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Due rapinatori, armati di pistola e a volto scoperto, hanno, nella tarda mattinata  di oggi, rapinato la banca Carige di piazza Ugo La Malfa ad Agrigento.

Armi in pugno i due banditi (con un complice a fare da palo) hanno costretto il personale dell’istituto di credito  facendosi consegnare i soldi contenuti  nelle casse. Poi la fuga con un bottio di poco inferiore a 10 mila euro.

Dato l’allarme sono scattate le ricerche e le indagini. Già acquisiti i filmati delle telecamere di video sorveglianza.

Dei 16 chilometri di spiaggia agrigentina ben 7 sono inibiti alla pubblica fruizione, poichè a rischio crollo (ben il 44%).
Per colpa dell’erosione costiera stanno cadendo in mare intere colline e presto i crolli e le frane coinvolgeranno pure alcune civili abitazioni ed importanti infrastrutture viarie.
Le situazioni peggiori si registrano da Zingarello fino a Punta bianca, nel viale delle dune e al Caos (nel video).
Ultimamente la zona del Caos è quella che preoccupa di più, anche perchè le frane presto coinvolgeranno la galleria della SS 640, che è l’unica infrastruttura che permette ai camion, provenienti dal porto di Porto Empedocle, di andare ovunque in Sicilia.
Il comune di Agrigento non è in grado di presentare alcun progetto alla Regione. Sarebbe il caso che intervenga urgentemente la Protezione civile.

