi, fare squadra per il bene comune.