Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 217 di 2750
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 217)

Sarà attiva a partire dalla mezzanotte di ieri e per tutta la giornata di oggi, 26 novembre 2022, e comunque sino a cessata emergenza, la sala operativa di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella sede di via Acrone n.  27. Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha infatti emanato l’avviso regionale di condizioni meteo avverse con il livello di allerta meteo Arancione per le condizioni meteo avverse su tutta la regione siciliana, e come avviene in questi casi l’Ufficio di Protezione Civile del Libero Consorzio mette a disposizione uomini e mezzi per qualsiasi situazione di rischio o criticità su tutto il territorio provinciale. Sono previsti infatti temporali, attività elettrica e forti venti dai quadranti settentrionali e orientali, con mareggiate lungo le coste e rischio idrogeologico ed idraulico.

Il Libero Consorzio ha inoltre attivato il numero telefonico per le emergenze: 333 6141869, mentre la -gestione della sala operativa sarà effettuata dal personale del Gruppo di Protezione Civile, che ha attivato anche le associazioni di volontariato iscritte nel registro provinciale. Il personale stradale del Libero Consorzio effettuerà il consueto monitoraggio della rete stradale provinciale, raccomandando la massima prudenza agli automobilisti per la possibile presenza di fango e detriti sui vari tracciati, alcuni dei quali interessati da lavori di manutenzione, e la massima attenzione alla segnaletica di pericolo collocata dagli addetti ai lavori e dai cantonieri..

Basket Torino Fortitudo Agrigento 88-69

Basket Torino: Guariglia 11, De Vico 11, Schina16, Poser 15, Ikangi11, Pepe 11, Jackson 7, Myfield 4, Taflaj 2, Dalle Ave, Avino, Loiacono. All. Ciani.

Fortitudo Agrigento: Negri 8, Chiarastella 5, Francis 22, Marfo 11, Grande 16, Ambrosin 3, Peterson 2, Costi 2, Bellavia, Mayer. All. Cagnardi.

Arbitri: Martellosio, Gagno e Puccini.

Parziali: 19-20; 39-37; 61-51.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, al fine di alleviare i disagi legati ai trasporti verso le isole minori siciliane, ha proposto tariffe agevolate per tutti quei lavoratori, come insegnanti, operatori sanitari e forze dell’ordine, che svolgono una funzione pubblica nelle stesse isole minori. E Schifani afferma: “Dopo aver risolto tempestivamente il problema del taglio delle corse dal primo novembre, e aver potenziato il sistema anche con lo sblocco delle nuove gare, proveremo a equiparare queste figure di lavoratori pubblici a quelle dei residenti. Stiamo studiando tecnicamente come fare, valutando anche la necessaria copertura. I sindaci ci avevano rappresentato una situazione di enorme difficoltà e noi abbiamo assunto impegni che abbiamo mantenuto. Ora facciamo un altro passo avanti”. La proposta è stata presentata a Palazzo d’Orleans dove il Schifani, l’assessore delle Infrastrutture e della mobilità Alessandro Aricò, il dirigente generale del dipartimento regionale dei Trasporti Fulvio Bellomo, e la dirigente del Trasporto regionale aereo e marittimo Doretea Piazza, hanno incontrato i sindaci di Lipari, Santa Marina di Salina, Favignana, Lampedusa e Linosa, Leni, Pantelleria, Malfa, i responsabili di Siremar e Liberty Lines, il comitato dei trasporti Eolie e Federalberghi Isole Minori Sicilia.

Nel corso dell’esperienza, della durata di circa un’ora, i visitatori avranno modo di osservare l’opera musiva recentemente restaurata. Appena conclusa la visita guidata gli ospiti potranno proseguire la visita autonoma al Parco archeologico della Valle dei Templi recandosi presso gli accessi situati a Porta V o al Tempio di Giunone, poiché l’accesso in uso per raggiungere il Quartiere Ellenistico Romano dal Museo sarà fruibile eccezionalmente solo nel corso dell’esperienza e sotto la supervisione dell’archeologo CoopCulture.

