
Alfonso Malato, attuale presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, aveva il ruolo di giudice per le indagini preliminari nello stesso procedimento, dunque, risulta incompatibile nella guida del collegio dei giudici.
A sedere nel banco degli imputati 50 persone, tra medici, faccendieri, e finti disabili accusati a vario titolo e che facevano parte di un sistema sulle agevolazioni della legge 104 e garantiva, di poterne usufruire beneficiando quindi di tutti i vantaggi anche a chi non aveva diritto. Lo scorso marzo il giudice per l’udienza preliminare Stefano Zammuto rinviò a giudizio 48 persone mentre 9 furono le condanne con rito abbreviato, nello specifico: Barragato (3 anni e 10 mesi interdetta in perpetuo dai pubblici uffici), Roberto Ibba (4 anni e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici), Eleonora Moscato (3 anni e 10 mesi e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici), Giuseppe Cuffaro (1 anno e 4 mesi), Giuseppa Patrizia Ibba (4 anni e 2 mesi e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici), Giuseppe Aquilino (3 anni e 6 mesi con interdizione da pubblici uffici per 3 anni e 4mesi), Vincenzo Gaziano (3 anni e 6 mesi e interdetto da pubblici uffici in perpetuo) e Domenico Giglione (3 anni e 6 mesi e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici).
Ciò che è successo nel settembre 2014 fu un vero e proprio uragano che portò alla nascita l’inchiesta La carica delle 104” diventata anche nazionale.
Diciannove persone, di cui dieci medici, finirono agli arresti: per sei di loro venne disposta la custodia in carcere, per 8 i domiciliari e a 5 indagati venne imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Gli indagati erano complessivamente 101.
Nell’ottobre 2016 nell’inchiesta si aggiunse un secondo filone ovvero il seguito delle investigazioni condotte dalla Digos della Questura di Agrigento che portò il numero degli indagati a 252.
Nell’ottobre 2017, si apre il terzo (e al momento ultimo) filone d’inchiesta della “Carica delle 104” che coinvolge principalmente insegnanti. Il processo riprenderà il 7 gennaio.