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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alfonso Malato, a conclusione del giudizio abbreviato, ha assolto, “perchè il fatto non sussiste”, il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, difeso dall’avvocato Giuseppe Scozzari, imputato di falso e truffa aggravata a danno della Provincia di Agrigento perché tra il 2011 e il 2013, quando D’Angelo è stato consigliere provinciale, avrebbe simulato la sua assunzione fittizia alle dipendenze di un’azienda di impianti fotovoltaici al fine di ottenere i rimborsi che la legge in materia garantisce ai componenti di alcuni organismi elettivi, fra cui i consigli provinciali. Sono stati assolti anche i responsabili dell’azienda che avrebbero simulato l’assunzione di D’Angelo. Allo stesso Carmelo D’Angelo è stato contestato anche il trasferimento presunto fittizio della sua residenza a Palermo, che, tra il 2010 e il 2013, gli avrebbe consentito di incassare indebitamente circa 27 mila euro di rimborsi chilometrici.

Il tribunale di Agrigento in composizione monocratica, dott. Antonio Genna ha condannato l’imprenditore Giuseppe Burgio (difeso dall’Avv. Carmelita Danile) alla pena di mesi 9 di reclusione nonché al pagamento di una provvisionale di 20.000,00 per ciascuna parte civile costituita (la maglie, i figli, fratelli e genitori del deceduto, rappresentati dagli avvocati Tanja Castronovo e Gianluca Urso). Burgio era imputato di omicidio colposo. I fatti risalgono ad ottobre del 2014 quando, a seguito del crollo del tetto su cui insiste l’immobile di proprietà della società hOpaf amministrata da Burgio, al centro commerciale le Rondini, morì Milizia Giuseppe che stava eseguendo dei lavori per conto del Burgio sul tetto.

Nello stesso procedimento era pure imputato Pecorelli (difeso dall’avv. Scozzari), uomo di fiducia del Burgio che è stato assolto per non aver commesso il fatto.

Visibilmente commosse la moglie e la figlia della vittima che hanno seguito tutto il processo con molta dignità e decoro.

 

Provvedimenti urgenti per ripristinare il manto stradale nella via Cavaleri Magazzeni e viale Cannatello vengono chiesti dal consigliere comunale Gibilaro all’amministrazione comunale e all’assessore competente. “Ho effettuato un sopralluogo in via Cavaleri Magazzeni e in Viale Cannatello e ho potuto verificare come vengono lasciati gli scavi – dichiara il consigliere Gibilaro. Considerato che tali circostanze di fatto determinano nocumento alla pubblica e privata incolumità nonché alla circolazione stradale, con la mia richiesta chiedo una necessaria ed indifferibile azione propositiva tesa alla tutela della salvaguardia della pubblica e privata incolumità con l’adozione di tutte le procedure tecniche e amministrative tese al ripristino della sicurezza della circolazione stradale”.

I Carabinieri della Compagnia di Licata, impegnati in un posto di blocco lungo la statale 123, hanno intimato l’alt ad un ciclomotore. Il centauro ha invece proseguito la corsa, è stato inseguito e bloccato. Al giovane in sella sono stati chiesti i documenti e, all’improvviso, i due Carabinieri sono stati accerchiati da almeno 12 persone, tra familiari e amici del ragazzo. I militari sono stati aggrediti a calci e pugni. Nel frattempo sono intervenuti altri Carabinieri e molti degli aggressori si sono dileguati. Sono stati arrestati ai domiciliari il giovane alla guida del ciclomotore, Giuseppe Florio, 26 anni, il padre Angelo Florio, 55 anni, e gli zii, Michele e Gioacchino Florio, entrambi di 53 anni. Sono in corso indagini per identificare anche gli altri partecipi all’aggressione. Gli arrestati rispondono di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. I due Carabinieri aggrediti sono stati soccorsi all’ospedale di Licata con prognosi di 10 giorni ciascuno.

 

L’ultimatum di Razza ai manager delle Asp sul pagamento degli assegni ai disabili gravi. Lo sciopero della fame di Faraone e la replica di Musumeci.

