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L’individuazione delle aree di maggiore criticità riguardanti il settore dei bandi pubblici nonché delle potenzialità derivanti dall’adozione degli incentivi fiscali. Sono stati tra i temi del convegno “Appalti pubblici e incentivi fiscali: aspetti normativi e criticità procedurali” organizzato dall’Ordine dei Geologi di Sicilia, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri, l’Ordine degli Architetti ed il collegio dei Geometri della provincia di Palermo, nell’ambito di Mediedilizia, la tre giorni dedicata alla fiera dell’edilizia civile ed industriale.

Si è trattato di un’importante momento di condivisione e confronto su tematiche che rivestono una significativa centralità per il settore delle professioni tecniche.

“Si è sviluppato un eccellente dibattito, il confronto ha fornito stimolanti spunti di riflessione e possibili indirizzi di lavoro per la crescita di tutto il settore edilizio pubblico e privato. – commenta il presidente dell’ORGS, Giuseppe Collura – Il riscontro estremamente positivo del convegno ha difatti creato i presupposti per l’organizzazione di una nuova iniziativa ancora una volta affrontata con l’ampia condivisione di tutte le categorie professionali, coinvolgendo in modo più esteso la pubblica Amministrazione e le rappresentanze di Governo”.

Al convegno hanno partecipato Vincenzo Greco, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo, Giancarlo Teresi dirigente del Servizio 1 del Dipartimento Regionale Tecnico, e Massimiliano Miconi vicepresidente di ANCE Palermo. Nel corso dei lavori sono inoltre intervenuti Pietro Faraone e Massimo Grizzaffi esperti in materia di sismabonus, di gare ed appalti.

Ogni anno l’Ordine Regionale dei geologi di Sicilia partecipa attivamente alla manifestazione Mediedilizia. Ed anche quest’anno è stato presente con uno spazio dedicato allestito all’interno dell’area espositiva: è stato possibile per i visitatori, del settore e no, consultare materiale informativo sui diversi ambiti applicativi del mondo della geologia e conoscere alcune delle iniziative di carattere formativo e divulgativo che l’Ordine dei Geologi di Sicilia conduce sul territorio.

 

Nella puntata del 23 Novembre di “Quarto Grado” si sono visti ospiti l’Avvocato Salvatore Cusumano, legale di Filippo Russotto e della famiglia Lattuca – Caramanno, e il noto giornalista Emilio Orlando.

I riflettori puntano ancora la lente d’ingrandimento sul caso di Gessica Lattuca, la giovane scomparsa dal 12 agosto da Favara incentrando l’apertura del servizio sulla presenza e sulle affermazioni, nella scorsa puntata, di Serena Restivo che aveva smentito la sua amicizia con Gessica e che sono apparse poco sincere.

Viene interpellato in primis Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo, il quale afferma che Serena sia completamente incapace di autodeterminarsi e che abbia un livello cognitivo molto basso dedotto sia dal linguaggio che dello stile. Ha ricordato che lo sfruttamento della prostituzione in Italia è un reato e che, quindi, se si sarebbe scavato in quel mondo probabilmente si poteva giungere a qualche informazione più precisa. Mette poi in evidenza il linguaggio usato negli sms intercettati tra Volpe e la Restivo dove  si usano delle metafore che lasciano pensare che si parli di qualcosa che potrebbe essere riferito al mercato di stupefacenti.

Vengono riscostruiti gli scambi di sms fra Serena e Gaspare Volpe, di qualche anno fa.

Dalle intercettazioni telefoniche, parrebbe che la Restivo abbia in qualche modo qualche collegamento con la donna scomparsa proprio perché Gaspare Volpe e Ninì Ferraro parlano delle due ragazze nella stessa telefonata.

Viene posto, dunque, il quesito su un presunto rapporto tra Serena e Filippo dove l’Avvocato Cusumano dichiara: “Russotto nega ogni tipo di rapporto con Serena Restivo se non quello lavorativo. Fra Serena e Filippo Russotto non vi è alcuna amicizia. Sono convinto totalmente sulla totale estraneità del signor Russotto circa la scomparsa”.

