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L’avvocato Rosato, amministratore unico del Voltano che di fatto non ha più azioni in Girgenti acque, è il nuovo presidente dell’Azienda che gestisce per conto dell’Ati idrico il servizio idrico integrato nell’agrigentino.

Rosato è un ottimo avvocato certamente in grado di assolvere nel migliore dei modi il suo ruolo nell’azienda. Ciò che incuriosisce non è la scelta del professionista in quanto tale, ma l’aver nominato, a prescindere della persona, l’amministratore di una società a capitale pubblico, il Voltano, che di fatto non detiene più il 13 per cento del capitale azionario in Girgenti acque, una Spa pubblica sul quale destino i soci sindaci si stanno confrontando per scioglierla e metterla in liquidazione.

Adesso vi raccontiamo le vicissitudini del Voltano in buona parte scritte nello stesso provvedimento di interdittiva del Prefetto di Agrigento che dimostra come la società non sia più in possesso delle azioni. Nella seconda parte ricordiamo come i sindaci dei Comuni che ne fanno parte devono ancora decidere sulla sorte dello stesso Voltano, che rischierebbe, dicevamo, lo scioglimento.

Ecco cosa si legge nel provvedimento del Prefetto: “La spregiudicatezza imprenditoriale del Campione è evidenziata ulteriormente,  come si evince da recenti indagini della Guardia di Finanza, da operazioni  compiute al fine di mantenere il controllo assoluto della società Girgenti Acque,  che mostrano inoltre come i rapporti fra il Campione e soggetti organici a Cosa Nostra abbiano subito una metamorfosi.

In proposito, è significativo il caso della società Voltano S. p. A. , che, avendo fatto rilevare l’inspiegabile omissione del passaggio di consegne, allorché, nel  2007, Girgenti Acque assunse la gestione del sistema idrico, si vide contestare un debito contratto nei confronti della Società Consortile Randazzo-Sutera.

La società VOLTANO S.p.A. era originariamente debitrice nei confronti della Società Consortile-Randazzo Sutera a R. L. di una somma di complessivi euro  2.552.646,56 rispetto ai quali, in esito alla procedura di mediazione esperita  presso l’Organismo di mediazione forense di Agrigento e giusta verbale transattivo del 7 marzo 2014, era stato raggiunto un accordo transattivo, in forza  del quale la società debitrice si obbligava a versare alla creditrice la somma di  euro 1.100.000,00 a tacitazione di ogni pretesa creditoria di quest’ultima.

Tuttavia, atteso il protrarsi dell’inadempimento della VOLTANO S. p. A., la  società consortile RANDAZZO-SUTERA S.r.l., al fine di ottenere soddisfazione  del proprio credito, esperiva diverse procedure esecutive ricavandone sia assegnazioni in denaro, per la somma di complessivi euro 552.136,71, sia l’assegnazione della partecipazione detenuta dalla Voltano presso la società  Girgenti Acque S.p.A., corrispondente a 120.069 azioni con valore nominale  complessivo di euro 611.412,00, giusto provvedimento del 10 dicembre 2014, emesso dal Giudice dell’Esecuzione presso il Tribunale di Agrigento,  successivamente dichiarato nullo dal Tribunale di Agrigento in sede di reclamo,  fermi gli effetti del pignoramento esperito dalla società creditrice e avente ad oggetto le azioni della società Girgenti Acque S.p.A.

La società VOLTANO S. p. A. aveva esperito la procedura prevista per consentire l’esercizio di prelazione dei soci della Girgenti Acque S. p. A.. A tal fine, tuttavia, nessuno dei soci aveva esercitato validamente il diritto.

La Società Consortile Randazzo-Sutera S. r. l. si trovava in stato di scioglimento e liquidazione fin dal 1990; commissario liquidatore era tale Vincenzo Randazzo (coinvolto, al pari del suo socio Sutera, in operazioni antimafia) che, nel 2016, si  trovava agli arresti domiciliari presso la propria residenza 4.

