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Venticinque pacchi con generi alimentari sono stati consegnati dalla Confraternita di San Girolamo della Misericordia, attraverso il Clero di Licata, ad altrettante famiglie bisognose. Un’iniziativa di solidarietà che ha trovato anche la collaborazione della locale Conad. A darne notizia il Governatore della Confraternita dottor Angelo Gambino.

“E’ il nostro modo concreto di essere presenti sul territorio svolgendo azioni concrete. Il nostro impegno è costante e dura tutto l’anno e non si limita alla celebrazioni del Giovedì e Venerdì Santo. Questa iniziativa – ha spiegato il massimo esponente dell’importante istituzione religiosa licatese – si aggiunge a quelle già intraprese in altri settori della vita sociale primo fra tutte quelle culturali”.

La consegna dei venticinque pacchi è avvenuta nelle ultime ore alla vigilia del Natale per permettere a queste famiglie di poter vivere con più serenità una Festa che ci fa sentire più uniti e portatori di solidarietà.

“Noi crediamo – ha aggiunto il Governatore Angelo Gambino –  che la vita del Confratello è quella di vivere quotidianamente al servizio dell’altro anche con piccoli gesti che possono aiutare gli altri”.

Lo scorso 15 dicembre con la benedizione dell’assistente spirituale padre Totino Licata, la Confraternita  ospita un presepe allestito dal “Gruppo Autonomo Licata Libera”, presso la sede di via cannarozzo. L’opera potrà essere visitata a partire fino al 24 Dicembre dalle ore 18,30 alle 21,30.

Un evento per celebrare il 70° della promulgazione della Costituzione Italiana diventerà un momento di grande emozione con la consegna del Premio ANCRI 2018 organizzato dalla sezione territoriale di Agrigento dellAssociazione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica), presieduta dal cavalier Pietro Sicurelli. Sarà quest’ultimo, che ha voluto fortemente l’iniziativa, sostenuta anche dall’ANCRI nazionale e regionale, ad aprire i lavori che saranno seguiti dai saluti istituzionali del sindaco di Agrigento, dottor Lillo Firetto, e di Porto Empedocle, avvocato Ida Carmina che collaborano all’iniziativa patrocinata dall’ARS Assemblea Regionale Siciliana. L’appuntamento per le ore 17 di domani giovedì 27 dicembre 2018 presso il Circolo Empedocleo in via Atenea, 335. A coordinare l’evento la giornalista e giurista dottoressa Ivana Sicurelli. A relazionare su società e Costituzione saranno i professori Enzo Alessi, noto regista e autore teatrale, Francesco Pira, sociologo e docente di Comunicazione dell’Università di Messina e Michele Rondelli, docente di letter ed Editor di Sikelianews. Poi il momento clou della serata con la consegna dei Premi ANCRI 2018. A ricevere il riconoscimento saranno il magistrato dottoressa Graziella Luparello per la sua attività e l’impegno nel  contrasto alla mafia, al giornalista dottor Giulio Francese , Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e figlio del compianto Mario Francese, per la sua attività giornalistica e divulgativa antimafia anche nella memoria del padre, a Fratel Biagio Conte, per il suo impegno quotidiano al fianco dei più deboli, e all’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia del Presidio Ospedaliero di Mussomeli, diretto dal dottor Carlo Dell’Utri. “La finalità del Premio ANCRI –ha spiegato il Presidente Sicurelli –  è quella di fare emergere e gratificare quelle persone che, pur se in taluni casi in assenza di visibilità, grazie al loro comportamento quotidiano, si sono distinti per l’impegno profuso nel valorizzare la realtà comunitaria ed il bacino territoriale e/o professionale in cui hanno operato, che si sono silenziosamente prodigate per offrire il loro spontaneo aiuto al prossimo o che hanno favorito l’affermazione e la diffusione di alti Valori etici e morali, come il senso del dovere e il rispetto delle Istituzioni”. Nel 2018 l’ANCRI ha svolto numerose attività non soltanto nel capoluogo Agrigento, ma anche in provincia, promuovendo momenti di aggregazione culturale, sociale e di solidarietà. Ha promosso anche incontri nelle scuole e seminari di formazione su temi importantissimi in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, degli Psicologi e con l’Associazione Pedagogisti. L’evento di giovedì 27 dicembre è in linea con due temi sviluppati dall’ANCRI nazionale: il viaggio tra i simboli e i valori della Repubblica e il decoro della bandiera.