Gabriella Caramanica, originaria di Roma, è una donna manager ed imprenditrice a livello nazionale. Attiva da sempre sia nel campo sociale, essendo il Presidente dell’Associazione “DifendiAmo Campagnano” nata per difendere e tutelare i diritti dei cittadini, e dell’associazione N.A.V. – Nucleo Ambientale Veterinario, che in quello politico attivista, militante e candidata al Comune di Campagnano di Roma, alle amministrative del 2016 e poi, candidata alle elezioni della Regione Lazio. Animalista convinta, si batte da anni per la difesa e tutela degli animali e contro ogni forma di maltrattamento, abbandono, combattimenti, commerci illegale e doping ai danni degli stessi chiedendo da sempre pene più severe per i responsabili di tali reati. Una donna determinata e coraggiosa, sensibile e decisa, che ringrazio anticipatamente per la Sua gentilezza nel concedermi questa intervista esclusiva.
Segretario Caramanica come nasce l’idea di un partito animalista? Il primo in Italia per essere precisi? “Esattamente, noi siamo il primo e unico partito in Italia, nato al fine di difendere e valorizzare i diritti degli animali. Inoltre, sono ormai tantissime le associazioni animaliste che vogliono avere un peso specifico e pretendono di vedersi rappresentate di fronte alle istituzioni: anche da qui è la nostra esigenza di creare un contenitore, un aggregatore di anime che, con un lavoro basato su principi di collaborazione ed impegno politico, intende difendere i diritti di tutti gli animali. Non per questo siamo un partito anti-specista e porteremo avanti una battaglia di civiltà in tutti i comparti della società poiché la questione animali coinvolge settori come economia, politica, cultura e mentalità “.
Come partito politico, nello specifico, quali sono gli obiettivi che vi proponete e come avete intenzione di raggiungerli, in sostanza qual è il programma di “ Rivoluzione Animalista”. “Il nostro programma è molto vasto e gli obiettivi davvero numerosi. Tra le priorità senz’altro la creazione di un Testo Unico di legge che tuteli in maniera assoluta gli animali preservandone i loro diritti con l’applicazione di pene più severe; controlli serrati nei luoghi di macellazione per l’osservanza del regolamento comunitario e negli allevamenti intensivi affinché non venga provocato agli animali dolore, sofferenze o lesioni; interventi per ciò che concerne la sperimentazione animale a prescindere da quella farmaceutica già ampiamente discussa per l’inutilità di esperimenti su soggetti che presentano reazioni diverse a seconda della specie. Inoltre, stiamo lavorando affinché si ponga fine ai combattimenti clandestini e al traffico illegale degli animali dall’estero. E vogliamo l’introduzione della figura del veterinario di famiglia, come medico di famiglia, convenzionato con le ASL, al fine di avere un riferimento medico gratuito e/o convenzionato per i nostri animali in caso di malattia. Siamo dell’opinione infatti che gli animali sono esseri senzienti e non “beni mobili”, come è attualmente nel nostro Paese”.
Io sono Siciliana, amo la mia terra, ma provo un’infinita rabbia perché, in questa isola meravigliosa, il randagismo, l’abbandono ed i maltrattamenti sono all’ordine del giorno. Voi come partito animalista come intendete agire? “Noi stiamo rivolgendo particolare attenzione al territorio siciliano, dove il randagismo e i maltrattamenti nei riguardi degli animali sono due piaghe che le istituzioni non riescono a debellare. E’ chiaro che il problema è anche e soprattutto politico e istituzionale: le istituzioni competenti, dai Comuni alla Regione Siciliana, mancano di una programmazione seria e di politiche attente a contrastare questi fenomeni. In Sicilia siamo anche intervenuti per denunciare la critica situazione dei canili comunali, come accaduto a Castelvetrano”.
L’ultima stima del 2017 rivela circa 70.000 cani randagi in tutta l’isola. Un numero elevatissimo. Pensa che in Sicilia sia un problema di mancanza di cultura e rispetto verso gli animali o il problema è a livello istituzionale, cioè della Regione Siciliana che non riesce a contenere il fenomeno del randagismo? “E’ un problema sì culturale ma, come le dicevo poc’anzi, devono essere prima di tutto le istituzioni a educare i propri cittadini, a sensibilizzarli sul tema animale, e a far capire loro che esistono delle leggi da rispettare. Altro tema poi sono le leggi e le normative fatte bene, cosa che la giunta Musumeci non sta facendo…”
A cosa si riferisce in particolare? Mi è giunta voce che incontrerà a presto il Presidente Nello Musumeci? Cosa si aspetta da questo incontro e che cosa vorrà proporgli, se non sono indiscreta? “Guardi, partendo dal presupposto che è totalmente inutile promulgare nuove leggi quando le precedenti non hanno mai trovato applicazione, a prevenzione al randagismo, così come prevista nella normativa regionale siciliana del 2000, avrebbe portato gli stessi risultati che si possono riscontrare nelle regioni del Nord-Italia soltanto se fosse stata applicata. Quello che è mancato è la volontà. Anzi, la giunta Musumeci ha preferito approvare nuove linee guida per il contrasto del randagismo: un documento che Rivoluzione Animalista boccia su tutta la linea, reputandolo una vera e propria dichiarazione di guerra a chi ama gli animali, poiché taglia fuori la preziosa azione dei volontari. Questo avremmo voluto dire al presidente Musumeci ma sono quattro mesi che ci snobba, nonostante una richiesta di incontro ufficiale. Per questa ragione, abbiamo deciso di dare un ultimatum istituzionale alla Regione Sicilia: siccome consideriamo inammissibile che un presidente di Regione non riceva il segretario nazionale di un partito, se questo silenzio si perpetrerà, Rivoluzione Animalista organizzerà un sit-in di protesta sotto la sede di giunta regionale, a Palermo
Ma veniamo al simbolo del partito. Come nasce “Rivoluzione animalista”? “E’ stato assolutamente naturale attribuire questo nome al nostro partito. A mio giudizio, l’animalismo è una battaglia specifica che supera gli steccati ideologici e politici classici, senza alcun timore di doverlo dire ma che dobbiamo rivendicare con forza non nascondendo che la rivoluzione animalista è la parte più estremista dell’animalismo: sempre con fine di tutelare gli animali e con gli strumenti che la democrazia e l’ordinamento ci mettono a disposizione. Chi lotta attivamente studiando strategie per combattere lo sfruttamento degli animali, la rivoluzione la sta già facendo. Ed ecco la necessità di portare avanti più battaglie contestualmente che investano più settori partendo da quello economico/politico, unirci e trarre iniziative comuni contro chi sfrutta gli animali, li maltratta, li abbandona, li uccide, li usa per i combattimenti clandestini, li usa per traffici illeciti, per eventi agonistici per dimostrare quindi che siamo tantissimi e compatti”.
Il partito è giovane. Chi volesse aderire a questo progetto come e cosa dovrà fare? “Devo ammettere che stiamo riscontrando grande entusiasmo al nostro progetto tanto da aver già definito una squadra competente e forte, con coordinatori regionali, provinciali, e comunali, in tutte le regioni italiane: dalla Sicilia al Piemonte. E siamo felici di accogliere nuove adesioni: per chi volesse aderire attivamente sul territorio e/o volesse sottoscrivere la tessera del nostro partito, sono a disposizione i nostri canali social, facebook e instagram, e il nostro sito www.rivoluzioneanimalista.it. Vi aspettiamo a braccia aperte, tutti insieme per la tutela dei diritti animali”.