All’atto della costituzione, la compagine societaria della società CONSORTILE RANDAZZO-SUTERA S.r.l. era composta dal precitato RANDAZZO Vincenzo e da SUTERA Giuseppe, entrambi coinvolti in operazioni antimafia. In particolare, il precitato RANDAZZO Vincenzo fu coinvolto nell’attività d’indagini antimafia inerente i lavori di completamento dell’Ospedale Garibaldi di Catania. Lo stesso, unitamente ad altre 10 persone, fu raggiunto dall’O.C.C. emessa in data 22.04.1999 il G.I.P. presso il Tribunale di Catania nell’ambito del Procedimento Penale n.195/99 R.G.N.R. e n.2001/98 R.G.N.R.

Inoltre, dalla consultazione all’archivio telematico della CCIAA si evince come il precitato RANDAZZO Vincenzo, fino al 21.12.1994 fosse stato, tra l’altro, socio della COMIL S.r.l., impresa già oggetto del decreto n.50/98 R.M.P. concernente il sequestro dei beni ai sensi dell’art 2 bis co. V L. 575/65, emesso dal Tribunale di Agrigento, nell’ambito del procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico del defunto boss di cosa nostra MILIOTI Carmelo. Detto provvedimento veniva revocato dal Tribunale di Agrigento con decreto n.112/99 R.D.M.P. emesso in data 12/10/1999. Dal 21.12.1994 nella compagine societaria della COMIL S.r.l. figura altresì tale MILIOTI Giuseppe, il quale risulta essere fratello di MILIOTI Carmelo, fu Antonio e di INDELICATO Melchiorra, nato a Favara (AG) il 29/09/1952, ivi deceduto in data 13/08/2003 a seguito di omicidio di chiaro stampo mafioso. L’altro socio fondatore della CONSORTILE RANDAZZO-SUTERA S.r.l., SUTERA Giuseppe fu coinvolto nell’operazione della Squadra Mobile della Questura di Agrigento denominata “Alta Mafia”. In data 18/03/2004 il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo nell’ambito del Procedimento Penale n. 15681/2000 R.G.N.R. D.D.A. – n. 15681/2000 R.G.G.I.P. emetteva un’O.C.C. nei confronti di 43 persone, tra cui il precitato SUTERA Giuseppe.

Verificati i bilanci degli anni in cui la società consortile era ancora attiva, sono  emersi crediti per una cifra insignificante. Lo stesso risultato hanno avuto i controlli effettuati sui bilanci approvati dall’assemblea dei soci (il Randazzo e la moglie) negli anni 2009-2011.

Nel 2016, presso l’abitazione dei coniugi Randazzo, con forme e modalità totalmente irregolari, seppur alla presenza di un notaio, avveniva la cessione di azioni della Girgenti Acque S .p. A., dalla suddetta consortile, alla Sicilcantieri S.r. l., di proprietà della moglie del Randazzo, (anch’essa fallita e poi cessata nel 2002), a fronte di un debito di cui non si ha traccia nei bilanci relativi al periodo in cui la società era attiva, e che compare invece nei bilanci 2013-2015, approvati nel 2016. Il ruolo di curatore fallimentare della Sicilcantieri, dal 1998 al 2002, è stato ricoperto da Pietro ARNONE, nato ad Agrigento il 27 agosto 1963, attuale  Amministratore Unico della Hydrotecne S .r. 1., società interamente controllata da Girgenti Acque S. p. A.”.

Questa è, dicevamo, una parte della storia contenuta nel provvedimento di interdittiva del Prefetto di Agrigento.

Continuiamo con una domanda: Il Voltano è ancora socio azionario di Girgenti acque?

Il 6 Aprile del 2017  il nostro giornale, in una sorta di esclusiva, da la notizia dell’avvenuta cessione delle azioni del Voltano in favore della ditta Randazzo che vantava un debito per lavori eseguiti nel 1988 e non pagati dalla stessa Voltano.

Badate adesso alle date, il 29 Ottobre del 2014 il G. E. del Tribunale di Agrigento assegnava al creditore 120.069 azioni, praticamente il 13 per cento della quota societaria del Voltano in Girgenti acque.

Dal mese di Ottobre 2014 fino al 6 Aprile 2017, data della nostra notizia giornalistica, nessuno ne parla o quanto meno la notizia non ha avuto adeguata risonanza. Eppure da parte dei sindaci che compongono l’assemblea del Voltano c’è stata, indubbiamente, la presa d’atto della sentenza del Tribunale di Agrigento.

