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Tanta paura e danni, nella notte, per l’esplosione di un boiler avvenuta nel balcone di un’abitazione, al terzo piano di uno stabile, che si trova in via Vittorio Emanuele Orlando, traversa di Viale della Vittoria, ad Agrigento. Dalla palazzina si sono staccati dei detriti che hanno colpito, coperto e danneggiato, e anche pesantemente, tre autovetture in sosta. Nessuno è rimasto ferito. E’ successo, poco dopo le 2:30, e il boato è stato avvertito chiaramente in tutta la zona.

Diverse le chiamate giunte al 112 e alla sala operativa dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento. Sul posto sono state inviate due squadre. I pompieri hanno tranquillizzato gli abitanti, insieme ai carabinieri e polizia, poi si sono occupati della messa in sicurezza dell’area interessata dall’evento. La deflagrazione ha letteralmente sventrato il balcone dell’appartamento, provocato danni all’immobile, e
alle auto parcheggiate.

(Articolo e foto di agrigentooggi)

Il Gip del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano ha convalidato il provvedimento di fermo nei confronti di Salvatore Sedita, 34 anni, accusato del duplice omicidio dei genitori. Il giudice ha disposto per l’indagato il ricovero in un manicomio giudiziario.

Sedita, ha confessato di aver ucciso il padre Giuseppe di 66 anni, e la madre Rosa Sardo di 62, con numerosi colpi di mannaia. Così come ha confermato l’autopsia, eseguita ieri sera dal medico legale Cataldo Ruffino. Quasi cinquanta i colpi inferti, 25 al padre e 22 alla madre.

Per il giudice la misura cautelare da applicare non poteva essere il carcere, ma un istituto o sezione penale per infermi, anche alla luce della consulenza psichiatrica effettuata sul giovane racalmutese, in cui è emerso un chiaro scompenso psicotico con relativo disturbo.

