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Sono 108 i Comuni siciliani con meno di 10mila abitanti interessati al finanziamento dei cantieri di lavoro per i disoccupati, e che hanno risposto all’avviso del Dipartimento regionale del Lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative dello scorso 23 agosto. Scaduti i termini fissati, il 27 settembre è stato pubblicato l’elenco provvisorio, a fronte di eventuali ricorsi, delle istanze ricevute. L’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, commenta: “Prosegue l’azione della Regione e dell’assessorato del Lavoro nell’impegno quotidiano a favore dei disoccupati e di tutti i lavoratori. Anche in questa fase di transizione l’Amministrazione non si ferma, consegnando al nuovo governo regionale una struttura in attività“. I cantieri di lavoro sono stati finanziati con 5 milioni di euro dalla Regione Siciliana, con la legge regionale numero 16 del 10 agosto 2022, ovvero le variazioni di bilancio. I finanziamenti saranno concessi “a sportello”, in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze e nella misura di un cantiere per ogni Comune. Ecco l’elenco provvisorio dei Comuni che hanno presentato la manifestazione di interesse.

Il giorno di Capodanno del 2014, all’interno di una Comunità a Naro, successivamente ma non – secondo i magistrati – a causa di una caduta, è morto un disabile psichico di 48 anni, Salvatore Milana. L’uomo, come già accertato nel corso di un giudizio penale, è stato vittima di maltrattamenti e violenti pestaggi da parte di Ali Yusuf, 34 anni, originario di Mogadiscio, operatore della Comunità, al quale sono stati inflitti con sentenza definitiva 2 anni e 6 mesi di reclusione. I fratelli di Salvatore Milana si sono rivolti, tramite l’avvocato Antonino Catania, alla Procura di Agrigento affinchè fossero perseguiti anche due medici dell’ospedale di Canicattì e alcuni operatori sanitari della stessa Comunità che, secondo i familiari, avrebbero potuto evitare quanto accaduto se avessero mantenuto un comportamento meno superficiale. Ebbene, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha archiviato l’inchiesta ritenendo non ricorrente un nesso di causalità tra quanto opposto e la morte di Milana il quale, come emerso da un’apposita consulenza medico-legale, sarebbe deceduto per una patologia genetica del sangue che non si sarebbe potuta curare e risolvere adeguatamente.

La Guardia di Finanza di Siracusa ha sorpreso tre lavoratori impiegati in nero, su quattro presenti, in un ristorante a Noto. Si tratta di due minori di 17 anni, e di una persona beneficiaria del reddito di cittadinanza intenti a svolgere attività lavorativa in assenza di qualsiasi rapporto di lavoro. Il titolare è stato sanzionato con 43mila e 200 euro di multa. E’ stata richiesta all’Ispettorato territoriale del lavoro la sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto l’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria è superiore al 10 per cento del totale dei presenti nel ristorante. L’illecita percezione del reddito di cittadinanza è stata segnalata alla Procura di Siracusa e all’Inps.

Presunti casi di mala – sanità tra Agrigento e Licata, e approfondimenti giudiziari. Il pubblico ministero Gloria Andreoli ha disposto la citazione diretta innanzi al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Genna, di due medici dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, ritenuti responsabili di lesioni personali colpose aggravate. Nel giugno del 2019, in due distinti accessi al pronto soccorso, avrebbero sottovalutato alcuni sintomi di una donna, e avrebbero provocato la morte di un feto nel grembo della madre, alla 35esima settimana di gestazione, e di avere reso sterile la paziente. I familiari sono parte civile tramite gli avvocati Gianfranco Pilato e Giuseppe Sorriso. I due medici sono difesi dagli avvocati Luigi Ciotta e Salvatore Manganello.
E poi, la Procura di Agrigento, a seguito di un esposto presentato dai familiari, e a fronte dell’obbligatorietà dell’azione penale, ha iscritto nel registro degli indagati 33 tra medici e infermieri dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in relazione alla morte di Pietro Bennica, 50 anni, di Agrigento, deceduto il 5 giugno del 2020 dopo un lungo ricovero. Il pubblico ministero Giulia Sbocchia ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche.

A Caltanissetta, all’ospedale “Sant’Elia”, nei reparti di Pediatria e di Oncologia, nelle Rsa e nei Centri d’accoglienza per bambini, si pratica ogni domenica la clown terapia, a cura di volontari della sezione di Caltanissetta dell’associazione nazionale VIP “Viviamo in positivo”, che conta 71 sezioni in tutta Italia con circa 4mila volontari attivi in oltre 200 tra strutture sanitarie pubbliche e private. Si tratta della cosiddetta “Terapia del sorriso”, ritenuta non solo in grado di trasmettere allegria e umanità e di alleviare la sofferenza, ma anche di apportare notevoli benefici a livello di respirazione, ossigenazione, circolazione, nonché di riduzione dello stress e degli stati ansiogeni. Ovviamente non ci si improvvisa clown, e occorre frequentare un apposito corso di formazione. Dunque, il 4, 5 e 6 novembre a Caltanissetta si svolgerà il sesto Corso base per Clown di corsia ad opera di un formatore nazionale. Per partecipare non occorre essere medici nè operatori sanitari. Per informazioni bisogna contattare i due referenti di VIP Caltanissetta, Vincenzo Macaluso, il clown “Scricciolero”, 320 68 95 016, o Giuseppe Miccichè “Trullallero” 338 21 04 366.

