Nella sala San Michele della Questura la conferenza di commiato del questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, trasferito ad altro incarico.
L’intervista al questore Auriemma
Nella sala San Michele della Questura la conferenza di commiato del questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, trasferito ad altro incarico.
L’intervista al questore Auriemma
I fratelli P.V. e P.P., rispettivamente di 39 e di 38 anni, di Ribera, sono i legali rappresentanti della società semplice agricola R.; la suddetta società gestisce nel territorio del Comune di Calamonaci una florida produzione di pere. I due fratelli riberesi alla fine del 2018 ricevevano una nota con la quale venivano a conoscenza della circostanza che l’Assessorato Regionale dell’Energia aveva autorizzato la società E.E.B. srl a procedere alla realizzazione di un impianto eolico della potenza pari a 18 Mwe da ubicare nel territorio del Comune di Bivona e di una sottostazione da realizzare nel territorio del Comune di Calamonaci , disponendo l’apposizione del vincolo preordinato alla espropriazione per pubblica utilità come da piano particellare allegato al progetto. Con la medesima nota i due fratelli apprendevano che nei propri terreni sarebbe stata realizzata una sottostazione nella quale incamerare l’energia prodotta dall’impianto eolico; pertanto i due fratelli riberesi proponevano un ricorso davanti al TAR Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Rosario Capizzi, per l’annullamento del decreto di valutazione di impatto ambientale, nonchè dell’autorizzazione a procedere alla realizzazione di un impianto eolico , nonchè alla realizzazione delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all’esercizio dell’impianto medesimo. Nelle more del giudizio i ricorrenti ricevevano una nuova nota a mezzo della quale apprendevano che la società E.E.B. srl avrebbe proceduto alla compilazione dello stato di consistenza e alla immediata immissione in possesso di tutti i terreni di proprietà dei fratelli riberesi per la realizzazione dell’ impianto eolico e delle opere connesse; pertanto i difensori dei ricorrenti proponevano motivi aggiunti di ricorso ed altresì avanzavano una richiesta di provvedimento cautelare monocratico al Presidente del TAR Sicilia, Sezione Seconda, stante l’eccezionale urgenza ed il danno grave ed irreparabile incombente sui ricorrenti. In particolare gli avvocati Rubino e Capizzi hanno censurato i provvedimenti impugnati anche sotto il profilo della decadenza dell’autorizzazione , atteso che i lavori avrebbero dovuto avere inizio entro un anno dalla data di rilascio dell’autorizzazione medesima, nonchè sotto il profilo della violazione delle leggi regionali che prevedono la preservazione delle aree interessate alla produzione di beni riconducibili alla tradizione agricola siciliana, nonchè infine sotto il profilo della violazione dell’articolo 41 della Costituzione (“diritto di iniziativa economica”), atteso che la sottostazione prevista avrebbe potuto essere prevista in altre aree non interessate allo svolgimento di attività agricola di pregio. Il Presidente del TAR Sicilia, Palermo, Sezione Seconda, condividendo le tesi degli Avvocati Rubino e Capizzi, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati; pertanto, nelle more della fissazione dell’udienza cautelare collegiale, non avrà luogo l’immissione in possesso dei terreni di proprietà dei fratelli riberesi, che potranno pertanto continuare la produzione di pere.
Il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Fabio La Felice, ed i coordinatori cittadini, Paola Antinoro e Giuseppe Milano, esprimono vivo compiacimento e grande soddisfazione per il sequestro disposto dall’autorità giudiziaria dell’isola ecologica di via Caduti di Nassiriya, nei pressi di via Alessio Di Giovanni.
‘Ringraziamo l’autorità giudiziaria, il centro Anticrimine ambientale ed il nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Agrigento, sempre puntuali ed attenti alle tematiche ambientali e della salute pubblica, per avere posto sotto sequestro l’impianto di stoccaggio rifiuti di Fontanelle, ubicato a poche decine di metri da una scuola materna e da una scuola elementare. Purtroppo è stato necessario l’intervento della Magistratura e delle forze dell’ordine per porre fine ad uno scempio che era sotto gli occhi di tutti, a fronte di un’Amministrazione comunale immobile che ancora una volta si è dimostrata insensibile alle richieste dei cittadini”.