Prende il via domenica prossima il 18 dicembre alle ore 18,00 la XV Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpitta e ad aprire il cartellone sarà proprio la Compagnia teatrale “Sipario” interpreterà la Commedia musicale in due tempi scritta e diretta da Vito Scarpitta dal titolo: Ai quattro venti di Betlehem”Con la direzione musicale di Eugenia Sciacca, le coreografie di Vanessa Coppola, la scenografia del Sipario Group, i costumi di Angela Scarpitta e la direzione artistica di Enza Giacalone, “lo spettacolo – spiega l’autore e regista Vito Scarpitta – rievoca quel primo Natale attraverso la storia di Tamar e Caleb, una coppia di benestanti di Cafarnao giunti a Betlehem, come tanti altri, per un censimento; attraverso il loro strano incontro con il giovane astrologo Gabriel e con l’avido Amos, il padrone della locanda che rifiuterà di ospitare una donna galilea prossima a partorire. Sullo sfondo c’è una piccola città che è terra di passaggio, popolata di stranieri – commercianti, immigrati e invasori – con diverse lingue, diversi colori della pelle e con tutti i problemi di intolleranza legati a una società multiculturale: una sorta di storicizzazione di problemi ancora oggi di grande attualità. Una commedia musicale che fa riflettere e magari stimolare a cambiare dei comportamenti attraverso l’ironia. Un’opera di teatro e musica ricca di spunti comici, con un andamento agile e brillante e dove grazie alle canzoni le atmosfere antiche si fondono a ritmi e suoni contemporanei. Quando si pensa alla natività – aggiunge –, tutti hanno in mente l’immagine da cartolina di un presepio, con qualche capanna, qualche cammello e una palma. Molto poco si sa, in generale, di come fosse la vita in quei luoghi e in quei tempi. Per esempio, non ci s’immagina una popolazione alle prese con un grande via vai di stranieri. Sì, perché il fenomeno dell’immigrazione non nasce ai nostri giorni, ma risale alla notte dei tempi. E anche in Palestina, ai tempi della nascita di Gesù, c’era chi si lamentava di questo e affermava: «Prima i Giudei!». Lo stesso Gesù, insieme alla sua famiglia, si ritrovò nella condizione di profugo quando, dopo la nascita, Giuseppe fu costretto alla fuga in Egitto per salvare il bambino dalla furia di Erode. La nascita di Gesù ha segnato il tempo, ha cambiato il corso della storia di tutto il mondo occidentale incidendo, oltre che sul pensiero religioso e morale, sulla cultura, sull’arte, su tutti gli aspetti della vita civile. E la preziosa eredità di questo bambino ebreo venuto alla luce in un’umile grotta della città di Betlehem incide ancora oggi profondamente nella nostra società, giunta al terzo millennio”.
Ma prima ancora di dare il via allo spettacolo sarà data voce ad alcuni degli interpreti d’eccezione della rassegna che si terrà al Teatro Impero fino a domenica 7 maggio attraverso la presentazione al pubblico di alcuni video messaggi inviati dagli attori. Ricordiamo infatti che il cartellone conta interpreti d’eccezione come: Amanda Sandrelli, Ornella Muti, Pino Quartullo, Uccio De Santis, Antonello Costa, Simone Cristicchi e Alessio Piazza.
La rassegna continua domenica 8 gennaio 2023 ore 18.00 con “Lisistrata” interpretata da:  Amanda Sandrelli, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti, Lucianna De Falco con la regia di Ugo Chiti.
Lisistrata debutta nel lontano 411 a.C. nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e attraverso una specie di farsa dove si ride molto, esprime il suo dissenso verso i disastri provocati dalla stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che generano la guerra fatta dagli uomini. Questa eterna essenza della muliebre femminilità, piena di ironia, in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, ridendo e usando continui doppi sensi tutta l’irragionevolezza umana. Ugo Chiti riscrive il testo classico con occhio contemporaneo e al contempo rispettoso dell’originale, con una lingua intensa e ricca che riempiono di senso anche le parti che sarebbero state meno comprese nel testo greco, restituendo Lisistrata ad una dimensione eterna in cui l’ottenimento della verità passa dalla risata.
Terzo appuntamento imperdibile: domenica 29 gennaio 2023 ore 18.00 va in scena “Mia Moglie Penelope”, con   Ornella Muti e Pino Quartullo, spettacolo liberamente tratto dal romanzo “Itaca per sempre” di Luigi Malerba con l’adattamento di Margherita Gina Romaniello. Ulisse torna ad Itaca dopo vent’anni di guerra a Troia e avventure per mare. Trova la sua reggia invasa dai Proci e decide di non farsi riconoscere per compiere la sua vendetta. Solo Telemaco suo figlio e la sua nutrice ne saranno al corrente. E la sua amata moglie Penelope? Lei sa, ma finge di non sapere, lui non sa e si comporta convinto che solo lui possa sapere. Penelope non è poi così mite e ingenua da perdonarlo per averle mentito, per averle nascosto di essere suo marito. Mentre Ulisse trucida i Proci, Penelope cuoce a puntino Ulisse, si vendicherà ben bene di lui. Fino al sorprendente epilogo. Un testo divertente, una partita a due fra un uomo ed una donna che sovvertono gli stereotipi del mito.