Sono 1.293 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 11.426 tamponi processati. Il tasso di positività è all’ 11,3%. La regione è al nono posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 22.607, in aumento di 904 casi. I nuovi guariti sono 388. Una sola vittima, per un totale dei decessi stabile a 12.200. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 169, 8 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 13, 1 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 308 casi, Catania 326, Messina 221, Siracusa 156, Trapani 109, Ragusa 63, Caltanissetta 36, Agrigento 61, Enna 13.

Prima con il Movimento 5 Stelle all’opposizione di Musumeci, poi con Attiva Sicilia a sostegno di Musumeci, adesso la candidatura all’Assemblea Regionale nelle liste di Fratelli d’Italia, ma gli esiti elettorali sono stati del tutto negativi per Angela Foti, ex vice presidente dell’Assemblea regionale, Elena Pagana, Sergio Tancredi e Matteo Mangiacavallo. Il loro patrimonio complessivo di 42.689 voti ottenuto nel 2017, quando furono eletti nelle liste del Movimento 5 Stelle, si è dissolto quasi del tutto: tutti insieme hanno ricevuto appena 3842 preferenze. Ad Agrigento Matteo Mangiacavallo, di Sciacca, che nel 2017 ha ricevuto ben 15.973 preferenze, adesso ha ottenuto solo 498 voti. A Catania Angela Foti 1.035 voti su 11.593 nel 2017, a Trapani Sergio Tancredi 619 preferenze su 8.013, a Enna Elena Pagana 1.690 voti su 8.110 nel 2017.

Sono 1.314 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 10.708 tamponi analizzati. Il tasso di positività è al 12,3%. La regione è all’ottavo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 21.703, con una diminuzione di 1.683 casi. I nuovi guariti sono 2.994. Le vittime sono state 3, per un totale dei decessi a 12.199. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 177, 11 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 12, 2 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 313 casi, Catania 344, Messina 163, Siracusa 165, Trapani 96, Ragusa 82, Caltanissetta 64, Agrigento 60, Enna 27.

La Commissione Europea ha approvato un investimento di oltre 101 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale per l’ammodernamento dell’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina in Sicilia. In una nota della Commissione si legge: “Si tratta di un investimento fondamentale per rendere la Sicilia più attraente e per incoraggiare l’uso di un mezzo di trasporto più sostenibile della strada. Renderà la Sicilia un luogo più accessibile e attraente per vivere e lavorare. Gli investimenti, che dovrebbero aiutare a ridurre i tempi di percorrenza e aumentare la frequenza dei collegamenti, contribuiranno alla costruzione di gallerie e viadotti per facilitare l’attraversamento di zone collinari e dissestate, alla creazione di piste ciclabili e al miglioramento della stazione Bicocca di Catania. Il progetto è anche volto a migliorare la qualità del servizio ferroviario e i collegamenti con i porti di Catania, Augusta e Palermo, e con gli aeroporti di Catania e Palermo”.

In occasione dell’ultima riunione della giunta regionale, il governo Musumeci ha stanziato oltre 12 milioni di euro per la riduzione del rischio idrogeologico, soprattutto le alluvioni, su 12 corsi d’acqua, scelti dagli uffici dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana. Approvato anche un ulteriore elenco di 14 opere urgenti su altrettanti corsi d’acqua nell’Isola per 14,3 milioni di euro. I primi 10 cantieri, sui quali l’Autorità di bacino avvierà, nel più breve tempo possibile, le necessarie procedure per l’esecuzione delle progettazioni esecutive, riguardano: il fiume Torto e il torrente Barratina (3,7 milioni di euro) nel Palermitano; vari corsi d’acqua (678 mila euro) nel territorio di Erice, nel Trapanese; il canale Mollarella e due affluenti (463 mila euro), nell’Agrigentino; il fiume Dittaino e il torrente Calderari Valguarnera (3,2 milioni), nell’Ennese; i torrenti Montagnareale (929 mila euro), Idria (279 mila euro) e Rosmarino (232 mila euro) nel Messinese; il «Risicone» (744 mila euro), nel Siracusano; il «Saracena» (892 mila euro), nel Catanese; il «Cava Sulla» e «Cava Scardina» (804 mila euro) a Ispica, nel Ragusano.