Nessuno ne parla pur a fronte di una SpA a capitale pubblico dei Comuni di San Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro, Sant’Elisabetta, Raffadali, Joppolo, Aragona, Comitini, Favara, Agrigento e Porto Empedocle che costituiscono, o forse è meglio dire, costituivano circa il 13 per cento del capitale sociale di Girgenti acque.

Un debito per un lavoro effettuato nel 1988 di circa 200milioni di lire, che poteva essere pagato facilmente al tempo delle  vacche grasse lo si lascia insoluto fino a diventare un debito di circa 1,1miliomi di euro nel generale silenzio fino ad arrivare in Tribunale.

Ad ogni modo, Randazzo Sutera, la società creditrice, poi Randazzo e oggi Sicilcantieri Srl non è ancora iscritta nel registro dei soci di Girgenti acque.

Adesso, rispondiamo alla domanda: il Voltano è ancora socio azionario in Girgenti acque? Il Voltato SpA oggi è ancora iscritto nel libro soci di Girgenti acque, mentre non lo è Sicilcantieri Srl.

Continuiamo a raccontarvi la storia delle azioni.

Randazzo si presenta in Girgenti acque forte della sentenza del Tribunale di Agrigento, ma il presidente del Cda di Girgenti acque, Marco Campione, solleva la questione sul diritto dei soci di ricevere preventiva offerta di prelazione per il caso in cui un socio intenda alienare le proprie azioni. L’azione di Randazzo è bloccata, mentre il diritto di prelazione viene esercitato da un solo socio, Campione Industries SpA.

Il corrispettivo della vendita di euro 611.411 pari a euro 5,09217 per ciascuna delle 120.069 azioni doveva essere pagato da Campione Industries con la seguente modalità: 61.411 euro a titolo di caparra; 50.000 euro alla sottoscrizione dell’atto di trasferimento delle azioni; 500.000 euro in 30 rate mensili di euro 16.666 senza interessi.

Non sappiamo se al momento l’atto di trasferimento non si è ancora concluso.

E il silenzio è, a nostro parere, l’aspetto più inquietante della vicenda su un fatto di significativa importanza almeno per i cittadini dei Comuni soci del Voltano, quando recentemente si è fatta “vucciria” per la semplice nomina dei revisori del conto della SpA con capitale pubblico.

Intanto, se i Comuni soci non parlano delle azioni del Voltano in Girgenti acque, dello scioglimento e della liquidazione della SpA a capitale pubblico hanno discusso e ancora devono decidere.

L’ultimo incontro dei sindaci del Voltano è del 27 settembre scorso e in quella occasione, manco a dirlo, hanno deciso di rinviare la loro decisione sulla proposta del sindaco di Agrigento di mettere in liquidazione e sciogliere la società per azioni con capitale pubblico.

L’amministratore del Voltano, Rosato, chiese in quella circostanza un parere legale al professore Palazzolo, parere che è stato inviato ai sindaci. Un “contributo di chiarezza” così lo definì l’amministratore unico. A fronte del contributo di chiarezza il Comune di Agrigento chiese un rinvio dell’assemblea per avere il tempo necessario per esaminare il parere legale e per ottenere una relazione dettagliata da parte dell’amministrazione Rosato e dei revisori del conto del Voltano.

In estrema sintesi, non hanno deciso e hanno rinviato. Ad oggi non si hanno notizie.

Franco Pullara

Il Sindaco di Casteltermini Gioacchino Nicastro a seguito della cerimonia e la ricorrenza del 51° anniversario della scomparsa del carabiniere ausiliario Nicolò Cannella,Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria,caduto a Gibellina durante il sisma del ’68 mentre prestava soccorso alle popolazioni del Belìce devastate dal tragico evento,ringrazia il Colonnello Giovanni Pellegrino (Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento),per la perfetta e straordinaria giornata che ha vissuto la comunità tutta.

“Una bella pagina che i castelterminesi tutti vanno molto orgogliosi per la figura coraggiosa e valente di questo concittadino che ha perso la propria vita per aiutare i belicini colpiti dal terribile terremoto.