Il legale Cusumano è convinto che Russotto da questa vicenda ne uscirà a testa alta perché non ha nessuna responsabilità.

E’ stato anche aggiunto che qualche giorno dopo la scorsa puntata la Restivo ha voluto incontrare l’Avvocato per consegnargli gli orecchini che Filippo le regalò, affinchè lo stesso Cusumano potesse ridarli indietro a Filippo perché ritenuti causa del suo male.

Gessica è stata ricordata due volte, dal giornalista Emilio Orlando, prima come vittima di un reato e poi come vittima di femminicidio e crede che la Procura proprio in base a quanto emerso fin oggi molte dichiarazioni siano pregne di menzogne e lo dimostra il fatto che i beni di Russotto non sono stati ancora dissequestrati probabilmente perché ci sia ancora qualche dubbio.

Sabrina Scampini, nella diretta, esprime tutti i suoi dubbi a riguardo delle parole di Serena marcando che la cosa principale è la scomparsa di una persona, una madre di famiglia e che le può essere accaduto di tutto e quindi se c’è stata una relazione tra qualcuno non è importante ma è meglio dirlo perché si creano solo dei malintesi  e dà un consiglio ovvero quello di andare dai carabinieri o da chi di competenza e raccontare la pura verità perché questo farebbe bene a lei (Serena) e soprattutto alle indagini.

Durante la puntata è stato letto qualche trafiletto di una nuova lettera giunta in redazione da parte del padre di Gessica questa volta dal carcere di Sciacca dove, nei giorni scorsi, è stato trasferito. L’uomo

cerca, ancora una volta, di spronare la popolazione e chi è a conoscenza di quanto accaduto. Il padre uscirà dal carcere proprio nel Gennaio 2019 e spera di ritrovare la figlia e poterla riabbracciare assieme ai suoi nipoti.

Sulle supposizioni delle sorti di Gessica, l’Avvocato Cusumano avvale una sua tesi ovvero quella che la donna nella sera del 12 Agosto aveva un appuntamento, che probabilmente abbia fatto uso di sostanze stupefacenti causandone un malore e portandola alla morte e che la persona che era con lei si sia sbarazzato del cadavere in preda alla paura.

Qualcuno sarà così leale ad ammettere quanto è realmente successo affinchè Gessica venga ritrovata?

Abbiamo appreso con estrema soddisfazione il riconoscimento del premio Empedocle al Questore di Agrigento Maurizio AURIEMMA, alla direzione della nostra Questura dal 1 Luglio 2017, un anno di successi nel campo investigativo e nel campo dell’ordine della sicurezza pubblica. Siamo fermamente convinti delle qualità umane e dirigenziali dimostrate dal Questore AURIEMMA nell’arco dell’anno che ha visto la Sua direzione, ma riteniamo altresì con estrema convinzione,  che  il premio debba essere condiviso con tutto il personale in servizio presso la Questura di Agrigento e dei 5 presidi dislocati nelle Città di Porto Empedocle, Sciacca, Licata, Palma di Montechiaro e Canicattì e le nostre specialità, quali  la Polizia Stradale, Ferroviaria e Postale. 

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE ALFONSO IMBRO’: Gli uomini e le Donne della Polizia di Stato, malgrado l’evidente carenza d’organico nella nostra Provincia e l’indubbio innalzamento dell’età anagrafica, oggi giunta ad una media di 49 anni circa, ha dimostrato nei confronti di qualsiasi criticità emersa nel nostro comprensorio di sapere affrontare con professionalità e tenacia qualsiasi evento, da quello climatico, ai servizi di Ordine Pubblico quale l’immigrazione clandestina alla lotta estenuante contro la criminalità organizzata e comune, non dimentichiamo le continue operazioni della D.I.A., della Squadra Mobile e delle Sezioni di Polizia Giudiziaria incardinate nei Commissariati di Pubblica Sicurezza e nelle specialità. Ecco il motivo per il quale ribadiamo i nostri complimenti al Questore di Agrigento per l’importante riconoscimento ottenuto grazie alla grande disponibilità delle Organizzazioni Sindacali e del personale tutto che antepone sistematicamente il proprio spirito di servizio ai rispettivi e sacrosanti diritti nell’ambito dell’applicazione del contratto di lavoro con turni davvero sovrumani. 

