Nessuno dei cinque feriti è in gravi condizioni. Sull’ incidente accertamenti sono stati disposti dai carabinieri che sono giunti sul posto.
La Ong Mediterranea, che si avvale della nave Mare Jonio, già protagonista di un altro braccio di ferro con l’Italia per lo sbarco di migranti soccorsi, ha presentato un esposto urgente alla Procura della Repubblica di Agrigento contro il Governo nazionale. Secondo l’Organizzazione non governativa ricorrerebbero gravissime violazioni di leggi nazionali e convenzioni internazionali nel caso del blocco navale operato contro la nave “Alan Kurdi” a largo di Lampedusa, e poi dirottata a Malta. La Ong tedesca Sea Eye, al timone della nave “Alan Kurdi”, ha nel frattempo puntato il dito contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, affermando: “Non ha umiliato solo i naufraghi, ma sfrutta tutto e tutti per ottenere il massimo vantaggio possibile da questa situazione”.
I Carabinieri della stazione di Porto Empedocle, coordinati dal comando compagnia di Agrigento, e dai militari del Nas di Palermo, il Nucleo anti-sofisticazioni, nel corso di un’ispezione in un deposito di prodotti ittici, hanno scoperto 7 estintori scaduti, la mancata compilazione delle schede di controllo igienico e sicurezza dei prodotti, e un dipendente privo di abilitazione alla manipolazione degli alimenti. Il titolare del deposito è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento e ha subito sanzioni amministrative per circa 3mila euro.
Lo scorso 24 febbraio il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, ha respinto il ricorso presentato dalla società Girgenti Acque contro l’interdittiva antimafia imposta dal prefetto di Agrigento, Dario Caputo, lo scorso 19 novembre 2018. Il ricorso, in tale fase iniziale, è stato finalizzato ad ottenere la sospensione del provvedimento, in ragione di asserite contingenze urgenti e preminenti, in attesa poi che i giudici amministrativi si pronuncino nel merito valutando la fondatezza, o meno, dell’interdittiva antimafia che ha provocato, tra l’altro, le dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione, Marco Campione, e il commissariamento della società. Ebbene, il Tar non ha ravvisato come determinanti e incombenti le ragioni della sospensiva, e ha non ha sospeso il provvedimento impugnato. Adesso la famiglia Campione ha proposto ricorso, ancora per la sospensiva, all’organo amministrativo di secondo grado, il Consiglio di giustizia amministrativa. Al Cga i Campione hanno presentato istanza di riforma del pronunciamento del Tar, quindi in riferimento al no alla sospensione e alla conseguente revoca del commissariamento. Inoltre, al Cga chiedono nel frattempo che sia stabilita a breve la data dell’udienza di merito innanzi al Tar.
A Palermo, in Corte d’Appello, il procuratore generale, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione a carico dell’ex sindaco di Licata, l’avvocato Angelo Balsamo, già condannato a 2 anni e 6 mesi dal Tribunale di Agrigento il 16 novembre del 2016 per il reato di falsa testimonianza, oggi prescritto. Angelo Balsamo è stato arrestato il 13 gennaio 2014 nell’ambito di una inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento e dalla Polizia in riferimento a un processo civile presunto truccato, tramite una falsa testimonianza, per truffare l’Assicurazione sul risarcimento danni di un incidente stradale. Adesso in Appello la Procura generale ha ritenuto sussistente anche il reato di corruzione in atti giudiziari e calunnia, e ha preteso l’aumento della condanna. La Procura generale ha inoltre chiesto 3 anni di reclusione a carico di Francesca Bonsignore, 59 anni, che sarebbe stata la falsa testimone ingaggiata con 200 euro. E 1 anno di reclusione a carico di Carmelo Malfitano, 58 anni, imputato di favoreggiamento.
Ad Agrigento le strutture ricettive chiudono i battenti per il degrado urbano circostante. E’ il caso di un Bed and breakfast, nel centro storico, nella zona Ravanusella, in via Vallicaldi, sommersa da spazzatura e detriti di ogni genere. Il proprietario del Bed and breakfast, le cui finestre si affacciano sulle discariche di via Vallicaldi, ha deciso di chiudere a causa del degrado. Lo stesso proprietario spiega: “Il B&b era in gestione ad un secondo soggetto che me l’ha riconsegnata nel gennaio scorso, indicando come motivo appunto la presenza costante di discariche e il generale degrado della zona. Io stesso, quando ho ripreso la struttura e mi stavo approntando a riaprirla ho alla fine deciso di non farlo, perché rischiavo di fare un investimento in perdita. Da tempo continuiamo a chiedere a tutti interventi di bonifica ma anche di miglioramento del decoro della zona, ma senza risultati. Persino una delle ultime anziane prostitute di quelle aree del centro storico lamentano un calo di clienti dovuto ai problemi dello spaccio di droga”.
Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha disposto il divieto di balneazione e di fruizione su un tratto di mare prospiciente la località Le Dune.
Nelle ore scorse era stata l’associazione ambientalista Mareamico di Agrigento a lanciare l’allarme, associazione che aveva sollecitato l’intervento dell’Asp al fine di effettuare accertamenti sulla salubrità delle acque.
Un incidente stradale si è verificato ieri lungo via Cavaleri Magazzeni, a San Leone. Il sinistro, che ha visto coinvolte due vetture, ha avuto luogo all’altezza di viale Giardini e ha causato il ferimento di due ragazze, di 25 anni, di Agrigento e di altri 3 giovani, ventenni, anche loro della Città dei Templi.
Sul posto le ambulanze del 118 che hanno trasferito i malcapitati all’ospedale San Giovanni di Dio.
Nessuno dei cinque feriti è in gravi condizioni. Sull’ incidente accertamenti sono stati disposti dai carabinieri che sono giunti sul posto.