Il presidente del consiglio comunale di Canicattì, Alberto Tedesco informa la cittadinanza sulla mozione, deliberata all’unanimità, avente ad oggetto l’intitolazione di una via cittadina ad Enzo Tortora, a 90 anni dalla sua nascita.
Il presidente del consiglio comunale di Canicattì, Alberto Tedesco informa la cittadinanza sulla mozione, deliberata all’unanimità, avente ad oggetto l’intitolazione di una via cittadina ad Enzo Tortora, a 90 anni dalla sua nascita.
Il Sig. G.G. di 49 anni di Favara (AG) aveva presentato una domanda di partecipazione ai fini dell’inserimento negli elenchi regionali delle domande di sostegno a investimenti nelle aziende agricole ma tale domanda era stata inserita nell’elenco delle domande di sostegno non ammissibili per mancata cantierabilità del progetto ; in particolare la domanda è stata ritenuta non ammissibile atteso che “il permesso di costruire non è stato presentato entro i termini previsti”, segnatamente oltre i 180 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria. La ditta favarese , non condividendo l’assunto della P.A. ha allora proposto un articolato ricorso davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, contro l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, sia per l’annullamento, previa sospensione, delle disposizioni attuative laddove prevedono che il termine di 180 giorni per la presentazione della documentazione comprovante la cantierabilità decorra dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, sia per l’annullamento, previa sospensione, del decreto di approvazione degli elenchi definitivi relativi al sostegno nelle aziende agricole, nella parte in cui include la ditta favarese nell’elenco delle domande di sostegno non ammissibili per mancata cantierabilità del progetto. In particolare gli Avvocati Rubino e Impiduglia hanno censurato i provvedimenti impugnati anche sotto il profilo della violazione del principio di proporzionalità, di derivazione comunitaria, che non consente alla Pubblica Amministrazione di adottare atti restrittivi della sfera giuridica dei privati in misura non proporzionata all’interesse pubblico, citando precedenti giurisprudenziali favorevoli ottenuti presso lo stesso Tar Sicilia dai medesimi difensori in fattispecie analoghe. Si è costituito in giudizio l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare avanzata dai difensori. Il TAR Sicilia, Palermo, Sezione Prima, Presidente il Dr. Calogero Ferlisi, Relatore la Dr.ssa Aurora Lento, ritenendo fondate le censure formulate dagli Avvocati Rubino e Impiduglia, e ritenendo sussistente il danno grave ed irreparabile atteso che nelle more del giudizio potrebbe verificarsi l’esaurimento dei fondi disponibili, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati avanzata dai difensori, fissando per la trattazione del merito l’udienza del 6 giugno 2019. Pertanto, per effetto del provvedimento cautelare emesso dal TAR la ditta favarese dovrà essere inserita con riserva nell’elenco delle domande di sostegno ammissibili nell’ambito del sostegno a investimenti nelle aziende agricole al fine di scongiurare l’esaurimento dei fondi disponibili.
Un uomo di Palma di Montechiaro, di 50 anni, è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per l’ipotesi di reato di possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
L’uomo sarebbe stato trovato dai Carabinieri della Città dei Templi in possesso di un mazzuolo col quale, sembra, abbia danneggiato, prendendola a mazzate, la saracinesca di un’esercizio commerciale di Piazzetta San Calogero, proprio ad Agrigento.
A quanto pare il palmese sarebbe sceso dalla sua auto e avrebbe iniziato a colpire la saracinesca e sarebbe stato fermato in un primo momento da una pattuglia della polizia locale che ha avvisato i carbinieri.
Non chiari i motivi del gesto.
Gli agenti della polizia municipale di Agrigento hanno sequestrato circa 200 kg di carne e pesce da un locale di via Imera.
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica della Città dei Templi e sanzionato con delle multe.
La denuncia arriva da Confcommercio Agrigento: penalizzati rispetto alla media italiana, ristoranti, bar, negozi di alimentari, pescherie, fruttivendoli e autofficine. Picarella: “Serve una revisione dell’intero sistema: il carico fiscale sulle aziende rispetto al servizio risulta eccessivo”
La “Tari” è diventato, secondo l’associazione di categoria un peso insostenibile e spesso ingiustificato.