 

“Per testimoniare il significato di violenza di genere, ho deciso di condividere con voi solo alcuni

degli schifosissimi commenti destinati a me a seguito del mio intervento in Aula contro il ddl anticorruzione, postato con un bizzarro montaggio, sulla pagina del M5S. L’istigazione all’odio sociale, alla violenza verbale e all’aggressione e la

diffamazione a mezzo social sono la peggior politica che si possa esprimere e si tratta di una tendenza pericolosa che tutti insieme dobbiamo combattere”. Così dichiara l’ on. Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia alla Camera, che attraverso la sua pagina Facebook ha condiviso alcuni dei piu’ violenti attacchi ricevuti a mezzo social in queste ore.

“Un ringraziamento – conclude la Parlamentare – a Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Maria Tripodi e Patrizia Marrocco per avermi espresso solidarieta’ e a tutti i colleghi che in altre forme mi hanno manifestato vicinanza in occasione di questa squallida vicenda”.

Si è svolta oggi, 25 Novembre, al porto di Sciacca la giornata ecologica prevista nell’ambito del programma saccense della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si conclude proprio oggi. L’iniziativa è stata coordinata dal Comune di Sciacca, dal Comitato Sciacca Pulit@ e dalla delegazione siciliana di Marevivo avendo il supporto delle ditte Sea e Bono che hanno messo a disposizione mezzi e personale. Presenti i volontari delle due associazioni ambientaliste ma anche diversi cittadini, i rappresentanti di L’AltraSciacca, Cittadinanzattiva e Comitato della Perriera, il Deputato Nazionale Vita Martinciglio ed il Senatore Rino Marinello, quest’ultimo nella duplice veste di politico e volontario ambientalista.

Nel giro di due ore, complice la tregua data dal maltempo, sono state raccolte quattro tonnellate di rifiuti che erano disseminati lungo i due moli del porto. Rifiuti di ogni genere accumulati da settimane e settimane in tanti punti della zona che hanno offerto nel tempo un triste scenario a chi è transitato in quella zona per godersi un po’ il panorama della città rimanendo al contrario sconcertato. Non è mancato ovviamente il classico polistirolo che rappresenta uno dei rifiuti più frequente tra quelli che si spiaggiano nel litorale.

Adesso la speranza è che in questa zona della città si possa trovare una soluzione per evitare tale situazione, instaurando dei servizi per il corretto conferimento dei rifiuti e successivamente attivando un servizio di controllo.

Marevivo e il comitato Sciacca Pulit@ ringraziano il Comune di Sciacca ed il suo settore ecologia, nella persona di Tony Nastasi, per il coinvolgimento nell’iniziativa e tutti i volontari intervenuti che hanno potuto dare un contributo nel ridare dignità ad uno dei posti più belli e fotografati di Sciacca.

 

“Bisogna scongiurare il pericolo di nuove trivellazioni nei nostri mari, il Canale di Sicilia deve essere difeso dall’ennesimo scempio ambientale. I pilastri della nostra economia devono restare la pesca e il turismo, mentre petrolio e perforazioni dei nostri fondali, e tutte quelle attività che vanno contro il nostro Ambiente e la Salute dei cittadini, non possono più essere tollerati”, lo dice il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello che intende portare il caso direttamente dentro il Senato.

