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Una campagna di sensibilizzazione a favore dell’ambiente anche dentro le scuole, con i giovani. Secondo appuntamento del calendario di iniziative messe a punto dal Comune di Sciacca aderendo alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dal 17 al 25 novembre 2018. Questa mattina incontro con gli studenti della Scuola Media “Inveges” a cura delle associazioni Marevivo e “Sciacca Pulita”. Hanno partecipato le seconde classi delle sezioni F e L.

Presenti per il Settore Ecologia e l’Ufficio Aro, che per conto del Comune stanno seguendo il progetto, Toni Nastasi e Salvatore Montalbano.

I rappresentanti di Marevivo Sicilia Stefano Siracusa e Luisa Maietta, e Piera Catanzaro dell’Associazione Sciacca Pulita hanno parlato dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra, dei rifiuti pericolosi e del loro corretto smaltimento.  

“Ringraziamo le scuole e le associazioni per il contributo fornito a questa nuova giornata di sensibilizzazione – dicono  il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alla Gestione dei Rifiuti Carmelo Brunetto -. Sono lezioni che servono per seminare, aprire gli occhi sulla realtà, mettere in atto buone azioni di civiltà per tutelare l’ambiente, la città, i quartieri”. 

La settimana di sensibilizzazione è cominciata sabato 17 novembre con la raccolta straordinaria dei rifiuti pericolosi al centro comunale di raccolta di contrada Perriera. Oggi il primo incontro con le scuole. Domani confronto con gli studenti delle medie Scaturro e Rossi, a cura del gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti Sea-Bono. Il 25 novembre è prevista la pulizia straordinaria del porto, a cura delle associazioni Marevivo e Sciacca Pulita; e una nuova raccolta straordinaria dei rifiuti pericolosi al centro comunale.

Dall’insediamento del governo regionale, gli studenti e le studentesse siciliane hanno sempre cercato un dialogo con l’assessore regionale Roberto Lagalla, per una discussione collettiva sulla scuola siciliana. 

Dopo il 12 Ottobre, con decine di manifestazioni che hanno dato una scossa alla regione, l’Assessore ha dichiarato pubblicamente di essere pronto ad incontrarci, ma naturalmente ciò non è avvenuto. 

Il 16 e il 17 Novembre sono scesi in piazza 15.000 studenti contro la sua narrazione rosea e la sua immagine di assessore salva tutto e adesso pretendiamo di essere ascoltati. Per tanto abbiamo scritto una lettera, e se a questa non seguirà una risposta, il 23 Novembre ci troverete di nuovo in tutte le città della Sicilia perché contro un governo deludente saremo studenti siciliani controcorrente!

Caro Lagalla (che poi non troppo caro), 

Siamo gli studenti e le studentesse che dal 1994 lottano per la scuola pubblica e contro lo smantellamento di essa: 

eravamo nelle piazze e nelle università occupate contro la riforma Gelmini e i tagli della 133, eravamo in strada in decine di città quando il DDL Aprea ha provato a privatizzare le nostre scuole, occupavamo le scuole e ci mobilitavamo in centinaia di migliaia nel 2015 contro la Buona Scuola, una riforma che ha distrutto la scuola svendendola alle aziende, eravamo in piazza con le tute blu l’anno scorso contro l’alternanza sfruttamento.

Quest’anno in occasione del 12 Ottobre siamo stati la scossa che ha attraversato la regione, mobilitandoci contro la sua proposta di legge, vuota e inconcludente e a seguito delle decine di mobilitazioni, infatti, pubblicamente ci ha invitati ad un confronto. 

Pochi giorni fa, il 16 e il 17 Novembre, siamo tornati in piazza e questo incontro non è mai avvenuto, sebbene siano stati 15.000 gli studenti che hanno inondato le piazze di tutta la Sicilia urlando di essere, contro un governo deludente, studenti controcorrente. 

Assessore, le volevamo dire che non è più tempo per retorica e dichiarazioni spot: il tasso di dispersione scolastica in Sicilia è pari al 25,1%. 

È ora di rivedere le sue priorità, che non è quella di costruire la sua immagine di assessore salva-tutto con interventi solo di facciata ma di dare risposte concrete alle necessità reali:

-un reddito di formazione, per emancipare lo studente dalle condizioni economiche di partenza 

-l’approvazione del codice etico, per un’alternanza realmente formativa e di qualità

-gratuità dei libri di testo e di cinema, teatri, musica e libri

-trasporti sicuri ed efficienti

È ora di aprire quel dialogo con gli studenti e le studentesse di questa regione che tanto ha fuggito in questi mesi, perché nella discussione di in una legge regionale sul diritto allo studio dobbiamo essere coinvolti, noi che le scuole le viviamo ogni giorno.