Una tesi questa che è supportata dai dati, nonostante negli ultimi 2 anni la tariffa per le utenze non domestiche sia diminuita, il confronto tra le tariffe 2018 della città di Agrigento e i dati del 2016, pubblicati nel portale di Confcommercio, confermano il divario, nelle diverse categorie economiche, tra il comune capoluogo ed il resto della Provincia, della Regione e nazionale.
In particolare, scorrendo le cifre viene messo in evidenza come le categorie più pesantemente tartassate siano quelle dei ristoratori, bar, negozi di alimentari, pescherie, fruttivendoli e autofficine, con differenze considerevoli rispetto ad altre città siciliane, addirittura di oltre le tre cifre percentuali rispetto alla media nazionale.
“Non è solo il peso fiscale eccessivo, a mortificare ulteriormente l’imprenditoria agrigentina – afferma Francesco Picarella Presidente Regionale di Confcommercio – ma anche e soprattutto i falsi proclami e le e le discutibili dichiarazioni dell’assessore Nello Hamel che è risultato inadeguato al delicato ruolo, così come la mancata raccolta della indifferenziata degli ultimi giorni e della plastica nella giornata di ieri. Chiediamo – conclude Picarella – all’amministrazione Firetto di rivedere urgentemente l’attuale sistema tariffario che rischia di rappresentare un ulteriore freno allo sviluppo economico delle nostre imprese. Giusto chiedere ai cittadini una corretta differenziata ma è altrettanto giusto che i servizi offerti siano adeguati alle aspettative.”
Procede l’organizzazione della prossima edizione del Carnevale di Sciacca, in programma dal 28 febbraio al 5 marzo 2019.
Con determina del dirigente del I Settore Michele Todaro, è stata nominata la commissione incaricata di valutare le domande delle associazioni dei carristi che hanno partecipato al bando pubblico emesso nelle scorse settimane.
La commissione è composta dallo stesso dirigente Michele Todaro (membro di diritto chiamato a presiedere l’organismo), dal maestro di musica Ignazio Catanzaro, dall’architetto Salvatore Chiarello e dallo storico dell’arte Anthony Bentivegna.
La commissione – è previsto – si riunirà martedì 4 dicembre 2018 per l’apertura delle buste, la valutazione delle istanze e la selezione delle associazioni.
Prevista, da bando, la partecipazione in concorso di 5 carri allegorici di categoria A e di 2 carri allegorici di categoria B, oltre al carro allegorico fuori concorso dedicato a Peppe Nappa, maschera simbolo del Carnevale di Sciacca.
A Catania, in Corte d’Appello, il Procuratore Generale, Angelo Busacca, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna ad 1 anno e 2 mesi di reclusione ciascuno a carico dell’ex presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e del figlio Toti Lombardo, imputati di reato elettorale. E poi 8 mesi ciascuno a carico degli altri imputati, Ernesto Privitera, Angelo Marino e Giuseppe Giuffrida. In primo grado, innanzi al Tribunale, è stata pronunciata sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”. I Lombardo avrebbero promesso due posti di lavoro in cambio di voti in favore di Toti Lombardo, eletto con 9.633 preferenze nella lista del Movimento per le Autonomie alle elezioni Regionali dell’ottobre del 2012. Il posto di lavoro sarebbe stato promesso a Privitera e Marino a favore dello stesso Marino e di Giuffrida, in seguito effettivamente assunto.
Ormai i negozi online sono in grado di offrirci prodotti di ogni genere. Chi preferisce l’e-commerce, in genere sa già che in questo tipo di negozio troverà un’ampia gamma di prodotti, tra cui i migliori orologi da uomo Maserati. Non solo un’ampia scelta, ma addirittura prezzi da outlet e una grande comodità.
Cosa si trova nei negozi online
Il vantaggio che deriva dalla scelta di un negozio online per l’acquisto di orologi da uomo Maserati dipende da una serie di fattori, il primo dei quali è la convenienza. Molto spesso gli e-commerce sono infatti in grado di offrire i loro prodotti a prezzi estremamente interessanti, concorrenziali rispetto a quelli disponibili negli show room sul territorio. Del resto stiamo parlando di negozi che ogni giorno hanno un ampio numero di transazioni; questo garantisce a chi li gestisce la possibilità di “rinunciare” a parte del proprio guadagno. Visto che si hanno molti clienti il guadagno lo si considera sulla totalità delle vendite giornaliere, non sul singolo prodotto venduto, come invece avviene in molte gioiellerie, che non riescono a trovare un numero sufficiente di acquirenti ogni giorno.