Questi gli altri spettacoli in cartellone:
Domenica 12 Febbraio 2023 alle 18.00 andrà in scena il cabaret con “Stasera con Uccio” Uccio De Santis, Umberto Sardella ed Antonella Genga. Il comico e attore pugliese, reduce dal successo delle puntate speciali su RAI2, approda a Marsala con un mix esplosivo di monologhi, un viaggio attraverso gag irresistibili, racconti di vita vissuta alternati con i video che hanno fatto la storia del programma televisivo “Mudù”. Tra sketch e divertimento lo show racconta la vita di un comico “per vocazione”. Dagli esordi al teatro. Uno show con divertenti siparietti tra moglie e marito sulla vita di ogni giorno. Storie in cui ognuno si può identificare e ridere di gusto con tanta buona musica. In questa avventura Uccio De Santis sarà accompagnato dai volti storici del programma Umberto Sardella ed Antonella Genga.
Domenica 5 Marzo 2023 alle ore 18.00 andrà in scena Antonello Costa e.. Corpo di ballo in “C’è Costa per te”.
Come Maria De Filippi con “C’è posta per te” risolve i problemi degli italiani, Antonello con “C’è Costa per te” proverà a risolvere quelli del pubblico in sala, ma con il sorriso. Spettacolo musicale, recitato, cantato e ballato come nella migliore tradizione dello spettacolo comico italiano. Un varietà colorato impreziosito dalla presenza di Annalisa Costa (sorella e soubrette) e di due bellissime e bravissime ballerine. Un varietà moderno, originale, coinvolgente adatto a tutta la famiglia. D’altronde lo stesso Antonello Costa afferma: “Io scherzo sempre, sono serio solo quando faccio ridere”.
Domenica 16 Aprile 2023 alle ore 18.00 a calcare il palcoscenico del teatro Impero sarà Simone Cristicchi con lo spettacolo da lui scritto e diretto dal titolo “Esodo”.  Al Porto Vecchio di Trieste il Magazzino n. 18 è un “luogo della memoria”. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia. Il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici.
Domenica 30 Aprile 2023 alle ore 18.00 sarà la volta de “Le Vispe Terese” di e con Alessio Piazza. Uno spettacolo sulla famiglia, che racconta le persone vissute intorno a noi, nel corso della nostra infanzia e dell’adolescenza, di quelle che ancora oggi ci fanno sorridere. I luoghi, i fatti e le persone sono un miscuglio tra realtà e fantasia, tra aneddoti personali e altri raccontati, ascoltati da altre storie di famiglia. Ne emerge un’umanità varia, che si affaccia sul palcoscenico di una casa di famiglia e recita la parte che l’autore, attore e regista marsalese gli ha assegnato, attingendo ai ricordi e colorandoli con fantasia ed umorismo. “Con “Le vispe Terese” – spiega Alessio Piazza – mi piace sottolineare uno dei legami più affascinanti del teatro: quello con la memoria, con le nostre origini e le nostre radici. Portare in scena questo spettacolo è come far entrare il pubblico nella casa della propria infanzia, farli camminare lungo i corridoi, far sentire l’odore dei mobili, le voci delle persone amate”.
Domenica 7 Maggio alle ore 21.30 chiude la rassegna uno spettacolo fuori abbonamento. Un concerto che fa letteralmente spettacolo: il gruppo XVERSO, tribute band di Tiziano Ferro dà vita a “FERRO”. Il gruppo è la prima tribute band dedicata esclusivamente a Tiziano Ferro. Il progetto XVERSO, costruito ai massimi livelli sia musicali che scenografici unisce la somiglianza vocale del frontman Devis Manoni alla qualità musicale di una band fatta di musicisti professionisti con importantissime esperienze alle spalle, i XVERSO costruiscono uno show spettacolare fatto di effetti scenici, cambi d’abito e videoproiezioni su maxischermi.
La kermesse conta sul patrocinio del Comune di Marsala. “Un grazie personale e un grazie dal direttivo della Sipario – ha affermato Vito Scarpitta – all’Amministrazione comunale e al sindaco Massimo Grillo, così vicini e attenti a quelle realtà che con fatica e grossi sacrifici continuano a portare avanti da tantissimi anni progetti artistici e culturali per la nostra città. Grazie per aver creduto in questo progetto, patrocinando e compartecipando a questa nostra XV Rassegna teatrale “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” che anche per questa stagione vede avvicendarsi sulle tavole del palcoscenico del Teatro Impero nomi nazionali di alto profilo”.
Il service audio e luci è a cura di Primafila di Gianmarco Scarpitta. Per assistere all’intera rassegna è possibile acquistare un abbonamento: prima poltrona 85 euro o seconda poltrona 80 euro + d.p.
Per informazioni, prenotazioni e prevendita è possibile chiamare ai numeri 320.8011864 oppure: 338.2615790 o rivolgersi presso la Pro Loco in via XI Maggio o presso I Viaggi dello Stagnone, in via Dei Mille n. 45.

