Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 1964 di 2682
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Una donna di 60 anni, originaria di un paese dell’hinterland agrigentino, ha tentato di suicidarsi gettandosi nelle acque gelide del mare di San Leone. Il fatto è avvenuto sabato in piena serata.

La donna, probabilmente affetta da forte depressione, ha prima chiamato un amico di famiglia comunicando l’insano gesto che si sarebbe apprestata a compiere da lì a poco. E così è stato. L’uomo ha immediatamente avvisato i carabinieri e gli operatori del 118 che, tempestivamente, sono giunti sul posto.

Due carabinieri non ci hanno pensato due volte e si sono tuffati in acqua riuscendo a salvare la donna e riportarla sulla terra ferma. La signora era in uno stato evidente di ipotermia e per questo ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

Il sindaco Lillo Firetto e l’assessore all’ecologia, Nello Hamel, hanno disposto l’applicazione di una sanzione all’ impresa che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti per la mancata raccolta dell’umido nella frazione di Fontanelle e in alcune altre vie della città. La RTI tra l’altro, ha omesso di comunicare questa circostanza agli uffici del Settore Ecologia non consentendo di adottare interventi preventivi per evitare il disagio delle utenze non servite. Per Firetto e Hamel non è assolutamente ammissibile che le carenze organizzative e la mancanza di coordinamento tra le imprese che gestiscono l’appalto, si debbano tradurre in situazioni di gravissimo disagio per l’utenza e di danno per l’ambiente. 

Il coordinamento territoriale della Lega, con un lunghissimo comunicato che dovrebbe trattare di no triv, di fatto sfugge dalla questione, non dando ai cittadini risposte adeguate e arrampicandosi sugli specchi!

Chi parla per conto della Lega ci dovrebbe semplicemente dire: è o non è d’accordo con Salvini sulla possibilità di trivellare il mare alla stessa distanza di ciò che sta per avvenire nelle coste licatesi e dei paesi vicini?

Tutto qui! Il resto è la vera demagogia, ossia il nulla!

L’uomo ha sempre lottato per la propria libertà che significa anche dire a Salvini, o a qualsiasi leader, che non si è d’accordo! Sarebbe troppo forse?!

Salvini sceglie i propri responsabili da lontano e questi da lontano pensano di potere indottrinare o giudicare. Ci chiediamo: perché la Lega ieri non era presente?! Forse perché favorevole alle trivelle?

Bieco, inoltre, è il tentativo di comprare l’assenso a questa violenza perpetrata al mare, con il risarcimento promesso ai pescatori che, sono certo, non metteranno in vendita la salute del mare, che non ha prezzo!

In tutto il comunicato che i Leghisti scrivono, non vi è una dichiarazione contro le trivelle, ma solo attacchi a chi, di fatto, è sceso in piazza accanto alla sua gente, a difesa del territorio. Attacchi ad un’amministrazione che, dopo anni di abbandono, in  pochi mesi ha ricominciato a camminare, iniziando dal decoro e dalla pulizia di cui non si ci ricordava da un pezzo.

Aggiungo che l’attuale governo, col decreto sicurezza, ha azzerato tutto quello che è stato fatto dai Governi precedenti. Perché non si sta muovendo alla stessa stregua per le trivelle? Interessi troppo grossi? O Sud troppo poco interessante ? Facile addossare le colpe al vecchio governo perché ha autorizzato le società ad ottenere i permessi per l’esplorazione della ricerca di idrocarburi…Ma non basta! Si può cambiare rotta e il governo gialloverde, quando riesce a tornare sui suoi passi, lo fa sempre in modo discriminatorio e solo per alcuni o per taluni fatti. Nel frattempo, grazie a Di Maio e Salvini, ci troviamo a registrare una crescita del prodotto interno lordo pari a zero. Cioè povertà.

Mi auguro che l’innato spirito di libertà che l’uomo dovrebbe avere prenda presto il sopravvento e ci veda tutti uniti contro le trivelle e per il nostro mare che, ribadisco, piaccia o no, un si spurtusa.

L’Associazione Sindacale SHC – Sindacato professionale SHC Human Caring, ha proclamato per la giornata del 15 gennaio 2019 lo sciopero di 24 ore del personale OSS Operatore socio sanitario, degli infermieri generici e puericultrici e del personale OSA-ASA SHC del settore Sanità pubblica-privata e Terzo Settore.

L’Asp di Siracusa ha attivato tutte le procedure necessarie ad assicurare nel corso dello sciopero l’erogazione delle prestazioni indispensabili secondo la normativa vigente.

Domani saranno passati 51 anni dal terribile terremoto che devastò la “Valle del Belìce” seminando morte e distruzione, cancellando interi paesi.