Agrigento nel bel mezzo della Sagra del Mandorlo in fiore si ritrova ancora una volta zavorrata  da una non ottimale organizzazione palesata dalla scarsa affluenza di turisti in città. La situazione appare ancor più desolante se confrontiamo due eventi geograficamente vicini ricadenti negli stessi giorni. Ovvero: il riuscitissimo Carnevale di Sciacca e il nostro Mandorlo in fiore caratterizzato da divieti, controdivieti e controversie varie“.

Inizia così la nota stampa del Capogruppo della Lega ad Agrigento, Nuccia Palermo, che entra a gamba tesa sull’organizzazione del Mandorlo in fiore soffermandosi anche sulla querelle delle ultime ore tra stampa ed Ente Parco.

” Con un plafond di circa 450 mila euro,  la Città di Agrigento, che ricordiamo essere la Città della Valle dei Templi, avrebbe dovuto godere di tutta una serie di attività correlate all’evento capaci di pubblicizzare il nostro territorio e creare indotto ed invece, il nulla. Oggi – scrive ancora Nuccia Palermo – veniamo a conoscenza di un’ennesima novità: 28mila euro per la pubblicità della manifestazione le cui regole di attribuzione non sembrano chiare e parlando di soldi pubblici la trasparenza diviene d’obbligo”.

“Agrigento e la Valle dei Templi sono la stessa cosa e quindi – incalza il Capogruppo leghista – gli agrigentini hanno il diritto di conoscere i criteri secondo i quali vengono spese le cifre destinate all’evento. Tengo a sottolineare che la Valle dei Templi deve essere una risorsa per la città e per i suoi abitanti “.

Comunichiamo da subito che cercheremo di capirne di più sulla questione  – conclude Nuccia Palermo – per ristabilire il sacrosanto principio secondo il quale la Sagra non può e non deve essere vista come possibilità di lucro per pochi ma deve essere restituita ai suoi  agrigentini. Non posso e non voglio pensare che ci siano in merito liste di proscrizione nel mondo del giornalismo e della comunicazione ancor di più se consideriamo che la normativa vigente ha come elemento essenziale la trasparenza e le pari opportunità nei confronti di chicchessìa”.

