La settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà domenica prossima, 21 luglio, ad Aragona, innanzi alla Chiesa del Rosario, dalle ore 8 alle 12:30. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
La settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà domenica prossima, 21 luglio, ad Aragona, innanzi alla Chiesa del Rosario, dalle ore 8 alle 12:30. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
I consiglieri comunali di Agrigento, Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone, sollecitano l’amministrazione comunale ad attivare urgentemente una task force al fine di fronteggiare il proliferare di sterpaglie, peraltro a rischio incendi, in città. Iacolino e Falzone affermano: “Vaste aree del territorio comunale sono colme di sterpaglie, e, in taluni casi, di accumuli di rifiuti. Ed è una situazione che al di là del rischio incendi e igienico-sanitario, preoccupa non poco tante famiglie agrigentine le cui case confinano con le aree a rischio. Serve una task force che l’amministrazione comunale deve immediatamente approntare, anche d’intesa con altre istituzioni ed enti pubblici, nonché con il concorso delle imprese dell’appalto della nettezza urbana, per favorire la pronta rimozione di sterpaglie e accumuli di rifiuti. Una città come Agrigento, anche dopo i recenti eventi mediatici che ne hanno reso ancor più apprezzabile l’immenso patrimonio culturale, merita il massimo decoro ed una immagine limpida” .
A seguito della segnalazione a mezzo stampa, corredato da immagini e video e inoltrato anche tramite social media, del Consigliere Comunale Rita Monella della Lega Salvini Premier, effettuata nella giornata di ieri 17 Luglio, già nella serata stessa si è ottenuto un importantissimo risultato. Infatti la zona di Zingarello è stata interamente ripulita dalla discarica abusiva ed è stato riattivato il servizio porta a porta.
“Oltre l’Amministrazione – sostiene Rita Monella – mi preme ringraziare i diversi residenti della zona per avermi reso edotta di tale situazione e quindi poterla denunciare. A ciò si aggiunge, inoltre, l’avvenuto ripristino del servizio di porta a porta, venuto a mancare dagli inizi di luglio”.
“La mia attenzione sulla città – continua il consigliere leghista – sarà costante ed attenta soprattutto in relazione alle eventuali segnalazioni dei concittadini, ragione per la quale invito tutti a segnalare eventuali disservizi nella nostra Agrigento”.
“La Lega – conclude Rita Monella – come propria ideologia di partito amministra le proprie cittadine con dedita attenzione e con buonsenso. Questo accadimento ne è di certo un tangibile esempio”.
Negli ultimi giorni sono arrivate diverse segnalazioni su discariche, delle volte anche molto estese, in cui diversi automobilisti si fermano e accatastano sacchi di rifiuti indifferenziati.
Mi rivolgo in primis ai miei concittadini, premettendo che la maggior parte di loro ci stanno aiutando a tenere pulita Naro rispettando i turni di differenziata. Voglio però parlare anche a quella piccola parte di naresi che in barba a qualsiasi prescrizione continua a ostinarsi ad abbandonare rifiuti nelle periferie e soprattutto nelle campagne. Naro è anche vostra, dei vostri figli, dei vostri nipoti. E’ soprattutto dei giovani che vogliono rimanere in questa città anche intraprendendo imprese a carattere turistico per cercare di avviare un percorso economico diverso nella Fulgentissima!
Poi ma non per ultimo, voglio parlare anche ai residenti delle città e dei paesi limitrofi.
Naro non è la vostra discarica, le campagne della nostra Città non sono il vostro cestino della spazzatura. Anche Naro è vostra! Colgo l’occasione per invitarvi a visitarla, ad apprezzarla e alla fine vi assicuro che ve ne innamorerete!
Naro è il Comune con la più vasta area territoriale della provincia di Agrigento, molto vicino alle vostre città più di quanto crediate. Naro è ai bordi territoriali di Canicattì, a quelli di Castrofilippo, a quelli di Campobello di Licata, Ravanusa, Delia, Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento, Favara e Camastra.
