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La CGIL Agrigentina, come tutti gli anni, anche quest’anno sarà a Sciacca, nell’anniversario della barbara uccisione del Segretario della Camera del Lavoro Accursio Miraglia, assassinato 72 anni fa, il 4 Gennaio 1947.

Una delegazione della CGIL sarà alle 11 al Cimitero e, a seguire, alle 12 al monumento a Miraglia in Piazzetta Lazzarini.

 “Come tutti gli anni saremo a Sciacca – dice Massimo Raso – per onorare la memoria di uno dei dirigenti sindacali più importanti di quella straordinaria stagione di lotte sindacali che ha visto cadere, sotto il piombo della mafia degli agrari, altri 42 sindacalisti.

 Accursio Miraglia è stato un valoroso dirigente di quel Movimento ed ancora i suoi compagni e la sua famiglia attendono giustizia, malgrado fossero evidenti da subito le colpevoli omissioni, le coperture e i depistaggi degli appartati dello Stato e della Magistratura.

 Uomini e Organizzazioni che si sono battuti con coraggio per restituire dignità alla Sicilia, lavoro ai suoi figli, libertà dall’oppressione feudale che regnava in quegli anni: questo è stato il Sindacato, la CGIL, a Sciacca e nel Paese.

Questi Uomini e queste battaglie meriterebbero di essere conosciute e studiate dai Giovani, per questa ragione, insieme a “LIBERA” stiamo costruendo un percorso della memoria che ci porterà in ogni parte della provincia per “fare memoria” ma anche per costruire futuro.

Ora, come allora, saremo lì per dire che per Noi, la mafia resta il principale ostacolo allo sviluppo della Sicilia e per la CGIL resta il principale nemico da combattere: lotta alla mafia e battaglia per lo sviluppo, l’occupazione ed il lavoro, questi sono il fondamento della CGIL nella nostra terra e su questo continuiamo un anno di battaglie e di lotte”.

Nella giornata di ieri, abbiamo appreso l’ ennesima tragica notizia di incidente sul lavoro, dove ha perso la vita un giovane padre di 28 anni, Massimo Aliseo. Il Presidente Territoriale dell’ ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro) Michele Nantele si associa al dolore di questa grave perdita. Pertanto ribadisce quanto sia ingiusto perdere la propria vita per il lavoro e bisogna quindi diffondere una maggiore attenzione nella prevenzione dei luoghi di lavoro. inoltre il presidente si rechera’ al più presto dalla famiglia per dare il suo sostegno associativo.

L’anno non poteva cominciare peggio, ancora morti sul lavoro, il primo del 2019, che prosegue  una strage infinita!

 

Cercheremo, ovviamente,  di capire meglio le dinamiche, ma una cosa la possiamo dire subito: ci troviamo  sempre non di fronte a “tragiche fatalità” ma a precise inosservanze di norme comportamentali o di deficienze strutturali.

 

L’unica cosa certa è che Massimo Aliseo, 28 anni di Canicattì, padre di 2 bambine una delle quali avuta da pochissimi giorni, non c’è più.

Secondo i dati dell’Osservatorio Indipendente di Bologna sono stati 703 i morti sui luoghi di lavoro del 2018, ma se a questi aggiungiamo anche quelli “in itinere”, arriviamo a oltre 1450 lavoratori morti per infortuni: sono circa 4 morti al giorno!  

 

Per questo occorre accrescere e non diminuire l’attenzione da parte di ogni livello di Governo che sembrano, invece, aver dimenticato la questione!

 

E’ tollerabile una cosa del genere? Noi riteniamo di NO! Noi riteniamo che occorrerebbe accrescere la “cultura della sicurezza” e aumentare i controlli e le ispezioni per verificare che il rispetto delle regole non sia solo un fatto documentale e burocratico ma corrisposta ad un effettivo investimento sulla sicurezza delle persone.

 

Nei mesi scorsi avevamo lanciato l’idea, subito raccolta dal Dr. Dario Caputo nuovo  Prefetto di Agrigento,  di unire gli sforzi di prevenzione e di repressione affinché queste cose non succedano. Si tratta di rilanciare e concretizzare quello sforzo per realizzare quelle sinergie utili ad accrescere la capacità di formazione, informazione, controllo.

 

Come CGIL e FILCTEM, in queste ore, mentre ci stringiamo angosciati e  commossi al dolore straziante della Moglie e dei familiari di Massimo Aliseo,  che adesso debbono conoscere la solidarietà vera delle Istituzioni e non essere lasciate soli, gridiamo ancora più forte che su queste questioni occorre fare sul serio e non – come tutte le altre volte – che una volta calato il sipario tutto ritorna come prima, come nulla fosse.

Questa morte non sia vana, serva almeno a scuotere le coscienze, a sollecitare una riflessione comune per evitare che si continui a lavorare e a morire.

Massimo Aliseo lavorava in un Azienda dove il Sindacato non c’è e non può svolgere il suo ruolo pienamente, anche per questo Ci auguriamo che la Magistratura faccia piena luce su quanto accaduto e sia fatta giustizia.