Sull’ incresciosa vicenda relativa ai soldi distribuiti dal direttore del Parco Archeologico, Giuseppe Parello,  in merito alla pubblicazione pubblicitaria interviene il rappresentante del Movimento Mani Libere, Giuseppe Di Rosa, con una nota: ”

Eccellentissimo Signor Procuratore della Repubblica di Agrigento, mi pregio segnalare in una PUBBLICA PIAZZA quale è considerata oggi FACEBOOK alla sua autorevole persona quanto affermato dai giornalisti Lelio Castaldo,          e Antonello Pace poiché a mio modo di interpretare quanto scritto dagli stessi(non penso di essere un catastrofista) ci potrebbero essere i presupposti per aprire un fascicolo che riguardi eventuali reati dalla S.V. E dal suo ufficio riscontrati……..certo è che a questo punto le cose sono due, o ad agrigento tutto è permesso, o le leggi vengono applicate AD PERSONAM………”

Presso gli uffici della Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento si sono costituiti altri due indagati, accompagnati dai rispettivi legali di fiducia, coinvolti nell’operazione Kerkent, culminata con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Palermo nei confronti di 34 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi ed altro.

Si tratta degli agrigentini:

  • CONTINO Fabio, 39enne, già collaboratore del cognato MESSINA Giuseppe (anch’egli arrestato in quanto ritenuto il luogotenente del capo MASSIMINO Antonio), nella gestione dell’autolavaggio sito nel quartiere Villaseta ad Agrigento, base operativa e logistica dell’associazione illecita;
  • MASSIMINO Gerlando, 31enne (figlio di MASSIMINO Antonio, per come emerso dalle indagini, riconosciuto il capo della famiglia mafiosa di Agrigento/Villaseta e dell’associazione dedita al traffico e spaccio di stupefacenti).

CONTINO e MESSINA sono indagati per aver fatto parte dell’associazione illecita dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.   

Analogamente, presso la Stazione Carabinieri di Briatico (VV) si è costituito il calabrese MANDARADONI Domenico, 31enne, di Francica (VV), ritenuto responsabile di concorso nell’associazione illecita dedita al traffico e spaccio di stupefacenti, col compito di corriere della droga. Lo stesso, dopo la notifica dell’ordinanza e l’arresto espletati da personale della Sezione Operativa D.I.A. di Catanzaro e dai Carabinieri della Stazione di Briatico, è stato associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia.  

Con i tre arresti può definirsi conclusa la fase dell’operazione Kerkent sotto il profilo dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Parlare di riciclo di di raccolta differenziata può diventare divertente e formativo. E’ quanto è successo questa mattina a Canicattì, dove all’interno della scuola elementare De Amicis, gli alunni di sei classi, hanno interagito nell’ambito dell’iniziativa legata al “Mese del riciclo di carta e cartone”  organizzato da Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi cellulosici, in collaborazione con la Federazione della carta e della grafica, Assocarta e Assografici e Unirima e il patrocinio di Anci, Confindustria e Ministero dell’Ambiente.

Il Teatrino delle Marionette: Giufà e Bubu, svoltosi questa mattina, ha registrato anche la presenza del sindaco Ettore Di Ventura,  dell’assessore all’ecologia Roberto Vella, del responsabile della comunicazione di Sea Pietro Siracusa collaborato da Roberta Gibilaro e Marco Siracusa. Ai bambini, grazie al teatro delle marionette, il nuovo metodo di raccolta differenziata che partirà la prossima settimana e come espletarla in maniera corretta. Dopo la spiegazione, i bambini hanno interagito con le due marionette che hanno spiegato loro come eseguire la raccolta differenziata dei rifiuti e quali vantaggi si possono avere facendola tutti insieme. I bambini sono stati coinvolti anche in una lezione ambientale sulla spiegazione dell’intero ciclo della carta, della plastica, del vetro, del metallo, dell’organico e del secco residuo indifferenziato. Il secondo appuntamento sarà domani 7 marzo a Camastra con i bambini della scuola elementare e il terzo ancora a Canicattì venerdì 8 marzo, sempre con gli alunni della De Amicis.

“Per un mese – spiegano gli organizzatori – il valore e le potenzialità di carta e cartone e del loro riciclo saranno protagonisti di iniziative culturali, appuntamenti educativi, incontri informativi rivolte a cittadini, scuole, media, istituzioni, associazioni e aziende. Un’occasione per scoprire talenti, professionalità, tecnologie, novità e curiosità dal mondo del riciclo di carta e cartone e riscoprire quanto sia utile e importante l’impegno quotidiano nel fare una corretta raccolta differenziata. Proveremo a capire se siamo veramente consapevoli del valore di un gesto semplice come la raccolta differenziata, che fine fanno la carta e il cartone che separiamo dagli altri rifiuti e quali sono i passaggi che portano uno scarto a rigenerarsi e diventare qualcosa di completamente riutilizzabile”.

La Uil di Agrigento interviene sul nodo viabilità provinciale o secondaria in Sicilia (ed in particolar modo nella nostra provincia che negli ultimi anni è stata rasa al suolo nelle normali comunicazioni), alla luce del piano straordinario di 100 milioni di euro stanziati per aggredire e far ripartire il sistema.

Dopo 5 anni di inferno, finalmente, vediamo delineato un percorso chiaro e netto per rimettere in sicurezza le strade provinciali in Sicilia e nell’agrigentino;  un corredo importantissimo che riguarda ben 18 mila km di strade di competenza dell’ente intermedio e oggi in uno stato pietoso che si  è riverberato negativamente per intere comunità locali, per l’economia e i servizi essenziali dei siciliani.

Il piano messo in atto dall’Assessore Falcone siamo certi che darà un forte impulso a una situazione che vegetava da troppo tempo e che aveva diviso in due la provincia agrigentina molto disarticolata tra mare e montagna.

I 3 milioni e 400 mila euro che riguardano i primi interventi del piano provinciale straordinario della manutenzione dell’agrigentino è un primo passo che accogliamo positivamente, anche per il potere dato dal governo regionale agli stessi enti locali. Gli interventi di messa in sicurezza della Passo Fonduto per un importo di 500 mila euro, che presenta gravissime criticità, è un momento importante per questa comunità già penalizzata all’inverosimile; alla stessa stregua della Sp 5 all’altezza del Magazzolo e infine la Sp. 24 Santo Stefano – Cammarata finanziata per  600 mila euro e la Sp 12 Naro-Campobello. Adesso l’Assessore alle infrastrutture Falcone ha preso l’impegno che le ruspe saranno a pieno regime prima dell’estate: noi vigileremo ancora una volta e vogliamo sperare che tante altre strade con questo piano straordinario siano messe a norma di sicurezza, per ridare dignità a chi vive in condizioni emergenziali, portando anche una boccata d’ossigeno con l’impiego di maestranze in un momento che i lavori pubblici in Sicilia sono in forte crisi.

Ad Agrigento, venerdì prossimo, 8 marzo, nello Spazio Temenos della Chiesa di San Pietro, in via Pirandello, alle ore 21, si esibirà in concerto il cantautore calabrese Mujura (alias Stefano Simonetta), da oltre 10 anni musicista e produttore di Eugenio Bennato, anche lui presente venerdì sera alla performance musicale di presentazione del secondo album di Mujura, “Come tutti gli altri dei”. Si tratta di 10 tracce in italiano incentrate sui miti, gli eroi e gli eventi della mitologia greca, che sono da specchio alle contraddizioni e ai paradigmi dell’uomo contemporaneo occidentale, in una sorta di attualizzazione degli archetipi fondativi della nostra cultura. L’ingresso costa 10 euro, i posti sono limitati. Per informazioni e prevendite: 0922 29742.

Salvatore Calandra, un operaio di 50 anni impegnato in alcuni lavori di movimento terra in contrada Giacheria – a Santa Margherita Belice – è deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro. L’uomo è stato schiacciato da un escavatore che, ribaltandosi, lo ha travolto.

Immediati i soccorsi con una squadra di Vigili del Fuoco che si è portata sul posto e ha estratto l’uomo dalle lamiere dell’escavatore. Richiesto anche l’intervento di un elisoccorso che si è reso vano. L’uomo era già morto. Sul posto anche i carabinieri della locale stazione che hanno avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto.