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Inizia domani a Licata, il ciclo di iniziative per la sensibilizzazione nelle scuole cittadine organizzate nell’approssimarsi della data di avvio del servizio di raccolta differenziata in città.

La società Iseda, ditta capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese  insieme a Sea, Icos, Ecoin, Seap e Traina, facendo seguito al tavolo tecnico tenutosi lo scorso 28 marzo al Comune di Licata, ha formalizzato il calendario degli incontri che si terranno nei locali dell’Istituto comprensivo Quasimodo.

All’incontro di venerdì scorso, avevano preso parte i rappresentanti degli Istituti scolastici comprensivi Bonsignore, Francesco Giorgio, Marconi, Quasimodo e dell’Istituto Bilingue Don Morinello e l’assessore all’ambiente Antonio Pira.

Gli incontri con gli studenti delle scuole licatesi inizieranno domani e proseguiranno anche martedì 2 aprile, mercoledì 3 e giovedì 4 aprile sempre dalle 8.30 alle 12.30.

“L’attività di gestione dei rifiuti – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – necessita di intraprendere azioni educative per promuovere comportamenti virtuosi e sostenibili sia da parte dei più giovani che da parte delle famiglie verso cui i giovani veicolano i messaggi acquisiti. Sono infatti previsti, interventi di educazione ambientale a cura di educatori esperti che coinvolgeranno attivamente gli alunni, che per mezzo delle marionette Giufà e Bubù, rappresentanti una scimmietta ed un operatore ecologico che spiegheranno ai bambini il metodo di raccolta differenziata e come effettuarla in maniera corretta. Dopo la spiegazione, i bambini interagiranno con le marionette che spiegheranno loro come eseguire la raccolta differenziata. I bambini saranno altresì coinvolti in una lezione ambientale sulla spiegazione dell’intero ciclo della carta, della plastica, del vetro, del metallo, dell’organico e del secco residuo indifferenziato.

“Agli alunni – concludono gli organizzatori – verranno spiegati il valore e le potenzialità di un gesto semplice come la raccolta differenziata, che fine fanno i rifiuti che separiamo dagli altri e quali sono i passaggi che portano uno scarto a rigenerarsi e diventare qualcosa di completamente riutilizzabile”.

Ci sono altre  54 persone coinvolte nell’ambito della maxi inchiesta “La Carica delle 104”. Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Paola Vetro ha notificato l’avviso di conclusione indagane. Si tratta di medici e di presunti falsi invalidi.

ECCO I NOMI: Antonio Alaimo, 58 anni di Favara; Alessandra Alfano, 42 anni di Agrigento; Giovanni Baio, 61 anni di Raffadali; Antonina Barbaro, 50 anni di Raffadali; Lucia Bennardo, 56 anni di Favara; Elisa Rita Capraro, 42 anni di Agrigento; Giusi Cardella, 43 anni di Raffadali; Carmelina Chianetta, 44 anni di Favara; Dario Criminisi, 39 anni di Agrigento; Serafina Cinquemani, 45 anni di Favara; Anna Rita Consolo, 49 anni di Siculiana; Giuseppa Costanza, 43 anni di Favara; Eleonora Crapanzano, 45 anni di Favara; Maria Distefano, 45 anni di Agrigento; Domenico Drago, 62 anni di Favara; Giovanna Failla, 50 anni di Favara; Grazia Maria Fanara, 42 anni di Favara; Rosaria Fanara, 41 anni di Favara; Nadia Gagliano, 45 anni di Siculiana; Calogera Galluzzo, 48 anni di Agrigento; Rosario Marturana, 56 anni di Favara; Giovanna Montaperto, 59 anni di Agrigento; Lella Morreale, 55 anni di Agrigento; Giuseppe Moscato, 46 anni di Favara; Antonina Panarisi, 55 anni di Raffadali; Stefano Piazza, 36 anni di Favara; Giuseppina Parello, 40 anni di Favara; Giuseppina Pirrera, 50 anni di Favara; Carmela Piscopo, 52 anni di Favara; Anna Pullara, 42 anni di Favara; Antonio Ragusa, 52 anni di Raffadali; Riccardo Ragusa, 44 anni di Raffadali; Rossana Rampello, 40 anni di Raffadali; Maria Rizzo, 46 anni di Raffadali; Rosanna Saieva, 52 anni di Favara; Anna Maria Sammartino, 44 anni di Raffadali; Carlo Scibetta, 62 anni di Porto Empedocle; Carmelinda Sgarito, 43 anni di Favara; Maria Giovanna Varisano, 50 anni di Favara; Silvana Vita, 46 anni di Agrigento; Giuseppe Gallo, 66 anni di Naro; Paolo Santamaria, 64 anni di Aragona; Concetta Rubino, 56 anni di Palermo; Alfonso Russo, 70 anni di Aragona; Antonio Bosco, 66 anni di Favara; Alfonso Lo Zito, 60 anni di Agrigento; Giuseppe Candioto, 66 anni di Agrigento; Antonia Matina, 62 anni di Favara; Lorenzo Greco, 65 anni di Agrigento; Gerlando Taibi, 87 anni di Raffadali; Pasqualino Messina, 53 anni di Cattolica Eraclea; Vincenzo Cuschera, 65 anni di Aragona; Salvatore Russo, 41 anni di Agrigento; Calogero Corsello, 62 anni di Agrigento.