Se nessuno potrà ridarci Massimo Aliseo almeno serva ad evitare che ci siano altre morti come questa.

Si apra un dibattito serio su quanto è avvenuto, sarebbe utile se l’intera Area Industriale dove era ubicata l’Azienda, si fermasse per 1 ora per riflettere sulle condizioni in cui si svolge il lavoro, proporremo a CISL e UIL e alle Associazioni Datoriali che si possa realizzare una riflessione comune su questi temi.

Non vogliamo altre morti,

vorremmo lavorare per vivere e non per morire!

Il personale tecnico e stradale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è  al lavoro su tutto il comprensorio montano della nostra provincia a causa dell’approssimarsi di una forte perturbazione che già nella notte ha provocato nevicate a quote superiori ai 700 metri. I mezzi del Libero Consorzio sono già pronti con spalaneve e spargisale per evitare la formazione di pericolose incrostazioni di ghiaccio e neve sulle strade provinciali del comparto centro-nord, in particolare nell’area Cammarata-San Giovanni Gemini-Bivona-S.Stefano Quisquina e territori adiacenti, nonché nel comparto ovest nella zona di Caltabellotta, ove le precipitazioni nevose possono provocare problemi alla circolazione. Attualmente non sono segnalati particolari disagi sulle strade provinciali interne, ma per la giornata di domani si attende un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo. Per questo motivo, il Settore Infrastrutture Stradali raccomanda ai cittadini delle aree interne di mettersi in viaggio solo se strettamente necessario, ricordando inoltre che è in vigore dal 2015 l’Ordinanza che rende obbligatoria la presenza di catene a bordo degli autoveicoli, o il montaggio di pneumatici da neve, in transito sulle strade interne  dal 15 novembre al 15 aprile, nonché il divieto di transito in caso di ghiaccio o neve per i motocicli.

I controlli per il rispetto di questa ordinanza saranno eseguiti dalle forze dell’ordine presenti sul territorio, e per questo motivo si invitano i cittadini residenti nel comprensorio montano a dotarsi di tali mezzi antisdrucciolevoli.

Anche il personale del Gruppo di Protezione Civile sarà presente sul territorio per individuare eventuali emergenze.

Ricordiamo altresì che nel Piano Neve approvato lo scorso anno allo scopo di  rendere tempestive le operazioni di soccorso e di ripristino di tutti i servizi pubblici sul territorio provinciale sono elencate le strade provinciali sensibili al rischio neve. Si tratta di alcune strade dei comparti centro-nord e ovest che negli anni passati sono state più volte temporaneamente interdette al traffico causa neve.

Nel comparto centro-nord: SP 24-B S.Giovanni Gemini-S.Stefano di Quisquina (SS118), SP 25 Mussomeli-Soria-Tumarrano-confine provincia di Caltanissetta, SP 26-A Cammarata-confine provincia di Palermo, SP 26-C Santo Stefano Quisquina-confine provincia di Palermo, SPC 31 ex consortile Cammarata verso Casteltermini, SPC 39 Soria-Casalicchio, SPC 40    Salina-Menta, più altre strade a rischio medio-basso.

 Nel comparto ovest: SP 34  Bivio Tamburello-Bivona (tratto stradale lato Bivona), SP 36 Bivio SS 115-S. Anna – Bivio Caltabellotta, SP 37 Sciacca -Caltabellotta-San Carlo, SP 69 Sambuca-Adragna.

 La Giunta Municipale con deliberazione nr. 83 del 2018 ha approvato lo schema di convenzione tra l’Assessorato Regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e il Comune di Licata per il sostegno economico alle rette di ricovero per donne sole, ai loro figli minori o diversamente abili, vittime di violenza nelle case di accoglienza, con conseguente autorizzazione al Sindaco per la sottoscrizione dello schema di convenzione di cui trattasi.

L’atto è stato predisposto in esecuzione di quanto disposto dall’art. 16 della Legge Regionale con la quale è stato approvato il bilancio di previsione della Regione Siciliana per il biennio 2018/2020.

 L’obiettivo è quello  di assicurare la permanenza in Case di Accoglienza ad indirizzo segreto o strutture di ospitalità in emergenza a donne vittima di violenza e dei loro figli minori e/o disabili per vari motivi di sicurezza e privacy, per i quali non è ipotizzabile una permanenza nel contesto familiare di appartenenza ne l’attivazione di altre forme di intervento. Tali strutture sono abilitate ad assicurare una convivenza di tipo familiare e, al tempo stesso, il sostegno per l’individuazione e il superamento delle difficoltà che hanno determinato la necessità di accoglienza in idonee strutture.

Con la sottoscrizione dello schema di convenzione il Comune ha diritto ad ottenere i finanziamenti necessari per provvedere al sostegno economico per il pagamento delle rette di ricovero in strutture in possesso dei requisiti di cui al decreto del presidente 96/2015 e autorizzate o iscritte all’apposito Albo Regionale.

