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Reduce da un 2018 che ha consacrato Fabrizio Moro come uno degli indiscussi protagonisti musicali dell’anno, il cantautore romano, attualmente al lavoro sul nuovo album di inediti in uscita in primavera, tornerà a esibirsi live nel 2019 con 4 imperdibili appuntamenti nei palasport da Sud a Nord Italia, con un doppio show proprio nella sua città, Roma!
Queste le date di “Palasport 2019”: 12 ottobre Pal’Art Hotel di Acireale, 18 e 19 ottobre Palazzo Dello Sport di Roma, 26 ottobre Mediolanum Forum di Milano. I biglietti per i live, prodotti da Friends & Partners, saranno disponibili in prevendita dalle ore 16.00 di oggi, giovedì 13 dicembre, su www.ticketone.it e dalle ore 11.00 di giovedì 20 dicembre nei punti vendita e nelle prevendite abituali.
Sul palco insieme a Fabrizio Moro ci sarà la sua storica band: Claudio Junior Bielli (Pianoforte, Tastiere e Programmazioni), Roberto Maccaroni (chitarra e cori), Danilo Molinari (chitarra), Alessandro Inolti (batteria), Andrea Ra (basso e cori). Cantautore, chitarrista e musicista italiano, Fabrizio Moro ha alle spalle una ventennale carriera, cominciata nel 1996, con all’attivo 9 album in studio. L’edizione 2018 del Festival di Sanremo, lo ha visto vincitore nella categoria Campioni insieme a Ermal Meta con il brano “Non mi avete fatto niente”, certificato platino. In coppia con Ermal Meta, Fabrizio Moro ha partecipato all’Eurovision Song Contest 2018 portando in gara il brano sanremese e conquistando il 5° posto. A giugno 2018 l’artista è stato protagonista di una grande festa della musica allo Stadio Olimpico di Roma, a cui ha fatto seguito un tour in tutta Italia.
Nel corso degli anni, diversi brani dell’artista sono stati utilizzati come spot pubblicitari e documentari e come colonne sonore per campagne sociali, serie e programmi TV. Infoline 0957167186.

L’associazione Kore onlus sempre a fianco di chi lotta contro il cancro.

Questa volta, con il laboratorio di cucina “Benessere e gusto binomio imprescindibile”, in programma sabato prossimo, alle 10;30, a Casa Sanfilippo.

All’incontro, gratuito, centrato sull’educazione alimentare e culinaria, parteciperanno Liliana Buscarino, presidente dell’associazione Kore onlus e lo staff dell’Associazione; Giuseppe Parello, direttore del Parco della Valle dei Templi; Dario Incorvaia e Matteo Pillitteri, biologi nutrizionisti; lo chef Salvatore Gambuzza che spiegherà quali “trucchi” adottare in cucina per rendere i piatti più sani e mettere l’organismo in condizione di assorbirne tutte le proprietà nutritive, offrendo ai partecipanti dimostrazioni pratiche e non solo teoriche.

Al Laboratorio, aperto ai pazienti oncologici e ai loro familiari, possono partecipare i cittadini perché, si sa, lo stile di vita corretto comincia da una sana alimentazione.

Un agrigentino di 27 anni, Salvatore Aleo, residente a Londra ma negli ultimi tempi senza fissa dimora, ha perso ogni contatto con  la famiglia dallo scorso 6 dicembre. Di lui non si riescono avere più notizie da oltre una settimana ed il cellulare risulta essere spento.

 
 A lanciare l’appello è la stessa famiglia che sui social network ha dato via al “passa parola” nella speranza di ricevere qualche segnalazione o informazione utile. In poche ore il mondo social si è attivato con una marea di condivisioni mostrando grandissima solidarietà.

