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Dal Pnrr al Comune di Agrigento circa un milione di euro, €999.380, per il progetto “Non ti lasciamo sola“, per un importo di €999.380, a valere sull’Avviso pubblico da finanziare nell’ambito del PNRR Missione 5 – Inclusione sociale- Componente 3 – Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione Europea NextGeneration.

“Non ti lasciamo sola” sarà un punto di riferimento per chiunque sia vittima di violenza, in particolare domestica”, dichiara il primo cittadino Miccichè. Sarà realizzato un Centro antiviolenza a cui potersi rivolgere per un sostegno psicologico, legale e assistenziale che prevede, inoltre, la realizzazione di  una residenza emergenziale in cui risiedere, in caso di necessità, lontano dalle mura domestiche.
Nello stesso tempo, poichè l’edificio dove nasceranno le due strutture è un bene confiscato alla mafia, si valorizzerà un immobile sottratto alla criminalità organizzata. Ringrazio gli uffici e l’ex assessore Roberta Lala”, ha concluso il sindaco.

E’ accaduto che uno spacciatore ha tentato di disfarsi della droga lanciandola dal balcone di casa, e che il sacchettino è atterrato tra le mani dei poliziotti appositamente schierati durante l’intervento di controllo del presunto pusher. A Catania è stato così arrestato un uomo di 35 anni di Messina. I poliziotti hanno bussato alla porta di casa sua: “Apra, Polizia”. Lui ha risposto: “Un attimo e apro”. E nel frattempo si è diretto verso il balcone da dove ha buttato 40 grammi circa di marijuana e hashish. Sequestrato anche diverso materiale utile per il confezionamento delle dosi.

La sezione provinciale di Agrigento dell’Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) interviene nel merito del nuovo Codice degli appalti, approvato dal governo Meloni e predisposto dal precedente governo Draghi. Il presidente, Carmelo Salamone, afferma: “Da ormai alcuni anni continuiamo a denunciare in solitudine e nel totale disinteresse della politica nazionale come il nuovo sistema di norme connesso all’aggiudicazione dei lavori pubblici non agevoli la trasparenza e la libera concorrenza. Allora, come ora, siamo stati lasciati soli, pur se, purtroppo, i numerosi arresti di funzionari pubblici e amministratori infedeli ci davano ragione. Per questo stupisce che ne parlino soltanto adesso il deputato nazionale Pd Anthony Barbagallo e il ministro Salvini. Nonostante lo avessimo richiesto più volte a gran voce, non abbiamo mai potuto partecipare ai tavoli in cui si ragionava delle iniziative legislative che riguardano il settore. La conseguenza è che queste hanno sempre risposto solo a logiche politiche e sono state ben lontane dalle necessità di chi fa impresa in modo onesto. Per questo torniamo a chiedere di essere convocati per fornire un contributo effettivo alla riforma del settore. E’ necessario che si dimostri con la concretezza delle azioni di voler sostenere una riforma che garantisca trasparenza e legalità”.

E’ stata trasferita in un ospedale a Palermo, con un elisoccorso del 118, Fatima, la bambina nata ieri sera intorno alle ore 22:30 su una motovedetta della Guardia Costiera dopo il soccorso di alcuni migranti in mare. La madre, della Costa d’Avorio, è anche lei a Palermo. Ad assistere la donna durante il parto sono stati gli operatori Angela Ferruzza, Cristina Geraci, Veronica Billeci, Maria Raimondo, Filippo Brancaleone e Nadia D’Agostino, oltre al mediatore culturale dell’Azienda sanitaria di Palermo, Moussah. L’Azienda aggiunge: “Madre e figlia sono state portate al poliambulatorio di contrada Grecale dove gli operatori del PTE Mauro Marino, Franco Galletto e Francesco Zappalà le hanno stabilizzate prima del trasporto in elisoccorso per il normale decorso post parto”.

