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Uil Agrigento: ”I dati negativi sui neet in Sicilia non sorprendono, troppe cose non hanno funzionato, bisogna attuare politiche mirate e costruttive”.
La Uil provinciale di Agrigento interviene sul tema neet i giovani 18/24 anni che non studiano, nè lavorano che inchiodano la nostra regione come maglia nera tra le 276 regioni d’Europa con quasi il 40% dei giovani interessati senza un’occupazione, dati sempre più allarmanti e che fanno riflettere.
“Purtroppo i dati non migliorano, anzi peggiorano rispetto al 2016, la fotografia dell’Eurostat sui neet è ancora una conferma che la crisi dalle nostre parti è ancora presente e i numeri sono realmente veritieri e drammatici.
Questo mercato del lavoro oggettivamente non funziona e scoraggia i giovani ad approcciarsi con il sistema dei servizi pubblici e privati, si è creato un solco tra domanda e offerta di lavoro e i giovani cercano altre strade, trovando in alcuni casi solo lavoro nero e sottopagato, se no seguono altri percorsi come emigrare. Interi paesi ormai sono spopolati e il dato si riscontra il crollo del numero degli iscritti nelle scuole primarie, meno 235 alunni nella provincia agrigentina, questo dà contezza dell’incertezza di quanti giovani hanno difficoltà a crearsi una famiglia e a trovare opportunità di lavoro.
Del resto anche la fascia che va fino ai 64 anni, si trova in difficoltà, finora le politiche incentivanti e di aiuto; da Garanzia Giovani ad altri avvisi vedi tirocini formativi o extracurriculari non hanno invertito la situazione di difficoltà per questi soggetti in un mercato del lavoro che non garantisce la creazione di posti stabili.
La Uil di Agrigento conclude che le politiche del lavoro dei governo in carica vanno riviste, il potenziamento dei centri per l’impiego e le politiche attive con relativi fondi e piani di sostegno all’occupazione sono indispensabili e devono essere portate a termine, come le politiche di incentivi alle imprese dalla decontribuzione, alla riduzione dell’Ires ai percorsi di formazione e inserimento lavorativo, perché finora i risultati sperati soprattutto nella nostra provincia non sono arrivati”

http://www.teleacras.com/wp1/2018/09/20/intangibile-in-tangibile-la-musica-etnica-nella-valle-dei-templi/

Ad Agrigento, giovedì prossimo, 27 settembre, nella Valle dei Templi, nell’area antistante il tempio di Giunone, si svolgerà, alle ore 21 e ad ingresso gratuito, un concerto di musica etnica con nomi eccellenti nel panorama musicale italiano. Ad esibirsi saranno Eugenio Bennato, Mario Incudine, Alfio Antico e Pietra Montecorvino. L’evento è intitolato “Intangibile in tangibile”.

Ad Agrigento, in via Atenea, all’inizio della scalinata Madonna degli Angeli, la tanto polemizzata targa in ceramica raffigurante i Telamoni simbolo della città è stata appena sostituita con un’altra targa che, tuttavia, altrettante, se non maggiori, polemiche e critiche ha sollevato. Il coordinatore del movimento Mani Libere, Giuseppe Di Rosa, afferma: “Ai nostri occhi si consuma l’ennesima offesa al simbolo che raffigura la storia della nostra città, e cioè i Telamoni, disegnati nella targa in ceramica di Salita Madonna degli Angeli. Al posto dei tre classici giganti, hanno raffigurato tre “gigantesse” sgraziate. Sindaco Firetto, forse lei non conosce il significato dei Telamoni per noi agrigentini. La preghiamo, la smetta di continuare ad offendere l’Agrigentinità che è dentro ognuno di noi”.


Ad Agrigento, al Villaggio Peruzzo, alla Scuola Istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini” ricorrono gravi problemi, segnalati dal consigliere comunale, Angelo Vaccarello, che ha diffuso anche delle foto testimonianza. Vaccarello afferma: “ Da quattro giorni manca la luce, e, di conseguenza, si è senz’acqua. I bidoni della spazzatura giacciono sotto le finestre delle aule, nello spiazzale della scuola, con tante aiuole rotte, e dove gli alunni svolgono attività fisica tra precarietà e pericoli. Inoltre, mancano all’appello 20 tavoli e 20 sedie. E altrettanti alunni sono costretti in piedi. Tanti genitori si sono precipitati a scuola perché i propri bambini sono stati colti da malessere. L’amministrazione comunale, anziché preservare nell’indifferenza, intervenga subito a rimedio. Peraltro la stessa scuola è frequentata dal figlio del sindaco Firetto”.