Pretendiamo che quei 15.000 studenti che sono scesi in piazza per opporsi alla narrazione rosea della scuola siciliana che lei vuole fare passare nei social.

Dunque, Assessore, la invitiamo nuovamente al confronto e se questo verrà nuovamente declinato, ci vedrà di nuovo in tutta la regione il 23 Novembre. 

Così come concordato la scorsa settimana, nella mattinata odierna, anche alla presenza dei rappresentanti di Girgenti Acque, sui è tenuto il secondo sopralluogo nella zona Fondachello – Playa, per individuare gli interventi relativi alla mitigazione delle problematiche legate agli allagamento della zona. 

 Al sopralluogo odierno, oltre ai rappresentanti di Girgenti Acque, hanno partecipanti della Protezione Civile del Distretto di Agrigento, tecnici del Comune, l’assess. al ramo, Antonio Pira, in rappresentanza del sindaco Giuseppe Galanti,  e l’esperto del sindaco Salvatore Licata.

A conclusione dell’incontro, la Protezione Civile di Agrigento ha assunto l’impegno di redigere un progetto, con conseguente  realizzazione di un percorso alternativo del tratto di condotta fognaria, di adduzione all’impianto di depurazione,  che dal penultimo pozzetto conduce all’ultimo, baypassando il ponte sulla foce, previo controllo, da parte del dei tecnici comunali sulla titolarità dell’area  sui cui realizzare l’opera, in considerazione del fatto che l’attuale tratto risulta fortemente intasato, cone già appurato in occasione del primo sopralluogo. 

 Si è reiterato a Girgenti Acque la rimessa in efficienza        delle stazioni di sollevamento dalla S 12 alla S 7 , con controllo della funzionalità delle condotte di collegamento.

Inoltre, con un progetto redatto da Girgenti Acque e richiesto ed approvato dall’Amministrazione Giudiziaria, si completerà il lavoro per la realizzazione dello scolmatore in ingresso all’impianto di depurazione.

L’Amministrazione, ha ribadito ai presenti la necessità di agire entro i ristretti tempi necessari, atteso che le condizioni dell’allagamento del quartiere sono divenuti insostenibili.

Nella classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita, la provincia di Agrigento si attesta tra le prime otto in Italia e guadagna 68 posizioni, mentre sul fronte Sicurezza ne conquista dieci. “Questo primato dimostra, intanto, che la gestione differenziata dei rifiuti e le politiche di sostenibilità ambientale stanno producendo dei frutti – commenta il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto – e significa anche che, laddove le amministrazioni locali possono incidere direttamente nella soluzione dei problemi, il territorio ne trae benefici tangibili. Altra cosa è invece quel che accade nella Sanità, per cui la limitatezza di visione strategica e di investimenti della Regione fa precipitare Agrigento all’ultimo posto con uno zero tagliato che incide pesantemente sull’intera classifica. La qualità della Sanità agrigentina è sotto gli occhi di tutti, nonostante tante buone professionalità mediche il cui operato è penalizzato e frustrato da ataviche carenze. Tale qualità si misura già al primo impatto con l’accesso al pronto soccorso, si accentua con le note gravi difficoltà per gli esami diagnostici o con la carenza di personale sanitario e parasanitario e ancor più con un generale deficit di risposta al bisogno di salute degli agrigentini. Mi auguro che questi dati siano letti dal presidente della Regione con la nostra stessa apprensione e che si apra una seria riflessione nell’agenda del Governo regionale per affrontare i nodi critici della Sanità in Sicilia a cui aggiungerei i nodi su Trasporti e viabilità che penalizzano ancora oggi fortemente Agrigento. Lo zero sulla Sanità è un indice che grava pesantemente sulla qualità della vita degli agrigentini e nonostante le lusinghiere performance in tutti gli altri ambiti ci ha fatto perdere posizioni” .

 

Un referendum popolare, da condurre come ancora è da capire, per verificare la volontà popolare sul futuro del viadotto “Akragas II”. E’ questa l’ipotesi oggi accarezzata dall’amministrazione comunale, che, comunque, attende prima da Anas una proposta progettuale di viabilità alternativa e secondaria. Un progetto, questo, che potrebbe arrivare ad Agrigento a metà di gennaio del 2019. Se l’idea sarà ritenuta fattibile e, soprattutto, se si valuterà che questa potrà eliminare le difficoltà alla viabilità provocate potenzialmente dalla demolizione del viadotto, si potrà procedere alla verifica della volontà popolare sul tema.

La società, dal canto suo, ha sempre sostenuto che l’eliminazione dell’infrastruttura non è un’ipotesi che è stata presa in considerazione e che vi sono i margini per un recupero (certamente costoso) in sicurezza, per quanto si sia strategicamente aggiunto che qualora vi fosse una spinta dal basso in una direzione o in un’altra il privato avrebbe potuto fare le sue valutazioni di merito.

