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Le Vie dei Tesori si prepara all’ultimo weekend e intanto conta già 220 mila visitatoriUn risultato straordinario non solo per Palermo, dove nel 2006 nasce la manifestazione, ma anche per Catania che raggiunge un totale di 8600 visitatori. Buoni risultati anche per il progetto pilota in Lombardia, con 7000 presenze registrate in 30 siti tra Milano, Mantova e la Valtellina.

 Giunto alla XII edizione, il Festival mette in rete il patrimonio artistico e culturale di oltre cento tra istituzioni, associazioni, realtà di eccellenza. Precisamente quest’anno sono stati 130 i luoghi aperti al pubblico che raccontano una Sicilia tutta da scoprire e dal fascino inestimabile. A Palermo Palazzo Alliata di Villafranca è stato il sito più visitato, poi Palazzo Zingone e la Casina Cinese. Ottimi risultati anche per l’Oratorio di San Lorenzo dove si scopre la riproduzione HD della famosa Natività del Caravaggio, rubata quasi 50 anni fa. Boom di visite anche per alcuni dei luoghi accessibili solo su prenotazione. A parte il carcere Ucciardone, ottimi risultati sono giunti dal secondo percorso dell’aeroporto di Boccadifalco, vera sorpresa di quest’anno, come anche dalle Sorgenti del Gabriele e al Grand hotel Piazza Borsa.

 A Catania, invece, lunghe code di visitatori per entrare a Palazzo Asmundo di Gisira, la residenza nobiliare trasformata in albergoMolto visitata anche San Nicolò L’Arena, la chiesa più grande della Sicilia, la Cappella Bonajuto, scoperta da Houel durante il suo Grand Tour, il Convitto Cutelli e i fossati di Castello Ursino. E fra i luoghi più gettonati anche i percorsi segreti delle monache per raggiungere la cupola della Badia di Sant’Agata e quella di San Giuliano.

Rimane ancora quindi qualche giorno e un lungo weekend per farsi guidare da Le Vie dei Tesori in un viaggio tra passato e presente, alla scoperta della Sicilia più autentica.

Claudia Giocondo

 

I poliziotti della Squadra Volanti di Agrigento, capitanati da Francesco Sammartino, hanno denunciato tre giovanissimi ladri, che hanno rubato in un appartamento al Viale della Vittoria diversi oggetti preziosi per un valore di circa 30mila euro. I tre, di 14, 15 e 18 anni, sono entrati forzosamente dentro la casa, cogliendo di sorpresa due sedicenni all’interno che si sono rinchiusi in una stanza. L’allarme al 113 è stato lanciato alcune ore dopo, quando i proprietari dell’appartamento sono rientrati. La refurtiva, scoperta anche nelle abitazioni dei tre malviventi, è stata recuperata.

 

“Pagina strana quella di ieri in Consiglio Comunale. Mentre tutti parlano, infatti, dello spauracchio del dissesto, del sempre più corposo debito anche dovuto al riaccertamento dei residui, della necessità di lacrime e sangue da far versare a cittadini e impiegati comunali (per lo più già precari). Mentre il Consiglio attende un documento di Bilancio che sembra non arrivare mai, gli Uffici, sotto questa amministrazione a targa Firetto, decidono di proporre al Consiglio Comunale l’aumento dei compensi dei Revisori Contabili dell’Ente. E chi sono i Revisori Contabili? Non sono altro che i componenti di un organo di controllo interno per gli atti portati in Consiglio dall’Amministrazione attiva. Organo, che fino ad oggi ha parierato gli atti di Firetto per lo più NEGATIVAMENTE “.

Ecco il primo comunicato stampa a firma del Capogruppo della LEGA, Nuccia Palermo , dopo la bocciatura avvenuta ieri in Consiglio Comunale della Proposta di deliberazione avente ad oggetto l’aumento dei compensi del Revisori dei Conti del Comune di Agrigento.

“Il quadro che esce fuori analizzando dati oggettivi è imbarazzante. Comune economicamente e finanziariamente in forte difficoltà; un’attesa interminabile del documento di bilancio; pareri NEGATIVI da parte dei revisori dei Conti relativamente agli atti contabili portati in aula fino ad oggi dall’amministrazione Firetto ed oggi l’unico atto che approda in Consiglio è quello per aumentare i compensi dell’Organo di Controllo interno. Siamo allibiti e senza parole ma fortunatamente – conclude il Capogruppo LEGA – la proposta del Dirigente è stata sonoramente bocciata in aula”.                                                                                    

 

Cinque automobilisti sono stati “pizzicati” sotto l’effetto di bevande alcoliche, lo scorso fine settimana, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto alle cosiddette “stragi del sabato sera”, effettuati dalle pattuglie della Polizia Stradale di Agrigento.

Durante i posti di controllo effettuati a San Leone è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento per guida in stato di ebbrezza per i cinque conducenti.

Si tratta di: C.M., 23 anni, residente ad Agrigento (con un valore di 1,05 g/l); B.R., 46 anni, residente ad Agrigento (2,36 g/l); S.L., 25 anni, residente ad Agrigento (1,15 g/l); E.A.M., 23 anni, residente ad Agrigento (1,15 g/l); C.C.M., 27 anni, residente a Campobello di Licata (1,40 g/l).

Inoltre sono state accertate complessivamente 12 infrazioni, ritirate 5 patenti e 2 carte di circolazione. Sequestrati anche 3 veicoli e 62 punti-patente che sono stati decurtati.

