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Venerdì prossimo, 16 novembre 2018, alle ore 15 e 30, presso la Biblioteca Comunale “La Rocca”, l’Amministrazione comunale presenterà i contenuti finali emersi all’esito delle attività di concertazione per la redazione delle Direttive generali alla revisione del PRG di Agrigento. Venerdì quindi incontro conclusivo aperto alla Cittadinanza avente per oggetto l’approvazione delle direttive generali alla revisione del PRG di Agrigento.

Il collegio della sesta sezione del Consiglio di Stato con coraggio rimette in discussione il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale all’inserimento in Gae, negato lo scorso anno dall’Adunanza plenaria

In pratica, migliaia di docenti depennati dalla Gae potranno appellarsi e richiedere e riottenere un posto nelle Graduatorie ad esaurimento. A stabilirlo un’ordinanza del Consiglio di Stato che ha accolto i ricorsi di alcuni docenti, rimandando nuovamente la questione all’Adunanza Plenaria.

“Come è noto – spiegano i legali dello studio Leone-Fell –  l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con Sentenza 11/2007, aveva infatti determinato il depennamento di migliaia di docenti in possesso di diploma magistrale conseguito prima dell’anno scolastico 200/2001 e il conseguente licenziamento di quanti tra loro avevano nel frattempo ottenuto l’assunzione in ruolo da Gae. Il Consiglio di Stato, in particolare, rilevava sia la tardiva presentazione del ricorso, sia la natura non abilitante del titolo di studio magistrale ante 2001”.

Infatti, secondo quanto osservato dal Supremo Consesso di Giustizia Amministrativa, “Il termine per impugnare il provvedimento amministrativo decorre dalla piena conoscenza dell’atto e dei suoi effetti lesivi e non assume alcun rilievo, al fine di differire il dies a quo di decorrenza del termine decadenziale, l’erroneo convincimento soggettivo dell’infondatezza della propria pretesa. Deve, pertanto, escludersi, fatta eccezione per l’ipotesi degli atti plurimi con effetti inscindibili, che il sopravvenuto annullamento giurisdizionale di un atto amministrativo possa giovare ai cointeressati che non abbiano tempestivamente proposto il gravame e, per i quali, pertanto, si è già verificata una situazione di inoppugnabilità, con conseguente “esaurimento” del relativo rapporto giuridico”.

Inoltre, “il possesso del solo diploma magistrale, sebbene conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo istituite dall’articolo 1, comma 605, lett. c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296”.

Ebbene, la medesima questione è stata oggi rimessa nuovamente alla cognizione dell’Adunanza Plenaria da parte del medesimo Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato oggi “ritiene di dover rimettere nuovamente all’Adunanza plenaria di questo Consiglio, con separata ordinanza ed ai sensi dell’art. 99, co. 3, c.p.a., la questione inerente all’iscrizione nelle GAE dei soggetti muniti di detto diploma magistrale, poiché ravvisa, nella prospettazione attorea, l’esigenza d’una rimeditazione sul punto di diritto affermato e dianzi citato”.

“Si aprono adesso nuove prospettive per migliaia di docenti che nel 2018 sono stati depennati dalle Gae in quanto in possesso del solo diploma Magistrale – precisano gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell. Da anni siamo al fianco dei docenti nelle loro battagli e per questa ragione abbiamo deciso di offrire assistenza gratuità sulla possibilità di fare appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza che ha rigettato l’istanza di inserimento in Gae sulla base della decisione dell’Adunanza Plenaria”. 

“Oltre a presentare appello per essere riammessi in graduatoria e ritornare ad ottenere in futuro contratti di lavoro – concludono i legali –  tutti i docenti che sono stati licenziati possono adesso impugnare il licenziamento illegittimo innanzi al competente Tribunale del lavoro”.

Come da programma,questa mattina, al Palazzo di Città, sotto la presidenza del Sindaco Giuseppe Galanti, si è tenuto il tavolo tecnico per discutere delle problematiche legate ai fenomenii di allagamento del rione Fondachello Playa.

 All’incontro hanno preso parte, l’ing. Epifanio Accurso Tagano  e il geometra Francesco Palazzotto del Protezione  Civile di Agrigento, l’ing. Marco Castrogiovanniu, sub amministratore giudiziario del depuratore; l’esperto de Sindaco Salvatore Licata, il dirigente delegato del dipartimento lavori pubblici Angelo Cambiano, accompagnato dal geom. Salvatore Augusto, il responsabile dell’ufficio comunale di protezione civile, arch. Giuseppe Ferraro,  il consigliere comunale geom. Angelo Iacona, e il collaboratore politico del sindaco, Gianluca Mantia.       