Opportunità che, appunto, arriverebbe con un referendum tra i cittadini agrigentini, nelle more che si avviino i lavori almeno sull’Akragas I, il tratto più corto e oggi anche quello meno malmesso.“
 

 

 

Il “copione” non cambia. Nonostante l’assessore comunale alle Finanze, Nello Hamel, abbia annunciato la presentazione – ai Revisori dei conti – di un documento che farà lo screening preciso alle condizioni economiche di palazzo dei Giganti, spiegando come si potrà raggiungere l’equilibrio finanziario, il consiglio comunale continua ad approvare il riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio. Sistematicamente, una volta al mese, i componenti di aula “Sollano” – approvando il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, anche al fine di salvaguardare gli equilibri complessivi di bilancio, – “certificano” i conti in rosso, sempre più in rosso, del Municipio. E anche in quest’ultimissima tornata, in ordine di tempo, ci sono state sentenze che condannano il Comune a pagare spese di giudizio. Pronunciamenti, sempre a carico di palazzo dei Giganti della commissione tributaria regionale. Ma anche una sentenza, del giudice di pace, che ha condannato l’ente – in solido con Girgenti Acque – al pagamento di un risarcimento danni per un incidente stradale determinato dalla strada sconnessa: con vari dislivelli. Palazzo dei Giganti e gestore idrico dovranno pagar 1.658,43 euro. Il Consiglio, trattandosi appunto di una condanna in solido, ha dunque riconosciuto la legittimità del debito fuori bilancio di 829,21 euro.
 

Esiste una ricetta d’amore per innamorarsi ed essere amati? Forse si, o forse no.

Da questa domanda sembra partire l’ idea dello spettacolo: “Ricette d’amore” di Cinzia Berni, messo in scena

dal 30 novembre al 2 dicembre al Teatro della Posta Vecchia di Agrigento dal Gruppo Teatrale Studio Teatro Giovane,

con Elisa Capraro, Simona Carisi, Paolo Di Noto, Oriana Fabrizio, e Oriana Paolocà. 

La regia è di Enzo Cordaro che ne è anche il produttore,l’assistente di regia è Angelita Butera

le scene sono di Totò Cutaia e Enzo Adamo.

Giulia,Irene e Susanna si riuniscono a casa di Silvia per preparare

l’esame d’arte culinaria del corso “A tavola con lo chef” che frequentano insieme.

Mentre eseguono le ricette parlano delle loro vite, dei loro sogni, di sentimenti,

finchè l’arrivo in casa di Luca, fratello di un vicino di casa di Silvia,sconvolgerà le loro vite.

Quattro donne, molto diverse tra loro si contendono lo stesso uomo.

Divertenti equivoci e battute a ritmo serrato per una commedia

frizzante ed ironica.

La Giunta di governo ha deliberato le designazioni dei nuovi manager della sanità siciliana attingendo dalle short list scaturite dalle valutazioni della Commissione di selezione. Su indicazione del presidente Nello Musumeci, è stato chiesto ai candidati di rilasciare un’autocertificazione relativa a ‘parentele pericolose’ e a eventuali condanne o procedimenti in corso in sede penale. I manager designati sono: per Asp Palermo Daniela Faraoni; Asp Catania Maurizio Letterio Lanza; Asp Messina Paolo La Paglia; Asp Agrigento Giorgio Santonocito; Asp Caltanissetta Alessandro Caltagirone; Asp Enna Francesco Iudica; Asp Ragusa Angelo Aliquò; Asp Siracusa Salvatore Lucio Ficarra; Asp Trapani Fabio Damiani. Ad ARNAS ‘Civico’ Palermo Roberto Colletti; ARNAS ‘Garibaldi’ Catania Fabrizio De Nicola; Azienda ‘Cannizzaro’ Catania Salvatore Emanuele Giuffrida; ospedale ‘Papardo’ Messina Mario Paino; Ospedale ‘Villa Sofia Cervello’ Palermo Walter Messina e IRCCS ‘Bonino Pulejo’ Messina Vincenzo Barone.

Si parla ancora del giallo attorno alla vicenda di Gessica Lattuca dove ieri sera, in un programma televisivo nazionale, si è vista protagonista Serena Restivo.

La presenza della 23enne negli studi televisivi è stata presa giustificazione di una spontanea voglia di metterci la faccia per far chiarezza su quanto detto e successo.

Si sono toccati moltissimi tasti a cui Serena Restivo ha dovuto poi rispondere ad alcune inevitabili domande.