“Tra breefing, sopralluoghi e inaugurazioni, il ministro Toninelli, visto il suo interesse per la Sicilia, non dimentichi la statale Agrigento – Palermo che fa il paio con la Agrigento – Caltanissetta per lo stesso rischio di blocco dei cantieri paventato ieri dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Agrigento paga le conseguenze di una distanza da Palermo e Catania che, dopo anni di sovrumana pazienza dei siciliani, è ancora contrassegnata da deviazioni, restringimenti di carreggiata e semafori. Non credo che siano tollerabili ulteriori lungaggini prima di vedere ultimate due strade statali che servono ai pendolari, agli studenti alle imprese, al turismo, all’intera economia dell’area. Né è ammissibile che si debbano trovare ancora soluzioni nuove a vecchi problemi. Pronti alla mobilitazione abbiamo detto e lo ripetiamo, noi sindaci e anche tanti cittadini che sono stanchi di aspettare”. Così il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto circa il rischio di blocco dei cantieri sulle Statali Agrigento-Palermo e Agrigento-Caltanissetta.
Ammonta ad oltre otto milioni di euro, l’investimento tra pubblico e privato, finalizzato all’introduzione della fibra ottica banda, ultra larga sul territorio cittadino. La società OpenFiber a breve avvierà i lavori di cablaggio per la nuova infrastruttura tecnologica. La fibra ottica verrà estesa gradualmente in tutto il territorio, periferie comprese, dal centro abitato fino a Montaperto, Giardina Gallotti e Cannatello. Con questa iniziativa la città di Agrigento si allinea a tutte le altre città europee. L’investimento permetterà agli agrigentini di veicolare flussi di dati dieci volte quelli attuali, e soprattutto consentirà alle imprese della città di utilizzare un’infrastruttura nuova, moderna e ultraveloce. Gli interventi sul territorio dureranno 14 mesi per portare la fibra ottica a casa di tutti gli utenti.
Lia Rocco all’Empedocleo il 29 Marzo 2019 alle ore 18:15.
Terza stagione teatrale da camera 2018-2019 con la direzione artistica di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.
Ingresso libero per soci e per appassionati di teatro da camera.
Il teatro dell’anima.
Incidente stradale mortale lungo la strada statale 118 “Agrigentina-Corleonese”, tra Raffadali e Agrigento, nei pressi del bivio per Joppolo Giancaxio, dove un’automobile Wolkswagen, per cause in corso di accertamento, si è scontrata frontalmente con un’altra automobile, una mono-volume Ford. L’impatto ha provocato la morte sul colpo di una donna, una infermiera in servizio all’ospedale “San Giovanni di Dio” nel reparto Utin della pediatria neonatale residente a Raffadali, Giovanna Angelica, 53 anni, originaria di Giarratana in provincia di Ragusa. Il conducente della Ford è ferito ed è stato soccorso in ospedale. La donna aveva appena finito il suo turno di notte e stava rientrando a casa. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, i Carabinieri e il personale del 118.
Ha preso il via oggi all’ ex Convento San Francesco di Sciacca il convegno “Sciacca Cuore 2019”.
Ad aprire ed introdurre i lavori sono stati il Dottor Ennio Ciotta e il Dottor Giuseppe Caramanno, organizzatori del convegno, che hanno presentato il programma sulle tematiche trattate.
Tante illustre figure del ramo cardiologico sono arrivate da ogni parte dell’Italia per intervenire ed approfondire molte nuove funzionalità che trattano le patologie cardiologiche.
Hanno preso parola i Dottori Tamburino, Tondo, Giannola, Bono, Curnis, Ruvolo, Milazzo, Vaccaro e tanti altri nomi di spicco Nazionale che operano sulle tematiche di cardiologia ed emodinamica.
Il progetto avrà seguito anche domani dove è prevista la presenza e l’intervento dell’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza.