Una serata magnifica, tranquilla, all’insegna del vero rispetto dell’amicizia. Tutti i componenti dei reparti di Radiologia, Medicina Nucleare, Radioterapia e lo staff della Fisica Sanitaria di 3 ospedali della provincia, Agrigento, Canicattì e Licata (mancava Sciacca) si sono dati appuntamento al ristorante Il Sombrero di Licata per lo scambio di auguri natalizi.

Il capo del dipartimento, dott. Angelo Trigona, è stato il padrino della serata, da lui organizzata e fortemente voluta per trascorrere davvero alcune ore all’insegna dell’allegria.

Nessun cenno al lavoro, soltanto il sottolineare che adesso anche gli ospedali della nostra provincia sono dotati di apparecchiature all’avanguardia che non hanno nulla da invidiare ad altri nosocomi del territorio nazionale.

Presenti anche il primario di Medicina Nucleare dott. Antonino Garufo, il primario di Radioterapia dott. Michele Bono e ovviamente il dirigente medico dell’ospedale di Agrigento Riccardo Mandracchia.

Applausi, abbracci e tanti tanti auguri di buon auspicio per un Natale che si presenta assai complicato. Una forza ed una speranza espressa in modo netto e perentorio dal Capo Dipartimento Angelo Trigona, patron indiscusso non solo dentro gli ospedali ma anche fuori da quelle mura. E quando a Trigona tutti i presenti, almeno una sessantina, hanno chiesto il classico discorso lui non ha battuto ciglio e ha detto testualmente: “Voglio bene a tutti voi…” Stop, tutto qui.

La serata è continuata a gustare le prelibatezze proposte dal ristorante Il Sombrero (un vero e proprio matrimonio…). Ogni piatto una squisitezza.

Poi tutti a nanna, oggi si lavora…

 

 

Sei mesi di reclusione con pena sospesa. È l’accordo tra accusa e difesa per il patteggiamento di Isabella Morreale, 56 anni di Castrofilippo, accusata di aver rubato una borsa, un orologio e la carta bancomat ad una suora. L’imputata si sarebbe poi recata anche agli sportelli, almeno dodici volte, prelevando in totale la somma di 3.780 euro.

La suora si è costituita parte civile nel processo rappresentata dall’avvocato Salvatore Amato. La vicenda risale al 2019. L’imputata, difesa dall’avvocato Giuseppe Lauricella, era stata assunta in una casa di riposo di Camastra. La procura di Agrigento, dopo la denuncia della religiosa, aveva anche chiesto e ottenuto i filmati delle telecamere delle banche che avevano ripreso la 56enne mentre prelevava.

Celebrati questo pomeriggio a Racalmuto, nella Chiesa Madre, i funerali di Giuseppe Sedita di 66 anni e Rosa Sardo di 62 uccisi barbaramente il giorno di Santa Lucia dal figlio Salvatore Sedita di 34 anni, accusato del duplice omicidio, si trova oggi ricoverato in una struttura sanitaria in seguito agli accertamenti psichiatrici che hanno confermato scompensi.

“Una tragedia in questo periodo natalizio connotato dalla memoria del Natale, e dall’attesa di Cristo, offuscata e impoverita da questo evento. Per la comunità ecclesiale, per la comunità di Racalmuto è un momento di dolore e smarrimento ma non bisogna perdere l’occasione per interrogarci”, ha detto l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano prima di celebrare il rito funebre insieme al parroco Carmelo La Magra.

A Racalmuto, per le esequie della coppia, il sindaco Vincenzo Maniglia che ha partecipato ai funerali, insieme alla giunta e alle istituzioni militari, presente il Comandante della Compagnia Carabinieri di Canicattì, Maggiore Luigi Pacifico, ha proclamato il lutto cittadino. Tante le persone che si sono strette nel dolore della famiglia Sedita, una famiglia che per molto tempo è stata abbandonata a se stessa.

“Preghiamo per i coniugi che sono nella nuova Gerusalemme, il sangue versato dell’innocente apre sempre la via a questa cittadinanza aldilà della storia degli uomini. Pensiamo a chi rimane, chi rimane nella malattia psichiatrica“.