Parla della conoscenza di Gessica, avvenuta fin dalla loro tenera età. Per via di una parentela, in quanto la sorella della madre, della stessa Restivo, era sposata con il fratello della mamma di Gessica, Giuseppina Caramanno. Si ri-sottolinea la conoscenza poi interrotta e allontanata per via del troncamento del matrimonio dei due zii in comune. Si reputa dispiaciuta della scomparsa di Gessica, per la sofferenza della madre e soprattutto dei quattro figli e dichiara di aver appreso la notizia della sua scomparsa solo tre giorni dopo, ovvero il 15 agosto, quando Filippo con un suo cugino e il fratello di Gessica, Enzo, si sono recati a casa della Restivo per chiedere se avesse incontrato Gessica negli ultimi giorni.

Sull’argomento della prostituzione si considera estranea ai fatti e che se sarebbe stata al corrente di tutto ciò che è emerso non si sarebbe più recata a casa della mamma di Volpe dove lavorava come badante. Aggiunge che ha conosciuto Volpe tramite Ninì Ferraro iniziando a lavorare per lui nel mercato ortofrutticolo passando poi a fare da badante alla madre che aveva avuto dei problemi di salute.

Serena Restivo e Gessica Lattuca avevano, quindi, lo stesso datore di lavoro ma tra loro non c’era nessun tipo di rapporto.

Nel corso della puntata viene fatta vedere a Serena un’intervista fatta alla madre di Gessica, Giuseppina Caramanno, dove comunicava una risposta relativa a quanto Serena disse in una delle sue interviste, descrivendo la figlia Gessica non come una prostituta per come la Restivo aveva fatto, ma come una ragazza semplice nel vestiario e nei comportamenti definendola come una suora  aggiungendo che quella che in paese viene notata di più risulta essere proprio Serena che si vede in abiti succinti in giro per il paese.

Non appena finita la clip, la Restivo evidenzia il fatto che se Gessica fosse stata una suora, come definita dalla madre, non avrebbe mai usato un trucco così pesante come abitualmente faceva e che a riguardo del proprio abbigliamento, sul fatto che usa spesso magliettine corte dove si vede l’ombelico e con dei leggins aderenti non vuol dire essere una prostituta. Ha, poi, precisato che se fosse stata una prostituta non viveva in condizioni precarie come si è a conoscenza.

Si definisce una lavoratrice onesta, che svolge un umile lavoro vendendo castagne, guadagnandosi il necessario per nutrirsi una sola giornata e mette in evidenza il fatto che subito dopo l’uscita di queste notizie i clienti vengono meno perché viene riconosciuta e quindi evitata.

La conoscenza con Filippo sarebbe avvenuta tramite i nipoti di Filippo che con Serena frequentavano la stessa scuola e per un semplice rapporto lavorativo, avvenuto il tre agosto, che consisteva nella pulizia della casa di Filippo dove Serena si è recata a svolgere la sua mansione di donna delle pulizie e che dopo aver finito oltre ad aver ricevuto il pagamento del suo lavoro con un corrispettivo di venti euro, Filippo le avrebbe regalato un paio di orecchini.

Questi orecchini, in argento, Filippo li aveva acquistati per Gessica che, per via di un’allergia all’argento, non poteva indossare e da lì il pensiero di donarli a Serena dicendole, al momento della donazione, che aveva litigato con Gessica e successivamente Filippo smentisce di aver detto ciò tant’è vero che per Gessica aveva acquistato un altro paio di orecchini.

Non si sa, però, se Gessica era venuta a conoscenza di questa donazione che Filippo ha fatto alla Restivo anche se, in altre interviste, il fratello di Gessica, Enzo aveva dichiarato che la sorella aveva appreso di questo gesto rimanendoci molto male.

Serena ribadisce di non avere rapporti con Gessica tant’è che la stessa non conosce nemmeno il suo luogo di residenza e che non vedeva Gessica da anni, anche se l’affermazione appare contraddittoria in quanto giorni fa aveva asserito di averla vista proprio quest’estate in piazza mentre era ubriaca ed era caduta all’indietro creando scompiglio in quanto indossava una minigonna che nella caduta fece intravedere anche il suo intimo.

A riguardo della prostituzione del paese punta il dito verso la politica che permette agli extracomunitari di fare queste cose, affermazione che viene ripresa dal conduttore che sottolinea che non è corretto, in un ambito del genere, far riferimento a etnie diverse.

E’, poi intervenuto dal pubblico un cittadino favarese, che ha precisato, in primis, che la sua presenza li non aveva alcun collegamento con la presenza di Serena perché i due non si conoscono e che si sono presentati solo ad avvenuto incontro negli studi televisivi stessi.

Infine, a riguardo delle indicazioni fornite, attraverso chiamata anonima, che localizzano con precisione in determinate aree dove si trovano molti pozzi artesiani, Serena spiega che sarebbe opportuno che gli indizi siano più precisi affinché risultino utili a ritrovare Gessica.

Ma, al di là di quanto sopra detto una domanda persiste nei pensieri dei più: “ Gessica, dov’è?”