Dopo così tanto tempo e dopo la solennità del “cinquantennale” pensavamo fosse apparso sufficientemente chiaro il quadro degli interventi che ancora mancano all’appello per dire che la “ricostruzione” si è completata.

Siamo al fianco e sosteniamo, ad esempio,  l’iniziativa del Comune di Santa Margherita Belìce che riunirà il suo civico consesso in Piazza Montecitorio per chiedere la realizzazione opere di urbanizzazione e prime unità abitative dell’area di espansione ex baraccopoli Pasotti, ci auguriamo che le forze politiche ed il Governo decidano di chiudere definitivamente questa triste pagina.

Accanto alle somme da chiedere per risolvere i problemi ci sono quelli da spendere e di cui non riusciamo a comprendere cosa li blocchi: pensiamo ai 10 milioni di Euro per la bonifica dall’eternit su cui chiediamo che si faccia chiarezza e, soprattutto, che si spendano con urgenza.

Per  tanti anni, troppi,  al Belice sono stati  negati quello che in casi analoghi altre parti del Paese hanno chiesto ed ottenuto: da Noi né ricostruzione  completata né l’agognato sviluppo economico; da Noi né FIAT ne Agroindustria, solo la disperazione e l’emarginazione che costringe, ora come allora, all’emigrazione.

Anche su questo vorremmo risposte. Perché non riconoscere l’insieme dell’area cui riservare le prerogative delle “Zone Economiche Speciali”? Misure in grado di attrarre investimenti e/o l’allocazione di imprese manifatturiere compatibili con l’ambiente, misure per consentire all’economia presente di uscire dall’isolamento.

L’altra grande lezione che non siamo riusciti a trarre da quella tragedia è la necessità di “mettere in sicurezza” i nostri Paesi, di essere pronte a far fronte ad eventi di questo tipo.

Sull’insieme di queste questioni, in assenza di risposte, dobbiamo mettere in campo la mobilitazione delle popolazioni. Il Sindacato, come nel passato, è disponibile a fare la propria parte.

La notizia del dissequestro della struttura privata del “Castello” dei Colonna Romano di proprietà dei fratelli Firetto è stata accolta da numerosi cittadini e operatori economici joppolesi con molto soddisfazione.

 

Diversi anni fa, la pubblicazione del professore Francesco Maratta “la Terra del Duca Muore”, dava alcune notizie sulle origini del  piccolo Comune di Joppolo Giancaxio e nello stesso tempo non dava molte speranze per il suo futuro: “Terra tanto viva nel periodo dei suoi duchi di quanto non lo sia oggi… terra fantasma, abbandonata a se stessa… senza speranza” sembrano proprio queste le parole che vengono tra le righe stigmatizzate.

 

Ma con il recente restauro e la fruizione del “Castello” la vita di questo piccolo paese ha cominciato a sentire la brezza di una nuova rinascita. Seppur con dinamiche ancora a svilupparsi e consolidarsi nel tempo, la vita quotidiana a tutti i livelli e soprattutto nell’ambito economico non può più far a meno di questa realtà imprenditoriale.

 

Il Castello di Joppolo, che in questo momento è limitato ai soli banchetti e cerimonie matrimoniali, rappresenterà per Joppolo un forte attrattore turistico perchè, ben inserito anche nella “Via dei Castelli della Sicilia”, assicurerà alla nostra cittadina molta presenza turistica e di conseguenza molto indotto economico ed occupazionale.

 

Di tutto questo, alcuni imprenditori locali, ne sono convinti da tempo, tant’è che a Joppolo sono già presenti diverse attività come B&B, affitta camere, operatori fotografici, …

 

L’Amministrazione Comunale, poi, negli ultimi anni guardando molto avanti ha  investito nella promozione del suo territorio. L’apertura del Parco Avventura, la prossima riqualificazione del Centro Storico, l’organizzazione di grandi eventi in tutto il periodo dell’anno come la “Sagra del Melone Giallo”, “ Le Notti del Gufo”, “Mangia e Passìa”, il “Martorio”, “La Pastorale”, “Il Sipario d’Oro” e, non per ultimo, “In Marcia per Ricordare … ” sono state tutte azioni pensate proprio in una logica di offerta turistica e non più fine a se stesse.

 

Anche la giovane “Magna via Francigena” che a Joppolo fa tappa obbligata  ha cominciato a riscoprire la storicità, l’identità del nostro territorio attraverso la fruizione delle sale del Palazzo Ducale.

 

Si può ben dire che in questi anni la vita del nostro paese si è mossa con una forza animata da una certa aspettativa, una speranza più che fiduciosa che l’apertura del “Castello” non avrebbe mai tradito. 

 

Guardiamo con fiducia al lavoro della magistratura che farà chiarezza su quanto lamentato sulla struttura del Castello di Joppolo e auspichiamo che i suo i gestori possano finalmente in assoluta serenità adoperarsi per il raggiungimento di quei sani obiettivi imprenditoriali che direttamente ed indirettamente continueranno a condizionare positivamente anche quelli dell’economia locale.