La Società MGC Srl, nella persona dell’amministratore e dei dipendenti tutti, esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia di Massimo Aliseo, vittima di un tragico incidente avvenuto questo pomeriggio all’interno dello stabilimento di Aragona. La MGC da decenni operante nel settore dei gas medicali, risponde ai massimi standard di sicurezza del settore e sta garantendo piena collaborazione all’Autorità giudiziaria, chiamata a chiarire le cause dell’incidente ad oggi inspiegabili. Nel contempo è, e sarà vicina in tutti i modi alla giovane moglie e i figli.

Lunghe file agli sportelli del centro culturale “San Domenico di Canicattì, dove ieri mattina è iniziata la distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata che prenderà ufficialmente il via il prossimo mese di febbraio. I cittadini, hanno preso d’assalto gli uffici allestiti per la consegna del materiale informativo e dei mastelli colorati che serviranno per il porta a porta. Fino a quando non sarà terminata la distribuzione a tutte le utenze censite, i cittadini di Canicattì, potranno continuare a rivolgersi al personale specializzato presso il centro culturale “San Domenico” dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 14. Per evitare lunghi tempi di attesa agli sportelli, è stato fissato un calendario preciso secondo le lettere dell’alfabeto con cui inizia il cognome dell’utente intestatario della Tari. Le lettere A, B e C potranno andare fino a venerdì 11 gennaio. Le lettere D, E, F e G da sabato 12 a sabato 19 gennaio. Le lettere H, I, J, K ed L saranno servite da lunedì 21 a sabato 26 gennaio, le lettere M, N, O e P da lunedì 28 a sabato 2 febbraio e le rimanenti lettere da  lunedì 4 a sabato 9 febbraio. Per il ritiro gratuito dei mastelli e di tutto il materiale informativo, sarà necessario avere con se la tessera sanitaria dell’intestatario della Tari anche in caso di delega.

A Camastra, secondo comune dell’Aro dove l’appalto è stato assegnato al Raggruppamento di imprese Sea (capofila), Iseda ed Ecoin, la distribuzione di tutto il materiale necessario per effettuare il porta a porta, inizierà domani 4 gennaio e riguarderà, anche in questo caso, le utenze domestiche e non quelle commerciali. L’ufficio apposito, è stato allestito al Centro sociale di Corso Vittorio Veneto che rimarrà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30 ed il sabato dalle 8.30 alle 14. In questo caso, essendo la popolazione di Camastra inferiore per numero a quella di Canicattì, non è necessario attenersi a specifici turni. Sarà sufficiente recarsi al centro sociale negli orari fissati con la Tessera sanitaria dell’intestatario della Tari.  Per quanto concerne le utenze non domestiche dell’Aro Canicattì- Camastra, le imprese stanno effettuando un censimento apposito al termine del quale, saranno le stesse imprese a provvedere alla distribuzione degli appositi mastelli e di tutto il materiale informativo utile per l’avvio del servizio.

Dall’1 gennaio 2019 è diventata obbligatoria l’emissione della fattura elettronica nelle operazioni tra privati. La e-fattura viene predisposta digitalmente, utilizzando un computer, un tablet o uno smartphone, e trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.

Confcommercio insieme alla software house Sublima, ha messo a disposizione un’app chiamata SublimApp per la gestione di tutte le fasi obbligatorie per la fattura elettronica, dall’emissione alla conservazione.

Richiedi il modulo per la richiesta di attivazione del servizio.  
I nostri uffici sono a disposizione per maggiori informazioni.

Ad Agrigento, sabato 5 gennaio, in via Imera 50, nei locali dello studio medico del dottor Piero Macedonio si svolgerà una conferenza stampa alle ore 10. Il dottore Macedonio, attuale presidente provinciale di Forza Italia di Agrigento, già presidente del Patto per il Territorio, ex assessore provinciale e vice sindaco di Agrigento, esporrà i contenuti di una propria lettera di commiato da Forza Italia, dopo tanti anni di militanza attiva, perché in contrasto con la linea politica del commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.

Esprimiamo pieno sostegno e solidarietà all’editore del giornale on-line La Valle dei Templi, Gian Joseph Morici, a seguito  delle minacce nei suoi confronti postate a commento di uno dei suoi tanti articoli contro la mafia sulla pagina Facebook del giornale.

L’accaduto, già denunciato alle competenti autorità, risale a qualche giorno addietro, quando un utente del noto social, dopo aver elogiato il latitante Matteo Messina Denaro, a seguito dell’indignazione di Morici e altri utenti, rivolgendosi all’editore e apostrofandolo come “sbirro”, evidentemente allo scopo di intimidirlo alludeva a una caccia da aprire, porgeva i saluti “agli amici” della provincia del boss latitante e invitava l’editore stesso a suicidarsi, visto che a lui c’era già chi ci stava pensando.

Non è la prima volta che Morici subisce minacce in relazione a servizi giornalistici pubblicati sul suo sito.

Nell’invitare l’editore del giornale nel continuare con serenità e professionalità ad esercitare la sua attività, rivolgiamo un appello alle competenti autorità perché venga individuato e punito l’autore delle minacce.