
Si sono distinti nel campo della solidarietà, della beneficenza e del volontariato e saranno i protagonisti dell’edizione numero 14 del premio internazionale Beato Pino Puglisi, a venticinque anni dall’omicidio mafioso dell’allora parroco di Brancaccio: saranno sette i riconoscimenti assegnati nella cerimonia in programma lunedì 3 dicembre, a partire dalle ore 21, al teatro Politeama di Palermo.
La giuria, quest’anno, ha deciso di premiare il sacerdote Ibrahim Alsabagh, che opera in Siria, parroco di San Francesco d’Assisi ad Aleppo Ovest, terra martoriata dalla guerra, monsignor Augusto Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma, Giuseppe Giordano, ordinario di Idraulica agraria all’università di Palermo, il giornalista Angelo Morello e la moglie Roberta, che dopo aver perso la figlia Livia hanno creato un’associazione in suo nome con fini sociali, Vincenzo Morgante, direttore di TV2000, Teresa Nicoletti, medico chirurgo, mezzosoprano e compositrice, fra l’altro dell’aria sacra “Padre Pino Puglisi, Anima Beata”, Massimo Toschi, insegnante e politico, che ha dedicato la vita ai poveri e alla pace, per nulla frenato dalla disabilità causata da una poliomielite contratta a undici mesi.
Per la prima volta la giuria del premio internazionale Beato Pino Puglisi è presieduta dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice (che, in qualità di direttore del Centro diocesano vocazioni aveva collaborato con padre Pino Puglisi), e la Diocesi, da sempre vicina al premio, è adesso impegnata in prima fila.
La giuria è completata dal sacerdote Antonio Garau, fondatore del premio, Vincenzo Bagarello, ordinario di Idraulica Agraria all’università di Palermo, il jazzista Ignazio Garsia, ideatore del Brass Group ed ex direttore dell’Orchestra Jazz Siciliana, Giacomo Greco, docente della libera università della politica di Palermo e uno dei fondatori del Movimento “Una Città per l’Uomo”, Domenico Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, Gemma Ocello, presidente dell’associazione “Giovani 2017 3P”, che organizza il premio, Roberto Gueli, caporedattore della Rai, e Francesco Panasci, da quattro anni direttore artistico e di produzione del premio.
«Ringrazio l’arcivescovo Lorefice, dice Gemma Ocello, per la fiducia accordataci nel curare questa edizione del premio internazionale. Puglisi è per tutti noi un esempio da seguire, testimone dell’amore di Cristo Gesù. Ho sempre seguito progetti di promozione sociale dei minori, in particolare dei giovani del Burundi. Il messaggio del Beato Puglisi mi ha portato presso gli italiani di New York, Rio, in Australia e in Argentina. Il premio continuerà ad essere da stimolo nel vivere con coraggio le scelte controcorrente che ci fanno sentire protagonisti della nostra esistenza. Vivere ogni giorno rispettando le regole deve diventare la normalità, solo così potremo costruire una società migliore».
La cerimonia di lunedì sera sarà presentata dai giornalisti Roberto Gueli e Antonella Rizzuto. Sul palco si alterneranno alcuni volti noti: l’attore Sergio Vespertino, la cantante soul Daria Biancardi, il duo jazz Joe e Marianna Costantino, l’Accademia internazionale del Musical di Palermo. Ci sarà anche la Fondazione The Brass Group con Diego Spitalieri al pianoforte e Vito Giordano, direttore della scuola Brass Group di Palermo, alla tromba e al filicorno.
Questa edizione è dedicata a tutti i bambini yemeniti che soffrono e in particolare ad Amal, la piccola morta per fame, a sette anni, qualche settimana fa, la cui foto era finita sul New York Times per sensibilizzare l’opinione pubblica a proposito di un conflitto dimenticato da molti.