Il 27 dicembre 2018 alle ore 20.30 al Palacongressi di Agrigento uno straordinario evento con la più famosa commedia agreste con la musica popolare di Pirandello: la grande disputa tra Zì Dima e Don Lollò. Chi la vincerà?

Uno spettacolo per tutta la famiglia .Sano divertimento con riflessione tutta pirandelliana nel puro dialetto girgentano.

E’ cominciata la conta dei danni ed hanno avuto inizio le indagini riguardanti l’incendio, di quasi certa natura dolosa, che ha distrutto buona parte del capannone industriale della Flex Bags, dell’imprenditore Giuseppe Accolla che si occupa di recuperare e riciclare la carta ed il cartone proveniente dalla differenziata di diversi comuni tra cui Agrigento..

 I vigili del fuoco hanno lavorato per venti ore e solo poco fa sono terminate le operazioni di spegnimento.

I Carabinieri della Compagnia di Licata hanno tratto in arresto, con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, un giovane del luogo, di 23 anni.

 I Militari dell’Arma hanno fatto scattare le manette dopo una perquisizione avvenuti in casa del ragazzo dove sono state trovate, occultate in una vetrinetta della cucina, all’interno di un contenitore, 12 stecchette di hashish, del peso complessivo di 25 grammi.

Tutto pronto per l’inaugurazione del “Presepe Vivente di Montaperto”. Domani 26 dicembre, alle ore 17.30 si accenderanno i riflettori su quello che è diventato il fiore all’occhiello del Natale agrigentino. Il suggestivo borgo della nostra città, che si presta naturalmente a rappresentare uno scorcio di Betlemme, sarà, per l’undicesimo anno, fulcro delle festività natalizie. Quest’anno il percorso è stato arricchito di nuovi scorci e nuove suggestive illuminazioni. Un occhio di riguardo soprattutto per i bambini che anche quest’anno avranno modo di apprezzare i numerosi animali che si sono uniti alla grande famiglia del “Presepe Vivente di Montaperto”. Inoltre degustazioni tipiche della tradizione contadina potranno deliziare i palati degli avventori: ciciri cotti, ricotta calda, sfinci e tanto altro, renderanno ancora più “piacevole” il percorso del borgo. Questa undicesima edizione del “Presepe di Montaperto”, riserverà ai visitatori anche diverse novità come i concerti di musica tradizionale del “Gruppo Concordia”, “Agorà Zein”, “Ca Semu” e “Chat Pitrè Orchestra”. Altri momenti artistici saranno quelli “donati” agli avventori dalle suggestive performance degli angeli luminosi dell’associazione “Cartoonia” cui si aggiungerà l’allegria del gruppo Folk “Gergent”. Ad arricchire ulteriormente il tutto la presenza del cantastorie Nenè Sciortino.

Il “presepe vivente di Montaperto” potrà essere visitato anche nei giorni 29-30 dicembre 2018 e l’1,5,6 gennaio 2019 a partire dalle 17.30.

Ai microfoni di Ag Tv la mamma di Gessica Lattuca, la 27enne favarese scomparsa ormai dal 12 Agosto, esprime il suo lancinante dolore con un appello.

 “Questo è il Natale più difficile della mia vita. Lo è perchè Gessica non c’è e non è mai mancata in 27 anni a questa festa. I bambini chiedono della loro madre e gli dico che è andata a lavorare, ma loro continuano chiedere e non so più cosa dire…Se qualcuno sa qualcosa, si apra il cuore in questa festa di Natale, lo facciano per Gesù Bambino… lo facciano per questi quattro bambini che cercano la mamma… ovviamente devono dire la verità non queste scritture che sono tutte false, tutte bugie…”

Queste le prime parole che hanno fatto tremare gli animi di tutti noi che, con apprensione, seguiamo la vicenda da quel maledetto giorno. L’angoscia di una madre che desidera sapere le sorti della figlia, il desiderio di averla in mezzo a loro in questo periodo di festa e dei figli di Gessica che indubbiamente hanno bisogno di lei.

La signora Caramanno, poi, continua in lacrime “Anche il compagno (riferendosi a Filippo Russotto) sta male. Le autorità devono prendere queste persone che fanno queste scritture… queste persone si facciano avanti se sanno veramente delle cose, altrimenti non non si prendano gioco di me e manco di mia figlia e dei bambini. Io non ce la faccio più a vivere così.

