“Apprendiamo che Rap starebbe pensando al distacco di personale da Reset per coprire i suoi vuoti di organico. La cosa ci turba ed è per questo che diciamo da subito il nostro secco no all’operazione” afferma Mimma Calabrò Segretario Generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani.
“Da tempo tutti i lavoratori Reset, con grandi sacrifici, lavorano ad orario ridotto e senza il dovuto riconoscimento di livelli e istituti contrattuali. Se da un lato non si riesce a far rispettare gli accordi sindacali, dall’altro si pensa ai distacchi che provocherebbero il solo risultato di fare distinzioni fra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B” continuano Mimma Calabrò e Antonello Collosi, coordinatore aziendale Reset della Fisascat.
“Piuttosto che guardare al distacco, che produrrebbe solo guasti, si inizi a ragionare su una mobilità orizzontale fra tutte le partecipate” – continua la Calabrò – “Con il giochetto del distacco gli operai di Reset andrebbero a svolgere analoghe mansioni ma guadagnerebbero meno, dal momento che verrebbe loro applicato un contratto diverso. È così che si affrontano le cose, guardando ai lavoratori e alle aziende come territorio di colonizzazione?”
“Si tratta di un modello contro cui ci batteremo con tutte le nostre forze. I lavoratori sono tutti uguali – conclude il Segretario – “Chiediamo un incontro al sindaco per fare chiarezza senza ulteriori perdite di tempo”.