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I sindaci di Sciacca, Francesca Valenti, di Ribera, Carmelo Pace, e di Menfi, Marilena Mauceri, hanno deciso, ognuno per la città che amministra, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domani, lunedì 5 novembre.

La chisura è stata disposta per effettuare verifiche di stabilità e sicurezza su tutti gli edifici scolastici investiti dal maltempo scatenatosi nelle ultime ore.

 

A causa del maltempo in Sicilia, e in base all’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione Civile regionale per le prossime 24 ore, nell’intera giornata di domenica sarà sospesa la circolazione ferroviaria fra Agrigento e Fiumetorto, linea Palermo-Agrigento, e fra Catania e Lercara, linea Palermo-Catania. Lo dicono le Ferrovie dello Stato. Su entrambe le linee non saranno attivati servizi sostitutivi con autobus, per la contemporanea impraticabilità della rete stradale.

Le forti piogge che interessano da ieri la Sicilia hanno causato nelle ultime ore l’erosione della massicciata ferroviaria fra le stazioni di Montemaggiore e Roccapalumba, sulla linea Palermo – Agrigento.

La circolazione ferroviaria sarà sospesa dalle ore 13 alle 17 per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) il ripristino dell’infrastruttura.

Durante l’interruzione, saranno cancellati i seguenti treni:

  • Regionale 3898 (Agrigento – Palermo): in partenza da Agrigento alle 13.15;
  • Regionale 3900 (Agrigento – Palermo): in partenza da Agrigento alle 14.15;
  • Regionale 3932 (Palermo – Agrigento): in partenza da Palermo alle 15.47;
  • Regionale 3934 (Palermo – Agrigento): in partenza da Palermo alle 16.47.

Non saranno attivati servizi sostitutivi con autobus per la contemporanea impraticabilità delle strade.

Sempre a causa del maltempo, è ancora sospesa la circolazione ferroviaria sulle relazioni Caltanissetta Centrale – Caltanissetta XirbiCaltanissetta Centrale – Imera, Caltanissetta Xirbi – MimianiVallelunga – Marcatobianco e Motta – Imera, linee Palermo – Catania e Caltanissetta – Gela.

Per garantire la mobilità Trenitalia ha istituito servizi sostituivi con autobus.

Una cinquantina i tecnici di RFI, al lavoro da ieri su tutte le linee interessate dal maltempo, sono impegnati nella verifica delle condizioni dell’infrastruttura ferroviaria e nei lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza della circolazione.

Aggiornamento ore 7

Linea Palermo – Agrigento: circolazione sospesa fra Fiumetorto e Agrigento.

Linea Palermo – Catania: circolazione sospesa fra Lercara Diramazione e Catania.

Linea Gela – Canicattì: circolazione sospesa fra Campobello e Delia.

Linea Canicattì – Caltanissetta Centrale: circolazione sospesa.

Linea Trapani – Castelvetrano – Alcamo Diramazione – Piraineto: circolazione sospesa.

Linea Agrigento – Canicattì: circolazione sospesa.

Attivato servizio sostitutivo con autobus fra Palermo e Catania, fra Caltanissetta e Catania e fra Piraineto e Trapani.

Continuano gli interventi dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, su tutte le linee interessate dal maltempo, per la verifica delle condizioni dell’infrastruttura ferroviaria e per i lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza della circolazione ferroviaria.

Trenitalia ricorda a chi si mette in viaggio in Sicilia che, per verificare l’andamento della circolazione ferroviaria, può consultare le informazioni pubblicate sul sito web trenitalia.com o contrattare il call center gratuito 800 89 20 21.

 

E’ stato fermato mentre si trovava parcheggiato con la sua auto in una piazzola di sosta lungo la bretella della S.S. 640.

 

Un uomo di 61 anni, Luciano Lo Coco, palermitano, disoccupato e incensurato, è stato arrestato, nella flagranza di reato, per detenzione e trasporto di hashish.

Nell’auto gli uomini della Squadra Mobile di Caltanissetta hanno rinvenuto 22 panetti nascosti in un sacco di riso, per un peso complessivo di 2,2 kg.

 

Una forte scarica elettrica si è abbattuta sul cimitero Fontana degli Angeli bruciando impianti elettrici ed elettrodomestici ad alcune vicine abitazioni. A darci la notizia è l’assessore Bennica che ha anche la delega alla protezione civile.

Giuseppe Bennica ha di buon mattino controllato il territorio comunale per accertarsi sulla situazione l’indomani della devastante azione delle piogge e dei forti venti di ieri.

Si lavora per non farsi trovare impreparati in futuro.

Sul fronte dei rifiuti, anche per lasciarci alle spalle le brutte notizie sull’inclemenza del tempo, Bennica, approfitta dell’intervista, per dirci che “grazie all’introduzione dell’organico abbiamo risparmiato 4200 euro con una produzione di 60 tonnellate di puro organico. Ottimo il conferimento dei cittadini favaresi”.