È possibile acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli anche singolarmente sia nei punti di prevendita che on line su Liveticket

Già stabilito il giorno dei funerali dei coniugi Sedita, Giuseppe di 66 anni e Rosa Sardo di 62, barbaramente assassinati dal figlio Salvatore di 34 anni che ha già confessato il gravissimo delitto.

Le salme giungeranno lunedì mattina, alle 9 circa, a Grotte, alla sala del commiato “Pace” di via Pirandello da dove, alle ore 15, verranno accompagnate nella chiesa Madre del loro paese. Per il giorno dei funerali il sindaco Vincenzo Maniglia ha già proclamato il lutto cittadino. Racalmuto si stringerà concretamente attorno ai figli e ai familiari della coppia.

Già da ieri sera nella chiesa Madre di Racalmuto è iniziata una veglia di preghiera per la famiglia Sedita.

Il parroco della chiesa, Don Carmelo La Magra ha scritto un post nella sua pagina di facebook che recita testualmente: “Il dramma che la comunità racalmutese ha vissuto non può passare inosservato. È inconcepibile che tutta la nostra vita continui spensierata senza un minimo di riflessione e senza esprimere solidarietà alle vittime e ai loro familiari. Se davvero abbiamo preso coscienza (?) della responsabilità che ha la società tutta nel lasciare emarginate certe situazioni sociali e familiari, non ci accada ora di considerare marginale questa morte e questo lutto – ha detto don Carmelo – . Ecco perché invito tutta la comunità al silenzio e alla riflessione, almeno fino al giorno dei funerali. Non sarà la sospensione di alcune attività festive o ricreative a rovinare lo spirito del Natale. Nella fede mi sento di dire che è veramente Natale solo se, come Dio che si è fatto uomo, condividiamo i dolori e le gioie di ogni fratello che è carne della nostra carne, carne stessa di Cristo”.

Ad Agrigento mercoledì 21 dicembre, nella Sala Giglia dell’ex Provincia, alle ore 11, si svolgerà una conferenza di presentazione delle iniziative predisposte dalla stessa ex Provincia nell’ambito della candidatura di “Agrigento, capitale della cultura 2025”. Saranno presenti il commissario Raffaele Sanzo, il dirigente settore Turismo, Achille Contino, e i dirigenti delle scuole interessate dai progetti. Si tratta di corsi di scrittura creativa, corsi di avviamento alla regia, seminari di studio su sceneggiatura e scenografia, coordinati dagli esperti del settore teatrale: Gaetano Aronica, Marco Savatteri e Giovanni Volpe.