Ieri, come pubblicato, la consigliere comunale di Agrigento, Nuccia Palermo, componente della commissione Sanità, ha sollecitato pubblicamente, ravvisando dei ritardi, la presidente Giorgia Iacolino a convocare la commissione Sanità nel merito del degrado in città. Oggi replica la stessa Iacolino che afferma: “La polemica ad ogni costo non mi è mai piaciuta, non ne ho nè il tempo nè la voglia. La commissione che presiedo si occupa di temi e questioni concrete relative alla salute, alla solidarietà ed alla famiglia. Non possiamo però rincorrere temi evanescenti o privi di attinenza con le materie di nostra competenza: ad esempio, per il censimento delle ville la collega Palermo contatti un agronomo, gli uffici e chi ha la relativa delega fra i collaboratori del Sindaco, o interroghi direttamente il Sindaco. Oppure non ci possiamo consentire ordini del giorno su temi generici quali la valorizzazione sociale sulla maternità e paternità, senza proposte e indicazioni concrete. Ho il dovere di vigilare sul buon funzionamento e sulla economicità dei lavori della commissione che tornerà a riunirsi la prossima settimana su questioni serie e concrete”.

Attacco del PD al Pastore Tedesco: è un cane “fascista”

 

Che il PD sia “ossessionato” dal fascismo è ormai cosa risaputa e nota a tutti. Un’infinità di allarmi lanciati da Nord a Sud sul preoccupante ritorno al “ventennio fascista” dell’Italia, con tanto di denunce e procedimenti giudiziari a carico di persone. Ricordiamo il caso del “bagnino” di Chioccia e la sua “spiaggia fascista” o quello del “tabaccaio” di Modica per la foto di Mussolini dietro la cassa. Procedimenti entrambi archiviati perché, secondo la procura, le immagini di Mussolini e le scritte inneggianti al Ventennio rientrano nella libertà di pensiero garantita dalla Costituzione.

Ma quando l’ossessione della sinistra per il fascismo si tramuta in un vero e proprio attacco al nostro più fedele amico fido, nel caso specifico il Pastore Tedesco, tacciandolo di essere un “cane fascista”, la situazione diventa preoccupante ed allarmante.

E’ quanto accaduto ieri nella lontana Monza, dove il consigliere comunale del partito democratico
Marco Lamperti, ha richiesto un’interrogazione per chiarire il nome mussoliniano di Narco, un cane-poliziotto dell’unità cinofila dei Vigili di Monza utilizzato per contrastare lo spaccio di stupefacenti.

Il consigliere Lamperti, dopo aver consultato il curriculum del cane, ha notato che nel documento ufficiale dell’assessorato alla Sicurezza, il nome del cane è Narco della Decima Mas.
Secondo il piddino, Il nome per esteso dell’animale, sarebbe un chiaro riferimento alla Decima Flottiglia Mas, l’unità della Marina Italiana che, dopo l’Armistizio dell’8 Settembre 1943, fece parte del corpo militare della Repubblica di Salò e collaborò attivamente con le forze armate tedesche in Italia settentrionale. “Trovo di poco gusto il riferimento alla Decima Mas. Un pedigree inaccettabile. Forse non tutti sanno o si ricordano cosa è stato”, ha dichiarato Lamperti.

Immediata la risposta dell’Assessore alla Sicurezza del leghista Federico Arena: “Banalmente è il nome dell’allevamento dal quale proviene il pastore tedesco Narco. Nella corretta compilazione di un pedigree, infatti, il nome dell’allevamento viene apposto a quello del cane come fosse una sorta di cognome, in modo da facilitare di conseguenza il riconoscimento dell’animale e le eventuali analisi genealogiche. Comunque, ha proseguito l’assessore, ho un goniometro e posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Abbiamo fatto poi dei controlli nella sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini”. Aggiungendo:”Al Pd conviene informare per tempo l’onorevole Emanuele Fiano per evitare che presenti un’interrogazione urgente in Parlamento. State tutti tranquilli, non abbiamo un cane fascista”.

In realtà il povero Narco, pastore tedesco di due anni e mezzo, non è un veterano della Repubblica di Salò, né un discendente di un cane repubblichino, né un quadrupede con tendenze dittatoriali. Il fatto della Decima Mas nel pedigree dipende semplicemente nel nome dell’allevamento da cui proviene, appunto il “Decima Mas” di Agugliano, in provincia di Ancona, specializzato nell’addestramento di cani destinati a Polizia, Carabinieri, Gdf e Protezione civile (con una lista lunghissima di premi e riconoscimenti) presenti in tutta Italia. Il nome di pedigree riconosciuto dall’Ente nazionale cinofilo è insomma quello, Decima Mas, ed è lo stesso di molti altri cani poliziotto provenienti dallo stesso allevamento, come ha spiegato in consiglio comunale Federico Arena, esponente della Lega e assessore alla Sicurezza di Monza.