Sulla vicenda dell’avvocatessa Francesca Picone ha replicato l’avvocato Salvatore Pennica pur non comportandosi in modo deontologicamente corretto che avrebbe imposto di inviare a questo giornale la sua risposta visto e considerato che le dichiarazioni dell’avvocatessa Picone le ha apprese proprio dal nostro giornale. In conseguenza di ciò la replica di Pennica abbiamo dovuto scopiazzarla da altri quotidiani online.

Nè questa redazione, nè alcun componente di questo giornale ha ricevuto alcuna mail.

L’avvocato Pennica ha dichiarato: “L’avvocato Picone è stata invitata a pagare la provvisionale alla vedova Schembri con note inviate ai suoi legali, al consiglio dell’Ordine, e con notifica dell’atto di precetto. Ad oggi non è intervenuto nessun pagamento. I tentativi di farmi desistere dall’assolvimento del mandato difensivo non sortiscono nessun effetto. Io vado avanti”.

La notizia del dissequestro della struttura privata del “Castello” dei Colonna Romano di proprietà dei fratelli Firetto è stata accolta da numerosi cittadini e operatori economici joppolesi con molto soddisfazione.

Diversi anni fa, la pubblicazione del professore Francesco Maratta “la Terra del Duca Muore”, dava alcune notizie sulle origini del  piccolo Comune di Joppolo Giancaxio e nello stesso tempo non dava molte speranze per il suo futuro: “Terra tanto viva nel periodo dei suoi duchi di quanto non lo sia oggi… terra fantasma, abbandonata a se stessa… senza speranza” sembrano proprio queste le parole che vengono tra le righe stigmatizzate.

Ma con il recente restauro e la fruizione del “Castello” la vita di questo piccolo paese ha cominciato a sentire la brezza di una nuova rinascita. Seppur con dinamiche ancora a svilupparsi e consolidarsi nel tempo, la vita quotidiana a tutti i livelli e soprattutto nell’ambito economico non può più far a meno di questa realtà imprenditoriale.

Il Castello di Joppolo, che in questo momento è limitato ai soli banchetti e cerimonie matrimoniali, rappresenterà per Joppolo un forte attrattore turistico perchè, ben inserito anche nella “Via dei Castelli della Sicilia”, assicurerà alla nostra cittadina molta presenza turistica e di conseguenza molto indotto economico ed occupazionale.

Di tutto questo, alcuni imprenditori locali, ne sono convinti da tempo, tant’è che a Joppolo sono già presenti diverse attività come B&B, affitta camere, operatori fotografici, …

L’Amministrazione Comunale, poi, negli ultimi anni guardando molto avanti ha  investito nella promozione del suo territorio. L’apertura del Parco Avventura, la prossima riqualificazione del Centro Storico, l’organizzazione di grandi eventi in tutto il periodo dell’anno come la “Sagra del Melone Giallo”, “ Le Notti del Gufo”, “Mangia e Passìa”, il “Martorio”, “La Pastorale”, “Il Sipario d’Oro” e, non per ultimo, “In Marcia per Ricordare … ” sono state tutte azioni pensate proprio in una logica di offerta turistica e non più fine a se stesse.

Anche la giovane “Magna via Francigena” che a Joppolo fa tappa obbligata  ha cominciato a riscoprire la storicità, l’identità del nostro territorio attraverso la fruizione delle sale del Palazzo Ducale.

Si può ben dire che in questi anni la vita del nostro paese si è mossa con una forza animata da una certa aspettativa, una speranza più che fiduciosa che l’apertura del “Castello” non avrebbe mai tradito. 

Guardiamo con fiducia al lavoro della magistratura che farà chiarezza su quanto lamentato sulla struttura del Castello di Joppolo e auspichiamo che i suo i gestori possano finalmente in assoluta serenità adoperarsi per il raggiungimento di quei sani obiettivi imprenditoriali che direttamente ed indirettamente continueranno a condizionare positivamente anche quelli dell’economia locale.

