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La deputata regionale di Fratelli d’Italia, Giusi Savarino, rappresentante dell’Assemblea Regionale al Forum regionale antiviolenza, a fronte degli orrori perpetrati in Iran e in Afghanistan, ha depositato in Assemblea una mozione con cui si impegna il governo regionale ad attivare non solo azioni di solidarietà ma, di concerto con il governo nazionale, ad applicare severe misure e sanzioni contro l’operato di tali Paesi che violano le libertà fondamentali. Savarino sottolinea: “Le istituzioni non possono restare in silenzio, perchè il diritto negato delle donne iraniane e afghane è quello di ognuno di noi, pigri osservatori di un orrore senza fine”.

I Carabinieri hanno denunciato un uomo di 21 anni di Ribera e residente a Sciacca. Alla Procura saccense risponderà del reato di violenza sessuale su persone in condizione di inferiorità psichica. Lui avrebbe intrapreso una relazione virtuale con una ragazza affetta da disabilità intellettiva, e l’avrebbe indotta a inviargli delle foto intime su whatsapp. La madre della ragazza ha avvertito un comportamento insolito della figlia, ha recuperato il contenuto delle chat, e ha denunciato il 21enne ai Carabinieri. I militari hanno sequestrato il telefonino dove sono state rinvenute le foto oggetto dell’indagine.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, rilancia sulla privatizzazione degli aeroporti in Sicilia. Insorgono i sindacati: “Pronti anche al blocco dei voli”.

Prima l’Ita, ex Alitalia, ha promesso un aumento dei voli da e per la Sicilia e una riduzione delle tariffe a ridosso del Natale, e poi, tramite un emendamento in Commissione Bilancio alla Camera, è stato istituito al ministero dei Trasporti un apposito fondo per garantire un “completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna”, con una dotazione di 5 milioni per il 2023 e 15 milioni dal 2024. Tuttavia il presidente della Regione, Renato Schifani, non intende rinunciare all’iniziativa, già annunciata, della privatizzazione degli aeroporti in Sicilia. E ribadisce: “Credo che la privatizzazione degli aeroporti in Sicilia sia una sfida che vada realizzata e vinta perché è l’unica regione che ha ancora degli aeroporti pubblici. Ringrazio il sindaco di Palermo che sostiene una tesi per la quale il governo si batterà. In tutta l’Italia si è seguita la via della privatizzazione, nella logica del rispetto della trasparenza, ormai è un sistema collaudato”. Schifani ha poi ricordato che la Regione è proprietaria dell’aeroporto di Trapani che produce perdite non indifferenti, e ha aggiunto: “Credo sia giusto fare chiarezza nell’interesse dei cittadini. Non si capisce perché questo aeroporto debba rimanere pubblico e non agganciato ad un possibile accorpamento con quello di Palermo. Il prossimo 28 dicembre incontrerò a Catania i vertici dell’Enac. Mi confronterò per discutere la situazione aeroportuale della Sicilia. So di trovare una persona competente per andare avanti” – conclude. Insorgono i sindacati. Gianluca Colombino della Legea Cisal, primo sindacato all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, tuona: “Il Governo Schifani ha finalmente gettato la maschera: vogliono svendere la Gesap, società che gestisce l’aeroporto di Palermo, per salvare mediante un accorpamento lo scalo di Trapani dalla voragine dei debiti causati dalla politica. Non consentiremo un’operazione fallimentare che penalizza un bene di proprietà dei lavoratori della collettività, aiutando solo qualche privato a comprare per un tozzo di pane una società pubblica che garantirebbe molto di più con una gestione improntata alla continuità e con la contestuale quotazione in borsa di parte delle azioni. Invitiamo le forze politiche a fare sentire la propria voce. Noi di contro non staremo con le mani in mano e convocheremo un’assemblea dei lavoratori; se riceveremo il mandato, proclameremo lo stato di agitazione e siamo pronti persino al blocco dei voli”.

Giuliana Miccichè

La Fortitudo Agrigento conquista il derby contro Trapani e conquista altri due punti, pochi giorni dopo quelli conquistati contro Monferrato. Un Palamoncada a dir poco suggestivo, una vera e propria bolgia che ha spinto la squadra dall’inizio alla fine e questa carica è arrivata ai ragazzi di coach Cagnardi, reduce da due vittorie importanti e sale a quota 14 punti in campionato, in piena zona playoff. Il primo quarto Trapani mostra carattere e determinazione e dopo una serie di errori ambo i lati la squadra trapanese si porta sullo 0-6 dando fastidio alla difesa agrigentina, concludendo il parziale 10-18.