Le Aziende sanitarie provinciali sono state spronate dall’assessore regionale alla Sanità. Ruggero Razza ha intimato ai manager: “Sbloccate le procedure per pagare gli assegni ai disabili gravi entro cinque giorni o sarete rimossi”. E i direttori a loro volta sarebbero intervenuti affichè gli uffici amministrativi predisponessero i pagamenti. E, gradualmente, almeno le prime quattro mensilità da 1500 euro al mese, da gennaio ad aprile, sono in corso di erogazione. Nel frattempo il senatore del Partito Democratico, Davide Faraone, prosegue lo sciopero della fame, intrapreso contro il grave ritardo della Regione nel pagamento dell’assistenza ai disabili gravi. Il presidente della Regione non condivide, la ritiene una “protesta inutile”, e Nello Musumeci replica: “I decreti del presidente della Regione e quello inter-assessoriale ‘Famiglia-Salute’ a esso collegato, sono già pronti da settimane, senza bisogno che il senatore Faraone portasse avanti una protesta inutile. Qualcuno lo informi che la legge Finanziaria regionale ha previsto una norma che disciplina la fase che precede l’entrata in vigore del decreto. Quindi siamo stati un po’ più previdenti e adeguati di quanto non sia accaduto nel passato. Il presidente della Regione non ha bisogno di ricevere ultimatum, perché sta lavorando per risolvere le tante iatture lasciate dal partito di Faraone e dal governo che lui ha sostenuto fino all’ultimo giorno”. Immediata è la controbattuta di Faraone, che a Musumeci risponde così: “Musumeci firmi il decreto e non la butti in politica. Sto ponendo un tema di giustizia sociale e non in nome di un partito o di uno schieramento. Ho ripetuto in tutte le salse che le battaglie per i diritti degli ultimi non hanno colore politico. Oltre 10mila disabili aspettano da mesi un contributo che per legge dovrebbe arrivare ogni mese. La Regione e tutte le sue articolazioni in tema di assistenza e salute fanno acqua da tutte le parti, migliaia di famiglie combattono da mesi contro una burocrazia che ha trasformato un diritto in un torto, e Musumeci che dice? Dice che i decreti, quelli che avrebbero dovuto già far partire i contributi di maggio, giugno e luglio sino a dicembre sono pronti. Sono pronti? E perché non li ha ancora firmati? Cosa aspetta? È talmente grave quello che sostiene Musumeci che probabilmente non se ne rende conto neppure lui”.

 

Angelo Ruoppolo Teleacras 


La sentenza, emessa venerdì scorso dal Tribunale di Siracusa presieduto dal giudice Antonella Coniglio, ha condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere Giuseppe Tringali di 77 anni per pedofilia nei confronti di due bambine di 7 anni.
Il 6 Luglio 2017, i militari dell’arma dei Carabinieri della stazione di Augusta, dopo diverse appostamenti in borghese, avevano colto in flagranza di reato l’anziano uomo, intento a palpeggiare i glutei di una bambina di 7 anni, poco distante dalla mamma, in un supermercato della zona Terravecchia. Qualche ora prima, il 77enne aveva messo in atto lo stesso comportamento in un altro supermercato nei confronti di un’altra bambina, notato dal personale e subito segnalato alla madre.
Così come riportato dai Carabinieri, dopo diverse segnalazioni che riferivano di un anziano che, approfittando di momentanee distrazioni dei genitori, palpeggiava bambine all’interno dei supermercati, erano state avviate specifiche procedure in tutte le attività della zona, che hanno portato, un anno fa, all’arresto del 77enne.
L’anziano, sposato e con figli, è stato difeso dal legale Giuseppe Piccione mentre, i due avvocati di parte civile per le vittime, sono Beniamino D’Augusta e Alberto Traversa.

 

 

 

L’ultimatum di Razza ai manager delle Asp sul pagamento degli assegni ai disabili gravi. Lo sciopero della fame di Faraone e la replica di Musumeci.

Le Aziende sanitarie provinciali sono state spronate dall’assessore regionale alla Sanità. Ruggero Razza ha intimato ai manager: “Sbloccate le procedure per pagare gli assegni ai disabili gravi entro cinque giorni o sarete rimossi”. E i direttori a loro volta sarebbero intervenuti affichè gli uffici amministrativi predisponessero i pagamenti. E, gradualmente, almeno le prime quattro mensilità da 1500 euro al mese, da gennaio ad aprile, sono in corso di erogazione. Nel frattempo il senatore del Partito Democratico, Davide Faraone, prosegue lo sciopero della fame, intrapreso contro il grave ritardo della Regione nel pagamento dell’assistenza ai disabili gravi. Il presidente della Regione non condivide, la ritiene una “protesta inutile”, e Nello Musumeci replica: “I decreti del presidente della Regione e quello inter-assessoriale ‘Famiglia-Salute’ a esso collegato, sono già pronti da settimane, senza bisogno che il senatore Faraone portasse avanti una protesta inutile. Qualcuno lo informi che la legge Finanziaria regionale ha previsto una norma che disciplina la fase che precede l’entrata in vigore del decreto. Quindi siamo stati un po’ più previdenti e adeguati di quanto non sia accaduto nel passato. Il presidente della Regione non ha bisogno di ricevere ultimatum, perché sta lavorando per risolvere le tante iatture lasciate dal partito di Faraone e dal governo che lui ha sostenuto fino all’ultimo giorno”. Immediata è la controbattuta di Faraone, che a Musumeci risponde così: “Musumeci firmi il decreto e non la butti in politica. Sto ponendo un tema di giustizia sociale e non in nome di un partito o di uno schieramento. Ho ripetuto in tutte le salse che le battaglie per i diritti degli ultimi non hanno colore politico. Oltre 10mila disabili aspettano da mesi un contributo che per legge dovrebbe arrivare ogni mese. La Regione e tutte le sue articolazioni in tema di assistenza e salute fanno acqua da tutte le parti, migliaia di famiglie combattono da mesi contro una burocrazia che ha trasformato un diritto in un torto, e Musumeci che dice? Dice che i decreti, quelli che avrebbero dovuto già far partire i contributi di maggio, giugno e luglio sino a dicembre sono pronti. Sono pronti? E perché non li ha ancora firmati? Cosa aspetta? È talmente grave quello che sostiene Musumeci che probabilmente non se ne rende conto neppure lui”.