Salvatore Aleo lavora in un deposito Amazon sulla New Hythe. Avviate le ricerche anche dalla polizia locale di Londra.

anello
Nonostante siano molte le persone che organizzano il proprio matrimonio seguendo dei canoni non proprio tradizionali, su alcuni punti è ancora la tradizione a dettare legge, in particolare per quanto riguarda l’anello di fidanzamento. Con tutte le dovute eccezioni, nel nuovo millennio è ancora il futuro sposo a fare la proposta, armato di un anello scelto senza l’aiuto della futura sposa, che deve essere colta di sorpresa. Scegliere l’anello di fidanzamento perfetto è difficile, ma ci si può sempre far aiutare, o comunque si può partire con un certo anticipo.

Le regola dell’anello perfetto

Un anello di fidanzamento classico è il solitario: una fedina molto semplice con una singola pietra, in genere bianca. Ci sono, però, donne che non amano questo tipo di anelli, che si addicono in genere solo a chi è molto tradizionalista, o a quelle donne che non amano indossare troppi gioielli nel corso della giornata. Chi invece ha gusti più particolari gradirà maggiormente i modelli più complessi, anche con varie pietre colorate o lavorazioni in filigrana. Per quanto riguarda il colore non ci sono molte regole, è perfetto l’acciaio così come l’oro rosso, sta poi al gusto della singola futura sposa.

Il budget

C’è chi dice che l’anello di fidanzamento debba costare almeno due mensilità dello stipendio del futuro sposo. In alcuni casi, stiamo parlando di cifre elevate, che non necessariamente si ha intenzione di usare per l’anello. Per altro in previsione del matrimonio c’è chi cerca casa, chi prepara un banchetto sontuoso, insomma chi ha già in testa numerose spese importanti. In realtà, sono due gli elementi che definiscono il corretto budget per l’anello: come prima cosa, il futuro sposo deve sempre ricordarsi che non è importante quanto spende, ma quanto ama la sua compagna; dall’altro lato, dovrà anche considerare lo stile di vita della futura sposa, che potrebbe farle storcere il naso davanti a un anello troppo costoso, o al contrario molto economico.

Far scegliere alla sposa

La proposta di matrimonio deve in genere arrivare a sorpresa, questo vieta completamente la possibilità di portare con sé la futura sposa per farle scegliere ciò che preferisce. Ci sono, comunque, varie coppie che hanno deciso e preparato insieme il matrimonio e che hanno scelto insieme l’anello, o che proprio non lo hanno acquistato. Per evitare che lei accompagni lui in gioielleria, il fidanzato potrà cominciare già mesi prima ad osservare la propria compagna, in modo da capire quali sono i gioielli che preferisce. Un altro metodo molto usato consiste nel portare con sé in gioielleria la sorella della sposa, o una cara amica. L’idea di chiedere alla mamma della sposa qualche consiglio non è sempre azzeccata, molto dipende da quanto la signora va d’accordo con la figlia, non solo per questioni caratteriali, ma anche di gusti. Peraltro, non è obbligatorio scegliere subito l’anello, conviene di solito prepararsi per tempo e valutare con calma, visitando più di un negozio e approfittando anche dei prodotti offerti online, tra i quali spesso ci sono affari imperdibili.

Dopo trent’anni dall’inchiesta politica condotta da Domenico Modugno e i radicali, la vicenda dolorosa sulla triste condizione degli ospedali psichiatrici, divenuti veri lager, ritorna alla ribalta con il romanzo di Enzo Di Natali dal titolo pirandelliano Non tutti ci sono, non tutti lo sono.

Il titolo scelto riporta la medesima dicitura che si trova all’interno dell’ex nosocomio di viale della Vittoria di Agrigento, una dicitura prettamente pirandelliana. Il romanzo storico racconta le triste condizioni in cui versavano quasi cinquecento persone costrette a vivere nella più squallida miseria, povertà ed indigenza, tanto che quelle immagini ebbero un effetto dirompente a livello nazionale accelerando l’applicazione della Legge Basaglia sulla chiusura di queste strutture divenute lager uguali a quelli realizzati dai nazisti contro gli ebrei. Per la chiusura dell’ex ospedale si mobilitò il noto cantautore Domenico Modugno che tenne ad Agrigento un concerto che emozionò un pubblico numeroso, compresi i ricoverati che per la prima volta assistettero ad un concerto vero e proprio.