Le interviste
Alla luce della disposizione da parte dell’ANAS del divieto di transito per i veicoli superiori alle 19t sui viadotti Salsetto e Re e della loro prossima chiusura per lavori di consolidamento, delle critiche condizioni del viadotto sulla S.S. 640 ( km 2.800, prossimo all’innesto della diramazione S.S. 115 in località Kaos) e della temporanea chiusura di una galleria sulla SS. 122 (sotto via Mazzini) che pregiudica i collegamenti fra l’entroterra agrigentino e la città, con i relativi e conseguenti disagi, lo scrivente propone: Di utilizzare, previo opportuno adeguamento della sede stradale, la S.P. n. 24 (indicata con il colore rosso nel disegno allegato), che dal bivio di Realmonte conduce a Piano Gatta, per superare i viadotti costieri critici, sopra indicati; L’adeguamento della sede stradale che dovrebbe essere esteso anche ai due tratti di strade provinciali che dall’innesto di piano Gatta conducono a quello con la S.P. 1 presso Fondacazzo (indicato con il colore viola) e con la S.S. 118, presso il bivio Borsellino (indicato con il colore blu); L’utilizzo della strada comunale che collega la S.S. 118 dal bivio di Borsellino a Fontanelle (indicata con il colore verde chiaro), prevedendone il completamento per circa 1 km nel tratto prossimo a Viale Sicilia a Fontanelle (indicata con il colore verde chiaro tratteggiato). La soluzione suggerita offre peraltro innegabili vantaggi sullo snellimento del traffico tra l’entroterra provinciale e la fascia costiera, poiché verrebbe superata sia l’area del Quadrivio Spinasanta (già soggetta ad un sovraccarico veicolare) che il collegamento della S.S. 122 con la S.S: 640, attualmente incapace di smistare il traffico verso Favara e territorio circostante. Essa inoltre rende più fluido il transito dalla costa e dalla città verso l’area dell’ospedale, la zona industriale, la S.S. 189 e la S.S. 640.
Lo scrivente nell’auspicare la massima e fattiva collaborazione tra Enti e/o Istituzioni interessati invita a promuovere un tavolo di concertazione al fine di alleviare la grave crisi della viabilità extraurbana dell’area prossima alla città di Agrigento.
Angelo Principato
Dopo l’esame congiunto, svoltosi in data odierna con la Direzione del Carcere Agrigentino, si riscontrano parecchie criticità ed innumerevoli problematiche che interessano l’attività di polizia e l’attuale sovraffollamento che insiste presso la struttura Carceraria di Agrigento.
Sulle precarie condizioni generali del Carcere Petrusa di Agrigento interviene ancora una volta la Uil C.S.T. Provinciale, con Gero Acquisto, Linda Bellia e Lillo Speziale, che denunciano la situazione irragionevole in cui vivono gli operatori della polizia penitenziaria ed il deficit generale in cui versa l’importante penitenziario Agrigentino.
I tre sindacalisti continuano: “La situazione purtroppo rimane invariata per ciò che concerne la vivibilità, i servizi e la considerevole carenza di Personale della polizia penitenziaria. Tutto ciò si riverbera negativamente sull’intera attività del personale di polizia, che per garantire sicurezza e operatività ha bisogno di nuovi strumenti tecnologici ed interventi a sostegno della struttura carceraria. Inoltre, è necessario un ammodernamento della struttura con sistemi di sicurezza più adeguati ed una più specifica videosorveglianza con sistemi di protezione della Struttura. Sarebbe così consentito un recupero di risorse umane da impiegare in attività di controllo e prevenzione e nella movimentazione giornaliera dell’utenza detentiva. In una struttura vecchia di 30 anni la mancanza di risorse umane e finanziarie rende quasi impossibile l’esecuzione e lo svolgimento di un servizio capillare da parte degli stessi operatori di polizia.
Per questo, chiediamo ancora una volta al Ministero della Giustizia, al D.A.P. e alle Istituzioni presenti sul Territorio, l’urgenza di adeguare la struttura Penitenziaria di Agrigento e di dotare di mezzi e strumenti il personale, garantendo un grado si sicurezza più elevato che restituisca dignità ai lavoratori, a garanzia dei diritti soggettivi loro spettanti. Urge far uscire da questa crisi l’intero sistema Carcerario Agrigentino, così come rilevato mesi addietro dalla Corte d’Appello di Palermo. Tra l’altro, come è noto, il problema del sovraffollamento Carcerario nel nostro Paese ed il mancato rispetto delle direttive Comunitarie, hanno comportato negli anni condanne pecuniarie al Governo Nazionale e gravi danni al sistema tutto.
La Uil chiede che si apra urgentemente un tavolo di trattativa per superare le criticità rilevate, riservandosi eventuali altre azioni a sostegno di tutto il Personale.