Nei prossimi giorni, come già sta accadendo, gli agenti di Polizia Locale vigileranno per cercare di mettere un punto definitivamente a questa situazione che sta diventando insostenibile.
Rispettateci, rispettatevi!
Il Sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino e l’assessore con delega all’Ecologia, Francesco Morreale, avvisano i cittadini che, a causa della chiusura per interventi di manutenzione, continua a rimanere chiuso il centro di compostaggio della ditta “Raco S.r.l.” di Catania, dove conferisce Aragona e tantissimi altri comuni della provincia di Agrigento. Dovendo sopperire a tale emergenza, l’amministrazione comunale informa che venerdì 19 luglio non sarà effettuata la raccolta dell’umido. Sabato 20 luglio, in via del tutto eccezionale, è possibile conferire umido ed indifferenziata. Il sindaco Giuseppe Pendolino e l’assessore comunale all’Ecologia, Francesco Morreale, ringraziano i cittadini per la collaborazione scusandosi per il disagio causato.
La ConfCommercio di Agrigento, presieduta da Francesco Picarella, rileva, suo malgrado, che, dai dati Istat 2008-2018 elaborati dall’ufficio studi di ConfCommercio, emerge una condizione più che preoccupante dell’occupazione provinciale agrigentina. ConfCommercio, nel dettaglio, aggiunge: “Raddoppiato il tasso di disoccupazione negli ultimi dieci anni della provincia di Agrigento che risulta fanalino di coda. Registriamo un calo della popolazione residente di oltre 10.000 unità che certifica la progressiva desertificazione delle nostre città ed il contestuale raddoppio del tasso di disoccupazione, che passa dal 16,7% del 2008 al 27,6% del 2018. Ancora più allarmante il tasso della disoccupazione tra i giovani tra i 15 ed i 24 anni che arriva al 60%. Il settore economico trainante risulta essere quello dei servizi, con una forte incidenza dei settori commercio, alberghi e turismo con oltre il 23% del totale. Conseguente la preoccupazione sulla nascita e mortalità delle imprese che vede numeri negativi su tutti i comparti, ivi compresi quelli sull’agricoltura, che nelle aspettative doveva essere il settore di maggiore traino anche in virtù delle spinta che si prefiggevano i fondi Psr. E’ un rapporto che deve far riflettere sulle politiche che comuni, regione e governo devono attuare come facilitatori d’impresa e non freno per economia ed occupazione”.
A Sciacca i Carabinieri della locale Compagnia, a bordo di una gazzella, si sono accorti di movimenti sospetti in un angolo del centro storico, e, in particolare, della repentina cessione di una dose di droga da uno spacciatore a due assuntori. I tre, a loro volta accortisi dei Carabinieri, sono fuggiti rifugiandosi in un’abitazione nei pressi. I Carabinieri sono irrotti all’interno, hanno sorpreso anche altri due complici, molti panetti di hashish e droga già confezionata e pronta per essere venduta, per un totale di oltre un chilo di sostanza stupefacente. Due sono stati arrestati e un terzo denunciato a piede libero. Per i due arrestati la Procura di Sciacca ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Gli assuntori sono stati identificati e segnalati alla Prefettura per il consumo di sostanze stupefacenti.
A Ribera un immigrato dalla Romania è stato impegnato, tra il dicembre del 2018 e il maggio 2019, a compiere furti nelle abitazioni ed a rubare ciclomotori, chiedendo poi finanche denaro per la restituzione della refurtiva. Adesso i Carabinieri della locale Tenenza lo hanno scoperto e arrestato. Si tratta di Daniel Silion, 20 anni. Il romeno, tra l’altro, avrebbe sottratto da un’abitazione privata delle forbici da potatura elettriche che ha poi rivenduto ad un incauto acquirente. E poi avrebbe rubato un ciclomotore ad altro connazionale romeno chiedendo poi, al giovane derubato, del denaro per poter rientrare in possesso della refurtiva. Il romeno Daniel Silion, già sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Ribera perché arrestato dieci giorni addietro dai Carabinieri per reati in materia di stupefacenti, è adesso recluso nel carcere di Sciacca.
La comandante della nave olandese della organizzazione non governativa tedesca “Sea Watch”, Carola Rackete, è stata interrogata al mattino di oggi al palazzo di giustizia ad Agrigento dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dalle pubblico ministero Alessandra Russo e Cecilia Baravelli, nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza a suo carico i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra, in riferimento a quanto accaduto in prossimità e poi a Lampedusa lo scorso giugno. Carola Rackete è stata accompagnata ed assistita dagli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini. Intorno al palazzo di giustizia in via Mazzini hanno manifestato, in solidarietà alla Rackete, diverse associazioni e cittadini, con striscioni del tipo: “Salvare vite in mare non è reato”.
Questa amministrazione ha mostrato continuo disinteresse, quasi fastidio, per le Fiere in particolare e, in generale, per i mercati e il commercio ambulante. Possiamo ipotizzare che non le ritenga abbastanza chic?
Edizione dopo edizione tra Mandorlo e San Calogero, c’è stato l’aumentare dei disagi e dell’esasperazione dei commercianti con le conseguenti proteste di chi viene ad Agrigento per una settimana, per lavorare e non per soggiornare in vacanza. Abbiamo potuto vedere una diminuzione delle bancarelle e un aumento del disinteresse verso questi operatori.
La prima Domenica di San Calogero, con il collega Consigliere Angelo Vaccarello, abbiamo fatto un sopralluogo rendendoci conto della disorganizzazione e della sporcizia. Abbiamo raccolto le proteste di chi, al suo arrivo, non è stato accolto da personale comunale che gli ha mostrato dove mettersi e come comportarsi, nè dove trovare i servizi e come gestire i rifiuti.
Ciò ha causato, da quello che ci hanno detto, discussioni fra mercatisti sui posti da prendere, inserimento il sabato e la domenica (giorni economicamente più proficui) di commercianti non in lista e in posti non consentiti (anche davanti l’isola ecologica), oltre a disguidi e azioni di protesta.
L’isola ecologica, con tutto il suo contenuto, è stata chiusa a metà della fiera, dopo che per qualche mattina c’era stato l’ingresso dei mezzi tra le bancarelle.
Possiamo dire che, per fortuna, nessuno sembra essersi fatto troppo male cadendo nelle buche dell’asfalto e speriamo che la puzza dell’isola ecologica, che apprendiamo adesso richiederà una bonifica settimanale, contenesse solo particelle odorifere e non aggressivi agenti patogeni. Dall’indicazione della bonifica si ipotizza che ci sia stata qualche indicazione da parte dell’ASP che, addirittura, voci di corridoio dicono, avrebbe chiesto ufficialmente all’amministrazione di rispettare i requisiti di legge per l’area della Fiera.
Anche il Regolamento comunale parla chiaro: all’articolo 52 “Servizi di mercato
Tutto ciò è stato fatto o concesso? Cosa si è imparato da questo ennesimo fallimento? Verranno disposti per le prossime fiere controlli giornalieri? L’area dovrebbe essere delimitata e nessuno dovrebbe potere entrare, in qualsiasi ora del giorno e della notte, con le auto per farsi un giro!!
Attraverso l’imposta di soggiorno ci sarebbero i fondi per creare uno spazio utile per queste e altre Fiere, magari specializzate, che potrebbero rilanciare il turismo e la zona, depressa per il ponte chiuso.
Il sindaco sembra determinato a rivoltare la frittata e a cercare capri espiatori invece di lavorare sulla sviluppo della fiera. Evidentemente sa che i fieristi, per lo più, non sono di Agrigento e quindi non votano per il sindaco mentre, ormai, la sua azione è solo volta a riconquistare consensi per le prossime amministrative.