Dopo trent’anni i radicali che ebbero su questa vicenda allora un ruolo determinante a livello nazionale ritornano per presentare il libro di Enzo Di Natali, dedicato sia al cantante di ‘Volare’ sia al politico Franco Basaglia. L’iniziativa promossa dal circolo New Millennium avrà luogo Sabato 15 Dicembre presso il Castello di Favara. Dopo il saluto del Sindaco Anna Alba, del presidente Stefano Icolino, interverranno Elisabetta Zamparutti del Comitato Europeo Prevenzione Tortura, Salvatore Cuffaro già Presidente della Regione Sicilia, Rita Bernardini della Presidenza del Partito Radiale e Sergio D’Elia in qualità di Segretario di Nessuno tocchi Caino. L’incontro culturale sarà animato dagli interventi musicali del Maestro Roberto Sciacca. Alla lodevole iniziativa hanno aderito l’Unitre ‘Empedocle’, il Circolo di Cultura ‘Gattopardo’ e il Liceo M. L. King tutte di Favara.

 

Vito Alagna, 56 anni, di Trapani è stato confermato alla guida del Silp Cgil Sicilia, sindacato dei lavoratori della Polizia.

 E’ stato eletto ieri al termine del V congresso regionale della categoria con 21 voti a favore e 2 astenuti. Su proposta del segretario, il nuovo comitato direttivo ha anche eletto la segreteria regionale che risulta composta da Romualdo Varchi, di Palermo, Luigi Noto, di Ragusa, Sebastiano Roccuzzo, di Gela, Tiziana Leto, di Palermo, Gina Bevilacqua di Castelvetrano, Carlo Furnari, di Palermo.

“C’è bisogno urgente- ha detto Alagna subito dopo l’elezione- di rimettere la Polizia di Stato in condizioni ottimali per contrastare ogni forma di illegalità e riappropriarsi del controllo del territorio, che si ottiene con le pattuglie sul territorio e con giovani poliziotti al fianco di chi ha più esperienza. Le mafie- ha aggiunto- si sconfiggono  con politiche sociali, economiche e istituzionali: non si può pensare di contrastare il crimine organizzato senza poliziotti sul campo”.  DAC 2018

“Siamo particolarmente contenti e soddisfatti della riconferma di Vito Alagna che allarga e rafforza il suo consenso, segno tangibile del buon lavoro svolto in questi ultimi 4 anni alla guida di una categoria assai particolare come quella dei Lavoratori della Polizia di Stato in un territorio complicato come quello siciliano.

Vito Alagna che aveva ben diretto il SILP Agrigento ha, evidentemente esportato questo suo modello di direzione fatto di serietà, affidabilità e compostezza.

Come CGIL AGRIGENTO, nel fargli i migliori auguri di buon lavoro, ci auguriamo che nel proseguo di questo suo impegno regionale possa continuare a dare un occhio al rafforzamento del SILP Agrigento che ha affidato nelle mani sicure di Salvo Grech e a dare visibilità e rilievo regionale alle battaglie che qui si conducono per il superamento delle problematicità esistenti ed il rafforzamento dei diritti e delle tutele degli operatori di Polizia impegnati in un territorio di frontiera e particolarmente impegnato contro la criminalità.

l vecchio centro di Montevago trasformato in un set televisivo per la registrazione di tre puntate di  “Ricette all’italiana”, il popolare programma tv di Rete 4 condotto da Davide Mengacci alla scoperta delle bontà, delle bellezze paesaggistiche, dei monumenti e delle curiosità più suggestive del Paese. Sono state effettuate riprese tra i ruderi del terremoto del ’68, al Baglio Ingoglia e alle Terme Acqua Pia.