Alla domanda se secondo lei “Gessica ancora viva?” la donna risponde: “ Non so  dire se mia figlia è viva o morta, ma non ho la sensazione che sia morta. Ho detto a mio figlio che può che qualcuno la trattenga mia figlia qualche psicopatico…. oppure mia figlia è morta e non vogliono dire dove è…. almeno lo dicessero che a mia figlia darò una sepoltura come si deve e so dove piangerla…”.

Dopo queste dure e sofferenti parole la signora Caramanno ringrazia e lancia, ancora una volta, un altro appello: “Ci sono stati vicini, un brigadiere, un comandante, la chiesa e la sindaca…. a tutti auguro un buon Natale, anche se a casa mia non c’è ne…. Gessica se sei in grado di sentirmi fatti sentire anche cinque minuti, un secondo, mamma chiudi tutto che sono viva, sto bene… se tu stai bene sto bene anche io, tuo fratello, i tuoi figli, se mi puoi sentire ti prego, fatti sentire… Se c’è qualcuno che la trattiene per favore fatele fare una chiamata, dire sta bene… anche anonimamente, importante che mia figlia è viva”.

E’ intervenuto anche il fratello di Gessica, Vincenzo Lattuca, che ha rimarcato: “Chi ha visto quel giorno 12 agosto, che parli… Basta  depistaggi e scritte, mettete in difficoltà sia le autorità che cercano mia sorella  e fate star male la nostra famiglia soprattutto mia mamma… depistate le autorità che cercano sempre mia sorella, se sapete qualcosa dite la verità… lasciate stare il nome di mia sorella…”

Dopo queste parole ascoltate e riascoltate, con animo dolorante, affidiamo la speranza in una decisiva svolta che possa realmente dare chiarezza a questa triste storia.

Cerchiamo Gessica! Con la speranza che arrivi un vero e affidabile indizio da parte di chi sa e continua a non parlare.

Nuovo incendio questo pomeriggio nella zona industriale Asi tra Agrigento. Le fiamme, che non si sa se sono di origine dolosa o meno, hanno fortemente danneggiato  il capannone dell’azienda Flexo Bags  dove vengono scaricati la carta e il cartone proveniente dalla raccolta  differenziata di diversi comuni. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono arrivate le forze dell’ordine che stanno effettuando i rilievi di rito che serviranno, a capire l’origine del rogo. Si tratta dell’ennesimo incendio che riguarda le aziende della zona industriale e anche in questo caso si tratta di un’attività che ha a che fare con il settore rifiuti e imballaggi. Solo lo scorso 7 dicembre, le fiamme avevano distrutto gli impianti della Ekot degli imprenditori Gaglio e Tramuta che si occupa di plastica. in corso le indagini della Polizia di Agrigento.

Il vulcano Etna si è risvegliato la Vigilia di Natale mandando in panico la popolazione dei paesini limitrofi per i forti e violenti  boati.  Lo sciame sismico, con oltre 130 scosse, è iniziato intorno alle 9.50 di questa mattina ed ha registrato la scossa più intensa, intorno le 11.30, che ha superato magnitudo 4 della scala Ricther.

L’epicentro del terremoto è stato localizzato, secondo i dati dell’INGV ( Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia)  ad un chilometro di profondità dai crateri sommitali del vulcano. Il sisma ha creato una frattura eruttiva alla base del cratere di Sud Est dalla quale, intorno a mezzogiorno, si è levata un’alta nube di cenere. Da Catania e dal mare sono ben visibili la cenere e i lapilli incandescenti sparati in aria. Le fratture hanno interessato anche i crateri del Nord Est e della Bocca Nuova.

L’aeroporto di Catania ha funzionato a singhiozzo per tutta la giornata. Per più di un’ora sono stati bloccati gli arrivi e le partenze, poi dalle 15.00 lo scalo è tornato operativo con limitazioni: quattro atterraggi l’ora.  Ma la SAC, la società di gestione dello scalo, fa sapere che per le 17 è stata convocata l’Unità di crisi per decidere eventuali nuove chiusure. Molto dipende dal vento e dalla direzione in cui spira.

“La situazione attuale è di relativa tranquillità – spiega Marco Neri, vulcanolgo dell’Ingv di Catania che monitora l’attività dell’Etna – la frattura eruttiva è a circa 2700 metri, nella parte alta della parete occidentale della valle del Bove e molto lontana dai centri abitati. Ma è ancora presto per prevedere come evolverà la situazione”.