I tempi d’attesa per le prestazioni diagnostiche in Radiologia e per i trattamenti di Radioterapia all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento sono stati ufficialmente definiti “critici”. Le liste, composte dai nominativi dei pazienti, sono spesso interminabili e lagnanze e proteste sono, talvolta, praticamente all’ordine del giorno. L’azienda sanitaria provinciale ha deciso, almeno fino alla fine dell’anno, di correre ai ripari. E di farlo ampliando i tempi dell’offerta delle prestazioni.

Il progetto di riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni diagnostiche in Radiologia consiste nell’autorizzazione al personale medico ad effettuare prestazioni orarie aggiuntive per un massimo di 9 ore giornaliere dal lunedì al venerdì. E’ stato disposto, di fatto, un aumento delle prestazioni diagnostiche per immagine il lunedì dalle ore 15 alle 18, le prestazioni di risonanza magnetica nucleare con mezzo di contrasto e il sabato – dalle 8 alle 14 – le prestazioni di risonanza magnetica nucleare con mezzo di contrasto. Per quanto riguarda invece i trattamenti di Radioterapia, l’incremento è di 15 ore settimanali. Dovrà dunque essere assicurata dal lunedì al venerdì dalle ore 14,30 alle ore 17.

 

Botta e risposta tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, e i lavoratori sulla strada statale 640 della Cmc di Ravenna. I dettagli.In estrema sintesi è accaduto che l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Marco Falcone, è piombato a sorpresa sulla statale 640 Agrigento – Caltanissetta, ha trovato il cantiere di lavoro vuoto, si è arrabbiato, e ha tirato le orecchie all’Anas: “Fuori l’impresa, la Cmc di Ravenna”. E i lavoratori della Cmc di Ravenna si sono arrabbiati ancora di più: “Ma guarda un po’, l’assessore non si è accertato sul come e sul perché del cantiere vuoto. Ma vada a fare la campagna elettorale altrove”. Adesso, più nel dettaglio, ecco il racconto. Gli ispettori dell’assessorato regionale alle Infrastrutture si sono recati in visita ai cantieri della strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, nell’ambito del monitoraggio delle opere pubbliche dell’Isola avviato dall’assessore Marco Falcone. Dalla ispezione è emerso che il cantiere è in stallo e non si riscontra alcun progresso per l’opera rispetto a tre mesi addietro. Lo stesso assessore Falcone ha commentato: “La situazione sulla Caltanissetta-Agrigento è preoccupante. Malgrado le rassicurazioni avute a Roma, abbiamo accertato una ingiustificata battuta d’arresto nei lavori che si ripete in maniera inspiegabile. A questo punto l’Anas deve stare al fianco della Regione e dei siciliani: faccia rispettare un contratto più volte mortificato, mandando via un’impresa che sta offendendo non solo il proprio prestigio ma anche la dignità dell’intera Isola”. Punto.A fronte di ciò i circa 200 lavoratori del cantiere della strada statale 640, dipendenti della Cmc di Ravenna, si sono alquanto agitati, mobilitandosi spontaneamente e riunendosi nel campo base di “Empedocle 2”. E insieme hanno spedito una lettera di replica all’assessore Falcone e, per conoscenza, al presidente della Regione, Nello Musumeci, e a tutto il governo regionale. E hanno scritto: “Gli operai siciliani e non, sono delusi e seriamente preoccupati a seguito delle dichiarazioni dell’assessore Marco Falcone, che chiede ad Anas di mandare via l’impresa esecutrice Cmc di Ravenna, con conseguenze per il nostro futuro e per il sostentamento delle nostre famiglie. Considerate le problematiche finanziarie che affliggono il settore delle costruzioni e che hanno portato al fallimento e al concordato le più grosse imprese italiane con cantieri totalmente deserti, opere incompiute e disoccupazione alle stelle, in modo particolare in Sicilia, l’assessore Marco Falcone dovrebbe apprezzare gli sforzi della Cmc di Ravenna che, nonostante sia costretta ad operare in sottoproduzione, continua a mantenere, per quanto possibile, i posti di lavoro, pagando con regolarità gli stipendi a noi tutti che con le nostre mani, orgogliosamente, stiamo costruendo una delle opere più importanti d’Italia, portando avanti le nostre famiglie con dignità. Per dovere di cronaca, si precisa che in occasione dell’ispezione dei funzionari dell’Assessore noi operai eravamo in cassa integrazione per la pioggia che nella giornata di martedì 28 ottobre ha interessato il territorio di Caltanissetta e non solo. Gli altri giorni, a differenza di altri che vanno in giro a raccogliere voti, siamo stati e siamo regolarmente a lavoro a spaccarci dignitosamente ed orgogliosamente la schiena. Rimaniamo speranzosi che quanto successo non sia l’ennesima propaganda elettorale politica finalizzata a favorire le imprese degli amici portatori di preferenze, a scapito di tutti noi e delle nostre famiglie. Chiediamo al Presidente della Regione Musumeci e all’assessore alle Infrastrutture Falcone di venire in cantiere a stringerci la mano in modo da poter constatare direttamente quanti siamo e cosa facciamo. La Sicilia non ha più bisogno di slogan, ma di impegni precisi. E qui a Caltanissetta l’unico impegno è quello di terminare i lavori della statale 640, non solo per completare un’opera assai essenziale per questo territorio, ma per continuare a credere che con il lavoro resta salda la dignità di tutti noi e delle nostre famiglie”. Punto.