Tre gli chef impegnati nella preparazione dei piatti tipici da mostrare al grande pubblico, si tratta di Francesco Mauceri, Calogero Ippolito e Valentino Gualberti. Ad abbinare i vini sono stati i sommelier Francesco Baldacchino (delegato Ais della provincia di Agrigento) e Michele Buscemi. Numerosi i cittadini e gli studenti coinvolti nelle riprese come pubblico. Le tre puntate dedicate alla città belicina dovrebbero andare in onda il 18, il 20 e il 22 dicembre.

Oltre a diversi produttori locali e al presidente della Strada del Vino delle Terre Sicane, Gunther Di Giovanna, sono stati intervistati anche l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano e il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo che si è soffermata, tra l’altro, sul “Montevago Wine & Food”, l’evento che andrà in scena sabato 22 e domenica 23 dicembre al Baglio Ingoglia, sarà un viaggio alla scoperta delle produzioni agroalimentari di qualità tra degustazioni e laboratori enogastronomici.

In vetrina ci saranno i migliori prodotti del territorio: dalla Vastedda del Belìce Dop alle eccellenze enologiche, dall’olio extra vergine di oliva ai dolci tipici. Ci saranno anche spazi dedicati all’arte e alla musica. L’evento è promosso da Orsa Consulting e dal Comune di Montevago con il finanziamento dell’assessorato regionale alle Attività produttive nell’ambito del Piano regionale promozionale 2018. Tutte le informazioni sulla pagina Facebook “Montevago Wine & Food”.

La magia del Natale nel borgo più bello d’Italia inizia questo weekend con l’evento legato ai dolci. Espositori da tutta la Sicilia si uniranno a quelli locali che proporranno prodotti tipici.

Si inizia già respirare aria natalizia a Petralia Soprana. Dopo i fasti per l’elezione a Borgo più bello d’Italia, la cittadina madonita è già pronta per un nuovo evento. L’appuntamento è per il prossimo weekend (sabato 15 e domenica 16 dicembre) e questa volta ad essere protagonista sarà il dolce. La manifestazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata da Pietro Macaluso, si chiama “Dolce Natale a Petralia Soprana”.

In questi due giorni, il Borgo dei Borghi ospiterà le eccellenze della pasticceria siciliana che lavoreranno per deliziare i tanti visitatori che invaderanno le stradine del centro storico che si “vestirà” a festa.

Il programma è fitto di appuntamenti. Non mancheranno spettacoli, animazioni, mostre, attività per bambini, musica, sfilate, mercatini, show cooking, degustazioni, visite guidate e tanto altro.

“Dolce Natale a Petralia Soprana”prevede anche diversi appuntamenti con le tradizioni e il folclore. E’ possibile anche ammirare il Presepe d’Incanto che ha aperto i battenti il giorno dell’Immacolata con grande successo. A fare da cornice all’evento ci sono anche i mercatini di natale che oltre a creare una suggestiva atmosfera offrono la possibilità di acquistare i prodotti dell’artigianato locale e madonita. Sarà possibile scoprire anche le bellezze artistiche del borgo, le chiese e gli scorci di un paese antico che trasmette al visitatore la propria storia scritta nelle pietre.

Da questo balcone più alto della provincia di Palermo (Petralia Soprana è posta a 1144 metri di altitudine) sarà possibile ammirare panorami stupendi e quasi tutta la Sicilia. Dall’Etna (Ct) a monte Cuccio (Pa) passando da Enna e Caltanissetta è un vero spettacolo di colori così come sarà uno spettacolo scoprire ed assaggiare i prodotti magistralmente esposti e sistemati nelle capannine che rendono il paese da fiaba.