Con Avviso pubblico n. 1915 del 15.11.2019 l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta indiceva una procedura di selezione per l’attribuzione quinquennale dell’incarico di Direzione di struttura Complessa (U.O.C.) di Radiologia presso il Presidio Ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta.
A tele selezione prendevano parte diversi candidati, tra cui il Dr. S.D.A. e il Dr. G.M.V., ambedue medici dipendenti dell’Ospedale in questione.
A seguito dell’espletamento dell’iter procedurale volto ad individuare il candidato maggiormente idoneo a ricoprire il ruolo di Direzione di Struttura Complessa (U.O.C.) di Radiologia, la Commissione esaminatrice, dopo aver effettuato un accurato esame comparativo dei curricula ed aver svolto i colloqui orali, stilava l’elenco dei candidati risultati idonei alla nomina di Primario.
In detto elenco il Dott. S.D.A. risultava il primo classificato con un punteggio di 83,1 punti, mentre, al secondo posto della graduatoria si classificava il Dott. G.M.V. con un punteggio pari a 81 punti.
A fronte delle risultanze della graduatoria, il Direttore Generale dell’Asp nissena, facendo proprie le operazioni della Commissione esaminatrice, nel novembre del 2021, con delibera n. 3028, procedeva ad attribuire l’incarico quinquennale di Primario del Reparto di Radiologia del P.O. S. Elia al Dr. S.D.A., considerando quest’ultimo la figura più affine all’esigenze della realtà ospedaliera nissena.
Avverso tale delibera ricorreva in via cautelare, innanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Caltanissetta, il Dr. G.M.V., sostenendo l’illegittimità delle operazioni svolte dalla Commissione esaminatrice, nonché la lesività e l’illegittimità degli atti e delle delibere di nomina con cui era stato attribuito l’incarico di Primario al Dr. S.D.A..
Conseguentemente, per resistere alla suddetta azione si costituiva in giudizio sia il Dott. S.D.A con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Mario La Loggia che l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta con il patrocinio dell’Avv. Rosario Dell’Oglio.
Nel corso del processo, gli Avv.ti Rubino, Impiduglia e La Loggia rilevavano come il ricorso proposto dal Dr. G.M.V. fosse del tutto infondato, non essendo sussistenti, nel caso di specie, i presupposti di legge del “fumus boni iuris” e del “periculum in mora”.
Gli Avv.ti Rubino, Impiduglia e La Loggia in giudizio rilevavano ancora la regolarità dell’intera procedura selettiva, svoltasi in aderenza e nel rispetto dei criteri fissati dal bando e dalla legge e la legittimità della delibera di conferimento dell’incarico di Primario, erroneamente ed ingiustamente impugnata dal Dr. G.M.V.
Il Tribunale di Caltanissetta, in funzione del Giudice del Lavoro, condividendo le argomentazioni degli Avv.ti Rubino, Impiduglia e La Loggia, con ordinanza pubblicata in data 21.11.2022, ha rigettato il ricorso cautelare proposto dal Dr. G.M.V., condannandolo altresì al pagamento delle spese di lite sostenute dal Dr. S.D.A. e dall’Asp di Caltanissetta.
Pertanto, per effetto della decisione del Tribunale nisseno, il Dr. S.D.A. potrà continuare ad espletare le funzioni di Primario del Reparto di Radiologia dell’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Uniche eccezioni possibili, come indicato nel comunicato stampa congiunto di Arera Antitrust del 13 ottobre 2022, sono le evoluzioni automatiche delle condizioni economiche già predeterminate e concordate tra le parti, ossia i clienti che hanno avuta una variazione del prezzo che però era specificamente e puntualmente individuata nel contratto iniziale e, quindi, espressamente già conosciuta e accettata dal consumatore fin dall’inizio del rapporto contrattuale.

E’ stata proprio l’ Unione Nazionale Consumatori ha sollevare per prima il problema e ora con la decisione dell’Antitrust sono diverse le questioni in campo. Vediamo di seguito nel dettaglio.

Vediamo cosa succede ai consumatori a cui è stata comunicata una modifica unilaterale del contratto di luce e gas nei mesi scorsi dopo che l’Antitrust ha avviato 7 istruttorie e altrettanti provvedimenti  cautelari  nei confronti nei confronti di Enel, Eni,Hera,A2A, Edison ,Acea ed Engie  che si vanno ad aggiungere a quelli del 28 ottobre contro Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti.

Chi sono i consumatori interessati ai provvedimenti Antitrust

I consumatori interessati dai provvedimenti Antitrust sono i clienti del mercato libero di queste 11 società, sia della luce che del gas, che hanno ricevuto una lettera dopo il 1° maggio 2022, purché non spedita prima del 20 aprile 2022, in cui si comunicava una modifica del prezzo, anche se si sosteneva nella lettera che non era una modifica unilaterale del contratto ma, per usare le varie espressioni utilizzate dai venditori in quelle lettere:

  • un rinnovo delle condizioni economiche giunte a naturale scadenza;
  • una mera proposta di aggiornamento dei corrispettivi giunti a naturale scadenza contrattuale con le modalità e i tempi previsti dal contratto sottoscritto dal cliente;
  • che era scaduta l’offerta a prezzo fisso;
  • che il prezzo applicato era giunto a scadenza;
  • che era una proposta di rinnovo delle condizioni contrattuali a seguito di scadenza della validità delle condizioni economiche di fornitura;
  • che era già contrattualmente prevista la durata determinata di validità per prezzo applicato e giunto a scadenza.