“Sperimentare l’impotenza è sempre qualcosa che mette paura e questo è uno di quei casi – il disagio psichiatrico – in cui anziché tendere le braccia ci distraiamo e non rispondiamo all’appello forte che ci viene dalla storia della salvezza”, ha continuato l’arcivescovo Damiano. Alla fine della messa la folla commossa ha accolto con un lungo applauso l’uscita delle due bare.

Un avviso pubblico per reclutare personale di alta specializzazione, l’espletamento dei concorsi per quattro anestesisti autorizzato dall’Assessorato alla Salute, e per i direttori di 12 unità operative da tempo senza guida. E ancora l’abbattimento delle liste d’attesa attraverso un piano operativo  finanziato dalla Regione. Il rilancio del Policlinico Giaccone passa attraverso il rafforzamento del personale, ma anche il potenziamento tecnologico e la digitalizzazione grazie a investimenti finanziati nell’ambito del PNRR. Tutto partendo da una unitarietà di indirizzo tra Regione, AOUP e Università.

Questa la sintesi dell’incontro di oggi tra il Collegio di Direzione, organismo a valenza tecnica, costituito dai direttori di dipartimento, il Commissario Salvatore Iacolino, il rettore Massimo Midiri, e il direttore sanitario di presidio Luigi Aprea. In particolare era attesa l’indizione del concorso per anestesisti, che era stata stoppata tra le polemiche dall’assessorato alla Salute in quanto ritenuti non necessari. Ora, invece, arriva il via libera, anche se per 4 assunzioni invece delle 8 previste inizialmente.

«Ringrazio il Rettore Massimo Midiri e i direttori di dipartimento, i professori Adriana Cordova, Giulia Letizia, Francesco Vitale, Antonio Giarratano, Marcello Ciaccio, Mario Barbagallo, per il contributo dato in questo incontro- afferma Iacolino- in cui sono stati affrontati le questioni più urgenti dell’attività aziendale in una logica di condivisione e unitarietà di intenti. Sono fiducioso nella prospettiva di una proficua integrazione tra le attività didattico scientifico e assistenziale per rendere concrete tutte le potenzialità dell’azienda universitaria. Confermo il mio impegno a un costante confronto con tutti gli attori dell’azienda, modalità che ritengo più proficua data la specificità del Policlinico».

Gli fa eco il Rettore, Massimo Midiri: «Apprezzo la tempestività con cui il Commissario ha posto all’ordine del giorno del Collegio di Direzione i problemi del Policlinico, che costituiscono temi particolarmente importanti affinché la missione aziendale possa realmente concretizzarsi. Sono sicuro che il nuovo corso dell’azienda possa costituire occasione positiva per superare tutti gli aspetti critici che hanno fin qui condizionato l’attività dell’AOUP. Questo è il momento di fare squadra tutti insieme per rilanciare la sanità universitaria e rendere il Policlinico sempre più un polo d’eccellenza».

I concorsi per i direttori della unità operative (chirurgia d’urgenza, chirurgia generale a indirizzo oncologico, chirurgia vascolare, cardiologia, microbiologia e virologia, medicina interna con stroke, pneumologia, anatomia e istologia patologica, radiologia d’urgenza, otorinolaringoiatria, neurologia e ortopedia) sono in itinere: le commissioni sono state costituite, adesso deve essere fissata la data per le prove.

Per quanto riguarda gli anestesisti venerdì scorso è stata pubblicata la delibera di indizione del concorso. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sul portale di reclutamento InPA (nuovo portale per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni) e sul sito aziendale.

Nel frattempo sono ripresi i lavori per il completamento del nuovo pronto soccorso, e il blocco operatorio, appaltati dalla struttura regionale per l’emergenza Covid nell’ambito del programma di potenziamento della rete ospedaliera finanziato dallo Stato nel 2020, non ancora terminati dopo aver accumulato un anno e mezzo di ritardo. Le imprese stanno provvedendo a definire le opere, sotto il costante controllo del Rup, l’ingegnere capo del Genico Civile Giuseppe Nogara, e dell’Ufficio tecnico aziendale.

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