Enzo Carrubba

Il consigliere comunale Gerlando Gibilaro con una nota fa il punto sulla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Ecco il testo:

“Il trionfalismo di qualche amministratore della città, relativo al “record della raccolta differenziata”,dovrebbe indurlo ad iscrivere tutti “record” che la differenziata ha distribuito e continua a distribuire agli agrigentini e ai turisti. L’amministratore trionfante ha l’obbligo quindi di attivare tutte le procedure tecniche e amministrative per scrivere nel libro dei guinness dei primati tutti i record che la gestione della raccolta differenziata ha prodotto sino ad oggi. Doveroso ed opportuno appare ad onor della completa intelligenza ricordare all’amministratore trionfante alcuni record:
– le gravi criticità ambientali incombenti nella città di Agrigento, rischiano di compromettere la salubrità di intere zone, determinando nocumento alla pubblica e privata salute dei cittadini,portando la città ad un serio peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie a causa dell’incapacità gestionale della differenziata, è record;
– la maggior parte dei Comuni italiani sono dotati del regolamento per la raccolta differenziata, l’aver avviato tale innovazione tecnologia,senza regolamento ha determinato lacune,criticità e incongruenze di varia natura.
Ad oggi, la raccolta avviene senza regolamento nonostante solleciti, richieste e diffide.
Anche questo è un record!
– strade, ponti, viadotti, gallerie, piazze, vicoli e spazi di qualsiasi natura sono diventate discariche a cielo aperto. Non è un record, pure questo?
– come non ricordare i vari e numerosi annunci degli amministratori trionfanti?
Domani non si ritira l’umido, domani non si ritira la plastica, domani non si ritira il vetro!
Gli agrigentini di conseguenza costretti a fare :”TRASI E NESCI A MUNNIZZA”!
Quante volte abbiamo portato fuori dalle proprie abitazioni la spazzatura per poi rientrarla?Record!
-Le file, le code e le mattinate per ricevere i mastelli? Record!

-La congruità della tariffa? Record!

Lo spazzamento e il discerbamento di tutte le vie della città? Record!

La città dei record e di Pirandello (cosi è se vi pare).

 

Sposami chiude il primo weekend con visite da capogiro! Il Salone del Matrimonio di Catania, organizzato dalla Expo di Barbara Mirabella, ha registrato una presenza di visitatori e futuri sposi entusiasti per la bellezza degli oltre 150 stand e per le eleganti sfilate che hanno presentato le novità delle collezioni sposo sposa e cerimonia nell’elegantissimo Salotto Eventi ispirato agli atelier francesi anni ‘50.
I visitatori letteralmente incantati dalla straordinaria bellezza degli stand nella seconda giornata del Salone nazionale della sposa all’insegna di consigli e nuovi trend per gli sposi e per la casa, protagonisti al Centro fieristico Le Ciminiere.
In Area Wedding Taste, l’aperitivo glamour del “Vinicolo Drink Catering”, e il magnetico e frizzante “Wedding Cake Show” la competizione che premia i pasticceri nella realizzazione della “regina “ del matrimonio . Pan di spagna pretagliato, creme al mascarpone e bagne, sono partiti da zero i pasticceri che hanno montato le torte in uno vero e proprio spettacolo handmade, all’insegna di scenografici effetti speciali, realizzando dal vivo la torta dei sogni.
Il tutto sotto l’attenta supervisione dei qualificati giurati professionisti della prestigiosa e storica associazione Duciezio, che hanno votato seguendo i criteri di :aspetto estetico, originalità, taglio ed effetto cromatico. A comporre la giuria il presidente Nuccio Daidone, il responsabile del concorso Samuele Palumbo insieme a Santo Giarrusso, Salvatore Caggeci, Serena Urzì, Nicola Consiglio, Piero Pappalardo, Peppe Leotta e Angelo Motta.
Sul podio i vincitori Valentina Romeo e Sebastiano Cavallaro per Neraci group Ristorazione, al secondo posto Franco Spadaro per Villa Ikebana Ricevimenti e al terzo Flavia Stroscio per Melania Millesi.
Accesi i riflettori anche sull’Area Eventi che ha visto in passerella la sfilata della collezione 2019 di Emozioni, Sportivo, Sensazioni, la presentazione dell’evento “Amori Obiettivi” di Francesco Dispinzieri fotografo, gli abiti magici di Luccia Alta Moda Sposa, le accattivanti acconciature di Modhair, e poi ancora la collezione sposa e cerimonia dell’atelier Lady Grazia, lo spettacolo artistico dei “Minuit a Paris” della Compagnia “Curiosi Incanti” e il “Wedding trailer” dello studio fotografico Riflessi.
Ultima tappa ieri per il Camper dell’amore che in queste settimane in collaborazione con Madisi, Matrimonio di Sicilia.com e Mi Sposo Tv, è andato in giro nelle location più romantiche della Sicilia, collezionando le storie d’amore più dolci e stravaganti, di tantissimi innamorati.
Intanto le coppie di futuri sposi possono ancora sfidare la dea bendata e vincere un intero matrimonio e molti altri preziosi premi con il “Matrimonio Perfetto” e la “Coppia Perfetta”, con un montepremi di 33.990 euro.
E’ possibile scaricare online l’invito omaggio cliccando sul seguente link http://www.sposamiexpo.it/invito-omaggio-2019/.
Da oggi fino a venerdì Sposami sarà aperta dalle 16:00 alle 20:00 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 21:00.