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Dopo Realmonte e Ravanusa, i Carabinieri della Compagnia di Agrigento e della stazione di Siculiana hanno sequestrato, a seguito di una mirata ispezione, una discarica abusiva in un appezzamento di terreno in contrada Landro a Siculiana, con rifiuti di varia tipologia, anche speciali e pericolosi. L’area, estesa per circa 1.600 metri quadri, è stata sequestrata e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Si attende la bonifica. Indagini sono in corso alla ricerca dei proprietari.

Riprende l’iniziativa “Conoscere Girgenti” promossa dall’assessorato comunale al centro storico di Agrigento, domattina riservata ai ragazzi di terza media delle scuole del Villaggio Mosé e Villaggio Peruzzo che fanno parte dell’istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini”. Accompagnati dall’assessore Nino Amato e dallo storico Elio Di Bella, gli studenti domattina effettueranno un interessante itinerario nel centro storico, con visita, tra l’altro, grazie alla collaborazione con la Curia Vescovile, alla chiesa di San Giorgio e all’Istituto Gioeni per ammirare il presepe artistico di Vanadia.

All’interno dell’ex collegio dei Padri Filippini  vi saranno poi, letture e una conversazione sui giochi antichi con Giusy Carreca. Il maestro puparo Carmelo Guarneri infine intratterrà gli studenti parlando dell’arte dei pupi siciliani. A tutti i ragazzi partecipanti verrà consegnato anche del materiale didattico sul quartiere Rabato a cura di Elio Di Bella.

Dopo 2 mesi è stata mandata la replica degli uffici alla lettera della ditta che gestisce il cimitero, per incrociare le armi e condurre l’ennesima battaglia legale del Comune di Agrigento.

Si contestano delle infrazioni del 2014, rinvenute solo adesso. Sicuramente era dovere della ditta inviare tempestivamente le variazioni societarie però nella vicenda balza agli occhi come gli uffici non abbiano tenuto sotto controllo e abbiano sottovalutato un problema che pagano gli agrigentini; in prima persona le famiglie che hanno i feretri custoditi nella camera mortuaria del cimitero.

Ricordiamo che la camera mortuaria, secondo l’art 64 del DPR 285/90, serve per l’eventuale sosta dei feretri prima del seppellimento. Nella stessa legge, l’art 65, dice che: “1. La camera mortuaria deve essere illuminata e ventilata per mezzo di ampie finestre aperte direttamente verso la superficie scoperta del cimitero e dotata di acqua corrente. 2. Le pareti di essa, fino all’altezza di m 2, devono essere rivestite di lastre di marmo o di altra pietra naturale o artificiale ben levigata, ovvero essere intonacate a cemento ricoperto da vernice a smalto o da altro materiale facilmente lavabile; il pavimento, costituito anch’esso da materiale liscio, impermeabile, ben unito, lavabile, deve essere, inoltre, disposto in modo da assicurare il facile scolo delle acque di lavaggio, di cui deve anche essere assicurato il facile ed innocuo smaltimento.”

La camera mortuaria del cimitero di Paino Gatta ha queste caratteristiche? A quanto pare no.

C’è bisogno di una soluzione, c’è bisogno di pretendere una soluzione e che questa venga trovata subito.

Bisogna che intervengano tutte le autorità competenti prima che le temperature, quella atmosferica e quella degli animi, si riscaldi troppo.

Si convochi con urgenza una conferenza di servizio che coinvolga l’ASP, Ditta, Comune, il Prefetto e anche la Chiesa agrigentina perché questa emergenza coinvolge e mette alla prova anche la fede.

E’ stato approvato dal Genio Civile il progetto esecutivo per la realizzazione del Ponte Petrusa, grazie al quale finalmente sarà riattivato il collegamento tra la città dei templi, la SS.640 e la città di Favara.  Da oggi,possono dunque essere concretamente avviati i lavori  per la realizzazione delle strutture del ponte, già preceduti dalle opere di approntamento del cantiere.

“Sin dal mio insediamento,ho riservato priorità assoluta allo snellimento delle procedure per  il rilascio delle autorizzazioni di competenza dell’Ufficio ed, in particolare, all’approvazione di progetti importanti per il riscatto sociale ed economico del territorio agrigentino.”

Con queste parole  il nuovo Capo del Genio Civile, Rino La Mendola, ha espresso la sua soddisfazione per l’intervenuta approvazione del progetto strutturale dei lavori per la ricostruzione del“Ponte Petrusa”.

“La ricostruzione del ponte, aggiunge il Capo del Genio Civile,  traccerà un primo passo importante lungo un percorso per consentire alla città di Agrigento di uscireda quell’isolamento infrastrutturale determinato dalla demolizione dello stesso Ponte di contrada Petrusa, a cui si è aggiunta nel tempo la chiusura  al traffico del Ponte Morandi  e della Galleria Spinasanta, di collegamento con Raffadali.”

“Proseguendo lungo questo percorso, siamo già in contatto con i tecnici dell’ANAS per affrontare concretamente il tema del Ponte Morandi, che costituisce un’importante arteria di collegamento della città di Agrigento con  la parte occidentale del territorio provinciale. Sul tema, a giorni, potremo essere più precisi.”

Un altro progetto che il Genio Civile intende portare avanti con forza, in sinergia con il Dipartimento Regionale Tecnico, è quello dello studio degli ipogei che attraversano il sottosuolo del centro storico della Città dei Templi, con l’obiettivo di individuare  le zone  che manifestano segni di dissesto e che sono pertanto da consolidare.

“Ciò potrebbe consentirci di mettere in sicurezza  le costruzioni  che sorgono sulle cavità del sottosuolo Agrigentino e di riaprire, almeno per alcuni tratti,gli stessi ipogei ai turisti, trasformando così un problema in una nuova risorsa che, unitamente ai tanti lavori che si realizzeranno presto per riqualificare gli spazi pubblici della città antica, potrebbero attrarre i tanti turisti di transito che oggi  visitano la valle e ripartono, che verrebbero così trasformati in turisti stanziali, portatori di interessi economici diffusi, fondamentali per l’economia agrigentina”.  

Il Genio Civile è attivo anche per le emergenze idrogeologiche  con cui devono fare i conti le Amministrazioni Locali, gran parte delle quali non dispongono delle risorse necessarie per realizzare interventi a tutela della pubblica incolumità.

“A seguito di una riunione con il Presidente della Regione Musumeci, aggiunge La Mendola, abbiamo già avviato la progettazione per un intervento di regimentazione idraulica  del Fiume Verdura di cinque milioni di euro, al fine di ridurre il rischio di nuove esondazioni del corso d’acqua, che  danneggerebbero l’agricoltura locale, determinando peraltro rischi per la pubblica incolumità.”

“Sono infine soddisfatto, conclude La Mendola, per il fatto che la Cattedrale sia stata riaperta al pubblico proprio in questi giorni, in  virtù delle autorizzazioni rilasciate dal Genio Civile,anche se sarà necessario un monitoraggio continuo ed una costante manutenzione delle sue strutture, che ricadono  su una profonda frattura del  banco calcarenitico su cui sorge la collina di Agrigento.

E’ stato approvato dal Genio Civile il progetto esecutivo per la realizzazione del Ponte Petrusa, grazie al quale finalmente sarà riattivato il collegamento tra la città dei templi, la SS.640 e la città di Favara.  Da oggi, possono dunque essere concretamente avviati i lavori  per la realizzazione delle strutture del ponte, già preceduti dalle opere di approntamento del cantiere.

“Sin dal mio insediamento, ho riservato priorità assoluta allo snellimento delle procedure per  il rilascio delle autorizzazioni di competenza dell’Ufficio ed, in particolare, all’approvazione di progetti importanti per il riscatto sociale ed economico del territorio agrigentino.”

Con queste parole  il nuovo Capo del Genio Civile, Rino La Mendola, ha espresso la sua soddisfazione per l’intervenuta approvazione del progetto strutturale dei lavori per la ricostruzione del “Ponte Petrusa”.

“La ricostruzione del ponte, aggiunge il Capo del Genio Civile,  traccerà un primo passo importante lungo un percorso per consentire alla città di Agrigento di uscire da quell’isolamento infrastrutturale determinato dalla demolizione dello stesso Ponte di contrada Petrusa, a cui si è aggiunta nel tempo la chiusura  al traffico del Ponte Morandi  e della Galleria Spinasanta, di collegamento con Raffadali.”

“Proseguendo lungo questo percorso, siamo già in contatto con i tecnici dell’ANAS per affrontare concretamente il tema del Ponte Morandi, che costituisce un’importante arteria di collegamento della città di Agrigento con  la parte occidentale del territorio provinciale. Sul tema, a giorni, potremo essere più precisi.”

Un altro progetto che il Genio Civile intende portare avanti con forza, in sinergia con il Dipartimento Regionale Tecnico, è quello dello studio degli ipogei che attraversano il sottosuolo del centro storico della Città dei Templi, con l’obiettivo di individuare  le zone  che manifestano segni di dissesto e che sono pertanto da consolidare.

“Ciò potrebbe consentirci di mettere in sicurezza  le costruzioni  che sorgono sulle cavità del sottosuolo Agrigentino e di riaprire, almeno per alcuni tratti, gli stessi ipogei ai turisti, trasformando così un problema in una nuova risorsa che, unitamente ai tanti lavori che si realizzeranno presto per riqualificare gli spazi pubblici della città antica, potrebbero attrarre i tanti turisti di transito che oggi  visitano la valle e ripartono, che verrebbero così trasformati in turisti stanziali, portatori di interessi economici diffusi, fondamentali per l’economia agrigentina”.  

Il Genio Civile è attivo anche per le emergenze idrogeologiche  con cui devono fare i conti le Amministrazioni Locali, gran parte delle quali non dispongono delle risorse necessarie per realizzare interventi a tutela della pubblica incolumità.

“A seguito di una riunione con il Presidente della Regione Musumeci, aggiunge La Mendola, abbiamo già avviato la progettazione per un intervento di regimentazione idraulica  del Fiume Verdura di cinque milioni di euro, al fine di ridurre il rischio di nuove esondazioni del corso d’acqua, che  danneggerebbero l’agricoltura locale, determinando peraltro rischi per la pubblica incolumità.”

“Sono infine soddisfatto, conclude La Mendola, per il fatto che la Cattedrale sia stata riaperta al pubblico proprio in questi giorni, in  virtù delle autorizzazioni rilasciate dal Genio Civile, anche se sarà necessario un monitoraggio continuo ed una costante manutenzione delle sue strutture, che ricadono  su una profonda frattura del  banco calcarenitico su cui sorge la collina di Agrigento.

 

Per i precari del Comune di Joppolo Giancaxio è arrivata finalmente l’ora di dire addio al loro “status quo” di precariato.

A darne notizia è il primo cittadino della piccola comunità dell’entroterra agrigentino, Giuseppe Portella, che con la sua giunta ha deliberato atti che potessero dare finalmente un futuro lavorativo certo e a tempo indeterminato ai precari già in servizio presso la stessa amministrazione.

Le delibere di giunta approvate sono: la n.34 del 24 Settembre 2018 che ha approvato il programma triennale del fabbisogno del personale per il triennio 2019/2021 e la n.1 del 3 Gennaio 2019 che ha approvato il regolamento per la stabilizzazione del personale precario.

Il buon operato del primo cittadino ha così permesso al Dirigente del settore Amministrativo e di Vigilanza che con D.D. n.97 del 26 Febbraio 2019 ha provveduto all’approvazione di n.2 avvisi di selezione per la copertura di n.6 posti categoria A profilo professionale Operatore e n. 1 categoria B profilo professionale Esecutore Amministrativo aperto esclusivamente al personale interno.

“Progressivo impoverimento di risorse umane oltre che di risorse finanziarie. I Governi nazionali e regionali rendono sempre  più difficile la normale amministrazione dei Comuni. O confidano in sindaci capaci di fare magie o, come penso, non si curano delle conseguenze sugli enti locali. Quota 100 difende il diritto alla quiescenza, ma occorre che s’intervenga perché i posti resi vacanti siano coperti. L’ Anci avvii al più presto un confronto col  Governo nazionale perché si dia il via libera ai concorsi per dotare i Comuni di risorse umane e per rigenerare le amministrazioni comunali dove al momento si combatte la vera battaglia contro le povertà e contro il degrado”.
Così il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto sulla Quota 100 che permette di anticipare l’età pensionabile ma che renderebbe più difficile la normale amministrazione dei Comuni.

“Torniamo a convocare in IV Commissione Anas, Cmc ed il  Comitato delle imprese creditrici – dichiara l’on. Savarino – ma stavolta posso comunicare che, anche grazie al nostro impegno, a quello del governo Musumeci ed al lavoro di monitoraggio e controllo, Giovedì 28 Febbraio riprenderanno i lavori sia sulla Palermo/Agrigento che sulla Agrigento/Caltanissetta.

Le società affidatarie, infatti, proseguiranno i lavori già iniziati, impegnandosi ad ultimare nel giro di 3 mesi sulla Caltanissetta/Agrigento i tratti in c.da Favarella e fino alla città nissena e sulla Palermo/Agrigento eliminare i semafori di Bolognetta, Vicari, e la deviazione a Villafrati, così da accelerare e snellire sensibilmente il traffico.

I pagamenti alle società Affidatarie saranno effettuati e garantiti direttamente da Anas che sbloccherà i fondi già accantonati.”

 “In finanziaria – prosegue l’on. Savarino- insieme al mio gruppo, #diventeràbellissima, è stato approvato un ordine del giorno volto ad impegnare Anas a garantire il pagamento del credito in favore delle aziende sub-appaltanti e dei fornitori, il Presidente Musumeci ha scritto di suo pugno al Ministro, questo impegno risoluto su più fronti ha portato a raggiungere il risultato odierno. Ma non finisce qui: continuerò a vigilare sullo stato di avanzamento dei lavori, già a partire da Giovedì quando mi recherò personalmente sul cantiere per verificarne la riapertura. Non bisogna assolutamente abbassare il livello di guardia perché il pericolo non è ancora del tutto scongiurato, per cui riconvocherò tutti in Commissione fra tre mesi, oggi però possiamo certamente essere positivi. ”

Il Professor Michele Sbacchi, di 59 anni, aveva partecipato alla procedura selettiva indetta dall’Università di Palermo di posti di professore universitario di prima fascia, relativamente al dipartimento di architettura; a conclusione della valutazione dei titoli e delle pubblicazioni era stato dichiarato vincitore il prof. Emanuele Palazzotto di anni 53, che aveva conseguito il giudizio di “eccellente”. Con ricorso patrocinato dagli Avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino il prof. Sbacchi chiedeva davanti al TAR Sicilia l’annullamento dei provvedimenti relativi alla selezione e della nomina del vincitore; gli avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino hanno articolato una serie di censure, lamentando svariate forme di asserito eccesso di potere,sotto svariati profili,  per difetto di motivazione e di istruttoria, della disparità di trattamento, dello sviamento dalla causa tipica. Si è costituito in giudizio il vincitore della selezione, Prof. Emanuele Palazzotto, rappresentato e difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, per chiedere il rigetto del ricorso. Il Tar sicilia,Palermo,Sezione Prima, condividendo l’orientamento richiamato dagli avvocati Rubino e Impiduglia secondo cui le valutazioni espresse dalla commissione nell’ambito di una procedura concorsuale per posti di professore universitario costituiscono espressione dell’esercizio della cd. discrezionalità tecnica, e che la finalità assegnata alla procedura comparativa consiste in un raffronto, attraverso la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni , della personalità scientifica dei vari candidati dei quali va ricostruito il profilo complessivo, ha respinto il ricorso proposto dal prof. sbacchi, ritenendo in parte inammissibili, in parte infondate le censure formulate dagli Avvocati Immordino. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal TAR, il Professor Emanuele Palazzotto resterà vincitore della selezione mentre il prof. Michele Sbacchi continuerà ad essere Professore Associato.