Ad esempio per chi aveva un contratto a prezzo variabile in cui l’aumento dipende da una modifica dello spread, da un rialzo nei mercati all’ingrosso dell’indice di riferimento oppure perché è scaduto lo sconto che valeva solo per un anno e il nuovo prezzo era già indicato fin dall’origine del rapporto.

Cosa succede adesso

In teoria l’Antitrust ha ordinato a queste compagnie, entro 5 giorni (non 7, termine che vale solo per presentare memorie scritte) di mettersi in regola, ma probabilmente faranno ricorso entro 60 giorni al Tar del Lazio, chiedendo la sospensiva del provvedimento Antitrust e, nella migliore delle ipotesi, attenderanno il pronunciamento del Tar prima di procedere.

I diritti dei consumatori

  • il codice cliente;

Gli utenti, clienti di quelle 11 società, secondo quanto stabilito dall’Antitrust, hanno diritto:

  •  A) all’applicazione delle precedenti condizioni di fornitura, ossia farsi riapplicare il vecchio prezzo;
  •  B) se nel frattempo avevano esercitato il diritto di recesso per via delle nuove condizioni peggiorative, ossia cambiato fornitore, hanno la possibilità di ritornare in fornitura alle precedenti condizioni economiche, ossia di tornare dal vecchio fornitore con il vecchio contratto e il vecchio prezzo.

Attenzione, che mentre nel caso A dovrebbero, in teoria, essere le compagnie stesse ad applicare fino al 30 aprile 2023 le condizioni di fornitura precedenti, nel caso B è una facoltà del consumatore farlo e quindi dovrà essere comunque lui a inoltrare apposita richiesta.In entrambi i casi, il consumatore deve inoltrare formale reclamo sia per il caso A che per il caso B, chiedendo, rispettivamente:

  •  A) al suo venditore il ripristino delle precedenti condizioni di fornitura;
  •  B) nel caso abbia nel frattempo cambiato venditore per via degli aumenti, può inoltrare reclamo al vecchio fornitore, chiedendo di tornare loro cliente, ai prezzi vecchi.

Come si inoltra il reclamo in caso di modifica unilaterale

Il reclamo, che può essere inoltrato anche con il supporto degli esperti della nostra associazione, deve essere fatto per iscritto e va inviato non alla sede legale della società ma al recapito appositamente indicato dal venditore in bolletta per i reclami.

Deve contenere:

  • dati identificativi del cliente (nome, cognome, indirizzo postale o e-mail, anche non Pec);
  • il servizio (elettrico, del gas o entrambi) al quale il reclamo è riferito;
  • il codice identificativo del punto fisico di consegna dell’energia elettrica (POD) o del gas naturale (PDR), che si trovano indicati sulle bollette.

Il venditore deve rispondere entro 30 giorni solari dal giorno in cui il venditore ha ricevuto il reclamo scritto. Se il venditore risponde dopo più di 30 giorni solari, deve liquidare al cliente, nella prima bolletta utile, un indennizzo automatico pari a:

  •  25 € se la risposta arriva entro 80 giorni;
  •  50 € se arriva tra gli 80 e i 120 giorni;
  •  75 € se arriva dopo più di 120 giorni.

I consumatori hanno diritto ad un indennizzo?

E’ evidente che se il consumatore ha avuto un aumento illegittimo ha anche diritto alla restituzione di quanto indebitamente percepito dal venditore o a un eventuale indennizzo per violazione della Carta dei servizi, ma è prematuro parlarne. Ricordiamo, infatti, che attualmente non ci sono nemmeno condanne definitive dell’Antitrust, ma solo istruttorie. Inoltre bisognerà attendere i pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato per poter decretare in via definitiva l’illegittimità di quanto fatto dalle 11 società. Andrà poi chiarito da quando potrà scattare il diritto alla restituzione dei soldi, se da quando il cliente ha avuto l’aumento, se da quando si è pronunciato l’Antitrust e così via. Anche su questo il Tar potrebbe pronunciarsi.

