La nomina è arrivata dal sindaco del capoluogo Leoluca Orlando.
Il sindaco di Palermo ha sciolto il nodo partecipate: all’Amat arriva l’ex vicepresidente della Regione Michele Cimino “per la sua esperienza in materia di amministrazione pubblica e bilancio”

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Per l’ex deputato agrigentino un curriculum di tutto rispetto: avvocato, docente, consigliere provinciale ad Agrigento, deputato dal 1996 e più volte assessore nei governi di Cuffaro e Lombardo, giungendo fino alla carica di vice governatore, con la maglia di Forza Italia, Pdl e Grande Sud; è stato assessore alla Programmazione e al Bilancio, Michele Cimino, è oggi esponente di Sicilia Futura del leader Salvatore Cardinale e vicino a Edy Tamajo; Cimino è senza dubbio una persona di grande esperienza e di spessore umano, politico e tecnico.
Da qualche giorno il nuovo prestigioso incarico.
La notizia della nomina, alla vigilia del Festino di Santa Rosalia ha fatto però scalpore tra la “maggioranza orlandiana”, soprattutto tra quelli provenienti dalla Sinistra Comune, che hanno contestato il metodo (il modi di apprendere la notizia) e il merito (Cimino, nonostante adesso faccia parte del movimento di Salvatore Cardinale, vanta una lunga esperienza politica per lo più di centrodestra).
Ma l’avvocato empedoclino appartiene all’area moderata, riformista e liberale ed ha abbracciato il progetto civico che ha portato Leoluca Orlando alla vittoria e con cui continua a trovarsi in sintonia.
Lo stesso sindaco infatti, nonostante alcune resistenze nella sua maggioranza, sottolinea che “nella scelta degli amministratori unici” si è attenuto “a quei criteri di professionalità, competenza ed esperienza che sono indispensabili nella gestione di aziende pubbliche, proprio perché il carattere pubblico dei servizi essenziali è e rimane l’elemento chiave. Questo elemento di scelta, che è prettamente politico, costituisce uno degli elementi di forza collanti della coalizione di governo della città, fatto proprio da tutte le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura e il mio programma votato dagli elettori”.
Leoluca Orlando, sta procedendo alla nomina dei vertici delle aziende partecipate, di cui il Comune di Palermo è socio unico o di maggioranza.
Le nuove nomine, ispirate – come afferma il sindaco – da uno “spirito di condivisione politica”:
• Maria Prestigiacomo, Antonio Perniciaro e Franco Randazzo, rispettivamente per Amap, Reset e Sispi;
• Giuseppe Norata per la Rap, già amministratore;
• Mario Butera per l’Amg;
• Michele Cimino per l’Amat.
“La squadra – continua Orlando – conferma prima di tutto la visione politica di questa amministrazione relativamente alle aziende di servizio e cioè che tali aziende e tali servizi devono restare pubblici a tutela degli interessi dei cittadini. Allo stesso tempo, una squadra che conferma che a questo principio basilare si può e si deve affiancare sempre quello della competenza e dell’esperienza, che sono garanzia della qualità nella gestione delle aziende stesse”. Infine, da Orlando un ringraziamento “a tutti i presidenti e componenti dei consigli di amministrazione delle aziende che in questi anni ne hanno accompagnato lo sviluppo e la crescita, attraversando momenti difficili, ma garantendo che Palermo avesse aziende di servizio pubbliche, in grado di rispondere alle necessità dei cittadini”.
Nomine accolte con favore anche dal Pd: “Esprimo il mio apprezzamento a nome del gruppo consiliare del Partito Democratico – commenta Dario Chinnici, capogruppo dem al Comune – per la scelta dei nuovi presidenti delle società partecipate nominati dal sindaco. L’individuazione di profili di spessore indica con chiarezza la direzione da percorrere”.
Adesso per il nuovo presidente l’avvocato Michele Cimino, si prospetta un ruolo non proprio facile, alla guida forse della più disastrata delle aziende comunali, quindi dovrà rimboccarsi le maniche e mostrare, memore della lunga esperienza politica, le proprie doti politiche e tecniche.
A Cimino l’augurio di buon lavoro.