 Assente, perchè  impossibilitati ad intervenire i rappresentanti di Girgenti Acque, nonostante l’importanza della loro presenza.

 Dopo un’attenta analisi della situazione,  sopratutto relativa allo stato di fatto attuale e delle strutture, i partecipanti all’incontro si sono spostati in contrada Fondachello, e presso il Depuratore, per un sopralluogo. Quindi, alle luce delle considerazioni emerse nel corso dell’incontro, è stato deciso di rivedersi a presto per un ulteriore approfondimento dell’argomento e la verifica delle iniziative, già individuate, da porre in essere.

Dopo oltre 4 mesi dall’adozione della delibera Consiliare di approvazione del regolamento della Consulta Comunale Turistica, il Dirigente del Primo Settore, su delega del Sindaco, ha adottato l’avviso pubblico con il quale l’Amministrazione rende nota, ai soggetti pubblici e privati interessati, la volontà di istituire la Consulta Comunale Turistica.

Già prima dell’esito della consultazione elettorale, la sottoscritta aveva suggerito e si augurava che la nuova Amministrazione inserisse nel proprio programma l’istituzione della Consulta di che trattasi.

Sono dovuti trascorrere oltre 3 anni dall’insediamento di questa Giunta, prima che l’attuale maggioranza si rendesse conto dell’utilità di un tale strumento ai fini di uno sviluppo organico del nostro turismo, che vada oltre la Valle dei Templi.

Ora,noi di Fratelli D’Italia suggeriamo al Sindaco di assegnare la delega dell’Assessorato al Turismo affinché l’istituenda Consulta possa confrontarsi con un soggetto politico che non sia già gravato da altri oneri politico-gestionali perché Il mondo degli operatori turistici agrigentini è  stato fino ad oggi lasciato solo nelle proprie iniziative senza un serio  e concreto supporto da parte delle amministrazioni;

Ricordiamo che la consulta può contribuire alla definizione degli obiettivi e dei programmi di competenza dell’Amministrazione in materia di turismo, suggerendo iniziative ed attività mirate alla sua crescita nonché formulare proposte atte a favorire tutte quelle azioni che possano stimolare  investimenti e progettualità di operatori privati idonei a migliorare l’offerta turistica”

La Consulta, se idoneamente utilizzata, è uno importante strumento di interazione tra pubblico e privato ai fini di uno sviluppo organico del turismo e di tutte le attività collaterali della nostra città.

Il Consorzio Universitario di Agrigento, non arresta la sua corsa verso un solido rilancio, con il ritorno ed anche l’apertura di nuovi Corsi Universitari dell’Università di Palermo e della LUMSA di Palermo, proponendo altresì attività culturali di grande spessore.

Mercoledì 14 novembre 2018, alle ore 10.00, presso, l’Aula Magna “Luca Crescente”, avrà luogo il convengo:“LA PROVINCIA DI AGRIGENTO TRA EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE”

Fortemente voluto dal Presidente del CUA prof. Pietro Busetta, in collaborazione col Dirigente del CPIA di Agrigento, prof. Santino Lo Presti, questo convegno vedrà avvicendarsi quindici relatori sul tema previsto: dott Claudio Barone, Segr. Gernerale Reg.le UIL; prof. Maurizio Caserta, Ordinario di Economia Università di Catania; dott. Maurizio Auriemma, Questore di Agrigento; prof.ssa Mariella Guidotti, Fondazione Migrantes; prof. Santino Lo Presti, Dirigente CPIA; dott. Salvatore Martello, Sindaco di Lampedusa; prof. Lucio Melazzo, Presidente Polo Territoriale Didattico di Agrigento, Università di Palermo; dott. Michele Magliaro, Segr. Generale Reg.le

CGIL; dott. Domenico Milazzo, Segr. Generale Reg.le CISL; dott. Gerlando Riolo, Ass. Solidarietà Sociale Comune di Agrigento; prof. Marcello Saija, Direttore Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale; prof. Benedetto Torrisi, associato di Statistica ed Economia Università di Catania. Modera il convegno il dott. Cesare Sciabarrà, giornalista.

Porteranno i loro saluti: il Vice Presidente della Regione Sicilia e Assessore all’Economia, prof. Avv. Gaetano Armao ed il Sindaco di Agrigento dott. Calogero Firetto.

Presiede e conclude il presidente del Consorzio Universitario di Agrigento, prof. Pietro Busetta.

Il Convegno è aperto a chiunque voglia partecipare.