 

 

 

 

 

 

 

Ad Agrigento proseguono le attività di contrasto ai trasgressori della raccolta differenziata. Quattro lanciatori di sacchetti di spazzatura in strada sono stati registrati nottetempo in piazzale La Malfa dai Vigili urbani dalle nuove telecamere a raggi infrarossi di recente dotazione al comando della Polizia Municipale, diretto da Gaetano Di Giovanni. A ciascuno dei quattro è stata inflitta una multa di 600 euro

L’’amministrazione comunale di Agrigento ha allestito un gazebo a Porta di Ponte per la raccolta delle firme al fine di promuovere la legge sull’insegnamento dell’Educazione civica a scuola. L’amministrazione Firetto spiega: “La nostra proposta, su iniziativa dell’Anci, è quella di introdurre l’insegnamento dell’educazione civica e della Costituzione nelle scuole italiane, come materia di studio, con piano didattico e voto. La materia deve fornire gli elementi basilari per comprendere il più importante manuale di istruzioni della Repubblica e formare cittadini consapevoli

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L’Accordo di Programma per Area di Crisi Complessa di Gela con il MISE, sottoscritto dalla Regione Sicilia e dal MISE, è un buon viatico per far ripartire un territorio che sta pagando un prezzo elevatissimo in termini di occupazione e lavoro – ha affermato Giuseppe Guglielmino, Presidente di Federmanager Sicilia Orientale – anche se ritengo necessiti di risorse aggiuntive oltre alla dotazione iniziale di 25 milioni (il MISE ha previsto un finanziamento di 15 milioni di euro – risorse Comunitarie del PON Imprese e Competitività – e la Regione Sicilia ne ha stanziati ulteriori 10 milioni ), comunque un buon inizio!

A nostro avviso, comunque, per rafforzare il tessuto produttivo esistente e lo sviluppo della logistica, attrarre nuovi investimenti finalizzati alla diversificazione produttiva e alla realizzazione di progetti imprenditoriali e ricollocare i lavoratori fuoriusciti dal ciclo produttivo di quell’area occorre coinvolgere prioritariamente i Manager ed i Dirigenti industriali che, a causa delle vicissitudini dell’ENI nell’area interessata, sono stati espulsi dal ciclo produttivo i quali, ritengo, sono gli unici che potrebbero guidare il processo di sviluppo e di re-industrializzazione, anche portuale, di quella parte martoriata della nostra Sicilia.

Federmanager Sicilia Orientale, che tutela e rappresenta i Dirigenti industriali, è fermamente convita, infatti, che lo sviluppo e la ripartenza socio-economica di quel territorio passi necessariamente dal coinvolgimento di quelle alte professionalità dirigenziali che sono le uniche ad avere l’esperienza, la competenza e la visione strategica per poter gestire al meglio il processo e per creare nuove opportunità ed occasioni di lavoro non solo a Gela ma nell’intera nostra Regione.

Così, – conclude il Presidente – ho avanzato una richiesta di incontro con l’Assessore regionale alle Attività Produttive, On.le Girolamo Turano, e ad Invitalia al fine di poter condividere un insieme di iniziative vocate alle politiche attive di lavoro che possano prevedere il coinvolgimento di tutte quelle figure manageriali (temporary manager, innovation manager, digital manager) che hanno capacità ed esperienza diretta, in quanto già impiegati in attività industriali e di logistica portuale nell’area.”

 

 

 

L’intervento di Confcommercio: “Sfruttare il triste episodio della scomparsa di una fragile e bella ragazza come Gessica Lattuca, per concentrare tutta l’attenzione su una limitata e piccola zona del centro storico, con problemi di degrado come in tante altre città italiane, per parlare in maniera generalizzata di Favara infangando un’intera comunità, presentata come luogo di sporcizia fisica e morale, facile alla prostituzione non è corretto.

Ad affermarlo è Francesco Picarella, presidente di Confcommercio Sicilia, in riferimento ai servizi trasmessi di recente dai media Nazionali, che dipingono Favara come luogo di assoluto degrado.

“Va ricordato invece – aggiunge Francesco Picarella – che Favara ha anche un’immagine positiva per tutta la Sicilia, perché ricca di storia, bellezze naturali, talenti umani ed umanità che nonostante un tessuto contestualmente complesso e problematico qui, trovano terreno favorevole e si sviluppano.

Non può passare in secondo piano infatti – conclude il presidente di Confcommercio – l’esempio della FARM di Andrea Bartoli, che è una di queste, unitamente alla palpabile voglia di riscatto che si registra coinvolgendo tanti giovani, imprenditori e professionisti che, con risorse proprie hanno creato occasioni di lavoro e di sviluppo, rigenerando il centro cittadino con insediamenti commerciali di sicuro successo e richiamo turistico”.

Ad Agrigento è stato firmato al Museo archeologico “Griffo” il Decreto autorizzativo per l’intitolazione del PalaCongressi del Villaggio Mosè al filosofo akragantino Empedocle. A firmare l’atto, innanzi ad una platea di giornalisti della stampa estera in visita ad Agrigento, è stato il vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, in presenza del sindaco Lillo Firetto e del direttore del Parco Archeologico, Giuseppe Parello. Dopo quattro anni di chiusura, la struttura congressuale del Villaggio Mosè, oggi gestita dall’Ente Parco dei Templi, è stata restituita al pubblico nel marzo scorso ed è pronta ad accogliere meeting ed eventi.