 

“La paventata possibilità di trivellazione petrolifera nell’area di mare del Canale di Sicilia ed in particolare nella zona compresa tra Sciacca e Pantelleria, denominato ‘Campo petrolifero Nilde’ – continua Marinello – preoccupa moltissimo associazioni ambientali e gli stessi cittadini che, a ragione, temono per le conseguenze devastanti sull’ecosistema marino e per la la salute della popolazione. Sono molti anni che permane questa grave minaccia ambientale e nessun Governo ha mai fatto nulla per salvaguardare il Canale di Sicilia, è arrivato il momento di dire basta”. 

 

“Farò tutto il possibile – conclude il senatore 5 Stelle – per difendere i nostri mari e le nostre coste, bisogna scongiurare il rischio di concessioni connesse allo sfruttamento petrolifero. Infine, è indispensabile informare la popolazione relativamente allo stato dei fatti, all’insegna della doverosa trasparenza che deve caratterizzare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadinanza”.

E’ in programma MARTEDI’ 27 NOVEMBRE 2018, ALLE ORE 10,30, NELLA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE DEI VOLONTARI DI STRADA, VIALE DELLA VITTORIA 313, la conferenza stampa di presentazione del programma degli eventi nell’ambito dell’iniziativa artistico – culturale denominata “C’è il Natale a Villaseta 2018”.

Gli eventi avranno il contributo e il patrocinio di importanti Istituzioni, quali Comune, Questura, Asp, ma anche di varie associazioni e di club service e di sponsor privati.

“Non è sempre necessario dichiarare qualcosa per far sapere agli altri di esistere. La presidenza della Commissione regionale Antimafia è un ruolo istituzionale che andrebbe svolto senza interferenza alcuna nelle campagne elettorali, soprattutto quelle amministrative, perché altrimenti si rischia di svilire il fondamentale ruolo di terzietà e istituzionale”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca che replica alle accuse lanciate dal presidente della Commissione Antimafia Regionale Claudio Fava al Movimento 5 Stelle. “Non prendiamo lezioni di moralità da nessuno – spiega De Luca – Fava incluso. Le sue accuse non hanno ragione di esistere perché il nostro Movimento, con una linea inequivocabile, ha immediatamente condannato il gesto dell’ex candidato sindaco di Corleone, dimostrando per l’ennesima volta di tenere maggiormente alla propria integrità e condotta morale, che alle poltrone. Così è andata ieri e così andrà ogni volta che tra le fila del M5S o degli aspiranti nostri portavoce si dovessero ravvisare condotte o sortite opache. Stessa cosa purtroppo, ma non sta a noi giudicare, non è avvenuto per gli uomini e le donne delle sinistre, quando sono incorse in condotte inopportune o illecite. La lotta alla mafia – conclude De Luca – non deve avere colore politico e non deve essere strumento di creazione del consenso”.   

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Ortigia dopo rapidissime e mirate indagini, condotte anche grazie ad un accurato studio delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti in zona, sono riusciti ad individuare l’autore della crudele aggressione che ha portato alla morte di un gatto, avvenuta mercoledì scorso, in piena notte, in via Trieste.

L’artefice del predetto gesto è stato individuato in un cittadino rumeno, classe 1994, senza fissa dimora, pregiudicato che per l’azione compiuta è stato denunciato per uccisione di animali. Lo stesso, sentito dagli appartenenti dell’Arma di Ortigia, durante la redazione degli atti non ha fornito alcuna plausibile spiegazione dell’insano gesto che aveva giustamente scosso la cittadinanza siracusana, in quanto le immagini del furioso pestaggio conclusosi con il decesso dell’animale erano anche circolate in rete, documentando un immotivato e pervicace accanimento sulla povera bestiola.

Il soggetto, denunciato a mente dall’art. 544 del Codice Penale “Uccisione di animali” che sanziona chiunque “per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”, rischia una condanna da quattro mesi a due anni.

(Fonte: comando provinciale carabinieri di Siracusa)