L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Agrigento, rappresentato dalla Presidente Paola Maria Giacalone, esprime congratulazioni al Collega, Dott. Antonio Criminisi, per un altro prestigioso riconoscimento ricevuto “Boutique di Eccellenza dell’Anno – Consulenza Fiscale – Per l’assistenza fiscale qualificata e personalizzata, fornita attraverso una consolidata esperienza, un efficiente supporto al cliente e un continuo aggiornamento”.

Il premio è stato riconosciuto da “Le Fonti” una Media Company Internazionale focalizzata sulle tematiche economiche, finanziarie e legali, con sedi a Milano, Londra, New York, Hon Kong, Singapore e Dubai, la proclamazione si è svolta nella serata di giovedì 8 novembre presso il Palazzo della Borsa a Milano.

La Presidente, unitamente a tutto il Consiglio dell’Ordine e tutti gli iscritti, esprimono le più vive congratulazioni per il prestigioso premio ricevuto al Collega, Dott. Antonio Criminisi.

Quanto accade al pronto soccorso e nel reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale “San Giovanni di Dio” non si può sottacere. Numerose sono le lamentele e le segnalazioni di disservizi veri e propri oltre alle abitudinarie attese di ore ed ore per una diagnosi”.

Inizia così una missiva del  consigliere comunale Salvatore Borsellino che, nei mesi scorsi, aveva chiesto una convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla vicenda. 

Le problematiche che affliggono i cittadini – dichiara Borsellino – e che non solo riguardano la salute, sono questioni di primaria importanza e di interesse generale. Considerato che ad oggi nessuna riposta è pervenuta, anche da parte dell’assessore regionale alla Sanità, on. Razza, che è stato informato della vicenda, con questo mio intervento invito tutta la deputazione regionale, nazionale ed europea, ad attivarsi in modo da dare risposte certe, soprattutto in tema di salute, alla nostra collettività. Pertanto, mio malgrado, ritiro il punto all’ordine del giorno sul consiglio comunale straordinario e auspico che il pronto soccorso e il reparto di chirurgia vascolare del “San Giovanni di Dio” ottimizzino il grado di efficienza a beneficio dell’utenza”.

GIOVEDÌ 15  NOVEMBRE 2018 alle ore 9,00,  presso i locali dell’Ufficio V Ambito Territoriale per la Provincia di Agrigento, alla Presenza del Dirigente Raffaele Zarbo, della Docente Referente della Consulta Provinciale Studentesca Stefania Ierna si riuniranno gli Studenti delle Scuole Superiori Statali e Paritarie della Provincia componenti della C.P.S. per procedere all’elezione del Presidente e degli organi della Consulta.     

La Consulta Provinciale degli Studenti è un organismo istituzionale di rappresentanza degli Studenti degli Istituti  Secondari di 2° grado.

Gli obiettivi prioritari sono quelli di:

-garantire il più ampio confronto fra gli istituti tramite la realizzazione di progetti che coinvolgano il più ampio numero di Istituti Scolastici ;

-ottimizzare ed integrare in rete le attività extracurricolari;

-formulare proposte che superino la dimensione del singolo Istituto;

-stipulare accordi con enti locali, associazioni e organizzazioni del mondo del lavoro;

– formulare proposte ed esprimere pareri agli Ambiti Uffici Territoriali, agli enti locali, agli organi collegiali territoriali;

-progettare, organizzare e realizzare attività anche a carattere internazionale.

I Clubs Lions Agrigento Host, Agrigento Chiaramonte, Zolfare Aragona, il Leo Club Agrigento Host, costituenti la Zona 24 Lions, organizzano martedì 13 novembre ad Agrigento un service con le associazioni Diabetici Agrigentini (AMADIAB) e La passeggiata degli Dei Agrigento trekking. Si tratta di due iniziative volte alla prevenzione e alla lotta del diabete: un Seminario per l’approfondimento scientifico ed una Passeggiata “veloce ma dolce” nel centro storico di Agrigento, per l’invito ad uno stile di vita sano. Il Seminario: diabete, nuove frontiere e tecnologie, si terrà alle ore 16,00 presso lo Spazio Temenos mentre la Passeggiata nel Centro storico di Agrigento su uno sfondo illuminato di blu avrà inizio alle ore 19,00 con raduno presso la Piazza Stazione. Pel l’occasione RFI ha autorizzato eccezionalmente l’illuminazione di blu la Piazza antistante. Dopo alcuni momenti di preparazione guidati dagli istruttori della Master Fit Events e dell’associazione La passeggiata degli Dei, sono previsti due percorsi rispettivamente di 2 km (facile) e 4 km (durata 1 ora), entrambi assistiti da personale qualificato, ai quali potranno partecipare tutti: normodotati e diversamente abili, sportivi e non, giovani, anziani e bambini. Il ritmo dolce con cui si svolgerà la passeggiata consentirà di godere anche delle bellezze di alcuni vicoli inesplorati del centro storico di Agrigento. L’evento ha ricevuto il patrocinio dal Comune di Agrigento, dall’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Agrigento, dalla Croce Rossa Italiana, dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS di Agrigento e dalla Concessionaria di auto Suzuki.