Non mancheranno i prodotti locali da forno che saranno messi in mostra dal panificio di CALOGERO AGLIATA che produce panettoni, biscotti e tanti prodotti come i “Biscotti alla Cannella” che hanno già ottenuto la denominazione comunale De.C.O., la stessa certificazione che ha avuto il caseificio PAR.DO.R per la “Caciotta Madonita” che per l’occasione farà assaggiare anche l’ottima ricotta e tanti altri prodotti caseari prodotti dall’azienda madonita. Il visitatore si potrà deliziare anche con gli insaccati realizzati con carne a Km zero della macelleria di ALBANESE LIBORIO che, da padre in figlio, tramanda ricette e saper fare così come il panificio LA SPIGA che proporrà dolci da forno realizzati secondo ricette tradizionali che esaltano al palato i sapori di una volta. L’amante del torrone avrà una ghiotta occasione perché oltre ad assaggiare i prodotti DELL’ANTICO TORRONIFICIO DELLE MADONIE potrà anche vedere come saranno realizzati nello show cooking di Filippa Milazzo. Per completare il giro tra dolci di ogni genere la visita non si può non concludere con un bel caffe o un drink proposto dal bar ALPASCIA’ e dallo storico negozio di alimentari FEDERICO presente porte del paese. Tra le pasticcerie presenti ci sarà anche la LIPANI’S CAFE’ che anche un punto di ritrovo per i giovani. Di passaggio, lungo la via Medici che collega la piazza del Popolo alla chiesa Madre, l’opportunità di mangiare seduti a tavola è offerta dalla trattoria LA ROSA NEL BORGO che propone ottimi piatti tradizionali e pizze gustose e particolari. Sarà una due giorni da non perdere. Una opportunità per chi vuole stare a contatto con la natura del Parco delle Madonie e con il silenzio che rigenera il corpo e l’anima, per chi vuole riflettere sul vero significato del Natale, per chi ama la montagna, il mangiare bene e lo stare assieme.

 

Venerdì 14 dicembre 2018, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Agrigento, presso la propria sede in via Dante 117, ha organizzato un incontro sui Doveri professionali del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale: Deontologia, Previdenza, Assicurazione, Fatturazione Elettronica, Formazione e Privacy. L’evento si inserisce nel tema dell’evoluzione del ruolo delle professioni liberali e del loro rapporto con i grandi cambiamenti sociali, culturali ed ambientali dei nostri tempi. Durante la giornata saranno affrontati i temi della Deontologia professionale, della Previdenza, ma anche quelli legati alle nuove responsabilità professionali, attraverso l’assicurazione dell’opera progettuale, della formazione ed aggiornamento continui, dell’applicazione delle norme sulla privacy e sui nuovi adempimenti legati alla fatturazione elettronica. Si tratta di una grande giornata di formazione e di confronto che tende a fornire, ancor di più, ai Dottori Agronomi ed i Dottori Forestali nuovi strumenti di presenza nel territorio, con l’obiettivo di una sempre maggiore garanzia della tutela ed incolumità pubblica, attraverso la difesa del suolo e della biodiversità, della prevenzione civile e della sicurezza degli alimenti.

Si terrà domani 13 dicembre, dalle ore 11, l’incontro con il giornalista e scrittore Paolo Borrometi, autore del libro “Un morto ogni tanto”.

Ospitato nel plesso “La Carrubba” di via Pantalica, a Canicattì, l’evento rientra nell’ambito del “Progetto Legalità” e sarà introdotto dall’esibizione musicale degli alunni della scuola secondaria di primo grado.

A seguire, sono previsti gli interventi della dirigente Caterina Amato e dello stesso Borrometi, che nel prosieguo sarà protagonista di un dibattito cui prenderanno parte attiva gli studenti della scuola secondaria.

La “scaletta” prevede poi “Percorsi di legalità”, un breve spettacolo prodotto e messo in scena dagli alunni della scuola primaria.

Le conclusioni saranno invece affidate al sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura.