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In Sicilia sindacati, commercianti ed associazioni degli imprenditori hanno programmato per lunedì 7 novembre una maxi manifestazione unitaria e di protesta contro il caro bollette di luce e gas. In quell’occasione saranno avanzate una serie di richieste al Governo nazionale e alla Giunta regionale. La manifestazione sarà sostenuta da Confcommercio Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia, Cidec, Confesercenti Sicilia, Claai Sicilia, Uil Sicilia, Cgil Sicilia, Casartigiani Sicilia e Confagricoltura Sicilia.

La riconfermata deputata regionale, con Fratelli d’Italia, Giusi Savarino, è intervenuta nel merito delle attuali dinamiche politiche post voto. E tra l’altro ha affermato: “Ho raddoppiato i voti di cinque anni addietro: è la conferma che gli elettori agrigentini hanno apprezzato il lavoro svolto nel corso dell’ultima legislatura. Entrambe le due scelte della Meloni, ovvero Schifani in Sicilia e Musumeci a Roma come riferimento del partito in Sicilia, sono state apprezzate dagli elettori e dai dirigenti di Fratelli d’Italia, un partito che non ha correnti e che si riconosce nella leadership di Giorgia Meloni, di cui siamo orgogliosi come prima Presidente del Consiglio donna. Siamo stati ben accolti in Fratelli d‘Italia: è casa nostra. E lavoriamo per rendere il partito ancora più forte, coeso e determinante nelle scelte della politica sia siciliana sia nazionale. Per la formazione del nuovo governo, Schifani sarà capace di trovare una sintesi tra il peso politico all’interno della coalizione e le gravi incombenze sull’amministrazione della Regione. E’ legittimo che Fratelli d’Italia proponga le stesse identiche richieste che nel 2017 furono accordate a Forza Italia. E’ legittimo che il presidente Schifani le recepisca e le valuti secondo le esigenze di chi deve coordinare una maggioranza. Noi siamo il primo partito, sia in Italia sia in Sicilia, e possiamo offrire al governo Schifani non solo il lavoro leale e affidabile di un gruppo competente in Assemblea, ma anche la possibilità di avere a Roma una sponda importante attraverso i nostri deputati, senatori e il governo che sarà guidato da Giorgia Meloni”.

Sull’assetto definitivo di governo e assemblea regionale grava l’attesa conclusione dello scrutinio. Il rebus dell’ufficio di presidenza dell’Ars. I dettagli.

A oltre dieci giorni dal voto, l’esito definitivo delle elezioni Regionali del 25 settembre è ancora in sospeso, in attesa della verifica delle 47 sezioni in cui lo scrutinio non è stato concluso a causa di dati incompleti o errati trasmessi da alcuni Comuni. Lo stop causa ritardi su tutta la procedura di proclamazione degli eletti e di insediamento del nuovo governatore e dell’Assemblea regionale siciliana. L’Ufficio elettorale della Regione, infatti, non può ancora procedere alla comunicazione definitiva della ripartizione dei seggi in tutta la Sicilia. In particolare, secondo l’ultimo comunicato del Dipartimento regionale delle Autonomie locali, mancano ancora all’appello 47 sezioni (sulle 5.298 complessive): due sezioni del Comune di Agrigento, due sezioni nel Comune di Villalba in provincia di Caltanissetta, e 43 della provincia di Siracusa tra quelle del capoluogo e quelle del Comune di Lentini. Superato invece lo stallo nella circoscrizione di Trapani, dove sono mancati i dati di una sezione nel neonato Comune di Misiliscemi. E tali incertezze pregiudicano anche la formazione del nuovo governo e le elezioni dell’ufficio di presidenza, tra la presidenza dell’Assemblea Regionale, la vicepresidenza vicaria e la vicepresidenza semplice. Su tali scelte grava l’incognita del voto segreto. Pertanto qualsiasi accordo pregresso rischia poi di saltare al momento del voto. La regola non scritta della consuetudine prevede che la presidenza dell’Ars spetti a uno dei partiti di maggioranza che non abbia già espresso il presidente della Regione. Dunque Fratelli d’Italia o Lega. E i candidati di Giorgia Meloni sono il palermitano Alessandro Aricò, il catanese Gaetano Galvagno, il ragusano Giorgio Assenza e l’agrigentina Giusi Savarino. Tuttavia, il centrodestra, per la prima volta dal governo Lombardo, ha i numeri per eleggere presidente, vicepresidente vicario (che di norma spetta sempre alla maggioranza) e il vice presidente semplice (che in teoria tocca alle opposizioni). E a fronte di ciò, il deputato del Partito Democratico, Nello Di Pasquale, si è rivolto alla maggioranza auspicando: “Sarebbe un bel segnale quello di dare la presidenza dell’Assemblea alla minoranza”. Se così fosse, i papali vice presidenti sarebbero Antonello Cracolici, probabile capogruppo del Pd come lo stesso Di Pasquale, e il pentastellato Nuccio Di Paola, già candidato alla presidenza della Regione ed ex capogruppo all’Ars. E tale carica, di conseguenza, potrebbe essere assegnata al collega Luigi Sunseri. In un ambito del genere sarebbe rilanciato, come necessario, il dialogo tra Pd e Movimento 5 Stelle che, salvo riconteggi dell’ultima ora, hanno lo stesso numero di deputati.