La partecipazione all’evento non è assicurata a chi si presenterà sprovvisto di prenotazione. Eventuali posti residui saranno resi disponibili presso la biglietteria del Museo Archeologico Pietro Griffo il giorno stesso dell’evento. I partecipanti devono essere muniti di regolare titolo di accesso al Parco Archeologico, Ente culturale cui afferisce il Quartiere Ellenistico Romano.

L’ordinanza è stata foirmata poco fa. Il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo è stato costretto a ha firmare l’atto a causa delle condizioni meteo avverse che coinvolgeranno anche la Sicilia occidentale.

Pertanto, alla luce della nuova ordinanza, le scuole di Canicattì di ogni ordine e grado comprese quelle private, domani, per cautela, subiranno un giorno di chiusura forzata.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 11 persone coinvolte a vario titolo in un’inchiesta antidroga considerata una costola investigativa della più nota indagine “Vultur”,che ha fatto luce sulle dinamiche della famiglia mafiosa di Camastra e che ha portato a quattro condanne in primo e secondo grado.

L’inchiesta prende spunto da una indagine della Squadra Mobile di Agrigento e riguarda un traffico di droga che si sarebbe esteso tra la Città dei Templi, Canicattì, Licata e Ravanusa acquistando la droga, specialmente cocaina, a Catania. I fatti contestati risalgono al biennio 2013-2014. Secondo l’accusa si tratterebbe di una vera e propria banda dedita al traffico di sostanze stupefacenti al vertice della quale ci sarebbero stati Angelo Allegro, 69enne di Naro, e Rosario Orazio Cavallaro, 65enne di Ravanusa. Quest’ultimo è noto alle cronache per essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio del licatese Angelo Carità, 56 anni, assassinato il 2 aprile del 2018, giorno di Pasquetta. Cavallaro fu condannato in primo grado all’ergastolo salvo poi vedersi la pena ridotta in appello a trent’anni di reclusione.

Nel collegio difensivo gli avvocati Antonino Gaziano, Salvatore Cusumano, Maria Alba Nicotra e Francesco Lumia.

Allerta arancione in Sicilia. La Protezione civile Regionale ha pubblicato un avviso per rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido dalle 16 di oggi fino alle 24 di domani.

In particolare – si legge nel bollettino, “dalle prime ore di domani, per 24-36 ore, previste precipitazioni da sparse a diffuse, a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensita’, attivita’ elettrica e forti raffiche di vento.

SI INVITA LA CITTADINANZA ALLA PRUDENZA 

L’Amministrazione Comunale raccomanda ai cittadini la necessaria prudenza negli spostamenti a piedi e con l’auto, di evitare i sottopassi e non utilizzare mezzi a due ruote; abbandonare per tempo le abitazioni precarie soprattutto se ubicate a ridosso degli alvei di fiumi o torrenti; non sostare in prossimità di aree che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di blocchi rocciosi.

Ad Agrigento i cittadini oltre al 112 possono rivolgersi al C.O.C. con recapiti telefonici 0922/590461- 3357613599.

La società agricola A.A.G., con sede in Castronovo di Sicilia, presentava rituale domanda di finanziamento nell’ambito del bando regionale relativo alla misura 112 del “pacchetto Giovani del Programma di sviluppo rurale della Sicilia 2007/2013, ottenendo un contributo complessivo di oltre 350 mila euro.
Senonchè, decorsi diversi anni dall’ammissione al contributo e con i lavori finanziati ormai in procinto di essere ultimati, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura comunicava alla società beneficiaria l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento di concessione dell’aiuto, e ciò in ragione dell’informativa antimafia interdittiva resa dalla Prefettura di Palermo a carico della società per un presunto pericolo di infiltrazione mafiosa derivante da legami parentali di uno dei soci.
Frattanto veniva modificata la compagine sociale della società, con la estromissione del socio la cui presenza aveva determinato l’adozione della suddetta informativa antimafia, venendo meno cosi il presupposto per la revoca del contributo.
Nonostante ciò, nel 2015, veniva disposta la revoca, in via definitiva, del decreto di concessione del contributo con contestuale richiesta di rimborso delle somme erogate alla società beneficiaria; tale provvedimento pertanto veniva impugnato dalla società con ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino.
Successivamente, stante l’assenza di ogni elemento pregiudizievole a carico della società, veniva adottata dalla Prefettura di Palermo l’informativa antimafia “liberatoria”.
Di conseguenza il Dipartimento Regionale Agricoltura disponeva la revoca in autotutela del procedente provvedimento di revoca del contributo disponendo altresì il completamento del procedimento tecnico amministrativo di chiusura del progetto finanziato; l’efficacia di tale provvedimento, tuttavia veniva subordinato, al previo ritiro, da parte della Società Agricola, del ricorso straordinario al Presidente della Regione dalla stessa in precedenza proposto.
Ebbene la società procedeva a rinunciare al suddetto, ma a seguito di tale circostanza,  l’Amministrazione regionale,– piuttosto che definire la procedura,  inopinatamente annullava in autotutela il precedente provvedimento di revoca , facendo seguito ad un richiesta formulata in tal senso dall’AGEA–Organismo Pagatore della procedura, e senza nemmeno procedere alla prescritta comunicazione di avvio del procedimento di revoca.
La società agricola, pertanto, decideva di agire nuovamente in giudizio, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino, al fine di ottenere l’annullamento – previa sospensione dell’esecuzione – del suddetto provvedimento di annullamento in autotutela adottato dall’Amministrazione in assenza di ogni garanzia partecipativa e sulla base di contestazioni ritenute infondate.
I legali della società, avv.ti G. Rubino e C. Marino, deducevano come l’Amministrazione regionale avesse adottato il provvedimento di annullamento in autotutela omettendo di dare la necessaria comunicazione di avvio del procedimento e impedendo di fatto alla società di presentare le proprie difese, oltre a ledere il legittimo affidamento ingenerato nella stessa.
Inoltre, gli avv.ti Rubino e Marino deducevano la violazione del principio di affidamento considerato che la società era stata indotta dall’amministrazione regionale a rinunciare al ricorso straordinario, con ciò incidendo inopinatamente sulla tutela già azionata dalla società ricorrente, rinunciata su impulso della stessa P.A.
I Giudici del T.A.R. Palermo, condividendo le argomentazioni formulate dagli avvocati Rubino e Marino, hanno accolto il ricorso per l’effetto annullando il provvedimento che aveva fatto rivivere gli effetti della revoca del contributo in danno della società ricorrente.
Per effetto della suddetta pronuncia, la società ricorrente non dovrà restituire le somme già concesse ed avrà diritto all’erogazione del saldo residuo relativo al finanziamento originariamente concesso.

Beni per oltre 20 milioni di euro sono stati sequestrati a un imprenditore agrigentino dalla Direzione investigativa antimafia, su proposta del direttore della Dia e del procuratore di Agrigento.

L’uomo, attivo in diversi settori economici e nel recente passato leader nella governance della societa’ di gestione della rete idrica della provincia, a giugno 2021 e’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per associazione per delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari, in materia ambientale e truffa ai danni di privati.

Documentata l’ascesa dell’imprenditore e la creazione di una vera e propria “impresa illecita”. Il provvedimento ha interessato due societa’ e partecipazioni in altre sei societa’, tra cui quella che in precedenza gestiva il servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento, nove immobili, 26 beni mobili registrati e 38 rapporti finanziari.

Il Tribunale di Sciacca ha assolto, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, l’ingegnere Giovanni Indelicato, 73 anni, di Menfi, ex presidente e direttore tecnico di Sogeir Gestione Impianti Smaltimenti. E’ stato revocato il decreto penale di condanna emesso nel 2017. Lui è stato imputato di avere svolto l’attività di raccolta rifiuti a Sciacca in mancanza di autorizzazioni avvalendosi di un’impresa che avrebbe raccolto rifiuti liquidi in modo irregolare nell’impianto di compostaggio Sogeir in contrada Santa Maria a Sciacca.