Ringrazio il Colonnello Pellegrino e tutte le autorità civili,militari e religiose oltre i parenti del nostro valoroso Nicolò Cannella per essere intervenuti e aver portato alla luce soprattutto delle nuove generazioni e delle scolaresche il gesto eroico di questo uomo che ha lasciato una testimonianza indelebile per il suo gesto altruistico e incurante del pericolo per salvare vite umane ed è un esempio fulgido che è a disposizione dei giovani che credono nei valori dello Stato e delle virtù civiche.”

Nell’intento di assicurare il benessere dei pazienti dializzati del comprensorio di Ribera, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha provveduto ad inoltrare alla Diaverum Italia srl una diffida per non interrompere le prestazioni di reperibilità, disponibilità e consulto telefonico svolte durante le ore di non operatività del centro di Ribera, anche nei giorni festivi. Rivolgendosi alla struttura privata che, da quasi un decennio, svolge il servizio in regime di convenzione con l’Asp, il commissario straordinario, Giorgio Giulio Santonocito, ha richiamato l’importanza di dover garantire la continuità delle prestazioni sinora offerte, al fine di assicurare ai pazienti un indispensabile supporto medico-consulenziale in grado di aggiungersi con efficacia alle cure che gli ospedali limitrofi erogano nei casi di criticità o emergenza.

Inoltre, valutando le esigenze dell’utenza per l’intero bacino provinciale, la Direzione strategica Asp ha anche istituito il Comitato tecnico provinciale per le attività di  nefrologia e dialisi. Il comitato sarà composto dai direttori delle unità operative ospedaliere di nefrologia e dialisi, dai rappresentanti delle associazioni a tutela degli interessi dei pazienti e dal direttore sanitario o suo delegato. Il provvedimento mira ad assicurare livelli ottimali di assistenza agli utenti e dà attuazione al decreto assessoriale 1676 del 20/8/2009.

Il grande teatro surreale ed arguto di Achille Campanile sarà presentato all’Empedocleo di Agrigento: quinto appuntamento della terza fortunata ed apprezzata Stagione Teatrale di Teatro da Camera. Si tratta di una piece tra arguzie,furbizie, surrealismi logici ed illogici che aprirono la strada ad un nuovo modo e diverso di fare letteratura. Un modo nuovo apprezzato da Pirandello e Montale. Un eccezionale e unico appuntamento teatrale. Protagonisti assoluti:ROSARIA LETO,pungente,intelligente,ironicamente irritante. ANTONIO GARUFO vittima e padrone, furbo e dubbioso, contraddittorio e determinato, reale e irreale , in un intreccio umoristico per pubblico intelligente. LILLO D’ALEO maggiordomo sagace che regola il traffico intricato degli umoristi italiani e il potente Tonino Migliaccio,funambolo del canto narrativo e coinvolgente. Regia Leto-Garufo. Direzione artistica Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.

Saletta teatro Empedocleo 22 febbraio 2019 h 18e15. Ingresso libero per soci e appassionati di teatro da camera

 

L’assessore comunale all’Ecologia, Nello Hamel comunica che il flusso di pagamento per il mese di Dicembre-Gennaio 2019 che consentirà la liquidazione degli stipendi agli operai del servizio Ecologia, sarà in banca nelle prossime ore..Precisa inoltre che il Comune di Agrigento da oltre un anno ha onorato il pagamento di tutti gli emolumenti dovuti con assoluta puntualità e che il ritardo verificatosi a gennaio di soli pochi giorni, è dovuto ad un errore contabile nella fatturazione delle aziende e alle lungaggini delle procedure di Tesoreria.Appare incomprensibile che pur essendo uno dei Comuni più puntuale di tutta la provincia, in una situazione nella quale altri Comuni hanno ritardi fino a cinque mesi nei pagamenti, si sia sollevata una polemica sproporzionata ed ingenerosa come sproporzionate ed ingenerose sono state le indizioni di due Assemblee con astensione dal lavoro che hanno provocato gravi disagi alla popolazione e problemi al ciclo della differenziata. L’assessore Hamel avvisa infine che domani, mercoledì 30, unitamente all’umido, si procederà alla raccolta della carta che è rimasta non eseguita in alcune strade della città nella giornata di lunedì.