Nel secondo quarto gli ingressi in campo di Costi e Peterson ridanno fiato al quintetto iniziale ed Agrigento imposta subito la partita a proprio favore con diversi rimbalzi offensivi, Francis su tutti, e con un 21-10 porta il risultato in proprio favore e Trapani non raggiunge più Agrigento fino alla fine. Nel secondo tempo prova a rientrare ma con scarsi risultati e con un Grande in formato gigante, Daeshon Francis meraviglioso in fase difensiva e di contropiede e Marfo che ha fatto valere la sua prestanza fisica con Costi che si conferma uno dei giovani più promettenti e l’infinito Albano Chiarastella, anche oggi 40 minuti in campo senza mai calare il ritmo. Quando la Fortitudo prende l’iniziativa e fiducia dimostra di essere davvero formidabile e l’effetto Palamoncada è un’arma micidiale che mette in serie difficoltà le squadre avversarie. Molto soddisfatto coach Cagnardi a fine partita che fa i complimenti ai suoi ragazzi e guarda subito alle prossime partite: “Sono molto contento della prestazione di oggi, giocata con carattere. Ma come sempre dobbiamo pensare partita per partita, la nostra testa dev’essere già al 4 gennaio contro la Vanoli Cremona e poi due gare decisive in chiave salvezza contro Rieti e la Juvi Cremona”. Si chiude così un 2022 molto intenso, ricco di emozioni, con i tifosi sugli spalti che ancora una volta omaggiano Salvatore Moncada, con la promozione in Serie A2 ed è sicuramente un anno che ha cambiato la vita della Fortitudo Agrigento ma che ha regalato anche tante gioie nella speranza che il 2023 possa iniziare così come è finito questo anno.

(foto di Giuseppe Colonna)

La Corte di Appello di Palermo, riformando la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Sciacca, ha assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste”, Francesco Sabella, 24 anni, e Rosario Ruggia, 30 anni, entrambi di Menfi. I due imputati, difesi dagli avvocati Calogero Santangelo e Alberto Di Carlo, sono stati imputati di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. In primo grado sono stati condannati ad 1 anno di reclusione ciascuno. Il giudizio è ruotato intorno ad un panetto di hashish, di quasi 100 grammi, che i due avrebbero trasportato e detenuto.

Ad Agrigento, secondo stime della Prefettura, sono attese almeno 12.000 persone in occasione del concerto di Capodanno di Achille Lauro in piazza Stazione. Ecco perché la Prefettura di Agrigento, nel corso di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha varato un apposito piano di sicurezza e di vigilanza. La piazza sarà divisa in settori, tra vie di fuga, servizi di controllo agli ingressi, e servizi sanitari. Il Comune provvederà a redigere un piano viabilità. Concordati anche i servizi di controllo e vigilanza che in concomitanza dell’evento saranno rafforzati all’interno e all’esterno dell’area interessata con l’impiego massiccio di forze dell’ordine, polizia provinciale e sanitari.

Una multa da 15mila euro è stata elevata dagli uomini del commissariato di Sciacca, in collaborazione con i funzionari dei monopoli di Stato, nei confronti di un centro scommesse di Ribera che non avrebbe rispettato le norme previste dal settore.

Il controllo è stato effettuato nel contesto di una serie di verifiche tra il 20 e il 21 dicembre con la collaborazione anche del reparto prevenzione crimine di Palermo e della polizia stradale di Agrigento.

Il locale sottoposto a controllo ha subito anche una sanzione da poco più di 2mila euro per mancanza di altre certificazioni. Sono sei invece le attività commerciali che somministrano cibi e bevande che sono state controllate.

Gli agenti hanno lavorato anche per sanzionare le violazioni al Codice della strada: sono state fermate e controllate 275 persone e 99 autovetture. Dieci le multe elevate, con 5 veicoli sottoposti a sequestro amministrativo.

Tragedia in Inghilterra dove è stata uccisa una coppia di fidanzati originaria della provincia di Messina: Nino Calabrò e Francesca Di Dio rispettivamente di Barcellona e Montagnareale. Fermato il presunto autore, un giovane di 21 anni. Ancora scarne le modalità del duplice delitto e il movente.
Originari della provincia di Messina i due giovani fidanzati ritrovati morti ieri, in un appartamento di Thornaby, città nella contea di Cleveland nel nord dell’Inghilterra avevano 25 anni lui e 20 anni lei. Calabrò lavorava in Inghilterra da tre anni nel campo della ristorazione e la fidanzata lo aveva raggiunto da poco per trascorrere le festività natalizie.
Si attende ancora conferma relativamente ad un fermo, un giovane di 21 anni, già fermato e bloccato dalla Polizia di Cleveland. Le notizie attialmente sono frammentarie.

Dal 1980 ad oggi, si conta mediamente un Natale su 10 con la neve. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la presenza dell’Anticiclone di Natale almeno per una settimana, con temperature miti e gradevoli

Dopo le feste di Natale però tornerà tutto come prima. I modelli indicano la possibilità di un crollo delle temperature dopo il 29 dicembre. Ma è ancora presto per fare previsioni attendibili.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha accolto l’opposizione all’archiviazione degli avvocati Salvatore Pennica, Francesco Mirabile e Sandra Figliola, e ha disposto ulteriori indagini medico-legali nel merito della morte di un musicista di Porto Empedocle trovato impiccato, con ferite da arma da taglio al collo e sui polsi, il 4 dicembre del 2020 in una casa di campagna. La Procura di Agrigento, tramite il sostituto Sara Varazi, ha proposto l’archiviazione perché ritiene che si sia trattato di un suicidio, al contrario dei familiari della vittima che ipotizzano l’istigazione al suicidio o l’omicidio.