 

Più di nove mila le sanzioni elevate dalla Polizia Municipale di Agrigento tra le strade agrigentine nel 2015 che non sono state ancora pagate.

Il comandante della polizia municipale Gaetano Di Giovanni ha firmato il mandato per la riscossione coatta ed il tutto è passato all’Agenzia delle Entrate. Come riportato dal quotidiano Giornale di Sicilia, i sanzionati che non hanno pagato e il cui nominativo non risultava iscritto al ruolo dovranno, sempre per il 2015, sborsare 15.934,81 di multa ai quali si vanno ad aggiungere 6.850 di maggiorazione e 1.122 euro di spese per le raccomandate, arrivando dunque a complessivi 23.908,41 euro.

Sono stati trovati nella mattinata di oggi i corpi di Cosimo Fustaino, 54 anni, originario di Valledolmo (Cl) e la moglie, Nikol, una tedesca di 47 anni, entrambi residenti in Germania in contrada Sant’Onofrio, a Cammarata.

Le ricerche della coppia, erano già iniziate ieri sera quando la struttura dove soggiornavano ha lanciato l’allarme non vedendoli arrivare. I due sono stati travolti da un torrente mentre viaggiavano su una Citroen che avevano preso a noleggio.

Ogni anno, per la commemorazione dei defunti, la coppia veniva in Sicilia per rendere omaggio ai loro familiari defunti.

Erano atterrati a Palermo con un volo proveniente dal Francoforte e in aeroporto avevano preso un’auto a noleggio (una Citroen) ma quando sono arrivati nei pressi di Cammarata e hanno capito che le condizioni del tempo peggioravano, si sono fermati al Motel San Pietro chiamando al telefono alcuni parenti residenti nella zona chiedendo indicazioni sul percorso da fare.

Hanno deciso di proseguire il loro viaggio non sulla Ss189 ma su una stradina di campagna dove il torrente esondato non ha dato loro scampo. Da questa mattina la i Vigili del Fuoco sono a lavoro per estrarre i cadaveri dall’auto. 

Ancora nella provincia di Agrigento durante la notte i Vigili del Fuoco hanno tratto in salvo 14 persone che a causa dell’esondazione del fiume Belice erano rimaste bloccate in una struttura alberghiera.

Il bilancio delle vittime in Sicilia sale a 12. Nove nella tragedia di Casteldaccia, un uomo a Vicari e la coppia trovata a Cammarata mentre a Corleone si cerca un disperso.

Le ultime 24 ore per la provincia di Agrigento, sono state le più difficili dell’ultimo decennio.
La protezione civile regionale aveva diramato l’allerta rossa, per la giornata del 3 novembre, ma la provincia di Agrigento non era pronta alla calamità.
Già nelle giornate precedenti, la provincia era stata messa alla prova, una prova che non era riuscita a superare, i maggiori danni in quei di’ furono registrati nell’entroterra Agrigentino, nel comune Saccense e in quello di Ribera. Il livello di attenzione assegnato dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile fu “arancione”.

Le piogge a carattere temporalesco sono stati incessanti e l’attività elettrica continua.
L’epilogo di questa “indimenticabile e terribile” giornata sono tutti a danno dell’economia locale. Strade viarie interdette al traffico, agricoltura distrutta, reti fognarie saltate, oltre 50 famiglie sfollate. Ma oltre al danno economico vi è quello umano. In questa orrenda giornata hanno perso la vita dieci persone a Casteldaccia le quali sono state vittime dell’improvvisa esondazione del fiume Milicia, di una coppia italo-tedesca che ha perso la vita a Cammarata e di alcuni dispersi in varie zone della Sicilia occidentale.
Ma oggi è un giorno diverso, il sole splende è il cielo è limpido. E noi popolo Siciliano che abbiamo “l’intelligenza e la ricchezza dei bastardi, la loro vivacità e arguzia” (cit. A Camilleri), dobbiamo rimboccarsi le maniche per ricostruire oggi, ciò che è stato distrutto dalla natura ieri.

L’auspicio è in una maggiore prevenzione, anche se la presenza delle istituzioni ieri non è mancata (“dai a Cesare quel che è di Cesare”).