Un magazzino molto ampio
Un altro interessante vantaggio di cui si può approfittare nei negozi in rete riguarda la varietà dell’offerta. Mentre un piccolo negozio in città dovrà per forza scegliere i prodotti da tenere in magazzino considerando uno specifico pubblico, un certo tipo di clientela, l’e-commerce ha un più ampio raggio d’azione. Chi è alla ricerca di un orologio da uomo Maserati di colore particolare o di un modello difficile da reperire nei negozi, ha maggiori chance con un negozio online, dove spesso si trovano magazzini molto ampi e la massima scelta possibile. In alcuni casi sarà possibile trovare anche modelli delle scorse collezioni, in vendita magari a prezzo particolarmente scontato.
La comodità di acquistare quando si vuole
Non tutti amano uscire per fare shopping; ci si deve vestire in un certo modo, si deve cercare parcheggio, spesso in una zona già fortemente congestionata. Insomma, si deve seguire una trafila che per molti è poco divertente, se non addirittura spiacevole. La possibilità di fare acquisti in rete ha eliminato tutti questi disagi; si può infatti cercare il proprio orologio da uomo Maserati restando comodamente a casa. Anzi, oggi grazie alla diffusione di tablet e smartphone di nuova generazione, non abbiamo più bisogno neppure del computer: possiamo fare shopping dal divano o dal letto, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Una volta scelto l’orologio dei nostri sogni potremo farcelo spedire direttamente a casa, tramite corrieri sempre più rapidi ed efficienti. Si deve poi anche considerare che per un orologio Maserati in genere non si pagano spese per la consegna a domicilio, cosa che rende ancora più conveniente l’acquisto online.
Scegliere il modello giusto
A questo punto non resta altro da fare che avere le idee chiare sul modello di orologio da scegliere. Stiamo infatti parlando di una scelta molto ampia, proposta a prezzi concorrenziali. Nella scelta conviene tenere conto soprattutto dei propri gusti personali e delle proprie abitudini.
All’alba di oggi è scattata una maxi operazione antidroga della Polizia di Stato. Sono 14 le misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ed eseguite dagli agenti della squadra mobile di Palermo e dai colleghi delle Questure di Agrigento, Reggio Calabria e Siracusa. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha svelato un traffico di cocaina. La droga, acquistata in Calabria, sarebbe stata smistata, tramite pusher, anche in provincia di Agrigento, approdando sull’isola di Lampedusa. I poliziotti hanno accertato che lo smercio dello stupefacente nelle varie province è stato garantito da una cerchia di corrieri, di professione commercianti ambulanti, che, per il loro mestiere, raggiungono i mercati rionali senza sollevare sospetto. La caratura criminale dell’associazione, che ha trattato anche hashish e marijuana, è provata da una articolata suddivisione dei ruoli tra i componenti: solo ad alcuni è stata delegata la comunicazione con i referenti delle singole province di destinazione della merce.
Gli agrigentini destinatari di misure cautelari sono Davide Licata, 32 anni, in carcere, Salvatore Capraro, 29 anni, in carcere, Calogero Vignera, 35 anni, ai domiciliari, e poi obbligo di dimora per Angelo Cardella, 46 anni.
Ad Agrigento, a Villa Genuardi, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento ha inaugurato la mostra “Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo”. Il progetto culturale è coordinato e curato dalla Soprintendente Gabriella Costantino, e si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell’Orto Botanico – Sistema museale dell’Università degli Studi di Palermo. L’evento è promosso in collaborazione con il Comune, la Provincia, la Curia Vescovile, il Parco della Valle dei Templi, il Museo archeologico “Griffo” e il Fai Giardino della Kolymbethra. La stessa soprintendente Gabriella Costantino spiega: “La mostra propone un itinerario storico monumentale-naturalistico, corredato da un ricco apparato documentario, che illustra i giardini storici pubblici e privati della città, anche non più esistenti, con le varietà delle piante presenti e con una accurata attenzione di quelle centenarie ancora esistenti. Ampio spazio è dedicato alla storia di Villa Genuardi conosciuta anche come Hotel des Temples, frequentatissimo e lussuoso albergo della prima metà del ‘900, rinomato per il suo lussureggiante parco di piante esotiche”.