Ad Agrigento i Carabinieri hanno compiuto un blitz all’interno del poligono di tiro al volo e dinamico in contrada Pietrarossa. La struttura è stata sequestrata. Infatti, durante l’ispezione è emerso che il poligono, gestito da un’Associazione sportiva, non è in possesso delle necessarie autorizzazioni di Pubblica Sicurezza, della certificazione in materia antincendio e del piano di sicurezza del poligono. Inoltre i Carabinieri hanno scoperto oltre 1.100 cartucce per pistola e fucile, di vari calibri, risultate illegalmente detenute. In particolare, si tratta di munizioni realizzate e confezionate artigianalmente. Dunque, una sorta di deposito abusivo di cartucce “fai da te”. Il gestore del poligono, un uomo di 59 anni di Agrigento, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

L’amministrazione comunale di Agrigento informa che è stato prorogato il termine per la presentazione delle istanze di partecipazione per la manifestazione di interesse ai fini dell’istituzione della Consulta comunale per il turismo. Gli interessati hanno tempo fino al prossimo 15 febbraio, entro le ore 12. Il destinatario delle istanze di partecipazione è l’indirizzo di posta elettronica certificata:
servizio.protocollo@pec.comune.agrigento.it .

Durante la serata di ieri lunedì 28 Gennaio la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa è stata informata dalla locale Stazione dei Carabinieri che, a causa delle avverse condizioni meteo marine nel Canale di Sicilia che hanno caratterizzato gli ultimi giorni del mese, causando la momentanea sospensione del servizio di navigazione di linea per l’isola di Linosa, stavano per terminare i farmaci atti a curare l’influenza in corso e
diffusa tra gli abitanti, soprattutto bambini, dell’isola pelagica.
Avviate prontamente le operazioni di assistenza, è stato disposto l’intervento della dipendente motovedetta CP 324 che, una volta imbarcati i farmaci affidati dal personale di servizio del Poliambulatorio di Lampedusa, ha provveduto al trasporto a Linosa incontrando, durante la navigazione, copiosi piovaschi, vento con raffiche di circa 30 nodi di
velocità, nonché mare agitato ed onde alte fino a 4 metri.

A pochi giorni dal 51esimo anniversario del terremoto del Belìce del 1968 il Coordinamento dei sindaci della valle, rappresentato dal primo cittadino di Partanna Nicolò Catania, scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere un incontro urgente per discutere del completamento della ricostruzione con i rappresentanti dell’attuale Governo nazionale.

 “È da poco trascorso il 15 gennaio – scrive Nicolò Catania – data del tragico ‘terremoto’ che per noi rappresenta pietra miliare della nostra storia, tanto da relazionarci con il trascorrere del tempo con ‘prima e dopo’ quell’evento catastrofico. Ma in stridente contrasto con l’anniversario dello scorso anno in cui abbiamo avuto il grande onore di poterLa accogliere con orgoglio, quale simbolo di un Paese forte e presente, quest’anno invece rimbomba sonoro l’assordante silenzio di uno Stato che, ancora una volta, a distanza di 51 anni, non fa conseguire propri e doverosi atti che assicurino il rispetto di leggi ancora vigenti, ma mai completamente applicate”.

Il Coordinamento non smette di ricordare e celebrare con fierezza il 51° anniversario “ma questo terremoto – precisa Catania – continua a piegarci quando siamo chiamati a fare i conti con la mancata presenza dello Stato, quando siamo costretti a scendere, ancora, dopo 51 lunghissimi anni, in piazza a protestare contro uno Stato che ci nega diritti già riconosciuti”. I sindaci evidenziano come la ricostruzione a distanza di mezzo secolo “sia imbrigliata nelle pastoie burocratiche che impediscono la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria: strade, fognature, condotte idriche, un’impensabile assenza di infrastrutture fondamentali che siamo costretti ad elemosinare oggi come se fosse trascorso solo un giorno dal sisma”. Alla luce di questo “dobbiamo esprimerLe il nostro profondo rammarico per una situazione che, a distanza di un anno dalla Sua venuta, non solo non è mutata, ma tende a peggiorare”.

Il Coordinamento si rivolge dunque direttamente al Presidente perché “possa intercedere con gli organismi governativi affinché l’incontro risolutivo, che abbiamo più volte richiesto senza riscontro, possa avvenire, così da permettere che questa drammatica e dolorosa pagina della nostra storia conosca un giusto e doveroso epilogo e sia assicurato il completamento della nostra ricostruzione”.