L’inchiesta parti nel settembre 2014, un vero terremoto portato alla ribalta nazionale da tutti i media come “La carica delle 104”. La Procura allora retta da Renato Di Natale, con l’aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto procuratore Andrea Maggioni, mise gli occhi su quello che sembrava essere un ben consolidato sistema – composto da medici, faccendieri, e finti disabili – che faceva leva sulle agevolazioni della legge 104 e garantiva, a chi non aveva diritto, di poterne usufruire beneficiando quindi di tutti i vantaggi.

Da allora sono stati avviati tre filoni con oltre 200 indagati.

Controllo straordinario del territorio da parte della sezione Volanti della Questura di Agrigento durante l’ultimo weekend. Diversi i posti di blocco disposti in altrettante zone della Città dei Templi. 

Il bilancio anche questa volta non è tra i più rosei: cinque autovetture senza assicurazione, due automobilisti risultati positivi all’alcol test e altri due sanzionati perché guidavano senza patente perché o mai presa o revocata. 

Per questi ultimi due sono scattate sanzioni “salate” mentre per chi guidava ubriaco è scattata direttamente la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento e rispondere dell’ipotesi di reato di guida in stato di ebbrezza. Per gli automobilisti a bordo di un mezzo senza assicurazione , invece, è scattato il sequestro dell’auto. 

 

Una chiamata al centralino dei carabinieri segnalava in corso una lite condominiale raccontando di un uomo che minacciava diverse persone tenendo in pugno una pistola.

Immediato l’intervento dei militari dell’Arma che si sono precipitati sul posto – nel quartiere di San Leone: giunti davanti il condominio i carabinieri, nonostante non fosse più in atto alcuna lite e i toni si fossero decisamente abbassati, hanno proceduto ugualmente ad accertamenti nei confronti dell’uomo indicato dalla segnalazione poco prima, un’insegnante di 59 anni. 

 Durante la perquisizione nell’abitazione del docente i carabinieri hanno trovato una scacciacani, con tappo rosso, ma anche un contenitore in legno, con dentro circa 100 g di marijuana e alcuni semi di canapa indiana. Per questo motivo sono scattate le manette ai polsi dell’insegnante il cui arresto è stato già convalidato.

Il 59enne, essendo incensurato, è stato immediatamente scarcerato e il giudice non ha applicato alcuna misura.

 

“Un ritocco al ribasso lieve, ma certamente apprezzabile”. I vertici della Cna di Agrigento salutano positivamente la riduzione nella misura del 16% della tariffa sui rifiuti a beneficio delle attività produttive, operata nella seduta di ieri dal Consiglio comunale di Agrigento. “E’ un segnale di apertura e di sostegno rispetto alle oggettive difficoltà in cui versano gli operatori economici del territorio – affermano il presidente Emanuele Farruggia e il segretario Claudio Spoto – uno sforzo che non può e non deve fermarsi qui. Gli artigiani e le piccole e medie imprese hanno bisogno di vedere, attraverso provvedimenti concreti, le istituzioni locali vicine  e alleate. E l’annunciato coinvolgimento della CNA al costituendo Tavolo di concertazione da parte del presidente della Commissione Ambiente, William Giacalone, ci trova pienamente disponibili – sottolineano Farruggia e Spoto – nella consapevolezza che un percorso condiviso, nel quale venga ascoltata la voce della componente del tessuto produttivo, non potrà che agevolare il compito per l’elaborazione di una piattaforma che sia  la più aderente possibile alle esigenze di chi produce e lavora. La CNA sarà pronta a dare il proprio contributo in vista dell’esame  della tariffa Tari per il 2020 – concludono Farruggia e Spoto – mettendo a disposizione  strumenti e competenze per arrivare ad una nuova e più proficua rimodulazione delle aliquote destinate alle utenze non domestiche”.           