 

 

 

 

 

 

 

 

INARSIND (sindacato ingegneri e architetti liberi professionisti) Il 19 settembre, presso la
biblioteca comunale di Agrigento, ha partecipato, insieme agli ordini professionali e alle
associazioni di categoria, al quarto incontro promosso dall’amministrazione sul PRG. Il presidente, l
architetto Luca Cosentino, ha ribadito l esigenza di rimodulare lo strumento urbanistico a partire
dalle esigenze degli agrigentini e la necessità di avere uno strumento efficace nel più breve tempo
possibile . Il tavolo si è concentrato sul centro storico ed INARSIND ha proposto al fine di
incentivare una più organica iniziativa privata, indirizzata al ripopolamento del nucleo storico della
città, la definizione di dispositivi di premialità (defiscalizzazioni, deroghe, priorità nella definizione
dei procedimenti ecc….) per i privati che propongano interventi su larga scala, che coinvolgano
ampi brani del tessuto urbano già riconosciuti dal piano particolareggiato come isolati. Inoltre,
Fermo restando i vincoli e le prescrizioni di piano ed il mantenimento delle caratteristiche peculiari
degli isolati, nei casi consentiti, sarebbero da preferire gli interventi di demolizione e ricostruzione
al fine di rendere l’abitato più vicino agli standard di vita contemporanei. Il Sindacato si augura che
i momenti di confronto tra l’Amministrazione, gli ordini e le associazioni diventino sempre più
frequenti e che producano risultati concreti per lo sviluppo della città.

Un grave crimine ambientale è stato compiuto a San Leone. L’associazione ambientalista MareAmico, coordinata da Claudio Lombardo, ha segnalato, e documentato in fotografia, che ignoti hanno abbandonato tre fusti di olio esausto sul bagnasciuga della spiaggia della Babbaluciara. Lo stesso Lombardo afferma: “Abbiamo allertato la Capitaneria di Porto Empedocle, che ha subito predisposto la relativa attività ambientale, prelevando i fusti. MareAmico rivolge un plauso al nuovo comandante, Gennaro Fusco, per avere reso possibile tale opera”.

Alfonso Cimino interviene sulla riunione di ieri, martedì 18 settembre, sulle direttive del Prg

Ieri pomeriggio, nella sala Maria Alajmo della biblioteca Franco La Rocca, l’Amministrazione comunale ha convocato Ordini professionali, enti, associazioni, sindacati, … per discutere sulle direttive del Piano regolatore generale. Presente, tra gli altri, l’Ordine degli Architetti di Agrigento, guidato da Alfonso Cimino.

“Occorre chiarire – afferma Cimino – che le direttive vengono redatte dall’Amministrazione comunale che ne assume la responsabilità politica e tecnica. In seconda fase sono sottoposte al vaglio del Consiglio comunale per essere approvate o modificate. Su queste direttive, come stabilito dalla legge, è stato avviato un tavolo di concertazione e ognuno ha apportato il proprio contributo, anche in formula scritta, sulla visione generale della città. Questa concertazione, e lo abbiamo ribadito più volte, deve avere tempi stretti.
Ancora non sappiamo, pur avendolo chiesto a gran voce, chi e con quali forme sarà affidato l’incarico per la progettazione dello strumento urbanistico o se verrà redatto dall’ufficio tecnico. Ad oggi non sono state avviate le procedure per la Via Vas, lo studio agricolo forestale, lo studio idrogeologico, la microzonazione sismica. Questa è una città al collasso – prosegue Cimino – sotto il profilo infrastrutturale, socioeconomico. Durante la riunione si è discusso di Piano particolareggiato del centro storico che poco aderisce alle direttive del Prg. Ad ogni modo, abbiamo posto questioni abbastanza chiare: consumo di suolo zero, defiscalizzazione per chi vuole investire e piano commerciale per incentivare le attività commerciali. Altro fattore di rilevante importanza è il collegamento della città ai quartieri satelliti, del centro storico alla Valle, come sosteniamo fin dal 1998, data in cui svolse in città il congresso internazionale proprio sul tema “Un progetto per la Valle dei Templi”. Ormai gli agrigentini sanno cosa occorre e, soprattutto, sappiamo che non è possibile perdere altro tempo. L’impellente necessità è avere lo strumento urbanistico, in mancanza del quale sono bloccate l’edilizia e le attività libero professionali. Inoltre, parlando di centro storico, appare strano che non abbia partecipato alla riunione l’ufficio della Diocesi dei Beni culturali. L’unico che, attualmente e a proprie spese, ha avviato un processo di rigenerazione urbana e riqualificazione del centro storico, incentivando diverse iniziative, una per tutte le navette di collegamento del centro storico con la Valle dei Templi. Credo che la Diocesi costituisca l’elemento più importante per discutere di centro storico, considerato che, già anticamente e storicamente, i quartieri erano suddivisi per parrocchie. La Diocesi ha la visione chiara delle esigenze dei cittadini e di chi vive quotidianamente il centro storico.
Avrebbero potuto, e possono farlo ancora, offrire il loro prezioso contributo”.