  1. INCONTRI ALLA CAMERA
  2. LEGGE DI BILANCIO 2019: QUASI NIENTE PER L’UNIVERSITA’
  3. LA CAMERA DISCUTE SUL NUMERO CHIUSO
  4. ABOLIRE (NON RIFORMARE) IL NUMERO CHIUSO

   Andu, Organizzazioni universitarie,  Appello Premi Nobel 5. DIRITTO ALLO STUDIO 6. IL “SOLITO” GOVERNO E IL “SOLITO” PARLAMENTO?

 

  1. INCONTRI ALLA CAMERA

                 L’ANDU, dopo gli incontri svoltisi durante la campagna elettorale con i Responsabili nazionali del settore universitario di tutte le forze politiche e con diversi candidati in assemblee pubbliche, e dopo il confronto a luglio con il Vice-ministro Lorenzo Fioramonti, ha più recentemente incontrato i Gruppi della Camera.

                Gli incontri si sono svolti il 6 e 7 novembre 2018. Una delegazione dell’ANDU (Mauro Federico, Nunzio Miraglia, Paola Mura) ha incontrato i rappresentanti dei Gruppi di Forza Italia (Valentina Aprea, Luigi Casciello, Marco Marin, Antonio Palmieri, Gloria Saccani Jotti), Fratelli d’Italia (Paola Frassinetti, Fabio Rampelli),  Liberi e Uguali (Nicola

Fratoianni) e Movimento 5 Stelle (Marco Bella, Alessandro Melicchio, Manuel Tuzi).

                Il già fissato incontro con i rappresentanti del Partito Democratico (Anna Ascani, Rosa Maria Di Giorgi) non si è potuto svolgere per sopraggiunti impedimenti.

                Dal Gruppo della Lega non si è riusciti ad avere risposta alla richiesta di incontro.

                Gli incontri alla Camera erano stati sollecitati per illustrare il documento “Come ricostruire l’Università tutta”, contenente le richieste dettagliate e organiche dell’ANDU per salvare e rilanciare il Sistema nazionale dell’Università. Queste richieste riguardano il diritto allo studio, l’abolizione del precariato e il nuovo reclutamento in una terza fascia, la riorganizzazione della docenza con l’abolizione di ogni prova locale, l’autonomia del Sistema nazionale dell’Università e l’abolizione dell’ANVUR, la gestione democratica degli Atenei, il finanziamento dell’Università per migliorare tutti gli Atenei.

 

  1. LEGGE DI BILANCIO 2019: QUASI NIENTE PER L’UNIVERSITA’

                Tutti i suddetti problemi non sono sostanzialmente toccati dal Decreto di Bilancio 2019 presentato alla Camera. Con questo provvedimento ci si limita a incrementare in misura assolutamente insufficiente (1000) i posti di RTDb (art. 32) e il numero (600) delle borse per gli specializzandi di medicina (art. 41). Va notato che per i nuovi posti di RTDb questa volta non si fa riferimento all’eventuale consolidamento nella posizione di associato. Con l’art. 78 si consente agli Atenei che se lo possono permettere di spendere senza limiti per “il rilancio degli investimenti e le attività di ricerca”, una possibilità che aumenterà ancor più la distanza tra atenei del Nord e atenei del Sud e che consentirà di aumentare ancor più negli atenei “ricchi” il numero dei precari. Con l’art. 57 si cancellano finalmente le famigerate “Cattedre Natta”.

 

  1. LA CAMERA DISCUTE SUL NUMERO CHIUSO

                Pochi giorni prima degli incontri alla Camera si è appreso che la Commissione Cultura a breve discuterà sul numero chiuso (relatore Manuel Tuzi del M5S).

                Su questa questione sono già state presentate Proposte di Legge da FdI (AC

334) e Consiglio regionale del Veneto (AC 612), che prevedono l’abolizione del numero chiuso,  e da M5S (AC 812) e Lega (AC 1162), che spostano il numero chiuso alla fine del primo anno. Un’altra Proposta di Legge sarà presentata da FI, che prevede di mantenere il numero chiuso all’ingresso ‘integrando’ il test con i voti della scuola e con una prova attitudinale.