Il,  Sig. C.S. di 45 anni , assistente capo di Polizia Penienziaria  ricopre la carica di consigliere comunale e  per effetto di provvedimenti di assegnazione temporanea presta servizio presso la casa circondariale di Agrigento; da ultimo il Ministero della Giustizia, inopinatamente disponeva la revoca del provvedimento di assegnazione temporanea dalla casa circondariale di Agrigento ed il contestuale trasferimento del consigliere comunale presso la casa circondariale di Palermo. Da qua la decisione del consigliere comunale di proporre un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, contro il Ministero della Giustizia per l’annullamento, previa sospensione, della revoca dell’assegnazione temporanea presso la casa circondariale di Agrigento. In particolare gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo della violazione di legge, per avere il Ministero violato il divieto di trasferimento degli amministratori locali, citando precedenti giurisprudenziali favorevoli del TAR Puglia e del Tar Campania, nonchè sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto di motivazione,  giacchè la P.A, non ha tenuto conto delle note con le quali il Direttore della casa circondariale di Agrigento aveva rappresentato come l’assegnazione del ricorrente a Palermo avrebbe comportato significativi problemi organizzativi. Si è costituito in giudizio il Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare avanzata dai difensori del ricorrente.Il TAR Sicilia, Palermo,Sezione Prima,  Presidente il Dr. Calogero Ferlisi, Relatore il Dr. Sebastiano Zafarana, condividendo la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Rubino e Impiduglia secondo cui gli amministratori lavoratori dipendenti, pubblici o privati, non possono essere soggetti, se non per consenso espresso, a trasferimenti durante l’esercizio del mandato, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, fissando per la trattazione del merito della controversia la prima udienza pubblica del mese di aprile del 2020. Pertanto, per effetto del provvedimento cautelare reso dal TAR Sicilia, il consigliere comunale continuerà a prestare servizio presso la casa circondariale di Agrigento.   

Nei  giorni 1 e 2 Aprile presso i locali della Biblioteca Comunale” F. La Rocca” di Agrigento si svolgerà un laboratorio avente come tema il Gioco Povero Siciliano, rivolto a bambini di scuola elementare. L’iniziativa che prende spunto dal progetto nazionale  “SI va in biblioteca”  è stata presentata dalla Presidente del Club di Agrigento, la Dott.ssa Jaana Simpanen ed è il secondo step, il primo dal titolo “Favolando – Leggere giocando”, si è tenuto sempre nei locali della Biblioteca comunale di Agrigento, lo scorso anno conclusa con la produzione di tre libri di fiabe donate alla biblioteca.
Quest’anno si parla di Gioco Povero perché dice la Simpanen:
“L’ idea è  quella di fare un “viaggio” nella memoria del gioco per la rivitalizzazione di una cultura ludica che, come un filo  invisibile, coniughi passato e presente…i giochi di allora parlano di cortili, di cunta, di grida, di ragazzi di ogni età conservando pagine di cultura  siciliana senza per questo demonizzare il progresso…se a questo aggiungiamo che questi giochi hanno i loro nomi in dialetto, lingua che diverrà d’insegnamento nelle scuole siciliane, poco conosciuta oramai dai nostri giovani, il laboratorio rappresenterà un valore aggiunto per meglio capire ciò  che siamo stati e chi siamo.”
I bambini alla fine del laboratorio presenteranno il risultati del loro lavoro che consisterà nei pannelli con foto e didascalie sulle modalità di gioco illustrate dagli stessi  bambini e da un libro sui giochi. Tutto rimarrà alla Biblioteca perché i piccoli visitatori possano visionarli.
L’iniziativa porta il patrocinio del Comune di Agrigento.

Il consiglio comunale di Agrigento ha approvato il piano tariffario della Tari, la tassa sui rifiuti, per l’ano 2019. Il piano approvato determina una riduzione del 16%, già nel 2019, delle bollette per le utenze commerciali e delle attività produttive. In prospettiva, secondo quanto già annunciato dall’amministrazione comunale, si procederà ad una riduzione allo stesso modo anche per le utenze domestiche nel 2020. E’ probabile una seppur lieve riduzione delle bollette per le utenze domestiche nel conguaglio per l’anno 2019.

 

Tragedia a Canicattì. Un brutto incidente si è verificato lungo i binari della stazione ferroviaria del paese dove un treno in corsa ha travolto e ucciso un agricoltore di 49 anni, Giovanni Di Grigoli, che stava raccogliendo verdura e lumache – che poi vendeva – nei pressi della stazione.

E’ quasi subito stata esclusa l’ipotesi del suicidio. Le forze dell’ordine presenti sul posto – agenti di Polfer, del locale Commissariato e i militari della Compagnia di Canicattì – hanno avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto.