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Dopo le disposizioni dell’esame autoptico del pubblico ministero della Repubblica di Agrigento che coordina le indagini insieme ai carabinieri di Licata è stata eseguita ieri all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento l’autopsia sul piccolo di 4 anni deceduto a Palma di Montechiaro qualche giorno addietro.

Il bambino aveva accusato malessere e i genitori hanno così deciso di portarlo al poliambulatorio di Palma di Montechiaro dove il medico ha allertato i soccorsi del 118 che hanno trasportato il piccolo, tramite ambulanza, all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata.

I sanitari del pronto soccorso dopo aver prestato le cure hanno ritenuto opportune le dimissioni del bambino. 

Nella notte, però, un altro malore e nonostante la tempestiva corsa verso l’ospedale i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

In seguito al decesso del piccolo i genitori hanno presentato denuncia all’Arma per avere chiarezza sulle cause della morte del loro figlio.

Tra 60 giorni il medico legale che ha eseguito l’esame, depositerà la relazione.

 

La coordinatrice provinciale di Agrigento e vice coordinatrice regionale di Forza Italia Giovani, Lilly Di Nolfo, rilancia un appello al voto compatto e determinato verso il presidente, Silvio Berlusconi. Lilly Di Nolfo invita l’intero Giovanile di Forza Italia a stringersi intorno alla candidatura di Berlusconi, e afferma: “Ogni voto in più a Forza Italia, al capolista Berlusconi, consolida il progetto di ricostruzione di un centro-destra tradizionale, coerente con i nostri programmi, liberista, per la riduzione delle tasse e creazione di nuovi posti di lavoro, concreto negli investimenti per le infrastrutture e sensibile alle istanze dei territori. Ecco perchè è necessaria una presenza forte di Forza Italia in Europa, nell’ambito del Partito Popolare Europeo. Bisogna sostenere con forza la scelta di responsabilità del presidente Silvio Berlusconi di candidarsi in prima persona a difesa e rilancio degli ideali e delle prospettive di governo, altrettanto responsabili, che Forza Italia ha sempre rappresentato” – conclude Lilly Di Nolfo.

A seguito della morte di Michele Lumia, 57 anni, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro a Palma di Montechiaro, la Procura della Repubblica di Agrigento ha iscritto, come atto dovuto, nel registro degli indagati il datore di lavoro di Lumia. Si tratta di un imprenditore di 56 anni di Palma di Montechiaro, il quale, peraltro, sarebbe stato alla guida della ruspa che, inavvertitamente, ha colpito, con la benna, Michele Lumia, a lavoro in un fossato profondo. Nel frattempo, il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali dello sventurato. Castellino commenta: “Non si può morire per andare a lavorare. Morire sul posto di lavoro è una delle tragedie più brutte da accettare. Con la decisione del lutto cittadino non possiamo che stringerci, fortemente, accanto alla famiglia Lumia”.

Ad Agrigento, domani, sabato 18 maggio, nell’auditorium dell’Istituto Nicolò Gallo, in contrada Calcarelle, alle ore 9:30 si svolgerà la manifestazione che conclude la campagna scuole dell’Adas donatori sangue, presieduta da Filippo Di Francesco, che spiega: “La campagna promuove la cultura del dono, della solidarietà e della cittadinanza attiva presso i giovani. Nella manifestazione finale saranno premiati i lavori degli alunni”.
Domenica prossima, 19 maggio, la settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà, dalle ore 8 alle 12:30, a Grotte, in via Ingrao. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.

Centri storici in rovina in Sicilia, come a Grotte, dove, nottetempo, in via Francesco Crispi, è crollata una casa fatiscente e disabitata. La frana ha coinvolto anche un’abitazione adiacente, al cui interno è stata colta nel sonno una pensionata di 89 anni. L’anziana è stata raggiunta sul letto da un ammasso di calcinacci. E’ fortunatamente illesa. Sul posto sono intervenuti la Polizia Municipale, i Vigili del fuoco, i Carabinieri e il sindaco Provvidenza. Il recupero sicurezza è in corso.

La Squadra Mobile di Agrigento, coordinata da Giovanni Minardi, ha rintracciato e arrestato un ricercato di 53 anni, M C sono le iniziali del nome, inseguito da un mandato di cattura emesso dal Tribunale di Forlì, in Emilia Romagna, per scontare 9 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale a danno del figlio minorenne dell’ex compagna e della sua cugina minorenne. Fino a martedì scorso il latitante è stato a Licata. Poi è stato intercettato e ammanettato a Castrocaro Terme.

Ad Agrigento, oggi, al mattino al Genio Civile e nel pomeriggio all’Hotel Dioscuri a San Leone, si svolge svolgerà un incontro formativo-informativo sul tema: “Il Portale per la ricezione e il trattamento delle pratiche finalizzate a ottenere autorizzazioni e nulla osta alla realizzazione di opere strutturali ai fini sismici”, promosso dal Dipartimento regionale Tecnico ed organizzato dall’Ordine degli Architetti e dal Genio Civile di Agrigento anche con la collaborazione della Rete delle professioni tecniche della provincia di Agrigento. Durante l’incontro è presentato il nuovo portale “Portos” della Regione Siciliana agli Ordini e ai Collegi professionali.

Un uomo di 47 anni, di Menfi, è stato condannato dal Tribunale di Sciacca a 6 anni e 6 mesi di reclusione.

L’uomo era accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’ex compagna.

I giudici saccensi, sempre per gli stessi fatti, avvenuti a Menfi nel 2016, hanno anche condannato la sorella dell’imputato, una donna di 53 anni, a 3 anni e 3 mesi di reclusione, e un fratello, di 43 anni, a 1 anno e 9 mesi di reclusione. Quest’ultimo era accusato di lesioni in concorso nei confronti della donna.