 

Angelo Ruoppolo Teleacras 

 

Prosegue ad Ustica il giro di visite ufficiali del presidente della Regione Nello Musumeci nelle isole minori siciliane. Il governatore sarà nel Comune palermitano mercoledì prossimo. E ad Ustica contestualmente si svolgerà una riunione straordinaria della Giunta regionale. L’arrivo è previsto nella mattinata e ad accogliere la giunta sarà il sindaco Salvatore Militello. Subito dopo ci si trasferirà al municipio per incontrare la giunta e il consiglio comunale. Lo stesso Musumeci afferma: “Come già fatto con Lampedusa vogliamo far sentire la vicinanza del mio governo e verificare, personalmente, le difficoltà con le quali gli abitanti sono costretti a convivere. Da parte nostra c’è grande attenzione verso le piccole comunità e faremo di tutto per alleviare i loro disagi”.


Piedini in passerella, uno spettacolo DI bambini e PER bambini ha ripopolato un quartiere densamente popolare in una zona residenziale di Casteltermini, portando a compimento l’idea di Luca Lombardo e del gruppo di animazione Muchio Gusto, e raggiungendo un numeroso pubblico che ha superato le oltre 700 persone.
L’evento ha visto sfilare in passerella 80 bambini di varie età, ed è stato presentato dall’organizzatore Luca Lombardo e dalla piccola Giada Lombardo, di soli 7 anni.
Anche gli interventi musicali sono stati degni di nota, il piccolo Luigi la Greca 7 anni di Cammarata ha intrattenuto il pubblico con il un’esibizione di musica folkloristica siciliana con il tradizionale strumento siculo “lu marranzanu” (schiaccia pensieri), ha fatto seguito l’esibizione col pianoforte di Cosimo Petraroli , 13 anni di Casteltermini.
“Sono soddisfatto del risultato raggiunto, perché basta poco per fare tanto e coinvolgere le famiglie”, cosi ha dichiarato l’organizzatore Luca Lombardo.
Tale manifestazione ha ricevuto il plauso del Presidente Provinciale dell’AICS di Agrigento, Cav. Giuseppe Petix, che ha dichiarato “Sono felice che i miei concittadini sappiano volontariamente e davvero con poco animare e dar vita i nostri quartieri, facendoli diventare punto di aggregazione per le famiglie e per i più piccoli, promuovendo la cultura, l’arte e la musica.”

 

Nuovo evento sabato prossimo, 21 giugno, al Giardino della Kolymbetra. A partire dalle 21, infatti, ci sarà la proiezione del film “Yo-Yo Ma e i musicisti della Via della Seta”, di Morgan Neville, regista già premio Oscar nel 2014. Si tratta di un documentario che ha al centro della sua narrazione, la figura di Yo-Yo Ma, probabilmente il più importante violoncellista della storia della musica. Straordinarie le sue collaborazioni, tra cui quelle con Ennio Morricone. Nel progetto Silk Road Ensemble, il musicista franco-americano, di origine cinese, raccoglie attorno a se numerosi musicisti provenienti da varie parti del pianeta per costituire un affascinante e unico ensemble musicale. L’intervento artistico è rivolto alla celebrazione del potere unificante e universale della musica, mostrando la sua straordinaria capacità di connessione tra esseri umani oltre ogni diversità etnica e religiosa. La serata sarà caratterizzata dalla performance dal vivo di Nereo Luigi Dani, docente presso il Conservatorio Musicale di Stato di Palermo. La manifestazione, patrocinata dal Parco Archeologico della Valle dei Templi, è inserita tra quelle che l’Associazione Culturale John Belushi/ARCI di Agrigento organizza per celebrare i propri trent’anni di attività e segna l’inizio della collaborazione con il FAI-Giardino della Kolymbethra.