Manlio Cardella

 

I Carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno arrestato un minorenne di 15 anni originario della Tunisia e hanno denunciato un altro minorenne di 16 anni originario della Romania, entrambi residenti a Ravanusa, ritenuti responsabili dei reati di porto di arma clandestina e ricettazione, nonché per porto di armi od oggetti atti ad offendere. In occasione di un servizio di pattugliamento del territorio, i due sono stati sorpresi armati in via Tintoria. Il tunisino con una pistola marca Mauser modello 1934 calibro 7.65 browning con matricola abrasa e relativo caricatore privo di colpi. Il romeno con un noccoliere e disco metallico con 4 lame. Il Tribunale ha convalidato l’arresto del tunisino nel Centro di Prima Accoglienza “Morvillo” di Palermo.

Si lavora in giunta regionale alla redazione della manovra finanziaria per il 2023. L’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha presentato i testi di bilancio e legge di stabilità. Alcuni assessori hanno avanzato delle proposte, l’assessore le ha acquisite, e la discussione è stata aggiornata alla prossima riunione di governo, probabilmente già lunedì. Falcone intende accelerare affinchè la proposta di manovra sia trasmessa al più presto all’Assemblea Regionale e che l’aula l’approvi entro la fine dell’anno, evitando l’esercizio provvisorio, ricorrente da 5 anni consecutivi. Il disegno di legge di stabilità sarebbe composto da una quindicina di articoli, in prevalenza interventi a sostegno degli enti locali con la costituzione di un nuovo fondo e l’eliminazione delle “riserve”. Poi interventi per sbloccare il turnover dei consorzi di bonifica e per una nuova impostazione finanziaria dell’Arpa protezione ambiente al fine di assecondare alcune osservazioni della Corte dei conti. Trattative sono in corso con il governo nazionale sul tema della retrocessione delle accise.

Sul finire del mese di novembre, l’Australian Academy of The Humanities ha conferito ad una serie di accademici il titolo di Fellow, vale a dire la più alta onorificenza australiana per un ricercatore che opera nel campo delle scienze umane.

Tra i ricercatori a ricevere questo prestigioso titolo c’è anche la professoressa Antonia Rubino, che l’Accademia ha voluto riconoscere per i suoi studi nel campo del multilinguismo in contesti di migrazione, con un focus particolare sulla comunità italoaustraliana.

“Innanzitutto voglio dire che sono onorata di questa nomina, non so quanto sia meritata, ma voglio cogliere l’occasione per ringraziare i colleghi e le colleghe che mi hanno nominata”, afferma la professoressa Rubino ai microfoni di SBS Italian.

“La prima tappa infatti consiste nella nomina da parte dei colleghi, a cui fa seguito la votazione dell’Accademia.
Durante la mia carriera ho avuto il piacere di collaborare con moltissimi ricercatori dotati di grande talento e mi ritengo davvero fortunata di fare il lavoro che faccio.
Ormai faccio ricerca nell’ambito della comunità italoaustraliana da oltre trent’anni, e mi sono occupata della prima, della seconda ed ora della terza generazione”.

I suoi studi si sono concentrati sull’utilizzo della lingua in conversazione ed in particolare del cosiddetto code-switching.

“Tutti noi che viviamo in Australia siamo abituati a passare dall’italiano, all’inglese e magari anche al dialetto in maniera costante”, spiega.

“Questa è una delle aree di cui mi sono occupata, vale a dire perché mischiamo le lingue e in che modo le mischiamo”.

La professoressa Rubino però è anche molto attiva nel campo dell’educazione ed insegna presso la University of Sydney.

“L’attività di insegnamento è sempre stata una cosa per cui ho sem