                Le Proposte che prevedono il numero chiuso all’inizio del secondo anno fanno riferimento al “modello francese” che in Francia, dopo 40 anni, è stato proprio ora abbandonato. In questo Paese a circa l’80% degli studenti che liberamente si sono potuti iscrivere al primo anno di medicina si è impedito di proseguire negli studi.

 

  1. ABOLIRE (NON RIFORMARE) IL NUMERO CHIUSO Andu, Organizzazioni universitarie, Appello Premi Nobel

                Negli incontri con i Gruppi della Camera l’ANDU ha ribadito la richiesta dell’abolizione (non riforma) del numero chiuso.

– L’Andu

                Da sempre l’ANDU si è espressa contro il numero chiuso. In particolare nell’ottobre 2013, nel documento “Numero chiuso: un’inutile violenza”,

scriveva: “a parte la pretesa di prevedere-programmare gli sbocchi professionali in Italia e a parte la violenza sui giovani da contingentare e ‘intruppare’ d’ufficio da parte di un Ministero che ha sempre esclusivamente ascoltato e rispettato gli interessi della Confindustria e dell’accademia che conta (con in testa la CRUI), che senso ha limitare il numero dei laureati quando è noto a tutti che il numero di quelli italiani (oggi il 20% dei giovani nella fascia di età 30-34 anni) andrebbe invece RADDOPPIATO, se si volesse raggiungere l’obiettivo europeo (40%), o andrebbe comunque fortemente aumentato se si volesse raggiungere l’attuale media europea (32,5%)?”

– Le Organizzazioni universitarie

                Sulla questione del numero chiuso più volte le Organizzazioni universitarie si sono espresse unitariamente. In particolare nel documento del giugno del 2014 si affermava:

                “Le Organizzazioni universitarie hanno sempre ritenuto che sia imprescindibile l’abolizione del numero chiuso per tutti i corsi di laurea, che sia necessario l’avvio di efficaci sistemi di orientamento e tutorato e che si debba immediatamente abbandonare il sistema dei test d’ingresso, una lotteria che ha fatto dipendere il futuro di tanti giovani da prove inaffidabili, le cui regole peraltro sono cambiate continuamente.

Un’inutile violenza contro migliaia di ragazzi e le loro famiglie.”

– Appello di centinaia di docenti e tre Premi Nobel

                Nella stessa direzione si erano espressi nel 2009 (quasi dieci anni fa!), in un Appello, centinaia di docenti e tre premi Nobel. Già allora si denunciava che “Il numero chiuso è sostenuto da interessi economici e di potere che nulla hanno a che fare con l’istruzione e la preparazione degli studenti”. In particolare, per medicina ‘profeticamente’ si scriveva che “si assiste a una rapida e progressiva carenza di medici che ha allarmato tutte le sigle di categoria e gli stessi atenei. Si parla già di dovere importare i camici bianchi dall’estero.”

 

  1. DIRITTO ALLO STUDIO

        Negli incontri alla Camera l’ANDU ha anche ribadito che l’abolizione del numero chiuso va decisa nell’ambito di un più complessivo e immediato intervento legislativo sul diritto allo studio, che preveda l’aumento dell’importo e del numero delle borse di studio da assegnare a tutti gli aventi diritto, l’innalzamento della soglia di reddito per l’esenzione da tutte le tasse, l’aumento degli alloggi, delle mense, dei luoghi di studio e di socializzazione, una migliore didattica con radicale revisione del “3+2?.  Contestualmente, anche per migliorare la didattica, bisogna bandire almeno 20.000 posti di terza fascia (ruolo dei RTI da reintrodurre e riformare) e occorre abolire il precariato. Vanno inoltre aumentati il numero e l’ammontare delle borse di studio per i dottorati di ricerca e va abolito il dottorato senza borsa. A tutti i laureati in medicina deve essere consentito di specializzarsi.

               Tutto questo con l’obiettivo di aprire l’Università a tutti, rendendola gratuita e di qualità.

                L’istruzione universitaria va considerata lo strumento principale per la crescita culturale, sociale ed economica del Paese e un pilastro fondamentale per la sua stessa democrazia.

 

  1. IL “SOLITO” GOVERNO E IL “SOLITO” PARLAMENTO?

                Le iniziative del Governo, rispetto a quanto sarebbe necessario e urgente per l’Università,  stanno risultando in perfetta continuità con tutti quelli susseguitisi negli ultimi decenni.

                Nel Parlamento, peraltro, non si intravede ancora nessuna reale e forte volontà di non subire quanto da sempre è stato voluto e dettato dalla potente lobby trasversale  accademico-ministeriale-confindustriale che ha demolito e sta demolendo l’Università statale.