Giuliana Miccichè (Teleacras)

Ad Agrigento nel nuovo ambulatorio veterinario, in contrada Consolida, nei pressi dell’ospedale, sono iniziate le sterilizzazioni gratuite di cani e gatti randagi. I gatti dovranno appartenere alle colonie feline già riconosciute, per le quali occorre presentare un’apposita richiesta di riconoscimento all’ufficio Sanità del Comune di Agrigento, dove rispondono al telefono 0922 59 08 04. Le sterilizzazioni – come sottolinea l’assessore Roberta Lala – sono praticate ogni giovedì mattina.

A conclusione delle indagini sul rave party abusivo che si è svolto dall’11 al 14 settembre sulla spiaggia “Bertolino”, a poca distanza dal mare di Menfi, i poliziotti del Commissariato di Sciacca e della Divisione anticrimine della Questura di Agrigento hanno denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento 305 persone, prospettando l’ipotesi di reato, in concorso, di invasione di terreni aggravata, e spettacolo o intrattenimento pubblico senza licenza. Si tratta di uomini e donne, tra agrigentini e non, anche di altre regioni Italiane o di alcuni Stati europei, come Olanda, Francia e Germania.

A Palermo i Carabinieri hanno arrestato un palermitano di 30 anni per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di un servizio di pattugliamento, si sono accorti, nel parcheggio dell’Università in Via Ernesto Basile, di un’automobile in sosta, con un uomo seduto all’interno, il quale, accortosi dei Carabinieri, ha abbassato la testa cercando di nascondersi. E’ scattata la perquisizione. Sono stati trovati e sequestrati 640 grammi di hashish e 25 grammi di marijuana, un coltello a serramanico e un bilancino di precisione. L’arresto è stato convalidato dell’Autorità Giudiziaria che ha sottoposto l’indagato alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La Regione ha prorogato al 31 ottobre la scadenza del termine di presentazione delle istanze relative all’avviso “Aiuto temporaneo eccezionale agli allevatori produttori di latte e agli agricoltori” colpiti dalla crisi del conflitto russo-ucraino sotto forma di abbattimento dei ruoli debitori dei Consorzi di Bonifica. L’assessorato all’Agricoltura precisa, in particolare che, nel caso degli aiuti agli agricoltori debitori dei Consorzi di bonifica, è possibile ricevere il contributo eccezionale anche nei casi di regolari e documentati procedimenti di subentro nella gestione aziendale e nei casi di gestione in affitto delle aziende. L’importo minimo è di 300 euro e potranno essere presentate più domande, una per ciascun Consorzio di appartenenza, mentre l’importo massimo di aiuto per ciascun agricoltore è di 35mila euro. Le istanze devono essere inviate ai singoli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura.

Adesso non vi è più alcuna incertezza: sarà il raggruppamento d’imprese formato dalla mandataria Teknè Spa di Milano e dagli studi di architettura Leclercq Associés, Nicolas Laisne e Clément Blanchet, di Parigi, a progettare il nuovo Centro direzionale della Regione che sarà costruito a Palermo. Il Consiglio di giustizia amministrativa, dopo il Tar, ha confermato la validità della prima graduatoria emersa dal concorso di idee lanciato dal governo regionale. Il presidente uscente, Nello Musumeci, commenta: “Riparte così l’iter per realizzare una grande opera di edilizia pubblica di respiro internazionale, con vantaggi per il personale dipendente, ma anche per gli utenti che troveranno tutti gli uffici nello stesso luogo”.

Innovazione, ambiente e rifiuti: ecco i settori per i quali la Regione Siciliana ha rimodulato la nuova programmazione dei fondi europei. Il governo regionale, infatti, ha approvato la versione aggiornata del Programma Fesr Sicilia 2021-2027, dall’importo complessivo di 5,8 miliardi di euro. Adesso l’Unione europea dovrà approvarlo entro la fine dell’anno. Per le Aree interne, inoltre, il governo regionale ha individuato 72 progetti in ritardo d’attuazione da parte delle coalizioni territoriali “Madonie”, “Nebrodi”, “Simeto”, “Calatino” e “Sicani”, e ha deliberato la salvaguardia degli interventi con una copertura finanziaria di oltre 83 milioni, attraverso le risorse del nuovo Piano di sviluppo e coesione.

Il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto della Cna (Confederazione artigianato, piccole e medie imprese) di Agrigento lancia la proposta di un “Patto sociale di servizi”. La Cna intende incontrare periodicamente, ad esempio ogni 3 mesi, gli 8 deputati regionali agrigentini appena eletti al fine di riscontrare iniziative, progetti e interventi a favore del territorio. Di Natale e Spoto affermano: “Non possiamo permetterci il lusso che, calato il sipario sulla campagna elettorale, si spengano le luci, o semplicemente si accendano ad intermittenza ed in modo scoordinato, rispetto alle criticità che frenano lo sviluppo socio-economico dell’intera provincia. Agli onorevoli La Rocca Ruvolo, Di Mauro, Cambiano, Savarino, Catanzaro, Gallo, Marchetta e Pace chiediamo, nella consapevolezza che potranno accogliere favorevolmente l’idea, di strutturare, secondo un piano programmatico condiviso, questo Patto sociale di servizio”.